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   CRONACA AGOSTO 2009
   
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02 Agosto 2009: Eugubini sul Col di Lana anche quest’anno!
04 Agosto 2009: "Gubbio & Treno" rapporto molto difficile!
05 Agosto 2009: "Festa dei Ceri & Regione dell'Umbria"
08 Agosto 2009: "Federico da Montefeltro" scriveva in codice  crifrato
10 Agosto 2009: Riconoscimento x "Gubbio ben...essere"
14 Agosto 2009: Il "Torneo dei quartieri 2009" a S. Giuliano
23 Agosto 2009: "Trofeo Luigi Fagioli" 44° edizione
Agosto 2009: "Apriti Cassetto" anche Gubbio nel libro di Antonio Tammaro
29 Agosto 2009: Serata finale di "Life in Gubbio"
   

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02 Agosto 2009 - Eugubini sul Col di Lana anche quest’anno!


   Ancora è ben presente nella mente di tutti il ricordo del 2007 quando fu celebrata la commemorazione del 90° anniversario della Festa dei Ceri sul Col di Lana, con la partecipazione di oltre 500 Eugubini sulle Dolomiti.
  Anche quest'anno un gruppo di Eugubini
è stato presente in occasione dell'annuale commemorazione (prima domenica di agosto) che si svolge sulla vetta del Col di Lana in ricordo di tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale.
   Il capogruppo del "Gruppo Alpini del Col di Lana", Valerio Nagler,  ha
ufficialmente ringraziato gli Eugubini per la loro presenza. A nessuno dei presenti è sfuggita la cortesia, la gentilezza e l'ospitalità loro rivolta dagli Alpini e dalla popolazione del luogo. Riteniamo che la vicenda della Festa dei Ceri li abbia decisamente conquistati, affascinati ed inorgogliti.
   Il giorno successivo una  delegazione della nostra Associazione è stata ricevuta in
municipio dal neoeletto sindaco di Pieve di Livinallongo, Ugo Ruaz e dall'assessore Lorenzo Pellegrini che si sono mostrati molto interessati di mantenere in vita ed incentivare le relazioni con Gubbio, gli Eugubini e la Festa dei Ceri.
  Per la cronaca: il pannello che fu donato al Comune nel 2007 fa bella mostra di sé all'interno della scalinata principale di ingresso al palazzo del Comune.
   Il Gruppo Alpini del Col di Lana con il loro storico Guglielmo Gabrielli ha poi condotto la delegazione al "Museo di storia, usi costumi, tradizioni della gente Ladina" realizzato nel centro storico di Livinallongo, dove il direttore Prof. Franco del Tedesco ha condotto il gruppo in una visita guidata del Museo che ha un angolo dedicato
anche alla storia dei Ceri del 1917 sul Col di Lana.
 

   Non vi è dubbio che i rapporti tra Gubbio e Livinallongo del Col di Lana con il tempo stiano diventando sempre più forti e stabili, intanto nel paese dolomitico si sta organizzando una gita turistica per visitare Gubbio nel prossimo autunno.

                                                  

04 agosto 2009 - "Gubbio & Treno" rapporto molto difficile!


   Da questo sito la nostra Associazione ha, in più di un'occasione, espresso ampie considerazioni sulla problematica dell'isolamento ferroviario della nostra città.
  Ora si torna a parlare dell'ipotetico
nuovo tracciato ferroviario tra Fossato di Vico e S. Egidio, realizzato in alternativa al raddoppio della Orte-Falconara.
  L'eugubino Luca Baldelli, Consigliere provinciale,  ritiene che « sia giunto il momento di riaprire, in sede provinciale, regionale, e nel Parlamento nazionale, la discussione sull’ipotesi di variante al raddoppio ferroviario Orte–Falconara, già affrontata dal Consiglio provinciale nel 2005, allorquando fu votato un Ordine del giorno che impegnava l’istituzione provinciale a porre all’attenzione delle autorità competenti (Regione, Ministero dei Trasporti, Trenitalia) l’esame di un tracciato di alta velocità passante per Foligno, Bastia, Assisi, S. Egidio, Branca di Gubbio».
  « Esiste, da fonti certe - continua Baldelli - un primo studio di fattibilità elaborato da Trenitalia rispetto a questa ipotesi, dunque è ora che esso venga portato alla pubblica attenzione. Ritengo che un tracciato del genere sia oggi più che mai da prendere in considerazione, in quanto presenta degli innegabili punti di forza e di vantaggio rispetto a qualsiasi altra ipotesi: coinvolgimento di un ampio bacino d’utenza (potenzialmente 400–500.000 persone), collegamento con l’Aeroporto di S. Egidio (che diventerebbe il terzo aeroporto della Capitale, e non più il primo dell’Umbria), minori costi di realizzo ».
 
