L'argomento di inserisce nel
discorso dell' auspicato ingresso della Festa dei
Ceri nella "Rete delle Feste delle Grandi Macchine a Spalla"
che dal 2013 sono
diventate Patrimonio Unesco come Patrimonio Immateriale dell’
Umanità.
Il Presidente del
“Gramas – Grandi Macchine a Spalla”, Avv. Luca De Risi , invia in
data odierna una lettera
al presidente dell’Università dei Muratori ed ai sindaci di Viterbo, Palmi,
Nola, Sassari, Gubbio e alla dottoressa Patrizia Nardi, con la quale
ha
declinato l’invito a partecipare alla Festa dei Ceri 2023.
La presenza, si precisa nella lettera, avrebbe legittimato false attese. Un
"no" dovuto al comportamento da parte eugubina, accusato di aver "sottovalutata
la necessità dell’impegno necessario a sostenere un progetto di Rete, che
dovrebbe essere attivo, continuo e da parte di tutti".
Nella lettera si afferma che
“abbiamo purtroppo constatato con amarezza che, nonostante i buoni propositi,
non si è ancora riusciti a riavviare il processo: siamo rimasti al nostro pur
significativo incontro dell’ottobre 2022, nel quale c’erano in presenza e da
remoto tutti i componenti del direttivo di Gramas e soprattutto la dottoressa
Nardi, nel corso del quale ci sembrava fossero stati chiariti tutti i punti
oscuri, in cui si erano stati presi accordi chiari e dove erano state anche
tracciate le linee guida delle azioni da mettere in atto per fare in modo che le
comunità potessero ricominciare a dialogare e lavorare tutte insieme. La
dottoressa Nardi aveva individuato, insieme al presidente Allegrucci, anche un
possibile ambito d’intervento condiviso, il progetto sul saper fare artigiano
sulle Mani Maestre e a dicembre ci eravamo scambiati gli auguri ribadendo ancora
una volta i nostri propositi, vostri e nostri. La presidenza di Gramas vi aveva
invitati ad essere presenti a gennaio all’evento-conferenza per il decennale del
riconoscimento Unesco a Nola (28 gennaio), ma purtroppo l’ invito, sia formale
che per le vie brevi, è rimasto senza risposta. Un lungo silenzio fino al 24
marzo, che obiettivamente non ci siamo saputi spiegare. Quindi ci arriva
l’invito per la festa.
Onestamente, non crediamo sia opportuno partecipare perché la nostra
partecipazione a questo punto non avrebbe senso, considerato che ci sembra che
poco sia cambiato nei rapporti tra le nostre comunità. Registriamo,
sinceramente, disinteresse e poca attenzione alle comunità della Rete e allo
stesso progetto di estensione, per cui riteniamo che non sia utile la nostra
presenza, anzi potrebbe innescare aspettative che noi non ci sentiamo, in questa
situazione, di sostenere.
Siamo rimasti alla pec del vostro sindaco nella quale ci aveva comunicato, a
febbraio dello scorso anno, di non volere più interlocuzioni con noi. Dall’anno
scorso mai un incontro per chiarire le posizioni, mai una telefonata, eppure ci
arriva oggi dal Comune l’invito a partecipare. Con tutta onestà, crediamo sia
opportuno capire in che direzione si voglia veramente andare. Noi la nostra
buona volontà l’abbiamo dimostrata tantissime volte, la dottoressa Nardi ci ha
spronati di continuo in questi anni, abbiamo dato tutto il nostro apporto
possibile, il coordinamento tecnico-scientifico da lei diretto vi ha coinvolti
in tutti i progetti importanti che in questi anni la Rete ha messo in atto, il
vostro Comune è stato inserito dalla dottoressa nella mailing list degli
invitati del Comune di Bethlehem alla cerimonia di inaugurazione della mostra al
Peace Center e non abbiamo ricevuto neanche una mail di incoraggiamento, vista
la difficile situazione in cui abbiamo operato. Probabilmente, in questo nostro
tortuoso percorso, è stata sottovalutata la necessità dell’impegno necessario a
sostenere un progetto di Rete, che dovrebbe essere attivo, continuo e da parte
di tutti, comunità, soggetti istituzionali, coordinamento tecnico-scientifico.
Se siamo una Rete, dobbiamo dimostrare di saper lavorare insieme, altrimenti non
c’è niente che possa convincere nessuno e convincere soprattutto l’Unesco della
capacità di riuscire a mettere insieme delle buone pratiche condivise, oggi e
nel futuro. E questo non è una cosa facile se non c’è, appunto, l’impegno
solidale, convinto e leale di tutti”. |