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1 Febbraio 2025: Premio Bandiera 2024
6 Febbraio 2025: 20 anni fa arrivava a Gubbio il Vescovo Mario Ceccobelli
   
   
   
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1 Febbraio 2025 - Premio Bandiera 2024


    Sabato 1 febbraio 2025 ore 17.30 presso la "Sala Trecentesca" del  Comune di di Gubbio si è svolta La cerimonia di consegna del "Premio Bandiera Città di Gubbio" 2024, istituito dal "Gruppo Sbandieratori" e dal Comune di Gubbio.

    Fin dall’anno del 1986, anno della sua istituzione, il Premio Bandiera ha riscosso grandi consensi e partecipazione.
    Questo premio, relativo al 2024, rappresenta la 36° edizione (
non sono stati assegnati,
a causa delle restrizioni per la Pandemia Covid-19, i premi relativi agli anni 2019-2020-2021)
     Quest’anno il tradizionale
“Premio Bandiera Città di Gubbio” è andato a:

    
Corpo della Guardia di Finanza

    
Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1 della RAI.

Giacomo Marinelli Andreoli, Gian Marco Chiocci e il Sindaco Vittorio Fiorucci

     La serata, presentata da Giacomo Marinelli Andreoli, ha visto una grande presenza di pubblico e di autorità civili, militari, religiose. Con il Presidente del Gruppo Balestrieri di Gubbio, Matteo Menichetti e il  sindaco Vittorio Fiorucci erano presenti: Massimiliano Presciutti (Sindaco di Gualdo Tadino); Sarah Bistocchi (Presidente Assemblea Legislativa Regione dell'Umbria)
    
“Nel 250mo anno della sua fondazione, ha spiegato il sindaco Vittorio Fiorucci – guardo con orgoglio all’assegnazione del Premio alla Guardia di Finanza, che con professionalità e spirito di sacrificio è al servizio del Paese, difendendone l’integrità e la stabilità economica. Così come al riconoscimento assegnato al direttore Chiocci, figura di spicco del giornalismo che accompagna l’informazione del nostro
Paese senza mai dimenticarsi della città di pietra, specialmente nelle nostre giornate di festa, non ultima quella che ha visto il tanto agognato ritorno in città della Madonna del Melograno.
Nel praticare la loro arte gli Sbandieratori raccontano una storia, la storia: quella delle nostre tradizioni, di ciò in cui crediamo, di quello che vogliamo tramandare ai nostri figli e che vogliamo non si perda.
Le bandiere che sventolano sono in grado di portare in ogni dove i vessilli dei nostri quattro quartieri, della regione dell’Umbria e dell’Europa. Bandiere che incarnano valori, culture, storie, che si fanno prezioso veicolo di nuove idee e di legami con altri mondi e altre culture".

    Il Tenente Colonnello Giuseppe Furno, direttore del Museo Storico della Guardia di Finanza, ha introdotto, in qualità di relatore, il Corpo della Guardia di Finanza,  mentre Gian Marco Chiocci è stato presentato dal generale Michele Adinolfi, ex capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza.

    Per la Guardia di Finanza ha ritirato il premio il Generale di Corpo d'Armata Ignazio Gibilaro, Comandante Interregionale dell’Italia Centrale;  presente anche il Comandante Regionale Umbria Generale di Brigata Francesco Mazzotta, il Comandante Provinciale di Perugia, Colonnello Carlo Tomassini, oltre al Comandante della Tenenza di Gubbio Luogotenente Rudy Primavera.

   Molto interessante l'esposizione delle divise storiche della Regia Guardia di Finanza, a partire dal 1774, anno della sua fondazione. Inoltre autovetture d’epoca e di mezzi operativi attualmente in dotazione al Corpo sono state esposte in Piazza Grande, oltre ad un simulatore di volo che riproduce, in realtà interattiva, le operazioni, in scenari marittimi e montani, del nuovo elicottero AW169 della Guardia di Finanza.

   I premi in ceramica sono stati realizzati dall’artista eugubina Lucia Angeloni.