Non possiamo che condividere il "richiamo" di Baldelli, riteniamo che tale problematica debba fortemente coinvolgere tutto il comprensorio eugubino-gualdese, speriamo che si riesca a "vedere oltre il solito palmo dal naso". Ed è per questo che condividiamo anche l'azione "facebookiana" del gruppo
«Fossato di vico - Gubbio Salviamo la stazione» sostenuta anche dal Colonnello "eugubino" Mario Pietrangeli, già 33° Comandante del Reggimento genio Ferrovieri.
   Anche il Sindaco Goracci ed altri soggetti politici sono intervenuti sull'argomento nei mesi scorsi.
  Riteniamo che attorno a questo grande tema del nuovo tracciato ferroviario si debba abbattere ogni divisione partitica o campanilistica per puntare diritti all'ottenimento di un collegamento ferroviario che permetta alla gente di tutto questo grande comprensorio di muoversi senza troppi disagi e agli altri di giungervi con relativa facilità, tenendo conto anche dell'importanza che il turismo ha per tutto questo nostro territorio.



                                                     

05 agosto 2009 - "Festa dei Ceri & Regione dell'Umbria"


   Oggi il Bollettino Ufficiale della Regione dell'Umbria ha pubblicato la legge regionale n° 16 del 29 luglio 2009:
   
        «DISCIPLINA DELLE
      MANIFESTAZIONI STORICHE»
.
   Il Consiglio regionale ha infatti approvato il 21 luglio scorso la legge per la disciplina delle manifestazioni storiche dell'Umbria. In dodici articoli, tale legge si propone di promuovere e valorizzare le tante feste rievocative della storia e delle tradizioni umbre.
   L'art. 3  ("La Regione riconosce la Festa dei Ceri di Gubbio come la più arcaica espressione culturale della identità regionale") apparentemente "darebbe a Cesare ciò che è di Cesare", in realtà la stessa legge istituisce poi con l'articolo successivo (art.4) un unico elenco ufficiale delle Manifestazioni storiche per accedere al quale una manifestazione deve, in primis, chiedere di essere inserita e poi  dimostrare di essere stata organizzata in maniera  continuativa da
almeno cinque anni.
  
Questo sta a significare che la "Festa dei Ceri" tra cinque anni si potrebbe  benissimo troverebbe insieme nello stesso elenco con un'eventuale "sagra dei chiodini di garofano" che celebra quest'anno la sua prima edizione!

   La vicenda è stata da noi seguita per diversi anni:
già tre anni fa, da questo sito internet, facemmo presente le nostre osservazioni ed ora dobbiamo anche notare che nessuna delle istanze che vari soggetti istituzionali Eugubini avevano fatto pervenire in Regione nel febbraio 2008, sono state minimamente tenute in considerazione: non sono stati, per esempio, istituiti due distinti elenchi regionali delle manifestazioni storiche in modo da distinguere le vere manifestazioni storiche dalle "sagre paesane".
   Tra l'altro, sicuramente sarebbe stato corretto rendere "operante" la
legge regionale n° 17/1992 che disciplina la «Costituzione in Gubbio dell' Istituto regionale per lo studio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio folclorico dell' Umbria». Ma evidentemente un' istituto "regionale", la Regione Umbria può permetterlo a Gubbio solo sulla carta!
   Cosa fare? Gubbio chiederà che le sue feste (già feste! Perchè non c'è solo la Festa dei Ceri, ma c'è anche il Palio della Balestra e la Processione del Cristo Morto!) tutte multi secolari, siano inserite nell'elenco?

