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   CRONACA GENNAIO 2007
   
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03 Gennaio 2007: Scompare Domenico Ottaviani, il "Riccio"
06 Gennaio 2007: La Befana "scende" dal Campanone
10 Gennaio 2007: Spento l'Albero di Natale
14 Gennaio 2007: Scelto il Capodieci 2007 del Cero di S. Giorgio
14 Gennaio 2007: Libro: "Le isole gemelle: Gubbio-Corsica, cuginanze di altri tempi"
17 Gennaio 2007: Investitura del Capodieci di S. Antonio 2007
20 Gennaio 2007: Il Sindaco Goracci nominato "Eugubino dell'anno 2006"
20 Gennaio 2007: Assegnato il "Premio Bandiera 2007"
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3 Gennaio 2007 - Scompare Domenico Ottaviani, da tutti chiamato il "Riccio"


   Domenico Ottaviani (il "Riccio") ci ha lasciati e lo ha fatto in silenzio, con la sua solita discrezione.
 Era da tutti conosciuto come "messo comunale" e come sangiorgiaro verace.
  Era nato il 4 novembre 1923. Aveva iniziato la sua attività lavorativa come netturbino, ma nella seconda metà degli anni sessanta era stato assunto in Comune come messo comunale e custode del Palazzo comunale, ruolo che svolgeva con grande serietà e puntualità che gli veniva anche favorita dal fatto di abitare in via XX Settembre proprio di fronte al Comune.
  Tale incarico lo tenne fino al 1° maggio 1991 quando andò in pensione all'età di 68 anni.
 Tutti lo ricordano come appassionato ceraiolo di S. Giorgio. Negli anni tristi della seconda guerra mondiale è stato Capodieci del Cero di S. Giorgio e per quattro anni ha alzato il cero mezzano (i Ceri "mezzani" sostituirono dal 1942 al 1945 i Ceri "grandi").
  Da tutti viene ricordato come un ceraiolo austero, tenace assertore e sostenitore della tradizionale conclusione della Corsa dei Ceri in cima al monte con il cerimoniale della porta che "S. Ubaldo ha il diritto di chiuderla - sosteneva sempre - e S. Giorgio ha il dovere di impedirglielo".
   Lascia la moglie "Betta"  e i figli Annamaria, Luca e Marco.

 

6 Gennaio 2007 - La Befana "scende" dal Campanone


   Grande successo per la "Befana del pompiere". In una bella giornata di sole, i vigili del fuoco eugubini, con la collaborazione del vespa club e dell’istituto d’arte e del Comune di Gubbio hanno fatto rivivere in Piazza Grande la leggenda della Befana.
   La manifestazione iniziata oltre 10 anni fa, è ormai diventata un appuntamento fisso e aspettato dai bimbi eugubini.

   Verso mezzogiorno la Befana, impersonata dal vigile del fuoco eugubino Primo Lupatelli, ha fatto la sua comparsa affacciandosi dalla torretta di Palazzo dei Consoli e ha cominciato la sua discesa volando aggrappata alla sua scopa (in realtà era saldamente ancorata a due lunghe funi lunghe che collegavano il Palazzo dei Consoli al Palazzo del Comune) e gettando caramelle agli increduli bimbi che affollavano la piazza.
   Una volta atterrata in piazza la befana del pompiere è stata validamente aiutata anche dalla befana del vespa club ed insieme hanno regalato ai bambini caramelle, cioccolatini e panettoni mentre venivano scattate una valanga di foto ricordo di bimbi vicino alle simpatiche vecchiette. 
   L’organizzazione è stata curata nei minimi particolari da tutto il distaccamento dei Vigili del Fuoco, guidato da Sauro Monacelli, in collaborazione con la polizia municipale.

