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Alle Radici dell'Emigrazione Umbra ed Eugubina  |  Censimento degli Italiani residenti all'estero   | AIRE: l'Anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero  |  Voto degli italiani all'estero  

Alle Radici dell'Emigrazione Umbra ed Eugubina


Il 30 novembre 2000 presso la Biblioteca Sperelliana è stato presentato il libro:
ALLE RADICI DELL'EMIGRAZIONE UMBRA ED EUGUBINA
(Fine '800 - Inizi '900)
Autori: Maria Vittoria Ambrogi, Giambaldo Belardi e Giancarlo Sollevanti.

Il libro è il risultato di una ricerca degli autori sul fenomeno migratorio che ha coinvolto tanti eugubini, analizza i motivi che hanno indotto, a cavallo tra due secoli, numerosi italiani ad abbandonare la loro terra per cercare lavoro in particolare oltreoceano, in Argentina, Brasile e Stati Uniti.
Il libro è disponibile presso le librerie eugubine
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 Censimento degli Italiani residenti all'estero


Slitta a marzo 2003 il Censimento degli Italiani nel mondo. Infatti dopo l'approvazione al Senato, anche la Camera ha detto sì al rinvio del censimento degli italiani nel mondo. E' stato così definitivamente convertito in Legge (1 ottobre 2001, n.358, pubblicata sulla G.U. n. 229 del 02.10.2001), il Decreto-Legge 3 agosto 2001, n.312, che proroga il termine per la rilevazione dei cittadini italiani residenti all'estero.
Il censimento si terrà quindi il 21 marzo del 2003. Slitta così il rilevamento dei dati che avrebbe dovuto tenersi insieme a quello dei cittadini in Italia il 21 ottobre 2001. Nel corso del dibattito in aula è stato sottolineato che prima del censimento è necessario mettere mano all'AIRE, l'anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero.
Nel suo intervento alla Camera, il Ministro Mirko Tremaglia, ha voluto ringraziare quanti hanno contribuito al compimento dell'iter che ha portato all'approvazione della Legge. Il Ministro ha inoltre comunicato che, unitamente all'indispensabile provvedimento di rinvio del censimento, il Governo ha presentato un disegno di legge per l'assunzione di 350 contrattisti, che saranno impiegati nel lavoro di bonifica dell'anagrafe, in modo da arrivare all'appuntamento del 2003 con dati finalmente certi per quanto riguarda l'AIRE.
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 AIRE: l'Anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero


Visita il sito Ufficiale dell'AIRE

I cittadini italiani devono essere iscritti ad elenco anagrafico. L'iscrizione è la condizione basilare che permette l'esercizio di tutti i diritti e i doveri che discendono dalla cittadinanza (considerando, per altro, che ci sono diritti e doveri che sono strettamente legati alla residenza, ovvero variano secondo se il cittadino risiede stabilmente in Italia o all'estero).
La residenza è il luogo dove una persona ha la propria dimora abituale, cioè quello in cui trascorre la maggior parte del proprio tempo.
I cittadini italiani possono essere residenti in Italia o all'estero: nel primo caso (residenza in Italia) saranno iscritti nell'Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) del Comune italiano; nel secondo caso (residenti all'estero) il loro nome comparirà negli elenchi dell'A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) del Comune italiano di origine o di ultima residenza prima dell'espatrio.

Che cosa è l'AIRE
L'A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti All'estero) raccoglie lo schedario dei cittadini italiani trasferiti all'estero e di quelli che - nati e residenti all'estero - hanno mantenuto la cittadinanza italiana.
Le anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero - AIRE - sono tenute presso i Comuni e presso il Ministero dell'Interno.
La legge 27 ottobre 1988, n. 470 stabilisce che i cittadini italiani che si trasferiscono all'estero per periodi non inferiori a 12 mesi devono obbligatoriamente comunicare al proprio Comune di residenza il proprio indirizzo nel paese straniero dove si trasferiscono al fine, appunto, di essere iscritti all'A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti Estero).
Non sono iscritti all'A.I.R.E. coloro che si trasferiscono all'estero per periodi inferiori ai 12 mesi e per l'esercizio di occupazioni stagionali.

Modalità di iscrizione
Entro 90 giorni dal trasferimento nel Paese straniero i cittadini italiani devono presentarsi presso l'Ufficio consolare nella cui circoscrizione sono immigrati per presentare la dichiarazione d'immigrazione. Le persone che richiedano l'iscrizione all'A.I.R.E. di un Comune italiano debbono rivolgersi al Consolato esibendo i seguenti documenti: passaporto italiano valido, prova della stabile e legale residenza all'estero, documento di riconoscimento. Il Consolato provvederà al successivo inoltro al Comune.
Il cittadino può aver già dato comunicazione al suo Comune di residenza prima della partenza, ma in tal caso L'iscrizione all'A.I.R.E., di fatto, non diviene effettiva fino alla conferma da parte del consolato italiano del paese estero di trasferimento, ovvero dietro presentazione di idonea documentazione e dopo i dovuti accertamenti di abbandono della dimora nel comune.
I cittadini italiani residenti all'estero che cambiano residenza o abitazione sono tenuti a farne dichiarazione entro novanta giorni all'ufficio consolare nella cui circoscrizione si trova la loro nuova residenza o abitazione.
Da notare che non è prevista alcuna sanzione per il mancato rispetto di tali obblighi, né una multa per l'iscrizione tardiva, né la decadenza dalla cittadinanza anche in caso di mancata iscrizione per varie generazioni.

