Nato a Gubbio l'8 febbraio 1959,
insegnante elementare, è coniugato ed ha una figlia.
Giovanissimo, diventa segretario della Sezione di Gubbio del PCI. Nel 1988 è eletto in
Consiglio Comunale ricoprendo la carica di Capogruppo.
Nel 1989 è assessore all'ambiente e lavori pubblici; nel 1992 è tra i fondatori in Umbria del Partito della
Rifondazione Comunista.
Nel 1993 viene eletto alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione Umbro-Sabina.
Dal 1995 al 2000 è stato
Consigliere Regionale e per 4 anni Vice Presidente della Giunta
Regionale.
Il 27
maggio 2001 vince
il ballottaggio per l'elezione a Sindaco di Gubbio ricevendo 10623 voti, contro gli
8573 del sindaco uscente, Ubaldo Corazzi.
Durante la legislatura 2001-2006 il
Consiglio
Comunale che lo ha affiancato
è risultato costituito da 18 consiglieri della maggioranza e 12 della minoranza.
Il Sindaco ha nominato, complessivamente, in Giunta
dieci Assessori.
Il
12 giugno 2006
vince il ballottaggio e viene eletto Sindaco di Gubbio per la seconda volta,
registrando un nettissimo successo elettorale, infatti riceve 11.147 voti
(60,92%), contro i 7.152 voti (39,08%) del suo contendente di turno (Paolo
Barboni, già Sindaco di Gubbio dal 1985 al 1997). In sintesi, in questa
tornata elettorale riporta 524 voti in più, rispetto a cinque anni prima.
Il
Consiglio
Comunale che lo
affianca risulta costituito da 18 consiglieri di maggioranza e 12 di
minoranza.
All'inizio di questa legislatura
(2006-2011) nomina otto
assessori in
Giunta
Un sondaggio, organizzato dalla
testata giornalistica "Tutto Gubbio" lo elegge
"Eugubino dell'Anno 2006"
Nel 2009 è stato
candidato alle Elezioni Europee nella
Circoscrizione Italia centrale e nonostante avesse ottenuto 7.791 preferenze non
viene eletto in quanto il suo
partito non ha raggiunto la quota minima del 4 % necessaria per avere dei propri
parlamentari.
Alle
Elezioni regionali 2010 viene eletto
Consigliere regionale per la Federazione della Sinistra in Umbria ottenendo
3.652 preferenze e
il 19 maggio 2010 entra a far parte dell'Ufficio di presidenza con
la carica di vicepresidente del Consiglio regionale.
In
Consiglio Comunale,
nella seduta del
27 maggio 2010,
ha pronunciato il discorso che riportiamo integralmente:
« Oggi, dopo 9 anni di mandato, sarà il mio ultimo
intervento da sindaco in quest’aula. E’ una delle poche volte che leggerò un
intervento scritto, preparato, meditato con grande riflessione, non lungo
(spero!). In certe occasioni, insieme all’emozione, il nodo alla gola (anche lo
“zar”, il “talebano” è un uomo con i suoi sentimenti e le sue debolezze) c’è il
rischio di essere sentimentalisti e retorici. Proverò ad evitare ciò. Nove anni
sono tanti; quanta acqua è passata sotto i ponti, quante polemiche, quante cose
importanti fatte e portate a compimento. Su quello che sono stati questi nove
anni spero di avere il tempo e la voglia per scrivere, con maggiore freddezza,
pubblicando un dossier non auto-celebrativo ma una nota di informazione… una
cosa simile a quello che ha fatto l’ex sindaco Renato Locchi l’anno scorso dopo
la sua uscita di scena dal Comune di Perugia. Sul giudizio che hanno dato gli
Eugubini sul nostro lavoro credo, senza particolari forzature, che i risultati
delle varie tornate elettorali lo dimostrino e parlino da soli; in particolare,
la mia rielezione del 2006, ma anche le provinciali ed europee 2004, le
regionali 2005, le politiche 2006, le provinciali ed Europee del 2009, e da
ultimo lo straordinario risultato delle ultime regionali che mi hanno visto
nettamente primo nella lista del mio partito ottenendo quasi il 25% alla lista
qui a Gubbio. Tutto questo anche se la burocrazia del mio partito ha tentato di
accantonare e non valorizzare al meglio un risultato come questo… L’unico
schiaffo lo abbiamo avuto nelle politiche dell’aprile 2008 dove il “voto utile”
ci ha dissanguato, avvantaggiando sopra ogni misura il PD. In questi anni,
Gubbio è cambiata, è cresciuta, su molti ambiti si è costruita un ruolo e
un’immagine importante che rappresenterà un valore aggiunto per il futuro. Cito
ad esempio: opere storiche condivise come l’ospedale unico di Branca, le tante
scuole nuove e ristrutturate, i 3 nuovi asili nido, l’attivazione del centro di
Fornacette, del centro Alzheimer, del Centro Aldo Moro; la raccolta
differenziata da 0 a record umbro; le tante strade e piazze pavimentate nel
centro storico, i marciapiedi nelle frazioni, l’illuminazione (anche troppo!).
