Inaugurato alla presenza del
sindaco Orfeo Goracci, del
vice sindaco Renato Albo
e di altre autorità. il
«largo» intitolato
al Dr.
Piero Luigi Menichetti,
compreso tra via Lucarelli e via Savelli, praticamente di fronte
alla Chiesa di S. Giuseppe.
Tra i presenti, i familiari, la vedova Sig.ra Teresa, gli amici e
gli estimatori dell'illustre medico e storico, anche il Prof. Luigi Frati, Rettore dell’Università La
Sapienza di Roma, dove Pier Luigi si era laureato in Medicina e
Chirurgia.
«Oggi ricordiamo ed onoriamo – ha commentato
Goracci prima di scoprire la targa – una figura che ha avuto un
ruolo importante nella nostra città, come medico e come studioso e
appassionato di storia. Insieme al vice sindaco Albo abbiamo seguito
l’iter di questa intitolazione, un gesto piccolo ma espressione di
ricordo e riconoscenza di Gubbio, tra l’altro proprio davanti
all’edificio che ha ospitato lo studio e l’abitazione. E’ questa la
prima intitolazione che facciamo come amministrazione. Ne abbiamo in
programma altre, sperando di soddisfare le molte richieste e
sollecitazioni. »
Il figlio, Dr. Paolo Menichetti, ha espresso a nome dell’intera
famiglia parole di apprezzamento, sottolineando il profondo legame
d’amore che legava il padre a Gubbio.
Pier Luigi Menichetti era nato il 28 gennaio del 1923 a
Pietralunga
da due insegnanti di scuola elementare. Suo padre Luigi era
eugubino, ma Pier Luigi trascorse la sua infanzia tra Tolentino
(città di origine della mamma Fides Mariotti) e la Libia, dove i
genitori si erano trasferiti per lavoro. Laureatosi in Medicina e Chirurgia
presso l'Università di Roma nel 1948, era tornato a Gubbio e nel 1952 aveva sposato
Teresa Belardi dalla quale ha avuto due figli.
Ha svolto la professione di
medico nel suo ambulatorio in via Savelli fino al 1993 per 45 anni.
La professione di medico si accompagnò presto ad altri interessi
personali, sollecitati anche dal fervore culturale di quegli anni,
dal Maggio Eugubino di Mario Rosati al Centro Studi Umbri. Cominciò
a fare ricerche nell’archivio storico di Gubbio che allora si
trovava in via Lucarelli, a quattro passi dalla sua abitazione, ed
apprese con l’aiuto di F. Costantini e dello storico francescano padre
Giacomo Bigoni la paleografia. Negli anni Sessanta iniziò a scrivere
per l’Eugubino, senza mai mettere la sua firma.
I suoi studi storici non gli evitarono di seguire la sua professione
di medico con scienza e coscienza: a lungo si è ricordato un
fatto relativo al 2 marzo del 1956, quando camminò otto ore tra la
neve per raggiungere, con i carabinieri, un malato in un casolare
delle montagne eugubine.
Nel 1974 escono i primi libri: “Il Palio della balestra” e
“Medici e Speziali a Gubbio”.
La sua professione sicuramente ha stimolato la pubblicazione nel ’75
de “Gli ospedali di Gubbio”. Nel ’75 escono anche altre due
opere scritte a quattro mani: in collaborazione con la sorella,
“Vecchia cucina eugubina” e con Maria Vispi “Soprannomi e
patronimici eugubini antichi”. Nel 1979 uscì “Castelli,
palazzi forti, fortezze e torri di Gubbio da XI al XIV secolo”.
Nel 1980 è la volta di “Le corporazioni delle arti e mestieri
medievali a Gubbio” e il volumetto su “L’arte dei fabbri”.
“I Ceri di Gubbio dal XII secolo” è datato 1982. Seguono la
“Storia postale di Gubbio”, del 1983, la “Storia di
Costacciaro” del 1984 e il “Palazzo del Castaldo” nel
1986.
La sua produzione si chiuse nel 1987 con la sua opera più importante
“La storia di Gubbio dalle origini all’unità d’Italia” in due
volumi.
Il Dr. Pier Luigi Menichetti è morto nel 1997.
Nel 2007 è stata pubblicata l'opera postuma
“L’Università
dei falegnami a Gubbio”,
curata da Fabrizio
Cece e Francesco Mariucci.
Don Ubaldo Braccini, con il quale collaborò all’archivio diocesano,
dice di lui “preparò i mattoni, agli storici il compito di
costruire. Aveva una cura e un amore per i libri incredibile,
ammirava anche la rilegatura delle antiche copertine”. Ha messo
a disposizione di tutti molti documenti anche inediti e ha fornito materiali
preziosi. Fu un compilatore di documenti instancabili ed oggi tanti
storici iniziano le loro ricerche partendo dalle sue opere.

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