 
  Teniamo conto che chi non sarà nell'elenco non riceverà alcun finanziamento.
   La polemica sta divampando, la stampa ha riportato le considerazioni e le riflessioni di molti, tra le quali riportiamo quella del Presidente della Famiglia dei Santubaldari (Ubaldo Minelli), quella del Presidente della Famiglia dei Santantoniari (Alfredo Minelli) e quella del "vecchio ceraiolo e storico della Festa dei Ceri" Adolfo Barbi che chiude la sua osservazione con le seguenti parole che condividiamo e che rispecchiano in pieno la nostra posizione già espressa tre anni fa:
« nel corso dei secoli per i Ceri hanno dato l'anima, sofferto sotto le stanghe (e perduto persino la vita) generazioni di ceraioli per un ideale: rendere omaggio al grande patrono S. Ubaldo. Non dovevate offendere noi e i nostri defunti... soltanto per far cadere a pioggia degli spiccioli a scopi elettoralistici. I Ceri sono sopravvissuti all'invasione Napoleonica (1808-1814), alla Grande Guerra (I Ceri sul Col di Lana 1917), all'invasione tedesca (1944). Figuriamoci che cosa c'interessa la vile moneta regionale ».
   Noi ci permettiamo di aggiungere che nel rapporto "Gubbio & Regione" oltre a questo, molteplici sono gli aspetti e i settori dove si evidenzia una disattenzione del governo regionale nei confronti della nostra città, scarsa e cattiva attenzione che riteniamo non poter essere più considerata casuale e che anche recentemente abbiamo avuto modo di ricordare.


  
                                                   

08 agosto 2009 - "Federico da Montefeltro" scriveva in codice  crifrato


   Mentre è in atto il montaggio della copia dello "Studiolo" del Duca Federico nel Palazzo Ducale di Gubbio si può finalmente conoscere il contenuto di una lettera cifrata scritta da Federico da Montefeltro il 22 ottobre 1472 ed indirizzata a Giovanni Battista Bentivogli, consigliere presso il re di Napoli, Ferdinando I.
   La frequentazione del gruppo dedicato al duca di Urbino, aperto su FaceBook da Ubaldo Scavizzi, è stata la causa indiretta del rinvenimento di questa lettera, peraltro già nota al dott. Piero Luigi Menichetti, che - seppure senza poterne comprendere il contenuto - ne aveva dato notizia in un suo articolo del 1992.
   Il documento, di cui purtroppo non si conosceva la posizione archivistica, è stato rintracciato pochi giorni fa dal ricercatore d'archivio Fabrizio Cece ed inviato, per la sua decifrazione, al prof. Marcello Simonetta, docente di storia e letteratura rinascimentale nella prestigiosa Wesleyan University nel Connecticut (USA) e autore nel 2008 del best seller internazionale “L'enigma Montefeltro” (pubblicato in Italia da Rizzoli).
[Questo è un libro scritto con lo stile del romanzo, dove Simonetta, a 530 anni dall'uccisione di Giuliano de' Medici e dal ferimento del fratello Lorenzo per mano di Francesco de' Pazzi, svela i retroscena che la storia fino ad ora non conosceva. Simonetta scrive per passione, ma anche per patrimonio genetico, visto che uno dei personaggi che troviamo nella vicenda era un suo lontano antenato: Cicco Simonetta al servizio della famiglia Sforza, prima come cancelliere e dopo come reggente del ducato milanese. Un abile crittografo che ha permesso al suo discendente di decifrare il complotto contro i Medici e scoprire un inedito “dietro le quinte”. Marcello Simonetta nel 1998 approfondendo le relazioni politiche tra Cicco e Federico da Montefeltro, duca di Urbino, dopo l'assassinio nel 1476 del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, trovò alcune lettere scritte da Federico dopo la congiura de' Pazzi e da queste ipotizzò il coinvolgimento di quest'ultimo. Con pazienza certosina, allora, cercò per ben tre anni di avere accesso ad un archivio privato di Urbino dove, finalmente, nel 2001 trovò una serie di carte. Tra questi il più lungo era stato inviato, in codice, dal duca ai suoi ambasciatori a Roma. Ricorrendo alle regole riportate dal suo antenato in un piccolo trattato di decodificazione Simonetta riuscì, dopo alcune settimane, a decifrare la missiva, mettendo allo scoperto tutti gli attori coinvolti nell'omicidio ed a riscrivere la storia della Firenze dei Medici. Federico da Montefeltro, condottiero, capitano di ventura, imparentato con gli Sforza per aver sposato la figlia di Alessandro (Battista Sforza) ed in seguito con Papa Sisto IV, che fece convolare a nozze suo nipote (Giovanni della Rovere) con la figlia del Duca (Giovanna), era coinvolto nella congiura ordita dal Pontefice per sovvertire la Signoria e ridisegnare i poteri nell'Italia quattrocentesca.]

