E' stato presentato il
libro del Dr. Massimo Capacciola, medico e letterato, dal Titolo
"L'Ovest è L'Est (visto dall'altra
parte)".
L'opera rappresenta un libro della memoria che è anche un "libro di
storie e di storia" perché è un'opera di narrativa ambientata in un passato
remoto ma anche prossimo: una saga familiare lunga più di duecento anni che
dalle fredde pianure del Montana (USA) porta Robert a ricercare quel che deve
essere trovato: le proprie radici in un paese italiano dell’Umbria, GUBBIO.
Il Protagonista, come un figlio assetato di verità sulla
origine della propria famiglia, che vaghe notizie riferiscono meticcia, parte
alla ricerca di sé stesso attraversando a ritroso l’oceano, inconsapevole della
trasformazione dolorosa, ma necessaria che l’attende. Scopre dopo un accurato
sopralluogo umbro, dove Gubbio è il centro nevralgico della storia, una serie di
personaggi che prima infiammano e placano successivamente la sete di curiosità
del protagonista, ormai in crisi di identità per le sue numerose e variegate
ascendenze.
Nel racconto c’è anche un delitto che esalta alcune prerogative nel
corso dei secoli della storia di Gubbio e soprattutto l’ottocento eugubino che
viveva una crisi di grande sconforto, povertà e arretratezza culturale.
Il libro è stato presentato alla biblioteca Sperelliana di Gubbio
insieme a Federico Fioravanti (ideatore del Festival del Medioevo) a
Diego Poli (docente universitario di linguistica e glottologia) e l’avvocato
eugubimo Marco Marchetti.
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