Note storiche:
I Balestrieri di Gubbio, come quelli di altre città, attingono le loro
origini dalle "Società d'Armi" corpi altamente specializzati attivi
al tempo dei liberi comuni.
Allora la "Balestra", arma semplice ma micidiale, era la regina delle armi.
Superata dall'avvento della polvere da sparo, è sopravvissuta come
testimonianza e ricordo delle guerre passate.
La Balestra trae il suo significato dal verbo greco
ballw (ballo), che
significa: "lanciare, scagliare".
Essa viene considerata come la tipica arma medioevale che aumentava moltissimo
l'efficacia di un esercito.
La balestra di oggi è una fedele riproduzione dell'antica balestra italiana
da postazione. Essa è formata da un fusto di legno su cui viene fissato un
arco che, teso da una corda, permette di scagliare la freccia nel momento in
cui il meccanismo di sgancio viene attivato.
La freccia ("Verretta") è costituita da legno, punta di ferro e
penne di tacchino.
La Società Balestrieri di Gubbio è erede e continuatrice dell'antica e
nobile "Congrega dei Balestrieri", unica depositaria e custode dei
segreti dell'arte della Balestra della città di Gubbio.
Il documento più antico finora ritrovato, in cui siano state elencate le
regole da osservare nel tirare con la Balestra nella Festa del Protettore S.
Ubaldo è del 1650, ma in questo si fa riferimento a regolamenti precedenti.
Uno nuovo Statuto che regolamenta il "giuoco delle Balestre" è
datato 1729. Ulteriori chiarimenti sono aggiunti nel 1748 e nel 1925.
Nel 1971 l'Associazione dei Balestrieri di Gubbio ha redatto lo Statuto
Sociale della Società rielaborando i vecchi Statuti.
Il 9 gennaio 1999 lo Statuto viene ancora modificato ed adattato alle esigenze
dei tempi moderni.
La Società Balestrieri di Gubbio, insieme alle associazioni gemelle delle
città di: Sansepolcro, San Marino, Massa Marittima ha costituito ad Arezzo il
13 febbraio 1966 la "Federazione Italiana del Tiro con la Balestra Antica
all'italiana".
Le cinque società federate (nel 1972 si è aggiunta Lucca) disputano ogni
anno il Campionato Nazionale del tiro con la balestra antica all'italiana che
è organizzato, a rotazione nelle varie città.
All'interno della Società Balestrieri nel 1968 è nato un gruppo
Sbandieratori che, molto cresciuto nel tempo, nel 1999 si è distaccato,
costituendo la Società
degli Sbandieratori di Gubbio.
Scopi
(art. 3 dello Statuto del 27/05/1999):
Continuare l'antico Palio della Balestra nel rispetto delle regole tramandate;
Promuovere la ricerca e la pubblicazione di documenti storici dell'antica
"Congrega dei Balestrieri";
Difendere le manifestazioni originali del tiro con la balestra antica
all'italiana;
Appoggiare ogni iniziativa volta alla salvaguardia del patrimonio
storico-artistico eugubino.
La Società è rappresentata
da:
Presidente:
Marcello Cerbella
Vice
Presidente:
Alessandro Fiorucci
Segretario:
Gaetano Menichetti
Maestro d'Arme:
Rodolfo Radicchi
Maestro
d'Arme Emerito: Giampiero Bicchielli
Consiglieri:
Andrea Rueca; Gaetano Menichetti; Alessandro Mancini; Claudio
Mancini; Carlo Venanzi; Daniele Cerbella;
Rodolfo Radicchi;
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Opere Realizzate:
Sistemazione del campo di tiro, (Balipedio)
che è stato inaugurato il 21 aprile 2002.
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Rinnovo dei costumi del corteo storico: il 21 maggio 2002 sono stati
presentati i bozzetti e la realizzazione degli abiti di Cavaliere, Tamburini e
Portainsegne.