  Ritorniamo alla recente lettera... del 22 ottobre 1472: essa si apre con una lunga disquisizione diplomatica sulle principali potenze a cui appoggiarsi, in Italia e fuori. Il Conte Federico (nel 1472 ancora non era stato nominato Duca), con mente lucidissima, tratteggia il panorama politico con estrema chiarezza ed individua in Francia, Borgogna, Milano, Venezia e - sopra tutte - Napoli le potenze alle quali un piccolo principe italiano avrebbe potuto affidare la sopravvivenza del proprio stato.
La seconda parte di questa importante lettera contiene sorprendenti riferimenti a questioni più private e personali, attinenti, soprattutto, la politica di papa Sisto IV da cui, in effetti, dipendeva lo stato di Urbino (di cui Gubbio faceva parte) governato in vicariato dal conte Federico.
Il testo integrale della lettera, l'analisi del momento storico in cui essa fu scritta e le considerazioni che scaturiscono da questo documento confluiranno in una lezione che il prof. Simonetta terrà il 18 settembre prossimo al Metropolitan Museum of Art di New York dal titolo: “The Gubbio Studiolo, Botticelli, and Lorenzo de' Medici: Patronage and Vendetta in Reinassance Italy”.
   Vorremmo ovviamente sperare che in un futuro molto prossimo
la lettera sia presentata anche a Gubbio e che ciò, assieme all'inaugurazione della posa del "nuovo" Studiolo del Duca, possa rappresentare un importante incentivo per incrementare gli studi su Federico e il Ducato di Montefeltro di cui Gubbio ha rappresentato un'importante ed essenziale componente dal 1384 al 1631.

  
                                                   

10 agosto 2009 - Riconoscimento x "Gubbio ben...essere"


   Il Ministero della Salute, in occasione del Forum della Pubblica Amministrazione tenutosi recentemente a Roma, ha  premiato il progetto "Città del ben…essere!!" realizzato da "Centro studi sulla Nutrizione Umana" come una delle 38 migliori esperienze italiane, invitando ad esporre il progetto al Convegno “Guadagnare Salute” che si terrà a Napoli il prossimo 24 e 25 settembre.
  Il progetto "Città del ben…essere!!", avviato a Gubbio nel 1987, prevede anche una speciale sezione riservata ai giovani: la Patente DE IUVENTUTE.
In concreto si tratta di un corso sui corretti stili di vita, con particolare attenzione per l’alimentazione, a cui partecipano ragazzi al momento del compimento della maggiore età, al termine del corso viene quindi rilasciata una “patente”, simbolo della capacità di guidare correttamente i propri comportamenti alimentari, motori, etc.


  
                                                   

14 agosto 2009 - Il "Torneo dei quartieri 2009" a S. Giuliano


   Il Torneo dei Quartieri, la manifestazione che vede scendere in gara con la balestra i quattro Quartieri di Gubbio (S. Andrea, S. Pietro, S. Giuliano, S. Martino), è stato vinto da Pietro Salciarini (universalmente noto con lo pseudonimo di "Misdea") per il quartiere di S. Giuliano. Al secondo posto Raniero Bellucci ancora di San Giuliano, al terzo Luigi Bregolisse per il quartiere di San Pietro.
   Il Torneo, giunto alla sua 30° edizione, ha riproposto elementi altamente spettacolari, dove ai Balestrieri ha fatto da cornice una stupenda Piazza Grande gremita di folla, salutata dal suono del Campanone e dalle magnifiche esibizioni degli Sbandieratori.
   Il Palio per l’edizione 2009 ha visto la firma dall’artista "eugubino nel mondo"
Giancarlo Agostinelli, il quale nato nel 1934 a Gubbio, da molti anni vive con la famiglia a Livorno. La sua produzione artistica, estremamente prolifera e poliedrica, consiste nella realizzazione di opere che si diversificano molto per i soggetti trattati (paesaggi, nature morte, ritratti, immagini sacre, ecc) ed è molto stimato ed apprezzato.
  Al vincitore è stata consegnata anche la targa realizzata dalla "gioielleria Celso Bedini" con gli stemmi dei quartieri.
   La festa è poi proseguita fino a tarda notte, nelle piazze e nelle vie dei vari Quartieri. Com'é consuetudine il Torneo della Balestra è stato preceduto dal corteo storico di oltre 100 figuranti per le vie della città, il tutto sotto l'attenta regia  del
"Maggio Eugubino",
ente coordinatore dell'intera manifestazione.

