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DON GIUSEPPE BORIO | ||
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Giuseppe Borio è nato a
Padule di Gubbio il 22 aprile del 1939 da Luigi Borio e Giuseppa Cambiotti. Era
l'unico figlio maschio della famiglia composta da altre quattro sorelle
(Virginia, Danira, Bruna e Anna Maria). Cinque figli in tutto...una famiglia
numerosa e impegnativa per un padre operaio presso la cava di Barbetti e una
madre casalinga.
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Il
Sacerdote
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Don Giuseppe fu ordinato sacerdote il 28 giugno 1964 nella chiesa di S.
Domenico a Gubbio, dal Vescovo Beniamino Ubaldi, e celebrò la sua prima messa nella chiesa di Padule il
giorno successivo.
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Il Parroco di Costacciaro e Padule |
Il primo novembre 1990 lasciò Colpalombo e raggiunse la sua nuova sede: Costacciaro. Lo fece con spirito di obbedienza e mai se ne lamentò, ma il dispiacere di aver lasciato Colpalombo, seppure non manifestato, talora traspariva. A Costacciaro però vi rimase poco, infatti nel 1992 arrivò a Padule. Non era Colpalombo, ma era il suo borgo natale e dove aveva trascorso l'infanzia, prima di entrare in seminario. A Padule, come parroco prima e viceparroco dopo, vi rimase fin quando, per raggiunti limiti di età, fu collocato a riposo nel 2005. Un anno dopo, il 20 dicembre 2005, Don Giuseppe muore e torna alla casa del Padre.
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Il cappellano dei Sangiorgiari |
Quando Don Gaetano Turziani lasciò questa vita, il 1° gennaio 1987,
i responsabili della
Famiglia dei Ceraioli di Sangiorgio
dovettero risolvere il problema di nominare
un nuovo cappellano: per un paio d'anni il compito fu affidato a Don
Piero Belardi poi a ricoprire tale ruolo é stato chiamato Don Giuseppe, sangiorgiaro verace e
attento alla tradizione più vera. |
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Come ebbe a scrivere Raffaele Nucci in "l'Eugubino" (14/9/1975): "E' necessario subito dire che Don Giuseppe Borio, nella sua vita è stato chiamato a seguire due vocazioni diametralmente opposte ma che poi, convergono in un'unica soluzione di bellezza e spiritualità: quella del sacerdozio e quella dell'arte... la sua preghiera, egli la porta a trasfigurarsi, in meravigliosa trasposizione, nella colorazione delle tele, siano esse paesaggi e nature morte, descrizioni dello stato d'animo, scoperte di un intimo mondo che con semplicità e sensibile intuito egli offre al godimento non solo dei cultori ufficiali dell'Arte, ma anche di quanti sanno scoprire e cogliere i momenti più significativi di una pittura vera e profondamente umana".
La sua attività artistica è iniziata agli inizi degli anni '70 con alcuni dipinti realizzati per la sua chiesa di Colpalombo e con gli affreschi della cupola della nuova chiesa di Padule (1971), firmati con lo pseudonimo di "Ziprè".
Assolutamente autodidatta, ha ereditato dalla nostra terra il senso della luce e dell'armonia. Le sue opere, sempre ricche di forza interpretativa, mostrano che la natura visiva è più uno stimolo che un modello. I suoi paesaggi, le colline verdi, gli alberi e le figure sono frammenti della materia, evocazioni oniriche, opere dell'anima, il tutto avvolto in un atmosfera di gioia e serenità. Numerosissime le mostre collettive e personali, realizzate su tutto il territorio nazionale. Tante le partecipazione a concorsi e altrettanti i premi prestigiosi ricevuti. Le sue opere si trovano
nelle maggiori raccolte d'arte, soprattutto private.
Il gruppo architettonico "Palazzo dei Consoli, Piazza e Comune" è stato ricostruito utilizzando 50.000 tessere di legno pregiato ed è costato allo "ziprè" circa due anni di lavoro...notturno!
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