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   CRONACA AGOSTO 2008
   
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03 Agosto 2008: Eugubini sul Col di Lana anche quest’anno!
07 Agosto 2008: Simone va a piedi da Gubbio a Santiago, con Cenerina
12 Agosto 2008: Pubblicato "l'emigrazione umbra nel secondo dopoguerra"
14 Agosto 2008: "Torneo dei Quartieri" - 29° edizione
23 Agosto 2008: Presentato un libro su "Luigi Fagioli"
24 Agosto 2008: "Trofeo Luigi Fagioli" - 43° edizione
27 Agosto 2008: Gubbio non è sul "Cammino di S. Francesco"
30 Agosto 2008: "LIFE IN GUBBIO" - 2° edizione
31 Agosto 2008: Cantores Beati Ubaldi: "Nessun Dorma, omaggio a Puccini"
 
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03 Agosto 2008 - Eugubini sul Col di Lana anche quest’anno!


   Ancora è ben presente nella mente di tutti il ricordo della commemorazione del 90° anniversario della Festa dei Ceri sul Col di Lana, con la partecipazione di oltre 500 Eugubini sulle Dolomiti.
   Nell’agosto 2007 l’avvenimento di novanta anni prima, oltre ad essere stato riportato alla memoria degli Eugubini è stato portato alla conoscenza anche della popolazione di Livinallongo del Col di Lana e dintorni. I giornali locali ne hanno diffusamente parlato in diverse occasioni e ciò certamente ha contribuito a far saltare fuori dal "buio di un archivio privato" (di Giorgio Fontanive) una foto assolutamente inedita e sconosciuta. Questa foto che nell’ambiente è stata subito definita la
“IV foto” dei Ceri del Col di Lana (tre foto si conoscono da sempre!) è di indubbia e stupefacente bellezza, rappresenta il momento della partenza della corsa… sono le ore 18 del 15 maggio 1917.

   Nel mese di maggio 2008 questa foto inedita è stata pubblicata sul numero 16 della rivista “Aquile in Guerra”, rassegna di studi della “Società Storica per la Guerra Bianca”, in un articolo [1917: Fanti – Ceraioli sul Col di Lana; Gaspari Editore – Udine, pag.37-50] a firma di Ezio Anzanello e Guglielmo Gabrielli del “Progetto Col di Lana”, stretti collaboratori dell’Associazione Eugubini nel Mondo.
   Nel mese di Maggio è stata pubblicata anche sul numero 335 di Tutto Gubbio.
A sancire il legame con il Col di lana, un gruppo di alpini, guidati dal capogruppo Valerio Nagler e dallo storico Guglielmo Gabrielli, hanno restituito la visita a Gubbio in occasione della Festa dei Ceri 2008.
   La nostra Associazione Eugubini nel Mondo anche quest'anno, seppure al di fuori di qualsiasi forma di ufficialità istituzionale, ha organizzato una gita sociale "sui sentieri della grande guerra" in occasione dell'annuale commemorazione (prima domenica di agosto) che si svolge sulla vetta del Col di Lana in ricordo di tutti i caduti della prima guerra mondiale. In tale occasione è stato presente sulla vetta del Col di Lana, un nutrito gruppo di Eugubini, tra cui anche Padre Pietro Mechelli, rettore della Basilica di S. Ubaldo che
ha concelebrato insieme al Vescovo della Diocesi di Belluno – Feltre: S. E. Mons. Giuseppe Andrich.
   Il capogruppo del "Gruppo Alpini del Col di Lana", Valerio Nagler,  ha ufficialmente ringraziato gli Eugubini per la loro presenza. A nessuno dei presenti è sfuggita la cortesia, la gentilezza e l'ospitalità loro rivolta dagli Alpini e dalla popolazione del luogo. Riteniamo che la vicenda della Festa dei Ceri li abbia decisamente conquistati, affascinati ed inorgogliti.
La nostra Associazione ringrazia!
 


