Il
19 marzo 2021 con un comunicato stampa,
il sindaco Stirati con un decreto, sanciva la
impossibiltà di svolgere la Festa dei
Ceri il 15 maggio.
il 28 giugno
successivo il "Gruppo Ceri 2020" inviava al Sindaco la seguente lettera,
invitando l'Amministrazione Comunale a non lasciare nulla di intentato al fine
di poter celebrare la Festa entro il corrente anno solare.
|
|
Egr. Sindaco, Prof Filippo
Stirati
Premesso che:
1) I Ceri sono l'espressione più alta della cultura popolare
eugubina, anima della memoria storica, incontestato elemento identitario
e guida per le scelte qualificanti future;
2) I Ceri sono patrimonio immateriale della cittadinanza di Gubbio,
che ne orienta decisioni ed azioni attraverso l'autorità comunale e
quella religiosa;
3) L'Università dei Muratori è dal 1891 depositaria della Festa e
ne disciplina lo svolgimento annuale coadiuvata dalle varie
organizzazioni che nel tempo si sono costituite per curarne diversi
aspetti;
4) La Festa è manifestazione di autentico folklore. E' dunque frutto
spontaneo del sentire della popolazione e non deve essere sottoposta a
vincoli troppo rigidi o regolamentazioni che ne snaturino lo spirito;
5) La cristallizzazione della Festa o il ripristino di modalità
cadute in disuso sono da considerare rinunce alla selezione naturale
prodotta dal folklore. Al contrario questi elementi contribuiscono a
trasformare la Festa in una rievocazione;
6) Lo svolgimento annuale dei Ceri è irrinunciabile. Nel caso in
cui, per motivazioni particolarmente gravi, la Festa non possa svolgersi
nel giorno tradizionale, essa dovrà a nostro avviso, aver luogo nella
prima data possibile nell'anno solare;
Detto gruppo, spontaneamente formatosi ed animato dal sentimento di
passione ed amore per la Città di Gubbio, per Sant'Ubaldo e per la Festa
dei Ceri, persegue come fine la celebrazione della Festa entro il
corrente anno solare.
Forte di quanto enunciato nei punti precedenti, ritiene che, il non
celebrare consecutivamente per due anni i rituali sia laici che
religiosi posti alla base della Festa, contribuisca a generare una
pericolosa perdita identitaria con conseguenti metamorfosi del tessuto
sociale cittadino, per il quale, la Festa, costituisce un netto
riferimento valoriale a cui è avvezzo da secoli.
Riteniamo altresì che, la valutazione della fattibilità seppure avallata
da una forte volontà Ceraiola/popolare riscontrata nelle consultazioni,
non possa prescindere da una valutazione di merito sotto il profilo :
1- Sanitario
2- Organizzativo
Al primo punto suggeriamo a codesta Amministrazione di avvalersi della
consulenza di un nucleo di esperti /igienisti che, attualmente
collaborano a livello nazionale alla preparazione di grandi eventi.
Ciò permetterebbe di valutare oggettivamente la situazione sanitaria a
ridosso dell'evento e dettare le linee guida che consentano lo
svolgimento della manifestazione in piena sicurezza limitando la
pericolosità dei contagi.
Di conseguenza sarà necessario stilare un Piano di Sicurezza
Straordinario che ci consenta di svolgere, nelle loro essenze, le
ritualità sia essa laica che religiosa, limitando tutto ciò che di
superfluo rappresenta un rischio per la salute.
Suggeriamo che dette linne debbano essere perseguite senza indugi al fine
di prepararsi e decidere definitivamente a ridosso della eventuale data
prevista, sostenuti da un quadro sanitario più puntuale.
Pertanto consigliamo dal canto nostro di non assumere al momento
decisioni irrevocabili e disoriontanti, ma di procedere con cautela e
consapevolezza, affinchè non si lasci nulla di intentato.
Con profondo rispetto verso la città di Gubbio e devozione per Sant'
Ubaldo, La salutiamo con stima, in attesa di un suo cortese cenno di
riscontro.
