Si è
rinnovata la tradizione dei “Focaroni” accesi la sera della vigilia della festa
di San Giuseppe.
Tale tradizione proviene dall’usanza dei riti silvestri pagani, che
attraverso il rituale di purificazione e di consacrazione, volevano celebrare
l’arrivo della primavera ed invocare una buona annata per la raccolta nei campi.
Essa è quindi ancora oggi molto sentita nelle nostre campagne dove spesso è
anche un’occasione per ritrovarsi davanti al fuoco acceso con un bicchiere di
vino e un po’ di cibo per inaugurare nel modo migliore la stagione che sta per
arrivare.
Sul far della sera, quasi allo stesso momento, in ogni angolo
del territorio, nei pressi delle case, appare il chiarore di fuochi grandi e
piccoli che illuminano le persone e la scena circostante.
A Gubbio
l’Università dei Falegnami, di cui S.
Giuseppe è Patrono, insieme ai
Quartieri della città di Gubbio (Sant’Andrea, San Giuliano, San Martino, San
Pietro) e con il patrocinio del Maggio Eugubino e del
Comune di Gubbio, hanno predisposto l’accensione, in ogni singolo quartiere,
di un “Focarone” che è stato acceso in maniera non simultanea per permettere ai
cittadini di assistere all’accensione di tutti quattro.
I “Focaroni” sono stati preceduti nel pomeriggio, presso la
chiesa di San Giuseppe, dalla premiazione ai bambini delle scuole eugubine per
il 5° concorso Grafico "I Focaroni di San Giuseppe a Gubbio" alla
riscoperta delle tradizioni, concorso che come nelle passate edizioni ha
riscosso grande partecipazione ed interesse.
Il 19 marzo è stata officiata la Santa Messa presso la chiesa
di San Giuseppe e al termine il tradizionale pranzo sociale dell’Università dei
Falegnami ha chiuso i festeggiamenti per San Giuseppe.
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