                                                  

07 Agosto 2008 - E' arrivato a Lucca! Simone va a piedi da Gubbio a Santiago, con Cenerina


   E' arrivato a Lucca, l'eugubino Simone Piergentili che insieme alla sua asina "Cenerina" è partito il 18 luglio da Gubbio per raggiungere a piedi Santiago di Compostella.
   Simone Piergentili, 36 anni, è partito da Ponte D'Assi alla volta del famoso santuario spagnolo, dove è custodita la tomba dell'apostolo Giacomo. Ha per compagno di viaggio una bella asina di colore grigio "Cenerina" che trasporta un carretto con pochi ma fondamentali oggetti (maglioni di lana, taniche di acqua,  biada per l'asina, un sacco a pelo, una tenda, un paio di scarponi, qualche soldo in tasca e un cellulare per chiamare i due figli,  e qualche alimento anche se per mangiare Simone fa affidamento soprattutto alla carità della gente che incontrerà lungo il cammino, uomini e donne che già nei suoi primi giorni di pellegrinaggio gli hanno dimostrato una solidarietà inaspettata.)

   Per Simone abbigliamento povero (calzoncini corti di jeans, sandali, petto nudo, un rosario intorno al collo) ed un unico obiettivo: percorrere a piedi il cammino di
circa tremila chilometri che che separa Gubbio da "Santiago de Compostela".
   Durata prevista del viaggio: sei mesi, giorno più giorno meno. A Santiago Simone Piergentili si fermerà per qualche tempo, poi ripartirà alla volta di Gubbio, per altri sei lunghissimi mesi.
   Tappe del suo viaggio: Siena dove ha imboccato la "via Francigena" ed è giunto a Lucca. Continuerà per Fidenza, Vercelli e Torino fino al Monginevro, al confine con la Francia. Dopo aver attraversato lo stato francese, Simone proseguirà per il "Camino de Santiago" che conduce direttamente alla tomba di San Giacomo.
   Per quanto riguarda la motivazione che ha spinto Simone ad intraprendere una così faticoso viaggio: "Sento il bisogno di ringraziare Gesù Cristo per tutte le grazie che mi ha fatto nel corso della vita - ha affermato Simone - Cristo mi ha dato tanto e io sono in debito con lui".
    Simone a Lucca (videoclip) su 

                                                  

12 Agosto 2008 - Pubblicato "l'emigrazione umbra nel secondo dopoguerra"


  “L’emigrazione umbra nel secondo dopoguerra. Foto, documenti e testimonianze della comunità di Fossato di Vico” questo il titolo del volume presentato oggi a Fossato di Vico, alla presenza dello storico Michele Colucci.
 
  L'opera fortemente voluta e sostenuta dall'amministrazione di Fossato, con il patrocinio del Museo regionale dell'Emigrazione di Gualdo Tadino, è stata realizzata da Catia Monacelli e Nicola Castellani, con la collaborazione di Daniela Menichini.
   Il testo presenta un approfondito esame dei flussi migratori della regione umbra verificatesi nell'immediato secondo dopoguerra, con la relativa pubblicazione di importanti documenti d'archivio.
   "La provincia di Perugia fu maggiormente colpita dall'esodo migratorio, la crisi mezzadrile ed il relativo spopolamento delle campagne non venne assorbito, a differenza della provincia di Terni, da un sufficiente sviluppo dell'industria e del settore terziario; ed è così che, -
ha affermato Catia Monacelli - molti comuni della dorsale appenninica e di alcune zone interne di alta e media montagna, prevalentemente settentrionale, scelsero la via dell'esodo di massa: Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Costacciaro, Scheggia, Gubbio e Pietralunga, così come Norcia, Monteleone di Spoleto, Monte Santa Maria Tiberina e Montone”.
  Nicola Castellani ha tenuto a precisare: "dai racconti dei protagonisti emergono le storie delle loro famiglie, la difficile scelta di dover lasciare la propria terra, i piccoli segreti, le confidenze tra parenti ed amici che hanno condiviso lo stesso universo. Ecco, allora, che nella nostra pubblicazione, le singolari vicende di alcuni emigranti, s'intrecciano con la storia ufficiale, dando volti e nomi ad un panorama storiografico che spesso tralascia le testimonianze private, restituendo dignità di vissuto alle singole esperienze di vita e memoria ad un'intera collettività".
  