Abbiamo retto meglio di altri Comuni umbri e italiani. So bene che su questo i
giudizi possono divergere e per questo mi fermo. Nel nuovo ruolo in Regione
quale Vice Presidente del Consiglio Regionale, un ruolo prevalentemente
“istituzionale”, mi impegnerò con tutte le mie forze a sostenere e sollecitare
tutti i problemi e le esigenze che riguardano Gubbio e il suo territorio
(ricordo il problema del lavoro a partire dalla Sirio, la viabilità Madonna del
Ponte – Mocaiana, la tutela e promozione della nostra Festa dei Ceri); sono
certo che molte cose le faremo insieme, io e il collega Andrea Smacchi, al quale
rinnovo complimenti e formulo i migliori auguri di buon lavoro. Chi verrà spero
riuscirà a fare di più e meglio di me, chi vuol bene alla città e se ne sente
parte piena ed integrante non può non ragionare così. Per questi mesi che ci
aspettano, ho piena e totale fiducia, e sono convinto che abbiamo scelto bene
con la professoressa Maria Cristina Ercoli, che giudichiamo una garanzia per la
città; la sua capacità di presa, la giusta visibilità, la buona accoglienza
degli eugubini in queste settimane ne sono la più ampia testimonianza e
garanzia. Poi fra 6 o 12 mesi sceglieranno gli eugubini chi sarà il nuovo
sindaco; alle forze politiche spetta il compito di predisporre una competizione
costruttiva, fatta per Gubbio e non CONTRO qualcuno e comunque saranno gli
eugubini a scegliere. Un elemento di cui sono certo, al di là della polemica
dell’attualità politica, sarà tenuto da tutti nella doverosa considerazione,
soprattutto dopo questo Consiglio Comunale che segnerà l’uscita definitiva del
sottoscritto: la necessità di non interrompere l’esperienza amministrativa per
lunghi mesi in un periodo particolarmente difficile e delicato. Chi ha ragionato
o ragiona con l’idea del “muoia Sansone con tutti i filistei” non può che fare
un grosso danno a tutti. Chi ha in mente il “commissario” per colpire Goracci o
questa maggioranza (o neomaggioranza) non ha francamente capito l’ABC delle
esigenze dei cittadini. Sono certo che il senso di responsabilità prevarrà e che
anche i “fedeli” ai ruoli dei “singoli” sapranno aprire gli occhi. E su questo
un doveroso senso di riconoscenza non può non andare a chi si è fatto carico di
un grande senso di responsabilità. Lo spirito eugubino è anche questo. Questa
fase, pur nella sua difficoltà, potrà essere utile per gettare le basi della
ricostruzione di un nuovo rapporto politico nel centro sinistra a Gubbio. Dal
2001 il sottoscritto ha rappresentato nel bene e nel male (dal mio punto di
vista ovviamente nel bene) un elemento di diversità, unicità, contrapposizione
con altri, certamente non facilmente ripetibile. Ora, come ho detto al primo
commento al voto in consiglio comunale il 12 aprile, il “tappo” Goracci non c’è
più, ora lavorerà in un’altra istituzione, in una maggioranza organica di centro
sinistra che sostiene la presidente Catiuscia Marini, e qui si impegnerà, per
quelle che saranno le sue possibilità e le sue forze, per far sì che anche a
Gubbio nella prossima competizione elettorale per le comunali ci possano essere
le condizioni per un accordo fra tutte le forze del centro-sinistra eugubino.
Invito tutti a partire dalla mia maggioranza a ragionare con la calma necessaria
e la disponibilità a riconoscere oltre ai torti anche le ragioni dell’altro e
degli altri. A tutti i consiglieri di questo mandato (2006) e a quelli del 2001
chiedo scusa per le volte in cui il mio carattere può avermi portato a toni
“elevati”, detta all’eugubina a volte le ho date ma le ho anche prese…. Quante
me ne sono state dette e fatte! Il rapporto con il mondo dell’informazione è
stato difficile. A volte conflittuale (ovviamente non con tutti), i risultati mi
hanno dato pienamente ragione…ma forse la saggezza della “vecchiaia” mi porta a
dire che chi vince, come ho vinto io, può concedere l’onore delle armi anche gli
sconfitti. Mi servirà da lezione. Ho subito processi dai quali sono uscito
“candido”. A me non è mai passata per l’anticamera del cervello l’idea di
denunciare qualcuno come non ho mai denunciato le oltre 100 lettere anonime che
mi hanno inviato e continuo a riceverne (comunque sono tutte in mio possesso).