Gruppo Ceri 2020 |
Il
29 luglio, un nuovo comunicato da
parte del Sindaco fa sfumare la possibilità di un edizione straordinaria
nel corso dell'anno 2021:
“Il
Governo per tutelare la salute della collettività ha prorogato lo stato di
emergenza, e, pur introducendo il green pass, ha confermato il distanziamento
sociale. In questo contesto normativo, come primo cittadino e responsabile della
sicurezza pubblica ma anche come eugubino e ceraiolo, credo sia un obbligo
morale evitare situazioni pericolose e innaturali, legate a un’eventuale Festa
dei Ceri in una data straordinaria. Nel corso delle riunioni svolte con le
componenti ceraiole, i Capitani e i Capodieci, è da subito emerso che la Festa
dei Ceri è un’espressione libera e gioiosa di una profonda devozione comunitaria
e pertanto non può prevedere condizioni che limitino l’assembramento, il
dinamismo e la spontaneità di bambini, anziani, ceraioli e ceraiole. Resta per
me una ferita aperta e dolorosa non dare seguito all’espressione dei numerosi
eugubini che con forza e responsabilità hanno chiesto di monitorare e valutare
sino all’ultimo possibilità concrete per una festa straordinaria a Settembre. Se
a Giugno le speranze di un contesto pandemico in miglioramento erano concrete,
ora il quadro normativo adottato in questi giorni costringe a un nuovo atto di
responsabilità della comunità eugubina. La rinuncia in maniera definitiva alla
Festa dei Ceri per il 2021 si affianca ad altri contesti simili a Gubbio quali
Siena, Viterbo Sassari, ecc. Pur nel prendere atto dell’impossibilità di pensare
a date straordinarie per la Festa dei Ceri del 2021 garantisco da subito e sin
da oggi che verrà intrapreso un confronto ancora più serrato con le componenti
ceraiole, i capitani e i capodieci e con l’intera comunità. E’ mia intenzione
infatti lavorare insieme guardando al maggio 2022, volendo ad ogni costo
esorcizzare una terza rinuncia consecutiva al rito festivo in onore di S. Ubaldo
e partendo con forte anticipo, così da valutare tutte le esigenze e indicazioni.
Concludo ringraziando per il momento di analisi, verifica e dibattito promosso
in città nell’ultimo periodo anzitutto i capodieci Alessandro Nicchi, Fabio
Uccellani e Andrea Tomassini, che si sono assunti la responsabilità di
effettuare una verifica tra i ceraioli, le Famiglie dei Ceri, il Maggio
Eugubino, la Diocesi, l’Università dei Muratori e ogni singolo eugubino che,
avendo a cuore la storia e la tradizione della comunità, con serenità e
responsabilità non ha rinunciato a dare il proprio contributo per il bene di
tutti”.
Gubbio 18 agosto 2021 – Consegnato al
Sindaco Prof. Filippo M. Stirati un protocollo tecnico per svolgere la Festa dei
Ceri 2021 in forma ristretta.
Iniziativa del gruppo di ceraioli denominato
"Ceri 2020"
|
Un'edizione della
Festa dei Ceri che preservi l'essenza del rito e garantisca la continuità della
tradizione, evitando se possibile un secondo definitivo annullamento causa Covid.
In attesa di poter tornare in futuro ad una forma tradizionale della
manifestazione del 15 maggio.
È quanto chiede un
gruppo di ceraioli denominato "Ceri
2020" che scrive a Sindaco e Amministrazione Comunale proponendo un apposito
schema di
protocollo (Vedi), in conformità con le norme anti Covid.
Una forma molto ristretta della Festa dei Ceri è possibile,
compatibilmente con le norme attuali, come spiegano i proponenti.
La nota, contenente l'ipotesi di protocollo, è stata definita
da un comitato tecnico interno al gruppo, composto da esponenti del mondo
medico-scientifico ed esperti del settore sicurezza, con il valore aggiunto di
essere ceraioli e dunque conoscere le esigenze e peculiarità del rito dei Ceri.
La definizione (il Rito
dei Ceri) e' scelta non a caso dal gruppo di proponenti che chiede al
Sindaco di farsi carico della necessità di sottoporre tale progetto
all'attenzione del Prefetto e di individuare una data utile per lo svolgimento
del rito, garantendo nell'essenza la continuità della Festa dei Ceri.