Di certo l'opera testimonia un  lavoro minuzioso, che non manca di coinvolgere
ed emozionare il lettore in alcuni passi: "la domenica per poter uscire ben vestiti, si erano comperati in tre un abito e un paio di scarpe secondo le misure del più grande, così potevano indossarli a turno ogni tre domeniche. Il lavoro del minatore era faticoso. Si lavorava dodici ore al giorno e si era pagati a cottimo, in base alle tonnellate di materiale caricate nei carrelli...”.
  
Chi lo desidera,  può richiedere il libro al Museo Regionale dell'Emigrazione di Gualdo Tadino facendone richiesta anche via email (
info@emigrazione.it). Il prezzo è di 8 Euro.
                                                  

14 Agosto 2008 - "Torneo dei Quartieri" - 29° edizione


   Il Torneo dei Quartieri, la manifestazione che vede gareggiare con la balestra i quattro Quartieri di Gubbio (S. Andrea, S. Pietro, S. Giuliano, S. Martino), è stato vinto da Alessandro Brugi per il quartiere di S. Andrea (quartiere al quale è molto legato, pur risiedendo a Cipolleto). Al secondo posto Leo Marsili di San Martino, al terzo Francesco Morelli ancora per Sant’Andrea.
   Il Torneo, giunto alla 29° edizione, ha riproposto elementi altamente spettacolari, dove ai Balestrieri ha fatto da cornice una stupenda Piazza Grande gremita di folla, salutata dal suono del Campanone e dalle esibizioni degli Sbandieratori.
   Alessandro Brugi, 38 anni, da pochi anni conquistato alla passione per la balestra, ha tenuto a precisare di voler dedicare la vittoria "alla famiglia Mencarelli alla quale sono particolarmente legato, a Nazareno storico balestriere, che ha fatto la mia balestra, alla moglie e ai figli. Una famiglia di balestrieri che ha avuto recentemente un grande dolore con la perdita del figlio Massimo, amico e nostro compagno”.
   Il Palio per l’edizione 2008 ha visto la firma dell'Architetto eugubino Francesco Riccardini, che lo ha realizzato insieme alla figlia Benedetta e che raffigura lo stemma della Società dei Balestrieri e gli emblemi dei quattro quartieri sullo sfondo.
  Ma da quest’anno, al primo classificato viene consegnata anche una collana in argento e oro, con gli stemmi dei quattro quartieri e quello del Comune di Gubbio, realizzata dall’orafo Tonino Piccotti, la collana verrà poi definitivamente assegnata a colui che trionferà cinque volte a partire da questa edizione.
   La festa è poi proseguita fino a tarda notte, nelle piazze e nelle vie dei vari Quartieri. Ma a fare da contorno al Torneo della balestra quest'anno, per la seconda volta, non c’era il corteo storico per le vie della città. E questo per una precisa scelta dell'ente organizzatore
"Maggio Eugubino" che ha deciso di anticipare la sfilata alla serata precedente.

                                                  