                                                     

23 agosto 2009 - "Trofeo Luigi Fagioli" 44° edizione


   Una grande Sfida, sul filo dei millesimi di secondo, ha infiammato il 44° Trofeo Luigi Fagioli, gara valida per il campionato Italiano ed Europeo Velocità Montagna, che si è disputata sui 4,150 Km della spettacolare strada che da Gubbio sale in direzione di Scheggia verso la Madonna della Cima.
   Il
pilota fiorentino Simone Faggioli, sul prototipo Osella PA 27/S Bmw, ha vinto col tempo complessivo sulle due manches di 3’13”481, abbassando di 4”12 il record assoluto della gara che egli stesso aveva realizzato lo scorso anno.

   Faggioli è un vero veterano avendo già vinto il "Trofeo Luigi Fagioli" nel 2001, nel 2002, nel 2006 e nel 2008.

Classifica 2009 dei primi 10:
01. Simone Faggioli (Osella FA 30 Zytek)
      in 3’13”481
02. David Baldi (Osella FA 30 Zytek) a 3”434
03. Mirco Savoldi (Lola Zytek) a 4”584
04. Cinelli (Lola Zytek) a 10”277
05. Mossucca (Lola Zytek) a 11”216
06. Andrea Picchi (Lola Zytek 02) a 11”636
07. Scaramozzino (Lola Cosworth) a 13”218
08. Zerla (Osella PA 21/S Honda) a 17”035
09. Plasa (BMW Judd) a 23”080
10. Bruccoleri (Osella PA 27/S Honda) a 23”680
11. Cassibba S. (F. Master) a 24”342


   Sesta posizione per il pilota eugubino Andrea Picchi a cui è mancata la perfetta intesa con l’assetto della Lola Zytek ’02.
   Buone le prove di altri piloti eugubini come Francesco Rossi. Un pò sfortunate le prove invece di Mauro Rampini e di Gianni Urbani il quale ritornava in gara per la prima volta dopo il grande incidente di due anni fa, occorsogli gareggiando proprio per il trofeo Fagioli.
   Grande soddisfazione per il CECA (Comitato Eugubino Corse Automobilistiche) che ha organizzato la manifestazione in collaborazione con l' Automobile Club di Perugia e il determinante supporto delle Cementerie Barbetti Spa.

                                                     

agosto 2009 - "Apriti Cassetto" anche Gubbio nel libro di Antonio Tammaro


   "Apriti cassetto" è il primo libro pubblicato da Antonio Tammaro, che molti eugubini sicuramente ricordano come tecnico di radiologia presso il nostro ospedale per ben 11 anni, dal 1991 al 2002, quando si trasferì sull’isola d’Ischia, per ritornare definitivamente a Napoli nel 2004.
   Antonio infatti è nato a Napoli il primo novembre 1963. Figlio del quartiere Scampia, è cresciuto assistendo alla distruzione di una delle campagne più belle della periferia di Napoli e alla sua selvaggia urbanizzazione. L’incontro con il sacerdote Vittorio Siciliani lo porterà prima a conoscere la realtà degli “ultimi”, cioè le vittime più indifese del degrado urbano e poi lo spingerà a fare una lunga esperienza di volontariato, volta al recupero e al sostegno dei bambini del Rione 167.
   Durante il suo periodo da “emigrante”, nei suoi frequenti ritorni a Napoli, l’amico Nicola Barile gli fa scoprire le bellezze e le magiche atmosfere dei Campi Flegrei, dove si svolge la storia di questo libro.
   Il suo sogno nel cassetto era quello di scrivere una favola per bambini ed ora il sogno si è avverato infatti la sua opera la possiamo definire come u
na favola per ragazzi ed adulti che esorta a riscoprire il valore della memoria e che educa al rispetto dell'ambiente, una storia fantastica che si svolge tra le strade e le spiagge di Bacoli e che reinterpreta in chiave allegra ed originale il mito della Sibilla.
   E Gubbio come c'entra? Verso la fine del racconto, la piccola protagonista di questa favola incontra un turista eugubino su un monte dell'isola d'Ischia. Questi a causa di un colpo di sole smarrisce temporaneamente il senno, scambiando quel monte per il Monte Ingino e credendo di trovarsi nel bel mezzo della Festa dei Ceri.
   Questo è l'omaggio che Tammaro fa alla nostra città e noi lo ringraziamo.
I
l libro che è disponibile anche presso la nostra Biblioteca Sperelliana, può essere richiesto alla casa editrice TILAPIA.

