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Tre GIORNI SULLE DOLOMITI | ||
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E' possibile la
visita di alcune trincee della grande guerra
situate all'interno del perimetro del Sacrario;
il loro recente restauro permette di percorrere trincee, camminamenti,
postazioni di mitragliatrice ed osservare i luoghi dove tra il 1915 e il 1918 i soldati
austriaci e italiani si scontrarono in una lotta sanguinosa e senza
quartiere. L'ingresso al sacrario è libero.
Ore
12.00:
in autobus si raggiunge sul colle di Miravalle di
Rovereto la
campana "Maria Dolens" fusa
con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni
partecipanti al primo conflitto mondiale in ricordo dei caduti
di tutte le Nazioni che presero parte alla grande guerra 1914-1918.
(biglietto ingresso 3 euro).
Nata da un’idea di don Antonio Rossaro, la prima Campana dei Caduti di Rovereto venne fusa a Trento il 30 ottobre 1924 con il bronzo dei cannoni delle 19 nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale in ricordo dei caduti di tutte le Nazioni che presero parte alla grande guerra 1914-1918. Battezzata con il nome di Maria Dolens, fu collocata sul torrione Malipiero del Castello di Rovereto. La Campana, rifusa a Verona nel 1939 tornò a Rovereto esattamente un anno dopo. Nel 1960, in seguito ad una grave e irreparabile incrinatura, Maria Dolens venne rifusa presso le fonderie Capanni a Castelnovo Né Monti (Reggio Emilia). L’attuale bronzo benedetto da Papa Paolo VI, venne collocato sul colle di Miravalle il 4 novembre 1965, da dove domina tuttora la città di Rovereto.
Ore 14.00: Pranzo al sacco (non compreso nel prezzo).
Ore 15.00
: partenza per al Sacrario Pian di Salesei (luogo dove il 15 maggio 1917 fu fatta la Festa dei Ceri da parte dei soldati eugubini. Il sacrario fu realizzato negli anni successivi alla guerra e vi sono sepolti oltre 5.400 soldati morti nelle furibonde battaglie svoltesi sul Col di Lana e dintorni).
Quel martedì, 15 maggio 1917 fu un giorno
piovoso, ma il programma della festa si svolse regolarmente con la S.
Messa alle 9.00, l’alzata alle 12.00 e la corsa alle 17.00. Fu allora
che, come scrisse Gerardo Dottori: “un Cappellano benedisse i Ceri e
i Ceraioli, i quali in grigio verde, con un fazzoletto rosso al collo, e
al canto della famosa marcia dei ceraioli, issarono le tre grandi
macchine e si slanciarono su per l’erta mulattiera del Col di Lana che
conduce a Salesei… tutti si slanciarono all’inseguimento dei “matti di
Gubbio”… e ognuno voleva raggiungere uno dei Ceri per poter dare il
cambio, la “spallata”, ai portatori e tutti erano pervasi da una
commozione profonda che provocava le lacrime, da un entusiasmo
travolgente per cui tutti correvano su per la faticosa via a zig-zag che
in venti minuti fu superata e il cero del Santo protettore di Gubbio, S.
Ubaldo, toccò la piccola spianata della baracca blindata dove risiedeva
il comando del 51° fanteria.
Fu un vero assalto – incruento – al Col
di Lana, al quale però nessuno ostacolo, anche cruento, avrebbe potuto
resistere tanto fu l’entusiasmo che si propagò rapidamente a tutti i
convenuti”.
Ore
18.30:
Partenza x raggiungere Arabba
e
sistemarsi in Hotel
(qualora non fosse possibile la sistemazione in un'unica struttura
alberghiera, sarà necessario utilizzare hotel tra loro vicini).
Ore 20.00:
Cena
(tutti insieme)
e pernottamento nei rispettivi
Hotel.
Domenica 2 Agosto
Per la mattina sono previsti
due distinti programmi:1.
Salita in vetta al Col di Lana (confidando in clementi condizioni meteo!)Ore 6.00
: prima colazione in albergo
Ore 10.45:
Saluto delle Autorità
Ore 10.59:
Ore 11.00
: In vetta, accanto alla cappella (costruita nel 1935 e ristrutturata nel 2007), nel cratere scavato dalla famosa “Mina del Col di Lana”, con la quale gli italiani riuscirono a conquistare la cima il 17 aprile 1916, si potrà assistere alla cerimonia civile in commemorazione di tutti i caduti (italiani e austriaci) della Grande Guerra, e alla S. Messa.
Dal 2012 una statua di S. Ubaldo "Santo della Riconciliazione" è presente all'interno della cappellina. (Vedi) |
Ore 12.00
: Chi vuole può consumare il pranzo (polenta, salsicce, panini) preparato dal gruppo alpini del Col di Lana (il biglietto va acquistato sul posto).Ore 14.00: Per chi lo desidera, escursione verso il vicinissimo Monte Sief (mai conquistato dall'esercito italiano) con possibilità di definire sul posto il percorso di rientro.... oppure:
Ore 16.00
: Rientro per la stessa via seguita nell'ascesa per ritornare a Livinallongo che si raggiunge in circa 1 h e 30 m. Raduno presso il parcheggio e chi vuole può rifocillarsi presso i Bar del paese.