 

 

 

 

 

 

 

10 Gennaio 2007 - Spento l'Albero di Natale


   Oggi è stato ufficialmente spento l'Albero di Natale di Gubbio  che, anno dopo anno, sta diventando un evento di enorme importanza come dimostra l’enorme afflusso di turisti e i tanti riferimenti su giornali e televisioni di tutto il mondo. L’Albero di Gubbio, insomma, è diventato un evento mediatico che ormai ha varcato anche i confini nazionali.
   Ad aumentare l'aspetto internazionale ha certamente contribuito anche la diretta internet (su www.trgmedia.it linkata dal nostro sito www.eugubininelmondo.
com ) con la possibilità di rivedere, perfino in differita, la sintesi della cerimonia di accensione. Ciò ha permesso a migliaia di utenti di collegarsi ed assaporare da vicino l’emozione dell' ormai celebre luminaria del monte Ingino.
   I dati ufficiali registrati nel sito www.trgmedia.it parlano infatti di un successo di rilevanti proporzioni: sono stati esattamente 23.700 gli accessi registrati nel mese di dicembre, con 58.700 pagine visualizzate da oltre 15.500 utenti diversi. Altro dato di notevole rilevanza è la provenienza degli utenti: oltre l’80% delle visite è dall’Italia ma nel restante 20% ci sono ben altri 72 paesi di tutto il mondo (in testa Francia, Usa, Germania, Canada e Svizzera) ovviamente legati alla presenza di comunità di emigrati che non hanno voluto perdersi lo spettacolo e il calore delle luci dell’Albero.
   Numeri che gratificano l’operato del Comitato “Albero di Natale più grande del mondo” e delle professionalità messe in campo dall’emittente Trg.

 

 

 

 

 

 

 

14 Gennaio 2007 - Scelto il Capodieci 2007 del Cero di S. Giorgio


   Oggi è stato eletto il Capodieci del Cero di S. Giorgio per il 2007. E' Marino Rossi. L'elezione è avvenuta nella Taverna dei Sangiorgiari, al termine dell'assemblea generale dei ceraioli che hanno scelto su quattro candidati. Marino Rossi, 46 anni, ha ottenuto un ampio consenso con 316 voti su 614 votanti. Roberto Filippetti, Luca Grilli  e Roberto Vispi erano gli altri candidati, tutti appartenenti alla "manicchia di San Martino".
Marino Rossi è figlio di Giuseppe (da tutti conosciuto come "Peppino dei Rosci") che è stato Capodieci di San Giorgio nel 1954, 1957 e 1958.

 

 

 

 

 


 

