La biblioteca dell'emigrazione delle nostre terre si arricchisce di un altro
libro:
"Pennsylvania: i
racconti dei minatori"
scritto da Francesco Sebastianelli che racconta la storia del nonno, di
cui porta il nome, che da Isola Fossara è partito nei primi anni del Novecento
per la Pennsylvania dove ha lavorato come minatore.
Come spiega l'autore nella prefazione:
"I racconti, la storia o le storie, che verranno narrati, sono
tutti rigorosamente veri e vissuti, tramandati oralmente di padre in figlio.
L'emigrazione umbro - marchigiana verso gli Stati Uniti d'America
era iniziata nella seconda metà del 1800, subito dopo l'unificazione
dell'Italia. Il nuovo Regno aveva soppresso ed incamerato tutti i beni
ecclesiastici, che erano goduti in enfiteusi, ed erano stati rimessi in vendita
a chi aveva soldi per acquistarli. Nell'ex Stato Pontificio, quasi tutti i beni
erano degli ordini religiosi, specie nel territorio del mandamento di Gubbio e
nelle zone limitrofe marchigiane ove, le abbazie di Sitria e dell'Avellana,
erano proprietarie di quasi tutta la fascia appenninica. Gli Isolani, i
Casiquattresi, i Valdorbiesi, i Pascelupani, i Frontonesi, per citare i più
vicini a quelle abbazie, ma possiamo dire tutta la zona eugubina e quella
marchigiana da Frontone a Pergola a Sassoferrato a Fabriano, riscattarono quasi
tutti i loro terreni e le loro case. I prezzi da pagare però erano alti ed i
soldi una mercé molto rara. L'incremento demografico poi non permetteva più una
vita tranquilla. A forza di dividere di padre in figli, case e terreni, poche
famiglie riuscivano ancora ad andare avanti dignitosamente.
L'emigrazione quindi era una necessità.
Di questa emigrazione, che ha interessato tutta l'Italia ed in
ogni direzione, dall'America del Nord al Brasile ed all'Argentina, quella del
comprensorio dell'Appennino Umbro
Marchigiano ed isolano in particolare, si è orientata quasi
esclusivamente verso le miniere di carbone della Pennsylvania.
Di questa
emigrazione e delle persone che l'hanno vissuta voglio ricordare quelle storie,
anche se limitate all'ambiente familiare e paesano, che fin da bambino ho
appreso sia dai diretti testimoni, sia dai genitori.
Di questa gente, fisicamente forte ed ancor più moralmente, le vicende umane sono state quasi
identiche per tutti, in qualsiasi direzione l'emigrazione si sia diretta, ma un
avvenimento particolare ha caratterizzato l'emigrazione di questi montanari
dell'Appennino Umbro-Marchigiano: la creazione di una Società di Mutuo
Soccorso tra minatori.
Si vede chiaramente, dall'italiano dialettale, con il quale è
esteso il Regolamento, e dai nomi dei componenti la Direzione della Società, che
è nata per iniziativa prevalente degli emigranti di Isola, Pascelupo, Valdorbia,
Casequattro, Scheggia e Gubbio. E' un documento questo, di inestimabile valore
storico - documentale che, per un verso, precorre di 40 anni le forme
mutualistiche che sorgeranno in Italia negli ultimissimi anni del periodo
fascista e che, per un altro, interpreta le lotte sindacali italiane del
primissimo Novecento in terra americana".
Il libro è disponibile in libreria.
Chi volesse contattare l'autore:
Francesco Sebastianelli
Via delle Regioni, 36
53100 Siena
Tel. 0577.595078
francescosebastianelli41@gmail.com
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