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   PAUSELLI LUCIO
   

Al nostro Amico Lucio


 Questo piccolo spazio è dedicato al ricordo di un Eugubino che ci ha lasciato troppo presto. Nel suo ricordo accomuniamo tutti gli altri che il destino ha voluto sottrarci anzi tempo.

 

   Il 23 giugno 2005, a seguito di un gravissimo incidente stradale ha perso la vita, nella zona dello stadio di Gubbio, il pilota eugubino Lucio Pauselli, fratello di Walter, anch’egli professionista del volo.
   Lucio era nato a Gubbio 33 anni fa, e all’età di 25 anni aveva conseguito il brevetto di Pilota Commerciale americano presso una delle scuole civili di volo più famose degli Stati Uniti, quella di Kissimmee in Florida. In seguito aveva effettuato la conversione del brevetto Commerciale americano nel Commerciale italiano presso l’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile.
   Nell’estate 2002 ha effettuato e superato, il primo corso teorico in Italia di brevetto ATPL (Airline Transport Pilot Licence) conseguendo, nel marzo 2005, il medesimo a seguito di esami pratici in volo presso la Compagnia "AirOne" (Il brevetto ATPL, è il massimo brevetto di pilota civile ottenibile in Italia ed in Europa ed è paragonabile ad un Diploma di Laurea per la sua complessità e i lunghi tempi necessari a sostenere tutti gli esami sia pratici che teorici). Dall’autunno 2002 era in servizio come pilota effettivo sui velivoli Boeing 737 della compagnia Aerea "AirOne", attualmente famosa, per prestigio e professionalità, quanto la nostra compagnia di bandiera "Alitalia".
  Lucio aveva inoltre già conseguito le abilitazioni di Istruttore di Volo a vista e strumentale e si accingeva a sostenere gli esami di Istruttore acrobatico, eguagliando in qualifiche e anche superando in brevetti civili suo fratello maggiore, Walter.

   Lucio ha dimostrato sempre grande attaccamento alla sua città, alle sue tradizioni e mai nascondeva il suo viscerale amore per Gubbio e per la festa dei Ceri con la sua passione Santantoniara trasmessagli dai suoi fratelli maggiori Walter, Paolo e Donatella.
   La sua presenza a Gubbio per i Ceri non poteva essere messa in discussione. Per essere presente a gridare “via ch’eccoli” un 15 Maggio interruppe anche il corso di volo negli stati Uniti.

   Ci piace ricordarlo anche perché la sua professione lo aveva trasformato in “ambasciatore sui generis” della nostra città e delle nostre tradizioni nel mondo. É rimasto famoso il saluto dato ad una comitiva di turisti eugubini, di ritorno con il suo aereo 737 da Pietroburgo, quando improvvisamente fece riecheggiare a gran volume lungo il corridoio del velivolo il  famoso “Tazilleri”.

   Per onorare la sua memoria riportiamo un suo scritto, gentile dono della sua famiglia. Gli era stato ispirato da un suo sorvolo a 9000 metri su Gubbio durante un volo di linea nel febbraio del 2005:

  
" Sto
volando a 9000 m. e sono dalle parti di Gubbio. Oggi l’aria è cristallina e la visibilità è semplicemente impressionante. Vedo la mia terra in maniera estremamente nitida, ne scorgo le strade, il centro, il mio quartiere, e la plasticità stupenda dei rilievi montuosi e collinari. Sembra un plastico, dettagliatissimo, bellissimo. Riesco a vedere per la prima volta, nei ricordi di Walter, quando mi diceva che con il 104 passando sopra casa, se faceva una sfogata si trovava subito sopra Umbertide, mi sembrava così al di là dei miei limiti di percezione, e invece ora era tutto lì, Gubbio, Umbertide, e mio fratello che percorre una dolce traiettoria in salita ed in virata passando sopra casa e sorvolando Umbertide...
Potrei appoggiare la mano su quel tappeto verde, potrei giocarci con un modellino e simulare la cosa…
Intanto il mio 737 prosegue la sua rotta, e sorvolo di lato il Monte Cucco, e lo sguardo volge un po’ più in là, e vedo il Conero… incredibile, da piccolino quando si diceva andiamo al mare significava andare a Numana, e sembrava così lontano da noi. E invece era stato sempre lì, così vicino a noi, e oramai così lontano nel tempo. ……... E il tempo passa, e tutto cambia. La gente se ne va, altri arrivano. Siamo solo di passaggio. Come il mio aeroplano.”

Grazie Lucio per queste toccanti parole, e ti preghiamo sii ancora con noi in tutte le alzate, per le vie di Gubbio e ancora sopra di noi con il tuo aereo. Tu non dimenticarci e noi faremo altrettanto.

Ciao Lucio

     



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