14 Gennaio 2007 - Libro: "Le isole gemelle: Gubbio - Corsica, cuginanze di altri tempi"


   Presso la Sala Trecentesca del Palazzo Comunale è stato presentato il libro di Carlo Ceccacci: “Le Isole Gemelle: Gubbio – Corsica, cuginanze di altri tempi”.
   In questo libro l’autore ripercorre le tracce che da Gubbio conducono in Corsica, vie percorse, secoli fa, da numerose famiglie della nostra città che poi si stabilirono in quell’ isola, alcune in maniera momentanea altre in maniera definitiva.
   Anche alcune famiglie importanti di Gubbio, come i “De’ Paoli”, i “Fabiani” e i “Mariani”, nel corso del 1600, “emigrarono” in Corsica per continuare ad esercitare là il loro mestiere di fabbricanti e commercianti di "panni".
   Pasquale De’ Paoli, figlio di Giacinto, fu eletto Generale per la resistenza della Corsica contro la Repubblica di Genova, il 14 Luglio 1755 e ancora oggi viene chiamato “babbo de la patria”. Pasquale Paoli fu il primo a dotare una nazione (la Corsa) di una Costituzione Democratica moderna, alla quale successivamente si ispirarono sia la giovane Nazione Americana e sia la Francia Repubblicana.
   Purtroppo nel 1768 la Francia di Luigi XV acquistò la Corsica dalla Repubblica di Genova (che ne deteneva il possesso in maniera poco più che nominale) e la Francia volle da subito averne il totale controllo. Lo scontro armato fu inevitabile. In seguito alla tremenda battaglia di Ponte Novo, l’ 8 Maggio 1769, tra le truppe francesi e quelle "Nazionali", condotte da Pasquale, la Corsica perdette la sua speranza di indipendenza e molti patrioti corsi, furono costretti all’esilio, tra cui i fratelli De’ Paoli.
   Sconfitti, ma non distrutti, numerosi Corsi vissero in Italia. Pasquale, ospite della casa Reale d’Inghilterra, soggiornò a Londra per vent’anni.....
   L’opera di Ceccacci vuol essere un recupero della memoria e per dirla con le sue parole: ”A Gubbio, nella sua unica e irrepetibile storia, con la trappola del quotidiano, tante cose sono cadute nell'oblìo. Ma la memoria del popolo è tenace. Tanti eventi continuano a vivere in filigrana nella mente di tutte quelle autentiche famiglie eugubine… ma non solo, i muri e le case di Gubbio, portano la testimonianza del loro passato come pagine aperte di storia… Dalla preistoria ad oggi, tutte le epoche sono presenti... da Giulio Cesare, Pipino, Carlomagno, Federico Barbarossa, Gabrielli, Damiani, S. Ubaldo, S. Francesco, Giovanni da pian dei Carpini, i Polo, Dante, i Conti, poi Duchi d'Urbino, già i Paoli, Nelli, Mastro Giorgio, i Baldinacci, Aquilante... E sempre la Chiesa, in epoche differenti, consolatrice attenta, con fortune differenti nella storia della città... Ancora più presenti nella storia del popolo, i troppi emigrati eugubini in tutto il mondo, che con fortune diverse, hanno fatto parlare di loro... Qui ritroviamo tutta una incredibile catena di Cognomi a risonanza schiettamente Eugubina, che si sono fatti onore, quei gubbini viaggiarono con attrezzi d'artigiani, che sapevano utilizzare a dovere e a volte pure la penna se utile... La loro fede li portò nei monasteri o nelle chiese, i loro canti sacri mantenuti come sacre reliquie.
   Il giorno 16 Maggio 1994 comunicai che ero riuscito ad evidenziare la
gemellanza del "Dio vi Salvi Regina" cantata in Corsica, con il "O lume della Fede" cantata a Gubbio. Oggi 14 gennaio alle ore 16, nella chiesa di San Giovanni, una corale Corsa ed una Eugubina si uniranno per cantarle e rallegrare le nostre anime...”
  
Numeroso il  pubblico presente alla presentazione del libro. Presenti il Vescovo emerito di Gubbio, Pietro Bottaccioli; il vicario della Diocesi di Ajaccio, Ange-Michel Valery; l'Assessore alla cultura della Provincia di Perugia, Pierluigi Neri; il sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, oltre naturalmente all'autore Carlo Ceccacci.
   Come da programma, nel pomeriggio, nella Chiesa di S. Giovanni si è tenuto il Concerto della Corale Corsa "Insieme vocale del Golo" (diretta da Mathieu Michael) e quella Eugubina "Cantores Beati Ubaldi" (diretta da Renzo Menichetti), alla presenza anche del Vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli.
   Le due corali hanno cantato, tra l'altro, i due inni:
"Dio vi Salvi Regina" e "O lume della Fede" evidenziando a tutti presenti come l'inno Corso e l'inno a S. Ubaldo condividano la medesima aria musicale, ma testo diverso.
 
Dio vi salvi Regina,
e madre universale,
per cui favor si sale
al Paradiso

Voi siete gioia e riso
di tutti i sconsolati
di tutti i tribolati
unica speme.

A voi sospira e geme
il nostro afflitto cuore
in un mari di dolore
e d'amarezza.

Maria, mar di dolcezza
i vostri occhi pietosi
matèrni e amorosi
a noi volgete.
 
O lume della fede
della chiesa splendore
sostegno d'ogni cuore:
Ubaldo Santo

Voi che aborriste tanto
ogni terreno affetto
riempite il nostro petto
d'amor superno

Fratello, Padre e Guida,
Maestro nelle fede,
mostrate a chi non crede
la vera vita.

Terrore dell'inferno
freno dei mali affetti
le insidie e i rei diletti
da noi fugate.
 

