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CRONACA NOVEMBRE 2008 | ||
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07
Novembre 2008 - "La
Memoria del tempo - Le feste popolari tradizionali dell’Umbria"
Presentato nell’ambito di
Umbria libri 2008 il volume
dell'eugubino Giancarlo Gaggiotti
“La memoria del tempo–Le feste popolari tradizionali
dell’Umbria”,
edito dalla
Regione Umbria.
L'opera contiene i risultati di una ricerca
congiunta svolta dal Consiglio regionale dell’Umbria insieme
all’Istituto di etnologia e antropologia culturale della
Università degli Studi di Perugia, iniziata già negli
anni Ottanta con una prima raccolta di informazioni e testimonianze
scritte sulle feste popolari e proseguita con la raccolta di
1.124 schede compilate con le informazioni essenziali sulle
manifestazioni e cioè: denominazione, luogo e data, origini,
tipologia, descrizione, manifestazioni collaterali, gastronomia
abbinata, documentazione di ogni genere.
Il libro che contiene anche un glossario essenziale
di termini dialettali che aiutano la comprensione di tali
manifestazioni della tradizione umbra e che rischiano di scomparire.
Un itinerario nelle profondità dell’anima umbra tra magia e
mistero, paganesimo e cristianesimo, una guida dalla preistoria
ad oggi attraverso la descrizione di 303 feste popolari, alcune
delle quali scomparse ma di alto valore storico e culturale.
In appendice è riportato anche un calendario delle feste in
cui, accanto alla liturgia ufficiale della Chiesa, sono riportati
mese per mese i tantissimi santi e beati dell’Umbria, e anche le più
significative feste precristiane.
Alla presentazione del volume con l’autore erano presenti il
presidente del Consiglio regionale dell’Umbria Mauro Tippolotti,
l’assessore regionale alle attività e ai beni culturali Silvano
Rometti e l’antropologo Giancarlo Baronti, del Dipartimento uomo e
territorio dell’Università di Perugia.
Il Presidente Tippolotti ha sottolineato l'importanza
dell'opera in quanto le feste popolari sono “elemento di
aggregazione e socialità, ma da quando esse non sono più gestite dal
popolo con le sue sole forze – ha precisato – hanno assunto
un carattere consumistico, che ci allontana dalle nostre radici”.
Anche l’assessore Rometti ha evidenziato che le feste
popolari sono anche oggi un “fattore di coesione sociale enorme,
con un’attività che si dispiega lungo tutto l’anno, per mantenere in
vita le radici”.
Il professor Baronti ha evidenziato la profonda
differenza fra le feste popolari e le sagre; le prime infatti
sono “dissipazione del denaro accumulato fra le famiglie di un
paese o di un quartiere per godere dell’evento festivo che si
manifesta in manifestazioni di vario genere” le seconde invece
“accumulazione di denaro”, ovvero il suo esatto contrario.
Baronti ha poi evidenziato le differenze fra le feste popolari
legate al ciclo della mezzadria e quelle inventate, come la
Quintana o il Calendimaggio, per celebrare un ritorno ad un passato
dove però tutti sono duchi e baroni, e non si sente più la “puzza di
stalla”, che è il mondo vero da dove veniamo. Caso limite la
trasformazione della festa di S. Antonio abate, che ha avuto in
origine lo scopo di distribuire da mangiare ai poveri da parte dei
baroni e che oggi, “in una località umbra che non voglio nominare –
ha detto – è diventata la consegna dei contadini dei beni della
terra al ricco possidente”.
In conclusione l’autore, Giancarlo Gaggiotti, ha spiegato come il
libro sia una
testimonianza di anziani rivolta ai giovani, con caratteristiche
di assoluta novità come il recupero del dialetto e il calendario
dove accanto ai santi ufficiali della Chiesa si uniscono non solo
santi e beati dell’Umbria ma anche le divinità italiche precristiane,
con uno studio approfondito sull’etimologia dei nomi “che porta
molto più indietro di quanto non sia possibile fare con
l’archeologia, risalendo al significato di santi e divinità pagane
prima ancora che venissero umanizzate”.
Gaggiotti è autore anche di: Il lupo di Gubbio era un lupo?
(1978), Dove l’anno è un giorno (1988), Sulle orme degli
antichi Umbri (2001), A tavola con gli dei (2001, in
Dalle Tavole Eugubine… in tavola, con Augusto Ancillotti et alii).
Tre saggi sono in corso di stampa in
Ombrikà, rivista dell’Irdau
(Istituto
di Ricerche e Documentazione sugli Antichi Umbri), di
cui Gaggiotti è stato direttore.
08 Novembre 2008 - Una collezione di Antiche Balestre arrivano a Gubbio da Udine |
Si è svolta la consueta
“giornata del
Balestriere”
a conclusione delle attività annuali. Si tratta di un appuntamento
molto importante per la nostra
Società Balestrieri, presieduta
dal Prof. Ubaldo Orlandi, che rappresenta un momento di gioia e di
festa, caratterizzata da un grande spirito di amicizia e fratellanza
tra i balestrieri con le loro famiglie e la città tutta.
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11 Novembre 2008 - La Festa di S. Martino: vino novello e "cuccagna" |
Si è svolta come ogni anno la
“Festa di S. Martino”.
Tanta gente ha affollato la piazza del
Quartiere. |
15 Novembre 2008 - Conferenza su Ubaldo Baldassini, nostro Patrono |
Grande partecipazione alla
conferenza su
Ubaldo Baldassini, il santo Patrono di Gubbio,
che si è tenuta presso la
Casa di S. Ubaldo.
Hanno
relazionato anche il
Sindaco Orfeo Goracci, il
Vescovo emerito Pietro Bottaccioli
e
il Rettore della Basilica
Padre Pietro Mechelli. Ha
introdotto e coordinato i lavori il
Presidente della Famiglia dei santubaldari
Ubaldo Minelli |
16 Novembre 2008 - Assegnato il "Fuoco francescano della Pace 2008". |
Si è svolta presso il
Convento di San Francesco la
cerimonia
della “Festa della
Mansuetudine”,
manifestazione organizzata dal
Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli
“San Francesco e il Lupo”, presieduto da Gabriele
Laurenzi con la collaborazione dell'Associazione
Maggio Eugubino, presieduta da Luigi Lupini. |
17 Novembre 2008 - Don Luigi Ciotti accenderà l'Albero di Natale. |
Il
Comitato Albero di Natale di Gubbio
ha comunicato che sarà
Don Luigi Ciotti
ad accendere l'Albero di
Natale più grande del mondo
il prossimo 7 dicembre.
Don Luigi Ciotti
è una
personalità di grande rilievo
che da sempre é dalla parte delle persone segnate dal disagio, per
“dar voce a chi non ha voce”. |
18 Novembre 2008 - Colpalombo e le sue famiglie in un libro di Palmiro Passeri |
Colpalombo è il secondo centro
storico, per ordine d'importanza, nel territorio del comune di Gubbio arroccato
su un piccolo colle (424 m s.l.m.) che domina la valle del fiume
Chiascio. E' luogo ricco
di storia, infatti risalgono al
XII secolo le prime
notizie sul Castrum Collis Palumbi, che già esisteva nel
XI secolo come borgo
fortificato da mura e da una torre. |
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