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TAVOLE di Gubbioi | ||
Le Tavole | La Storia | La Scrittura | L'Interpretazione | L'Alfabeto | I Contenuti |
Le Tavole |
Le "Tavole di
Gubbio"
("Tavole Eugubine")
sono ritenute essere: "il più importante testo di riti religiosi di tutta l'antichità
classica".
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La Storia |
Sono conservate nel Museo Civico del Palazzo dei Consoli, essendo esse di proprietà del Comune di Gubbio che le acquistò il 25 agosto 1456 da un certo Paolus Greghori e una tale Presentina che l'avevano trovate nell'area del Teatro Romano, forse nel 1444.
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La Scrittura |
L'Interpretazione |
Le Tavole sono copia, ridotta, di testi che erano conservati negli archivi
della confraternita "Atiedia" (un'associazione costituita da cittadini eccellenti della comunità Ikuvina), trascritti su bronzo per essere resi resistenti nel tempo: esse rappresentavano una specie di
"breviario" redatto ad uso del sacerdote.
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L'Alfabeto |
L'alfabeto delle Tavole di Gubbio.
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I Contenuti |
Le Tavole Eugubine contengono la
descrizione dei riti religiosi
che in occasione delle
feste (le Bimestrali e le Cereali) che dovevano essere eseguiti con un particolare cerimoniale.
Ovviamente da questo lungo testo, di 4365 parole, apprendiamo notizie fondamentali
sulla storia di Gubbio, capitale religiosa della civiltà
umbra.
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Bibliografia |
Giacomo Devoto, Gli antichi Italici, Vallecchi, Firenze, 1931
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Per chi vuole approfondire |
Abbondante e ricca è la bibliografia relativa alle TAVOLE EUGUBINE.
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