   Il libro di Carlo Ceccacci “Le isole gemelle. Gubbio-Corsica cuginanze d’altri tempi”, edito da Edizioni Edimond, a cura dell'Assessorato alle attività colturali e sociali della Provincia di Perugia, è disponibile nelle librerie di Gubbio.
Chi volesse contattare l'autore, può farlo via email
CARLOCECCACCI@aol.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

17 Gennaio 2007 - Investitura del Capodieci di S. Antonio 2007


  
   In occasione della
festa di S. Antonio Abate, è stato ufficialmente presentato, presso la Chiesa dei Neri, il Capodieci 2007 del Cero di S. Antonio, Raffaele Mengoni.
   Com'è consuetu
dine, si è proceduto anche al "battesimo ceraiolo" dei piccoli santantoniari nati nel 2006, così Ventidue bambini hanno ricevuto la benedizione da parte del vescovo Mario Ceccobelli.
  Dopo la presentazione i santantoniari si sono ritrovati tutti alla cena preparata e servita presso gli Arconi sotto Piazza Grande alla presenza dei
Capitani dei Ceri di quest'anno: Marino Ridolfi (Primo) e Terzilio Pierotti (Secondo).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

20 Gennaio 2007 - Il Sindaco Goracci nominato "Eugubino dell'anno 2006"


   Il Sindaco Orfeo Goracci è stato nominato "Eugubino dell'anno 2006" al termine di un sondaggio promosso dal settimanale locale "Tutto Gubbio".
  Cinque i personaggi che, dopo la prima fase del sondaggio, si sono contesi il titolo.
  L'ha spuntata l'attuale sindaco della città su Madre Dorotea Mangiapane, responsabile della Casa Famiglia Santa Lucia; al terzo posto Gianfranco Urbani presidente della Confesercenti, davanti al Prof. Pier Giuseppe Pelicci, direttore dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano che, a sua volta ha preceduto Ronald Spogli, ambasciatore degli USA in Italia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

20 Gennaio 2007 - Assegnato il "Premio Bandiera 2007"


   Cesare Mirabelli e Pier Giuseppe Pelicci hanno ricevuto il tradizionale premio “Bandiera” promosso dal gruppo Sbandieratori di Gubbio presieduto da Giuseppe Sebastiani. La cerimonia si è svolta presso la sala Trecentesca di Palazzo Comunale. Dopo la relazione introduttiva del sindaco Goracci e del professor Sebastiani è avvenuta la consegna del premio all'eugubino Pier Giuseppe Pelicci, direttore dell’istituto Europeo di Oncologia di Milano e a Cesare Mirabelli, giurista e presidente emerito della Corte Costituzionale, molto vicino a Gubbio (sua moglie, la sig.ra Gloria Farneti, è figlia di Mario Farneti che fu tra i primi presidenti dell'Associazione Maggio Eugubino).
   Relatori della serata Sergio Matteini Chiari, magistrato di cassazione e presidente di sezione della Corte d’Appello di Perugia (per anni pretore di Gubbio, dove risiede ormai da tantissimo tempo) e il professor Fausto Grignani già direttore dell’istituto di clinica medica dell’Università di Perugia.
   “Nessun eugubino saprebbe mai immaginare la città senza gli sbandieratori”  ha affermato il sindaco Goracci durante la cerimonia di consegna del premio “gli sbandieratori sono diventati un punto di riferimento per la città e il premio annuale un appuntamento culturale per Gubbio e l’Umbria. Lo hanno ricevuto e continueranno a riceverlo personaggi di spicco. E quest’anno è toccato a Pelicci e Mirabelli: di Pelicci siamo tutti tifosi – ha proseguito Goracci – non solo perché è eugubino, ma perché gli studi e le ricerche effettuate sono una speranza per il mondo intero. Quanto al dottor Mirabelli debbo dire che per noi è sempre stato un interlocutore positivo che ha sempre cercato di aiutarci. Non ultima la vicenda dell’Unesco, per Gubbio i suoi consigli e la sua interlocuzione è stata fondamentale”. Infine il Sindaco ha elogiato Giuseppe Sebastiani "Fefè", padre, maestro e fondatore del gruppo sbandieratori: “A lui va detto grazie per quello che da anni sta facendo, per il ruolo sociale svolto, l’attenzione ai grandi temi e la disponibilità sempre puntuale”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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