 

    Com'è consuetudine, è stato consegnato anche il Premio alla memoria di Gabriele Bettelli, (giovane sbandieratore,  prematuramente scomparso nel 1985, a soli 16 anni).

    Il premio è stato consegnato dai genitori, Mario e Lina, al giovane sbandieratore
Piero Luigi Menichetti, nipote, tra l'altro, del medico e storico eugubino Pier Luigi Menichetti.



 

6 Febbraio 2025 - 20 anni fa arrivava a Gubbio il Vescovo Mario Ceccobelli


   6 febbraio, nel giorno (esattamente 20 anni fa, nel 2005) che ricorda l’ingresso nella nostra Diocesi del Vescovo Emerito Mario Ceccobelli, gli rivolgiamo un affettuoso saluto ricordando, tra l’altro, anche le Sue molteplici condivisioni e partecipazioni alle iniziative della nostra associazione Eugubini nel Mondo.

Mons. Mario Ceccobelli, nuovo vescovo di Gubbio, fa il suo ingresso in città nel pomeriggio del
6 febbraio 2005. provenendo da Perugia. Una breve sosta presso la statuina di S. Ubaldo collocata l
ungo la strada statale nel punto che segna l'inizio del Comune e della Diocesi Eugubina.
"Sono grato a tutti voi per la vostra presenza ed accoglienza che mi fate. Mi consegno nelle mani di Ubaldo perché mi accompagni nel cammino di pastore di questa diocesi.
 Mi affido alle preghiere di tutti voi"
06 Aprile 2007 - Venerdì Santo "Processione del Cristo Morto": Presenti, per la terza volta consecutiva, due vescovi: il Vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli e il Vescovo emerito Pietro Bottaccioli.
4 Agosto 2007 - Celebrazione del "90°" della Festa dei Ceri 1917 sul Col di Lana
Al Sacrario Militare di Pian di Salesei il vescovo Ceccobelli è presente con il vescovo emerito Bottaccioli, padre Pietro Mechelli rettore della Basilica di Sant’Ubaldo e Don Mirko Orsini
 
8 Marzo 2009 - Festa per la Canonizzazione di S. Ubaldo
Il Vescovo,
Ceccobelli ha consegnato a Capodieci e Capitani del 2009 una pergamena ricordo, contenente un piccolo frammento delle bende di seta che fino al 1976 hanno avvolto il sacro corpo del nostro Protettore.
 Nella foto la consegna al Capodieci di S. Giorgio, Roberto Traversini, socio fondatore dell' Ass. Eugubini nel Mondo, scomparso prematuramente nel 2012
 
2009, ricorre il Centenario della prima edizione della Festa dei Ceri in Jessup, in Pennsylvania, fatta dagli Eugubini emigrati oltreoceano per trovare lavoro nelle miniere di quella regione.
   Per l'occasione la nostra Associazione Eugubini nel Mondo, unitamente all'Università dei Muratori, al Maggio Eugubino e alle tre Famiglie Ceraiole ha commissionato all'eugubino Demetrio Bellucci
tre nuovi santi
per i Ceri di Jessup.
 
5 Agosto 2012 - S. Ubaldo "Santo della Riconciliazione" in vetta al Col di Lana
Al termine della Messa concelebrata dal nostro vescovo Mons. Mario Ceccobelli e dal vescovo emerito Mons. Pietro Bottaccioli (che avevano raggiunto la vetta di buon mattino in elicottero) una statuina di S.Ubaldo, al canto de "O Lume della Fede" ha percorso in processione il breve tratto che va dal cratere della grande mina alla cappellina. A trasportarla due militari: uno italiano ed uno austriaco.
 
2013 Su una idea dell’associazione “Eugubini nel Mondo” si é sviluppato un progetto che è stato esteso, condiviso ed accolto con entusiasmo da altri enti ed associazioni cittadine, cosicché si è costituito un «Comitato Statua per la processione a Jessup»
comprendente anche il
“Maggio Eugubino”, la “Università dei Muratori” le famiglie dei “Santubaldari”, “Sangiorgiari” e “Santantoniari”, le altre Università dei mestieri e precisamente dei “Calzolari”, “Fabbri”, “Falegnami” e “Sarti”.
 Anche il
Comune di Gubbio e la Curia Vescovile
sono intervenuti con il loro patrocinio.
 