23 Agosto 2008 - Presentato un libro su "Luigi Fagioli"


   Presentato il libro “La terza Effe – Luigi Fagioli, storia di un campione della velocità” di Gianluca Sannipoli, edizioni Media Video. Si tratta della biografia del grande campione automobilistico degli anni trenta, quaranta e cinquanta, del quale fino ad ora non esisteva una monografia. Nato a Osimo il 9 giugno 1898, Luigi Fagioli è vissuto per molti anni a Gubbio, dove è stato residente per 20 anni, dal 1931 al 1951, e dove sono nati i suoi cinque figli. A Gubbio, Fagioli si costruì anche una grande residenza, in piazza San Giovanni, oggi trasformata in hotel.
   La biografia scritta da Sannipoli si compone di 180 pagine con 292 fotografie che ripercorrono la vicenda agonistica e umana di questo formidabile campione dell’automobilismo, tuttora detentore di un record in Formula Uno difficilmente superabile: è infatti il pilota più anziano ad aver vinto un Gran Premio di F1, al volante dell’Alfa Romeo 159 in Francia nel 1951, all'età di 53 anni.
   Nella prefazione di Leonardo Raito, professore di Storia Contemporanea dell’Università di Ferrara,
si legge: “La storia di Fagioli è l’affascinante storia di un uomo coraggioso e, parallelamente, di un paese che cresce e che si mette a confronto con il più avanzato mondo della tecnologia internazionale. Le quattro ruote, le case italiane che si confrontano con i maggiori costruttori del mondo, marchi che nascono e che sono destinati a lasciare tracce indelebili nella storia dello sport e dell’industria. Nel libro di Sannipoli non mancano i riferimenti a queste pagine. Così come non mancano i contributi a una più convinta ricostruzione della storia sociale e di costume. Con la biografia di Fagioli viene infatti tracciata anche la storia di uno sport che è ancora fatta di valori, di rispetto, di una quasi spregiudicata follia. È uno sport che cresce, scoprendo circuiti, la passione di popoli, di paesi, il fascino della velocità che è quasi inconsapevolmente il fascino di un estrema rincorsa verso la gloria. Un plauso quindi va a Gianluca Sannipoli che da oggi si trasforma in primo cantore delle gesta di un uomo e di un campione, Fagioli, che viene finalmente restituito in tutta la sua grandezza ai cittadini d’Italia e del mondo.”
   La ragione del titolo del libro ("La terza Effe") sta nel fatto nel 1950 Fagioli partecipa al primo Campionato del Mondo di Formula 1 alla guida di una delle tre rosse Alfa Romeo 158 ("Alfetta F1"), insieme a Nino Farina e Juan Manuel Fangio, dando vita al mitico terzetto delle
"3 EFFE": le tre Alfa arrivarono prime in classifica finale: primo Fangio, secondo Farina e terzo Fagioli (a soli 3 punti da Farina)


                                                  

24 Agosto 2008 - "Trofeo Luigi Fagioli" - 43° edizione


   Simone Faggioli, sul prototipo Osella PA 27/S Bmw, ha vinto il 43° Trofeo Luigi Fagioli, valido per il Campionato Italiano, il Trofeo Velocità Montagna, il Challenge e la Coppa Europa Fia, imponendosi in entrambe le manche.
   Il pilota fiorentino, col tempo complessivo di 3'17"600, ha preceduto Denny Zardo, su Lola Zytek, di 3"161, e il trentino Christian Merli, su Lola Zytek, di 10"728.
  
Faggioli aveva già vinto il "trofeo Fagioli" nel 2001, nel 2002 e nel 2006.
   Nelle vetture storiche successo di Giuliano Peroni, su Osella PA10, col tempo totale di 4'20"561, davanti a Carlo Cherubini, su Lucchini.
   La gara, organizzata con esperienza e successo dal Comitato eugubino corse automobilistiche col sostegno essenziale delle Cementerie Barbetti, nel weekend ha visto alla partenza 280 conduttori e la presenza di alcune migliaia di spettatori.
   «Abbiamo assistito ad un evento straordinario, non solo sportivo ma di costume e di immagine per la città - ha precisato il Sindaco GoracciLa città nel contesto ha retto bene alle diverse esigenze organizzative. Un ringraziamento a tutti coloro che sono stati impegnati per ridurre ai minimi termini i piccoli disagi che ci possono essere stati.... La manifestazione ha ottenuto risultati sportivi straordinari che ci fanno ben sperare, con l’obiettivo di ottenere il Campionato Europeo per l’edizione 2009. A tal fine l’amministrazione comunale si impegnerà e continuerà a lavorare affinché possa essere raggiunto questo risultato che potrà portare benefici all’intera città».
  
Di ottimo livello anche la prova degli eugubini: Andrea Picchi, Luca Bazzucchi, Pierluigi Perugini, Pierluigi Calzuola e Mauro Rampini.
     Bene si sono comportati anche altri piloti eugubini come: Marco Frenquellotti, Fabrizio Fecchi, Paolo Cerbella.
 