Chi si iscrive
Le (anagrafi) AIRE dei Comuni sono costituite da archivi che raccolgono le schede individuali e le schede di famiglia eliminate dall'anagrafe della popolazione residente in dipendenza del trasferimento permanente all'estero delle persone cui esse si riferiscono. L'AIRE (anagrafe) istituita presso il Ministero dell'Interno contiene i dati desunti dalle AIRE comunali e dalle dichiarazioni presentate all'ufficio consolare dai cittadini che trasferiscono la loro residenza da un comune italiano all'estero, da quelli che risiedevano all'estero alla data dell'entrata in vigore della legge stessa, dai cittadini italiani residenti all'estero che cambiano la residenza o l'abitazione.
La stessa anagrafe contiene inoltre i dati dei cittadini nati e residenti all'estero, ma questi dati sono desunti dalle AIRE comunali.

L'iscrizione all'AIRE di un comune può essere effettuata per i seguenti motivi:
1) espatrio e/o residenza all'estero;
2) nascita all'estero;
3) trasferimento da un'altra AIRE;
4) acquisto della cittadinanza italiana.

L'iscrizione all'AIRE per nascita o per acquisizione di cittadinanza si avrà soltanto al momento in cui perverranno all'Ufficiale d'anagrafe gli estremi della trascrizione o della registrazione dei relativi atti.

Per effettuare l'iscrizione all'AIRE è necessario conoscere le seguenti notizie:
1) cognome;
2) nome;
3) data di nascita;
4) luogo di nascita;
5) comune italiano e provincia o territorio estero di nascita;
6) comune italiano e provincia di registrazione o trascrizione dell'atto di nascita;
7) estremi della registrazione o della trascrizione.

Qualora pervenissero da un Consolato dichiarazione o comunicazioni prive delle sopra elencate notizie e il comune non fosse in grado di integrarle, non si potrà perfezionare l'iscrizione all'AIRE. l'Ufficiale d'anagrafe in questo caso farà immediata richiesta delle notizie mancanti agli uffici consolari.

Il comune di iscrizione all'AIRE deve essere individuato in base ai seguenti criteri, con riferimento a uno qualsiasi dei componenti della famiglia AIRE:
1) ultimo comune di residenza in Italia;
2) comune di registrazione o di trascrizione dell'atto di nascita;
3) comune di registrazione o di trascrizione dell'atto di nascita dell'ultimo ascendente nato in Italia;
4) comune di residenza o di iscrizione all'AIRE di un familiare vivente o di un ascendente vivente;
5) comune già di residenza dell'ultimo ascendente residente in Italia.

Cancellazione
La Cancellazione dall'AIRE di un comune può avvenire: per rimpatrio e/o residenza, morte, trasferimento in altra AIRE, irreperibilità presunta, perdita della cittadinanza italiana.

Benefici dell'iscrizione
L'iscrizione all'A.I.R.E. è gratuita. Essa consente di ottenere certificati anagrafici ed altri documenti e di non perdere i diritti elettorali.
Solo gli iscritti all'AIRE possono godere dei servizi consolari per i quali è richiesta la residenza all'estero e delle agevolazioni burocratico - amministrative.
Il cittadino italiano all'estero ha l'obbligo di comunicare al Consolato, il quale farà da tramite con il Comune, tutte le variazioni dei dati anagrafici (stato civile, cittadinanza, indirizzo, composizione della famiglia, residenza). Per quest'obbligo non sono previste sanzioni in caso venga disatteso.
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Voto degli italiani all'estero


   Il voto è un diritto tutelato dalla Costituzione Italiana anche per i cittadini italiani residenti all'estero. È importante controllare e regolarizzare la propria posizione AIRE e la situazione anagrafica e di indirizzo presso il proprio Consolato.  

   Grazie alla legge 459 del 27 dicembre 2001, l'elettore residente all'estero può scegliere di esercitare il diritto di voto sia mediante corrispondenza sia rientrando in Italia.

   Chi desidera votare in Italia, presso di Comune di appartenenza, deve consegnare, a mano o per posta al proprio Consolato, un modulo in cui dichiara tale opzione e le proprie generalità. Per essere valida, infatti, tale comunicazione - che può essere scritta anche su carta semplice o compilata utilizzando un apposito modulo disponibile presso il Consolato di appartenenza, i Patronati, le associazioni, i Comites, o anche scaricabile dal sito web del Ministero per gli Affari Esteri. Esso deve contenere: il nome, il cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, firma dell'elettore. Nel caso in cui le Camere vengano sciolte anticipatamente, il modulo con l'opzione deve essere recapitata entro il 10° giorno successivo all'indizione delle votazioni.
   IMPORTANTE: gli elettori che scelgono di votare in Italia riceveranno, dai relativi Comuni italiani, la cartolina-avviso per votare i candidati che si presentano nella circoscrizione relativa alla sezione elettorale nazionale in cui l'elettore è iscritto e non per votare i candidati che si presentano per la circoscrizione estero.


Chi desidera votare per posta può farlo soltanto in quegli Stati che hanno sottoscritto precise intese con il Governo Italiano. Per permettere l'esercizio del diritto di voto tramite corrispondenza l'Ufficio consolare, non oltre 18 giorni prima della data stabilita per le votazioni in Italia, spedisce a tutti gli elettori della sua circoscrizione (esclusi quelli che hanno optato di votare in Italia) un plico. Le istruzioni per esprimere validamente il voto, saranno incluse nel plico insieme con una busta prepagata da utilizzare per la restituzione delle schede votate al Consolato entro il termine previsto.

   Per maggiori informazioni, è consigliabile visionare il documento "Il diritto di voto per corrispondenza" del Ministero degli Esteri .

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