Oggi, 1° marzo 2008, è stato inaugurato l' ospedale "comprensoriale" di Gubbio, Gualdo Tadino e di tutti gli altri piccoli comuni della fascia appenninica. Dopo circa sette secoli, il centro storico di Gubbio vede chiudere il "suo" ospedale che logiche moderne hanno consigliato spostare in località baricentrica rispetto alle varie realtà comunali.
   La certezza del miglioramento della qualità delle cure nel nuovo ospedale, fa sfumare il sottile senso di dispiacere negli Eugubini che vedono, dopo settecento anni, allontanare l'ospedale cittadino dal centro della città.
   Tanti, appunto, sono i secoli che hanno visto la presenza di importanti luoghi di cura nei pressi della Chiesa di S. Francesco ad iniziare dall'ospedale di "S. Maria dei Laici (dei Bianchi)" (1325) che successivamente nel XV secolo, per la soppressione di altri ospedali cittadini, fu ampliato e divenne "l'ospedale di S. Maria della Misericordia" avente la sua collocazione presso le attuali Logge dei Tiratori. Tale struttura risultò sufficiente fino al 1628, quando la sua funzione fu ampliata utilizzando lo "ospitale degli Esposti" (questo complesso andava dall'attuale farmacia comunale alla vecchia farmacia ed ancora mostra la "buca" che dava l'accesso alla "ruota degli Esposti", ove venivano collocati ed affidati i neonati abbandonati.
   Ma ben presto anche questa struttura mostrò la sua insufficienza e nel 1709 si cominciò a pensare alla realizzazione di una nuova struttura che fu resa possibile anche dal lascito del marchese Gioia della Rena. Nel 1746 fu dato incarico a due architetti (Carlo Morena di Roma e Francesco Berardi di Cagli) di realizzare il progetto di un nuovo ospedale ("Ospedale Grande") per la realizzazione del quale fu scelta la zona ove ancora esistevano i resti delle antiche terme romane. Fu così che il 3 giugno 1749 fu posta la prima pietra e il 2 luglio 1766 fu inaugurato l'ospedale che ora chiude i battenti dopo 242 anni. Come oggi, anche allora il nostro Campanone  salutò l'eccezionale evento.
  Ovviamente anche il relativamente "giovane" ospedale cittadino di Gualdo Tadino (inaugurato poco meno di un secolo fa, nel 1909) verrà chiuso e confluirà nel nuovo ospedale.
 

  In una fresca giornata, ma in linea con il caldo inverno di quest'anno,  si è svolta l'ormai tradizionale processione dal Duomo alla Basilica di S. Ubaldo, dove si è tenuta la solenne celebrazione in ricordo della Canonizzazione di S. Ubaldo.
   Sono trascorsi 816 anni dal giorno in cui S. Ubaldo è stato proclamato "Santo", il 5 marzo 1192 da Papa Celestino III.
   Il Vescovo, Mons. Mario Ceccobelli, accompagnato da Padre Pietro Mechelli, attuale Rettore della Basilica, e da Padre Igino Gagliardoni, Rettore della Basilica dal 1989 al 2002, ha consegnato a Capodieci e Capitani del 2008 una pergamena ricordo, contenente un piccolo frammento delle bende di seta che fino al 1976 hanno avvolto il sacro corpo del nostro Protettore.
   Nell'occasione la Famiglia dei Santubaldari ha provveduto, com'è ormai tradizione, alla investitura del proprio Capodieci Vincenzo Berettini, al quale é stato consegnato il relativo "Stemma" da parte del Capodieci del 2007, Mauro Pierotti, dopo la lettura della formula di rito da parte del primo Capitano.
E' possibile vedere su internet un videoclip dell'avvenimento realizzato da Domenico Pierotti.
   Poi tutti al Pranzo dei Santubaldari organizzato presso gli Arconi di via Baldassini, durante il quale sono state consegnate pergamene di benemerenza a 9 santubaldari (Poggi Mario, Battistelli Giampiero, Bedini Giampiero, Migliarini Cesare, Nofri Mario, Colaiacovo Giovanni, Vispi Umberto ed anche Paciotti Nazzareno e Cencetti Gugliemo, soci fondatori della nostra Associazione "Eugubini nel Mondo").