                                                  

27 Agosto 2008 - Gubbio non è sul "Cammino di S. Francesco"


   Sul sito ufficiale della Regione Umbria di cui Gubbio fa ancora parte, si legge testualmente:
   « Perugia, 13 ago. 08 - La Giunta regionale dell’Umbria ha deciso di aderire alla “Rete dei cammini d’Europa, via Francigena e Cammino di Santiago”, progetto comunitario di valorizzazione e promozione turistica, particolarmente rivolto al turismo cosiddetto “religioso”, di cui è titolare un GEIE (Gruppo di interesse economico) costituito dai GAL (gruppi di azione locale) di Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Svezia e da numerose Regioni, tra le quali, ultimamente, le Regioni italiane Valle d’Aosta e Abruzzo e che è affidato, nella sua definizione strategica, in termini di identificazione dei mercati e costruzione di “pacchetti”, all’Opera Romana Pellegrinaggi (ORP). L’adesione al progetto europeo costituisce, a giudizio degli esperti della Regione, un’ottima occasione per il potenziamento dei “volumi” dei flussi turistici verso l’Umbria, anche alla luce del “successo”, registrato in altri Paesi, dopo la “apertura” del Cammino di Santiago.
   Il lavoro, che ha portato all’adesione umbra al GEIE dei “Cammini”, è stato curato, in prima persona, dalla Presidente Maria Rita Lorenzetti, che conserva a se le ”deleghe” al turismo, che ha informato la Giunta sulle iniziative programmate e sui rapporti positivi e forieri di ulteriori vantaggi per il turismo umbro, instaurati con l’Opera Romana Pellegrinaggi. Il prossimo 20 settembre sarà inaugurato il cammino denominato
“La via di Roma, il cammino di S. Francesco” che, coincidendo in larga parte con la via Francigena Est, potrà essere percorso da pellegrini e turisti a piedi, in bicicletta o a cavallo fino a Roma, attraverso le città umbre di Assisi, Foligno, Spoleto, la Valnerina “Ternana”, oltre alla provincia di Rieti ».
   Francamente non comprendiamo perchè in questo progetto non sia stato incluso anche Gubbio. Evidentemente, per entrare nei circuiti internazionali non bastano le robuste radici che il francescanesimo ha in Gubbio. C’è da pensare che nessuno in Regione ricorda che il Poverello vestì il saio fatto di
stoffa povera e rozza di color grigio, che rappresentò l'embrione del primo abito dell'Ordine francescano, proprio nella casa dei suoi amici eugubini, gli “Spadalonga”, presso i quali si era rifugiato dopo essere fuggito da Assisi e aver percorso l’impervio sentiero che collegava le due città. Quel sentiero è il “primo e vero sentiero francescano” ed allora come è successo che non è stato incluso?
   La “La via di Roma, il cammino di S. Francesco” certamente può iniziare da Gubbio, dove S. Francesco ha indossato l’abito nel 1207 e finire a Roma dove nel 1210 si è recato per ottenere l'autorizzazione della regola di vita, per sé e per i suoi frati, da parte di Papa Innocenzo III che concesse la propria approvazione orale per l' «Ordo fratum minorum».
   Tra l’altro Francesco a Gubbio «amante di ogni forma di umiltà, si trasferì presso i lebbrosi restando con loro e servendo a loro tutti con somma cura». Si trattava del lebbrosario eugubino intitolato a San Lazzaro, e nel suo Testamento disse chiaramente che la vera svolta verso la piena conversione ebbe inizio per lui quando si era accostato a queste persone (“quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo”). Anche se Francesco non ebbe mai una fissa dimora nella nostra città, pochi anni più tardi (nel 1213) il Beato Villano, vescovo di Gubbio, concesse ai frati di stabilire una loro sede nell'antica chiesa di Santa Maria della Vittoria, che la tradizione indica come il luogo in cui Francesco ammansì il lupo (circa nel 1220). Non ultimo, proprio lungo il tragitto che Francesco percorse per raggiungere Gubbio, si trova la chiesina di Caprignone che fu il secondo insediamento dei suoi frati nella Diocesi eugubina. E proprio qui, tra il 1223 ed il 1224, il Santo d'Assisi, vi tenne il primo grande Capitolo generale dei francescani fuori Assisi, con l'intervento di circa trecento frati.
   Come si vede, tanti e tali sono i contatti tra Gubbio e S. Francesco che ci sembra impossibile una “dimenticanza” quella di lasciare Gubbio al di fuori del “Cammino di S. Francesco” mentre ci sembra invece “frutto di una chiara volontà”, la stessa che forse non ha mai permesso al “Sentiero francescano Assisi – Gubbio” di decollare veramente ed acquisire quella notorietà che sicuramente merita.
 