2. Permanenza e shopping ad Arabba
Ore 8.30
: prima colazione in albergo,
Ore 13.00: Pranzo al sacco
(eventualmente da prenotare e ritirare al mattino in hotel prima della
partenza,
non
compreso nel prezzo).
Ore 19.30:
Cena
(tutti insieme)
e pernottamento nei rispettivi
Hotel.
Lunedì 3 Agosto
Ore 8.00
: prima colazione in albergo,
1)
Chi vuole fare un
percorso un pochino impegnativo, può procedere verso il "cuore" del
Catinaccio e seguire il sentiero 540, che in circa 40 minuti di passeggiata in mezzo al bosco
conduce alla Conca del Gardeccia (1960 m) con i Rifugi:
"Catinaccio", "Gardeccia" e "Stella Alpina".
Da qui si può tornare indietro, Oppure chi vuole può proseguire,
in salita (sentiero 546),
verso il rifugi Vajolet e Preuss (2243 m), raggiungibili
in ulteriori 45 minuti. Da qui... ancora in un' ora si può salire anche al
Rifugio Re Alberto (2620 m) situato proprio sotto le famose Torri
del Vaiolet, oppure con il
sentiero 584
si arriva (sempre in un' ora) al Rifugio Principe (2601 m),
questo è un pochino più comodo e facile del precedente.
Fare attenzione ai tempi necessari per il rientro, seppure un poco
più brevi di quelli di andata.
2)
Per chi ha nelle gambe l'ascesa al Col di Lana, si raccomanda di seguire
il sentiero 545, che in un’ora e tre quarti porta al
rifugio Roda di Vael (2283 m) da
cui si può poi proseguire verso il rifugio Paolina.
Dal Ciampedìe (m 1.998), si scende nel sottostante avvallamento e si
risale poi verso il vicino rifugio Negritella. Si prosegue a
sinistra su sentiero 545 e dopo l’attraversamento di un bosco, il
sentiero aggira una serie di pareti rocciose, per poi raggiungere i
prati sopra la Malga Vael. Noi però, non seguiamo le indicazioni per la
malga, ma per il rifugio Roda di Vael, che si trova in una posizione più
alta.
L’ultimo pezzo del percorso fino al rifugio è l’unica salita ripida di
tutta l’escursione, che ci fa sudare un po’. Il rifugio, e la vicina
Baita Marino Pederiva, si trovano a quota 2.280, il punto più alto del
tragitto, proprio sotto la Cima Roda di Vael.
Ore 12.00:
Al rifugio chi non è provvisto di pranzo al sacco può comodamente
pranzare.
Quindi si prosegue sul panoramico sentiero Hirzel Weg 549 (in
direzione rifugio Paolina) che con leggera salita porta ad aggirare le
propaggini meridionali del Majare e in circa mezz'ora raggiungiamo l'aquila
in bronzo alta 3 metri e realizzata in ricordo di
Theodor Christomannos avvocato
meranese di origine greca, fautore dello sviluppo turistico delle
Dolomiti.
Si ritorna al punto di partenza sullo stesso percorso, quindi
Ridiscesa in Funivia (Attenzione:
dobbiamo
essere alla funivia entro le 18.00)
per scendere al ritrovo all’autobus parcheggiato alla partenza nei pressi della
stazione della Funivia.
Ore 18.30:
Partenza
per Gubbio, via Verona - Bologna - Fano (547 Km)
Ore 24.00
:
Arrivo a Gubbio.
Il Programma di tutti e tre i giorni può subire importanti modifiche a causa delle condizioni Meteo
Quota individuale di partecipazione:
Importante:
il numero dei
partecipanti è limitato alla disponibilità dei posti
nell'autobus (50) Inoltre, dato il periodo (agosto), occorre prenotare le camere in hotel con una certa sollecitudine, senza aspettare gli ultimi giorni. Sono ancora disponibili pochi posti ! |
Prezzo: 180 Euro |
La quota comprende:
Viaggio in pullman gran turismo;
N° 2 autisti;
Hotel 3 stelle ad Arabba;
N° 2 mezze pensioni in Hotel;
Bevande ai pasti (1/4 di vino, 1/2 acqua minerale)
Assicurazione medico-sanitaria;
NON comprende:
-Biglietto per le funivie e quei Musei che non sono ad ingresso libero. -Pasti al sacco
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Consigli utili:
- Abbigliamento pesante, da utilizzare in caso di bisogno, (inoltre giunti a piedi in vetta al Col di Lana, fa comodo avere nello zaino una maglietta asciutta)
- Scarpe comode, meglio da Trekking
- Zainetto con indumenti, acqua e qualcosa da mangiare
- Impermiabilino (Kyway) e Cappello;
- Crema solare (in alta montagna il sole brucia!)
- Due bottiogliette di acqua da mezzo litro
-
Un piccolo ombrello (per i debiti scongiuri;-)- Un Documento d'identità
- La
stampa del presente programma
(nella versione "definitivo")
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Per informazioni e prenotazioni SCRIGNO VIAGGI E TURISMO Via B. Ubaldi (Centro Comm. Prato) Tel. 075-9221771 scrigno@scrignoviaggi.it
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