Gli studi in U.S.A.
Nel gennaio 1959 vinse una borsa di studio dell'American Cancer Society per trascorrere un anno di ricerche presso il Cancer Institute della Washington University a St. Louis, diretto dal Prof. W. Cowdry. L'attività svolta in tale periodo è documentata da varie pubblicazioni e relazioni a Congressi.
Per continuare gli studi e le ricerche intraprese negli USA, il prof. Angeletti si dimise nel giugno 1960 dall'Università di Perugia e fu nominato
Associate Professor in Neurochemistry presso la Washington University.
Inizia così la collaborazione con la Prof.ssa Rita Levi-Montalcini nel laboratorio di neurobiologia della stessa Università, da lei diretto.
L'arrivo del Prof. Angeletti dà un impulso fisiopatologico-metabolico agli studi che la Prof.ssa Rita Levi-Montalcini ha in corso su di un fattore di crescita delle cellule nervose: si trattava allora di studi di differenziamento embrionale tipici della ricerca istologica (la Prof.ssa Rita Levi-Montalcini proveniva dall'Istituto di Istologia dell'Università di Torino, ed si era trasferita negli USA nel 1947).
Il forte impulso alla ricerca impresso dal Prof. Angeletti consente di identificare il
fattore di crescita nervoso (nerve growth factor = NGF) in una molecola proteica presente in più specie animali, ritrovata in alta concentrazione in alcuni secreti biologici come la saliva. Proprio la presenza nella saliva indirizza gli studi verso le ghiandole salivari dei roditori e dei serpenti, principale fonte di approvvigionamento e purificazione del nerve growth factor.
Il ritorno in Italia
Nel 1962 il Prof. Angeletti rientra in Italia ed organizza presso l'Istituto Superiore di Sanità (dove diviene ricercatore di ruolo) i laboratori di neurobiologia che consentono il ritorno in Italia, prima a tempo parziale e poi a tempo pieno (1977), della Prof.ssa Rita Levi-Montalcini.
L'alta qualità dei laboratori fa sì che vi trascorra circa un anno anche il
Prof. Stanley Cohen, che nella Washington University aveva scoperto nel 1961 l'epidermal growth factor (EGF) il cui ruolo si rivelerà di straordinaria importanza per spiegare negli anni '80 i meccanismi molecolari della cancerogenesi e della guarigione delle ferite. Stanley Cohen, con Piero Angeletti, sviluppa tra l'altro in Italia i primi studi sul ruolo dell'EGF nel controllo del differenziamento e della proliferazione cellulare.
Da ricordare che la Prof.ssa Levi-Montalcini e il Prof. Cohen riceveranno, per questi studi sul fattore di crescita della cellula nervosa, il premio Nobel per la medicina nel
1986.
A Gubbio, il Centro per lo Studio dell'Ipertensione Arteriosa
L'attenzione per i risvolti sociali della ricerca biomedica e l'attaccamento alla città natale, fanno sì che il Prof. Angeletti promuova proprio a Gubbio l'attivazione di un
Centro per lo studio ed il controllo dell'ipertensione arteriosa e della malattia arterosclerotica e cardiaca. Si tratta di un progetto clinico-sociale che ha reso celebre Gubbio nel mondo medico, dato che vi è solo un altro studio rilevante di questo tipo: il Framingham (nel New England americano).
Sono raggiunti eccellenti risultati, perché la popolazione a rischio viene controllata ed indirizzata verso forme di prevenzione e cura precoce.
Nel 1992, dopo una brevissima malattia, il Prof. Angeletti scompare, ma il suo ricordo resta vivo per avere egli conseguito risultati di notevole rilievo scientifico e sociale i cui effetti sono ancora oggi presenti e citati sia nel mondo scientifico che in quello imprenditoriale.