1 marzo 2014 - Firma del Gemellaggio tra Gubbio - Livinallongo del Col di Lana
Per il Comune di Gubbio l'Atto di Gemellaggio è stato firmato dal Commissario straordinario, Dott.ssa Maria Luisa D'Alessandro; per il Comune di Livinallongo del Col di Lana dal Sindaco Ugo Ruaz, presente il Vescovo di Gubbio Mons. Mario Ceccobelli
 
Maggio 2014 -  La nostra Associazione Eugubini nel Mondo ha portato in terra d'America una preziosa reliquia di S. Ubaldo che il vescovo di Gubbio, Mons Mario Ceccobelli, ha inserito all'interno di una "croce" che l'associazione ha provveduto a donare al Comune americano e all'ente organizzatore la Festa (St Ubaldo Society) e che e' stata portata in processione davanti la statua, come e' consuetudine durante la festa madre di Gubbio.
 
7 agosto 2016 - In vetta al Col di Lana il "Fuoco della Riconciliazione"
L’iniziativa dell'Associazione Eugubini nel Mondo è stata condivisa, sostenuta e resa possibile dalla partecipazione dell’Associazione Sportiva Gubbio Runners, che i suoi maratoneti hanno portato materialmente la “Fiaccola della Riconciliazione” da Gubbio al Col di Lana con una "maratona a staffetta" percorrendo le strade di mezza Italia.
 
5 agosto 2017Celebrazione del Centenario dei Ceri al Col di Lana 1917-2017
E' stata una giornata commovente quella vissuta alle pendici del Col di Lana, presso il Sacrario di Pian di Salisei (comune di Livinallongo del Col di Lana), per ricordare i soldati Eugubini che cento anni prima, in piena guerra mondiale, fecero lassù la Festa dei Ceri, il 15 maggio 1917.
 

    Tre mesi dopo, nel dicembre 2017, Il Vescovo Ceccobelli diventa Vescovo emerito e viene sostituito dal Vescovo Luciano Paolucci Bedini e in una una Basilica di S.Ubaldo gremita fino all'inverosimile ha rivolto questo saluto agli Eugubini:

