C’era una volta un “Prete” che si ritrovò “Partigiano”….
Potrebbe essere l’inizio di un romanzo storico… e invece è storia
vera!
Il prete è Don Marino
Ceccarelli , classe 1916, morto esattamente 20 anni fa, il 9
febbraio 2004.
Nel 1941 aveva celebrato la sua prima Messa nella Basilica di S. Ubaldo e
subito dopo era stato nominato parroco di Morena.
Due anni dopo, all’indomani dell’8
settembre 1943, giorno in cui venne proclamato l'armistizio tra
il Regno d'Italia e gli Alleati della Seconda Guerra Mondiale, la sua
parrocchia divenne presto un punto nodale della guerra partigiana ospitando
e nascondendo uomini ed armi.
Don Marino, di fatto, si ritrovò
cappellano della Brigata Partigiana
"San Faustino", partecipando ad azioni di
resistenza contro i nazisti.
I tedeschi lo
chiamavano il “Pastore Bandito”
e gli diedero una caccia accanita!
Quando domenica 7 maggio
1944 giunsero a Morena le SS con i paracadutisti della "Goring", lui dopo aver
fatto allontanare tutti, all'ultimo momento usci dalla chiesa e dopo uno scontro
a fuoco, da cui usci vivo, riuscì a nascondersi, ma vide bruciare tutto, infatti
il borgo contadino di Morena fu dato alle fiamme proprio per ritorsione contro
"i partigiani di Don Marino".
Poi, a guerra finita, non volle mai lasciare quei luoghi e
rimase a Morena per oltre 60 anni, rifiutando sempre le numerose proposte di
sistemarsi in altre parrocchie, più vicine alla città.
Il suo piglio severo ed il suo carattere schietto e franco, le sue battute buffe
ed allegre, lo hanno subito reso uno della zona, amato e benvoluto da tutti.
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