Ho subito minacce e forme di discreta protezione ( e non posso che ringraziare
le forze dell’ordine), per me non ho avuto eccessiva paura, sono stato a volte
preoccupato per la mia famiglia perché è ignobile, ingiusto e barbaro che
individui che hanno personalmente “sofferto” la mia assenza e il mio lavoro di
12/13 ore al giorno debbano avere anche timori per minacce subite. Nel lavorare
non mi sono risparmiato, molto spesso sono stato il primo ad arrivare e l’ultimo
a partire. Quante volte a Roma (con l’orgoglio di essere stato membro del
consiglio direttivo Nazionale dell’Anci e membro della Conferenza Stato – Città
e Autonomie Locali), mai assente dove sul territorio c’erano problemi,
richieste, emergenze o anche i più gradevoli momenti di festa o conviviali.
Anche negli eccessi il rispetto per il ruolo e l’importanza delle assemblee
elettive non è mai venuto meno, ho sempre ricordato che sono stato l’unico nel
1993 (ero allora deputato della Repubblica) ad aver votato contro la legge 81
(anche se poi ne ho beneficiato nella mia città). A dimostrazione del ruolo e
del rispetto per il Consiglio Comunale tengo a ricordare che in questi 9 anni
mai si è interrotto un Consiglio Comunale per mancanza di numero legale (e
questo è merito prevalente della maggioranza) e che sono uno dei sindaci
d’Italia dei comuni sopra i 15000 abitanti ad avere la più alta percentuale di
presenza e di votazione nei lavori del Consiglio Comunale. Dei consiglieri ho
detto e a loro ho chiesto scusa e comunque li ringrazio tutti, di maggioranza e
di minoranza, anche quelli che nel corso delle consiliature mi hanno
“abbandonato”. I consiglieri tutti hanno un titolo insopprimibile e che merita
il più grande rispetto: rappresentano la volontà popolare ovunque collocati e
anche quando (magari secondo me) compiono scelte sbagliate. Il grazie e le scuse
(se non sempre ho rispettato al secondo i tempi e la lingua non è stata sempre a
posto) a coloro che dal 2001 si sono succeduti come presidenti del Consiglio
Comunale da Guido de Prisco a Sauro Monacelli (con interregno della
Vicepresidente), a Antonella Stocchi. Un grazie e il riconoscimento per avermi
sopportato ai colleghi, amici e compagni di giunta con i quali per ovvie ragioni
i rapporti sono stati più stretti, più intensi, più collaborativi. Un saluto e
un grazie anche alle donne e al dottore che hanno ricoperto il ruolo di
vicesindaco: Palmira Barchetta, Maria Clara Pascolini (primo mandato), Renato
Albo, M. Cristina Ercoli, agli assessori del 2001 2006, Barchetta, Cacciamani,
Pecci, Bianchi, Pierotti, Lupini, Cernicchi, Ercoli, R. Baldelli, e quelli del
2006/2010, Albo, Ercoli, Cernicchi, Monacelli, Cacciamani, Menichetti,
Cappannelli, Panfili e all’ultimo nato Farneti con il quale il lavoro comune in
questa veste è stato breve, ma con lui il rapporto politico è stato
ultratrentennale va il mio più forte e sentito ringraziamento. Le figure da
citare sarebbero tante e chiedo “venia” per le tante omissioni ma qualche
soggetto “particolare” sento il dovere di citarlo. Con i “vertici” della chiesa
eugubina (senza mai camuffare le mie idee di comunista non pentito) i rapporti
sono stati molto buoni e proficui, reciproco rispetto e tutti a “tirare” per
Gubbio, un grazie ai due vescovi con cui ho lavorato e a tutto il Clero
Eugubino. Con le Forze dell’ordine il lavoro e la collaborazione sono state
ottime, ho apprezzato in loro oltre alla adeguata professionalità, un legame con
la città che va ben oltre il ruolo di lavoro. Stesso ragionamento per i vigili
del fuoco che in più sono “angeli” salvatori per i cittadini. Non posso
dilungarmi oltre, ma due righe non possono non essere spese per ricordare ed
esaltare la straordinaria ricchezza dell’associazionismo e del volontariato
nella nostra città. Rappresentano forse il più grande valore della nostra
comunità. A loro come a tutti i dipendenti del comune ho inviato nota apposita.
Le scuse e grazie, grazie a tutti. Onore e rispetto alle istituzioni
democratiche, al nostro Consiglio Comunale che ha la fortuna di essere ed
operare qui in questo luogo che chiunque vede rimane colpito e affascinato e ci
invidia. Al Consiglio Comunale tutto, al Presidente, al Neo Sindaco, alla Giunta
a Tutti Buon Lavoro. Viva la nostra splendida e unica Gubbio. »
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