« Carissimi,
   è questo il tempo dei saluti, del commiato. A questo foglio consegno i miei sentimenti. Introducendo il "Camminiamo" di Ottobre scrivevo: “l’attesa è terminata, il Santo Padre ha nominato il 60° successore di Sant’Ubaldo. Gli Arcangeli, messaggeri di Dio, hanno portato alla nostra Chiesa questa buona notizia”.
   In questi dodici anni vi ho incontrato nelle chiese, nei luoghi di aggregazione, sulle piazze e sulle strade della nostra diocesi: tutti siete e rimarrete nel mio cuore. Ho cercato di vedere in tutti dei fratelli da illuminare e da sostenere, non solo nel cammino di fede. Vi ho visto anche come compagni di viaggio con cui condividere le alterne vicende della vita. Vi ho sempre ricordati nella mia preghiera quotidiana e per tutti ho chiesto al Signore la luce e la forza necessaria per camminare, qui in terra, sui sentieri che ci ha indicato Gesù e che i nostri Santi, a cominciare da sant’Ubaldo, ci hanno mostrato concretamente con il loro esempio e il loro insegnamento.
   Il primo saluto, tutto particolare e carico di gratitudine, lo rivolgo ai presbiteri e ai diaconi, diocesani e religiosi della Chiesa eugubina. Sono stati loro i miei primi e preziosi collaboratori, e a loro chiedo di perdonare le mie deficienze e le mie debolezze, non certo volontarie, ma espressione della fragilità umana, che è anche mio retaggio.
   Saluto e ringrazio i religiosi, le religiose e le persone consacrate al Signore, che mi hanno aiutato ad annunciare il Regno di Dio, radicato su questa nostra terra da Gesù con la sua incarnazione morte e risurrezione. Essi, con la loro scelta di vita, consacrandosi al Signore, hanno mostrato la via che conduce alla Patria che ci attende quando, dopo questa vita, saremo chiamati ad entrare nella pienezza del Regno.
    Saluto con affetto paterno i seminaristi che con generosità hanno risposto alla chiamata del Signore e che si stanno preparando a ricevere il sacramento dell’Ordine, sono un bel segno di speranza per la nostra Chiesa.
    Saluto anche coloro che, chiamati dal Signore, hanno ancora paura di buttarsi nell’avventura della sequela dell’unico Maestro, il solo in grado di saziare la fame di gioia e di vita che alberga in ogni creatura umana.
    Saluto e ringrazio tutti coloro che hanno guidato gli uffici della Chiesa diocesana, di tutti ho apprezzato la generosità e l’impegno nell’assolvere i loro compiti.
    Saluto e ringrazio i fedeli laici che nelle comunità parrocchiali hanno collaborato con i parroci nei consigli pastorali e in quelli economici, nella catechesi, nella liturgia, nella carità. Sono loro la componente più significativa e più necessaria per la parrocchia, perché hanno saputo e voluto trasformare i doni dello Spirito Santo in servizi per l’edificazione della comunità.
    Saluto tutte le autorità civili e militari, i sindaci dei Comuni compresi nella diocesi e in particolare il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, che mi ha mostrato sempre piena disponibilità e offerto fattiva collaborazione nelle iniziative diocesane che coinvolgevano l’Amministrazione Comunale. Lo ringrazio di cuore per averlo sempre sentito attento alle esigenze dei fedeli, che sono anche cittadini di Gubbio. Mi piace ricordare la sua opera decisiva per realizzare quello che è stato un desiderio fortissimo del vescovo Pietro Bottaccioli ed anche mio, e che, dopo aver superato ostacoli che sembravano insormontabili, ora sta per diventare realtà nell’accoglienza all’università LUMSA, capace di dare alla nostra città un respiro culturale ampio e farla diventare meta per gli studenti che vorranno conseguire le loro specializzazioni.
    Saluto le Associazioni, le Istituzioni, le Cooperative, le Famiglie ceraiole, che sono il tessuto vivo della città e della diocesi.
    È veramente grande il numero delle persone che ho incontrato in questo che è chiamato il terzo settore, e che svolgono un servizio non solo nell’ambito religioso ma anche in quello della cultura, della tradizione e del folclore. Da tutti ho ricevuto sostegno, solidarietà e direi affetto fraterno, tutti ringrazio e tutti porterò con me e ricorderò al Signore nella mia preghiera quotidiana.
    Un saluto speciale, pieno di gratitudine, riservo alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia, che non ha fatto mancare il finanziamento ai tanti progetti miranti al recupero del vasto patrimonio artistico della diocesi, ma anche alle iniziative di carattere sociale destinate a soccorrere le molteplici povertà emerse in maniera drammatica durante il lungo periodo della crisi economica.
   In questo mio ultimo mese di permanenza in diocesi sarò disponibile, se i parroci m’inviteranno, a venire nelle parrocchie per celebrare l’Eucaristia e salutare personalmente i fedeli.
    Ogni commiato porta con sé una certa amarezza e qualche rimpianto per quanto avrei potuto fare e non è stato fatto, tutto depongo tra le braccia della Divina Misericordia raccomandandomi alla mediazione della Vergine Santa e dei Santi della Chiesa eugubina.
Il velo di sofferenza che ora copre il mio spirito è però in parte squarciato dalla consapevolezza che vi lascio in buone mani.
    Il vescovo Luciano, mio successore, è giovane, ben preparato e animato da spirito apostolico, vi saprà guidare con coraggio sui sentieri della nuova evangelizzazione e vi farà gustare le gioie riservate a coloro che seguiranno il Maestro, Gesù nostro Signore e Redentore che ci attende tutti nel suo Regno per la festa che non avrà fine.
    Tutti saluto e abbraccio con affetto paterno e fraterno e di tutti mi ricorderò nella preghiera quotidiana
».
                                                                                             † Mario Ceccobelli 

 

 

1 Febbraio 2025 -


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