   Fino ad oggi "APRITI CASSETTO" ha riscosso un notevole successo e sta quasi per esaurire la prima ristampa. «Questo per me che sono diventato un autore per caso - afferma Antonio - è già un ottimo risultato, ma ciò è stato possibile anche grazie agli anni che ho trascorso tra le vostre colline, mi hanno lasciato dentro dei valori e delle atmosfere indimenticabili, che mi sono state trasmesse soprattutto dalla gente eugubina».

 

                                                     

29 agosto 2009 - Serata finale di "Life in Gubbio"


    Serata finale di Life in Gubbio, terza edizione. La nostra città si conferma un luogo ideale dove riflettere sulla vita, in tutte le sue sfaccettature.
   Il Palazzo dei Consoli e Piazza Grande è stato il magnifico palcoscenico della serata e Paolo Bonolis, ormai un «amico di Gubbio» come lo ha definito il sindaco Orfeo Goracci, ha presentato e “interrogato” i suoi ospiti sul senso della vita.
   La consegna dei riconoscimenti “Il senso di una vita” ha rappresentato il momento principale della serata: a Dario Fo (Premio Nobel 1997) è andato il premio il “Senso di una vita” per la cultura con la motivazione che attraverso il suo instancabile impegno artistico e civile ha fatto della sua intera vita un’opera d’arte; a Nicola Piovani il premio per la musica (con le sue raffinate e intense composizioni, apprezzate nel mondo, ha saputo rendere semplice la musica ritenuta difficile) e a Gigi Proietti il premio per il teatro (perché con eclettismo artistico e uso sapiente della parola e del corpo ha saputo toccare le corde emotive del pubblico e dare dignità all’idea del teatro come arte popolare).
La consegna del premio internazionale “Lupo di Gubbio” è stato assegnato a “The Parents Circle” (associazione di padri e madri che hanno perso i loro figli nella guerra fra i popoli palestinese ed isdraeliano) che sostiene la pace e la riconciliazione: Wajeeh Tmaiza palestinese e Jaacov Guterman sono arrivati a Gubbio ieri dopo aver percorso un tratto del Sentiero Francescano. La loro Associazione cerca di indicare, nel contesto del perdurante conflitto tra israeliani e palestinesi, una nuova via verso la pace: non la vendetta per l’uccisione del proprio famigliare, ma interrompere la catena di violenza con un gesto di riconciliazione. La convivenza è possibile! E' questo il messaggio forte lanciato da Gubbio.
Ma "Life in Gubbio" è stata in questi giorni anche la manifestazione della vita in tutte le sue forme ed espressioni. Molto interessanti gli incontri con Roberto Vecchioni, Carlo Lucarelli, Marino Sinibaldi, Filippo La Porta e Luigi Perissinotto. Importanti gli spettacoli di Vinicio Capossela e Vincenzo Costantino “Chinaski”. Poi nella serata finale anche tanta musica con Stefano di Battista, Nicky Nicolai e Giovanni Baglioni.

Il ricavato della serata è andato all’associazione
Ce.R.S. il centro studi che sostiene e che si occupa dell’assistenza domiciliare per i bambini disabili.

                           Vedi il videoclip della serata su
 

                                                     

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