Tale iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell'
Istituto
Statale D'Arte di Gubbio.
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Nel 2002 è stato pubblicato il libro: "La società dei Balestrieri della
Città di Gubbio negli anni 1999-2001" raccontata dal "socio"
(e presidente della Società) Ubaldo Orlandi. Il libro, ricco di documenti,
riguarda la storia della Società negli ultimi tre anni: dalla separazione dal
gruppo Sbandieratori al rinnovo dello Statuto. Tre anni di intensa attività
che hanno visto l'innovazione dei costumi, l'istituzione di manifestazioni
culturali correlate al Palio, l'ideazione della giornata e della preghiera del
balestriere, la ristrutturazione del campo da tiro (Balipedio), l'avvio del
sito internet ufficiale, e soprattutto tante vittorie sul campo di tiro. Dal
testo traspare la ferma volontà di valorizzare il "Palio della Balestra
antica all'italiana" come manifestazione storica autentica e vera, tanto
da aver ottenuto, insieme a Sansepolcro, il marchio "Palio della
Balestra" con l'esclusivo diritto di uso di tali parole, impedendone ad
altri l'utilizzo a qualsiasi titolo. Il libro è dedicato ad Angelo Barbetti,
grande balestriere del passato. Le foto che corredano il testo sono di Paolo
Panfili; l'impaginazione di Andrea Rogari.
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Dicembre 2007: Nel
Palazzo del Bargello recentemente restaurato, ed affidato alla
Società dei Balestrieri, viene inaugurato il
Museo della Balestra :
Lo spazio espositivo è
allestito in quattro sale: l’infopoint; la Sala della
Balestra, dedicata all’esposizione delle balestre e delle sue
componenti, alle ricostruzioni storiche e alla storia dei balestrieri; la
Sala del Costume, dedicata alla ricostruzione storica della venuta di
Battista Sforza, moglie di Federico da Montefeltro, per il primo Palio della
Balestra documentato (16
maggio 1461) e la Sala del Palio, dedicata alla
rappresentazione del
Palio della Balestra dei nostri giorni.
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Novembre 2008: La dottoressa Luisa Simoncini, friulana, in nome e per volere
di suo marito Ferdinando Rosset, scomparso nel luglio scorso all'età
di 73 anni, ha
donato alla Società Balestrieri di Gubbio
6
balestre antiche
che erano custodite nell'immensa collezione curata da suo
marito insieme ad armi da fuoco d'ogni epoca, oggetti d'arte,
orologi e libri.
Non è la prima volta che un non eugubino si innamora di Gubbio e
degli Eugubini al punto da voler lasciare qualcosa di suo nella
nostra città per rimanervi e diventare uno dei nostri, ma l'amore di
Ferdinando e sua moglie per la nostra città è stato un vero colpo di
fulmine e la donazione di questa collezione di grande valore ne è la
testimonianza.
In occasione della Giornata del Balestriere 2013 il presidente Ubaldo
Orlandi ha presentato la sua opera intitolata
"LA
SOCIETA' BALESTRIERI DI GUBBIO DAL 1999 AL 2013 VISTA DAL PRESIDENTE".
Il libro tratta della vita della società nel quindicennio in cui ha
ricoperto la carica di Presidente.
Vi sono anche dei capitoli di memoria storica con vincitori di
palii, tornei dei quartieri e sfide particolari e simpatiche al
balipedio che rendono l'opera una testimonianza da lasciare ai futuri
balestrieri che ne faranno sicuramente tesoro per comprendere la vita
della società in questi quindici anni.
Nel Gennaio 2014 il Presidente, Prof.
Ubaldo Orlandi, presenta un'ulteriore opera dal titolo
"I vincitori Conosciuti del
Palio della Balestra", contenente analisi, valutazioni,
curiosità, stranezze e qualche mistero sul Palio ed i suoi protagonisti
dal XVI sec. al 2013.
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