                                                  

30 Agosto 2008 - "LIFE IN GUBBIO" - 2° edizione


   Dopo il successo dello prima edizione, è stata aperta il 26 agosto la seconda edizione di “LIFE IN GUBBIO”, la manifestazione di immagini, musica e parole con la partecipazione di Paolo BONOLIS e organizzata dal Comune di Gubbio con la collaborazione dell’Azienda di Promozione Turistica dell’Umbria. Entusiasmo e soddisfazione è stata espressa in apertura di conferenza stampa dal sindaco Orfeo Goracci e dall’assessore Renzo Menichetti che hanno dichiarato: «Prende il via oggi un’iniziativa importante, di alto livello artistico. Gubbio sarà un palcoscenico unico per incontri, concerti, mostre e la presenza di personaggi popolari darà modo alla nostra città di avere alta risonanza mediatica a livello nazionale con risvolti di forte promozione turistica».
   Il programma di “LIFE IN GUBBIO” ha proposto cinque giorni di incontri, concerti, mostre e proiezioni dove il tema della vita è stato declinato in forme diverse, coinvolgendo il pubblico in un processo di ricerca e riflessione. Processo messo in atto anche grazie alla presenza di ospiti illustri, rappresentativi di modi intensi di leggere e interpretare la propria vita, proseguendo il percorso iniziato lo scorso anno con la prima edizione della manifestazione.
   Il cartellone ha previsto l’inaugurazione della mostra “Poetica dell’attimo” del pittore LUVIT, il Concerto Sinfonico dell’Orchestra del Conservatorio di Musica di Perugia, un intenso ciclo di proiezioni, incontri e concerti. Il 30 agosto, ultimo appuntamento di questa seconda edizione di “LIFE IN GUBBIO”, alle ore 21.30 in Piazza della Signoria, si è svolta la serata “Life in Piazza grande” condotta da PAOLO BONOLIS. In questa occasione sono stati consegnati i
riconoscimenti “Il senso di una vita” a grandi protagonisti dello spettacolo e della cultura. Ha ritirato il premio alla musica LUCIANO LIGABUE, quello alla creatività OLIVIERO TOSCANI, quello allo spettacolo ANTONIO ALBANESE mentre il premio alla poesia è stato ritirato da Dori Ghezzi in memoria del marito FABRIZIO DE ANDRE'. Per il secondo anno è stato assegnato il “Premio Internazionale Lupo di Gubbio”, ispirato al celebre episodio di San Francesco che ammansisce il lupo. Il Premio assegnato a DJIVAN GASPARYAN, musicista armeno che con il suo Duduk (strumento millenario) ha portato messaggi di pace e speranza in tutto il mondo.
  “LIFE IN GUBBIO” è stata anche e soprattutto beneficenza. Il ricavato delle offerte e della vendita di due dipinti di Luvit, infatti, è stato devoluto al Ce.R.S. / Centro Ricerche Studi (onlus sostenuta da Paolo Bonolis) per il progetto "Adotta un angelo", programma di assistenza al bambino diversamente abile messo a punto dall'associazione di volontariato, costruita nel 1990 da operatori sanitari, con la finalità di supportare, mediante assistenza domiciliare qualificata, i bambini con patologia cronica e le loro famiglie (www.centroricerchestudi.it). «È un progetto in cui credo - ha detto Bonolis - anche il dolore si può affrontare con serenità e spesso un sorriso val più di una medicina».
 

                                                  

31 Agosto 2008 - Cantores Beati Ubaldi: "Nessun Dorma, omaggio a Puccini"


   Una fresca e ventilata serata estiva ha favorito la notevole presenza di pubblico nel chiostro maggiore della chiesa di S. Francesco al concerto serale per Coro e Orchestra "Nessun dorma - omaggio a Giacomo Puccini".

   Sono state eseguite arie tratte dalle più celebri opere liriche (Cavalleria rusticana, Nabucco, Il Trovatore, Edgar, La Traviata, Turandot, Aida).

   Molto applaudita il Soprano Sabrina Morena e il Tenore Nicola Lucarelli.
   Renzo Menichetti ha magistralmente diretto sia l'orchestra che il Coro Cantores Beati Ubaldi in una magica atmosfera che l'austera bellezza del luogo ha reso ancora più fantastica.

Vedi (videoclip) su 

 

                                                  

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