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Se n’è andato, all’età di 86
anni, il professor
Adolfo Barbi.
Ceraiolo
santantoniaro, storico e appassionato dei valori più autentici della cultura
eugubina. Per lunghi anni docente al Liceo Classico "Giuseppe Mazzatinti" di
Gubbio. Ceraiolo d'altri tempi con la sua immancabile presenza nel proporre
iniziative culturali legate alla Festa dei Ceri. Ricercatore storico e scrittore
ha lasciato alla comunità la collana di libri legati alla storia dei Ceri che
erano puntualmente allegati con una sua creatura editoriale, quel Via Ch'Eccoli
creato proprio all'interno della
Famiglia dei Santantoniari.
Il sindaco
Filippo Mario Stirati lo ha così ricordato: “Il
professor Barbi è stato il mio insegnante di Scienze al Liceo e, oltre a
ricordarlo con grande affetto personale, mi preme sottolineare come sia stato
una figura di riferimento per tutta la città, grazie anche ai suoi
pregevolissimi lavori di ricerca e di ricostruzione storica della Festa dei
Ceri. Le sue pubblicazioni sulla Festa ci hanno lasciato un autentico patrimonio
di cultura e storia locale”. Legatissimo alla città di Gubbio e alle sue
tradizioni, il professor Barbi, prosegue il sindaco, “ci lascia anche importanti
ricerche, fatte a Forlì, sulla figura di Giuseppe Mazzatinti, filologo,
bibliografo e bibliotecario eugubino che diede il nome al nostro Liceo. Barbi
era un uomo brillante, poliedrico, amante della scoperta, curioso, pieno di
molteplici interessi, e in tutto ciò che faceva metteva grande passione,
attenzione, intensità: un altro grande eugubino che se ne va, e che andando via
lascia un grande vuoto nel panorama culturale cittadino”..
Il Prof. Barbi era
nato a Gubbio il l° luglio 1934,
vide a 10 anni il passaggio del fronte durante la seconda Guerra Mondiale.
Nel 1953 ha conseguito il diploma liceale
presso il Liceo Classico parificato di Gubbio, gestito dalle monache domenicane,
quindi si è
laureato in "Scienze Agrarie" presso l'Università degli Studi di Perugia.
Ha Iniziato subito dopo la laurea la strada dell'insegnamento:
nella scuola media di Scheggia (dove ha insegnato 3 anni), quindi nell'Istituto
tecnico agrario di Fabriano (4 anni), e dal
1970 nel
Liceo Classico di Gubbio
"G. Mazzatinti", dove ha insegnato Scienze naturali fino al 1994, anno in cui è
andato in pensione.
L'insegnamento è stato il fulcro della sua principale attività che ha svolto con
grande passione,
apportando novità nei programmi scolastici, come la emergente ecologia e i primi
allarmi per le offese all'ambiente, l'antropologia, la cosmologia. E' stato il
primo ad istituire le lezioni itineranti lungo la gola del Bottaccione (dal
1972) per insegnare dal vivo la stratigrafia e il limite cretaceo/cenozoico.
Al di là della scuola,
si è interessato alla viticoltura
(1967),
alla difesa del territorio:
nel 1980 ha istituito un comitato per la difesa del territorio per opporsi alla
costruzione della diga sul fiume Chiascio.
E’ stato consigliere della
Famiglia dei Santantoniari,
del
Maggio Eugubino,
ispettore onorario del Beni culturali (1997-2003), vice presidente dell'
“Istituto di Ricerche e Documentazione sugli Antichi Umbri -
Irdau”
(1998).
Al suo attivo un numero enorme di articoli e
pubblicazioni.
A partire dal 1981
ha diretto per un trentennio
"Via ch'eccoli"
e pubblicato la
collana riguardante la Storia della Festa dei Ceri (dal 1160 al 1990),
frutto di nuove ricerche d'archivio.
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Alcuni
numeri della
collana riguardante la Storia della Festa dei Ceri (dal 1160 al 1995) |
Nel
1979
con
don Angelo M. Fanucci
ha pubblicato, sponsor la Famiglia dei Santantoniari, la
Vita di S. Ubaldo scritta da Giordano
di Città di Castello nel 1161, ritrovata nella Biblioteca di Bologna dal
prestigioso studioso francese
François Dolbeau.
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Il
prof. Barbi con prof. François Dolbeau in occasione della consegna allo
studioso francese del
Premio
Bandiera 2013 |
Ma l'opera più impegnativa, per oltre 10 anni, è stato l'Atlante
geografico del territori
di Gubbio nel '700,
presentato nel
1997,
finanziato dalla Regione dell'Umbria. Un'opera fondamentale per localizzare
qualsiasi fatto storico, economico, ecc.
Nel
1994
ha fatto parte del
Centro Studi Ubaldiani
"Padre Emidio Selvaggi",
la cui attività si è interrotta nel 2001. L'anno precedente il Centro ha
pubblicato la
Vita di S. Ubaldo in francese
per essere donata agli amici di Thann.
Nel
2008
il comitato tecnico scientifico del Centro Studi ha ripreso la sua attività,
sotto la direzione di
don Angelo M. Fanucci,
con la pubblicazione dei
Quaderni Ubaldiani
iniziata nel 2010, di cui il prof. Barbi è redattore.
Nel
2012
l’assegnazione, da parte
Famiglia dei Santubaldari,
del
Premio CIVIS, PATER, AC PONTIFEX UBALDE
Nel
2014
il
Rotary Club Gubbio
lo ha insignito del
riconoscimento "Hanno onorato Gubbio",
destinato a coloro che nelle propria vita e nella propria attività hanno dato un
significativo contributo alla nostra Città, alla conoscenza della sua storia,
cultura e tradizioni”.
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