Il tutto sia alla luce del sentire generale dei ceraioli, che
a giugno sono stati interpellati su questo, sia considerando quanto avvenuto per
altre manifestazioni tradizionali in Italia, come da ultimo i Candelieri di
Sassari (una delle cinque feste di macchine a spalla gemellate con i Ceri di
Gubbio e tutelate dall'Unesco) appena il 14 agosto scorso.
In sintesi, il protocollo prevede la realizzazione di una "bolla"
all'interno delle mura del centro storico e lo svolgimento del "rito
essenziale": l'alzata dei Ceri e la corsa lungo l'itinerario cittadino fino in
cima al monte Ingino, il tutto in uno spazio temporale ristretto di poche
ore (a tutela dell'integrità della bolla) e per preservare l'essenza autentica
del rito (omaggio al Patrono). All'interno delle mura, il protocollo prevede la
presenza di un massimo di 3.000 ceraioli (1.000 per cero) con green pass e
tampone negativo chiamati a partecipare attivamente alle fasi essenziali della
Festa.
La motivazione fondamentale di questo protocollo è data dalla
situazione pandemica attuale, che non consente soluzioni alternative ma
soprattutto è l'impossibilità di avere per il prossimo mese di maggio 2022 la
certezza assoluta che possa svolgersi la Festa dei Ceri "come noi la
conosciamo".
Il rischio di dover annullare la Festa dei Ceri per un terzo
anno nel 2022 non è da escludere e dunque è necessario pensare fin d'ora ad una
ipotesi ristretta che, se ritenuta compatibile con le norme attuali dalle
autorita' preposte, potrebbe essere adottata anche prima della fine del 2021.
Un lavoro meticoloso e dettagliato, quello approntato e presentato
dal gruppo, che vuol essere un contributo concreto utile anche in futuro
considerando che, a detta degli esperti, la pandemia continuerà a far sentire la
propria presenza e a condizionare le grandi manifestazioni di massa, ancora per
alcuni anni.
L'attesa di una Festa dei Ceri secondo tradizione, potrebbe
infatti protrarsi molto a lungo a scapito soprattutto delle più giovani
generazioni (che rischiano di "abituarsi" a non avere più la Festa dei Ceri)
come anche dei più anziani (che si chiedono se mai potranno "rivedere almeno una
volta i Ceri").
Il gruppo "Ceri 2020", composto da alcuni ex capodieci
e da ceraioli di diversa estrazione anagrafica, si è costituito spontaneamente
lo scorso anno in occasione del primo annullamento della festa e ha avuto già
alcuni incontri nei mesi scorsi con il Sindaco di Gubbio al quale aveva
preannunciato la possibilità di definire un protocollo con l'ausilio di
professionalità competenti. Il documento è stato depositato in Comune e spetterà
al Sindaco disporne come riterrà opportuno anche alla luce di eventuali
ulteriori approfondimenti per i quali il gruppo, con i suoi referenti, si
dichiara fin d'ora disponibile.
L'auspicio ora, al di là di opinioni soggettive, è che il
lavoro e la proposta inoltrata possano essere presi in considerazione, ponderati
ed essere un riferimento utile per decidere in merito alle prossime settimane e
in ogni caso, anche ai prossimi mesi.
Il gruppo "Ceri 2020" è aperto all'adesione e al contributo
di tutti coloro che hanno a cuore il presente e soprattutto il futuro della
Festa dei Ceri.
Per il Comitato tecnico
Prof. Ing. Luca Tasso
avvalorato esperto in Prevenzione e Sicurezza e Piani di Emergenza ed
Evacuazione
Prof. Dr. Vincenzo Ambrogi
Direttore della U.O.C. Chirurgia Toracica al Dipartimento Scienze Chirurgiche
del Policlinico Tor Vergata
Per gruppo "Ceri 2020"
Vittorio Fiorucci
Dr. Massimo Panfili
Il 24 agosto il
cosiddetto "Tavolo dei Ceri" produce, in risposta, il documento :
"CONSIDERAZIONI
SULLA PROPOSTA DEL C.D. GRUPPO CERI 2020"
a cui
poi:
il 26 agosto segue, da
parte del Sindaco, una
conferenza stampa
(vedi
la trascrizione integrale)
che conferma e sancisce la decisione del "Tavolo dei Ceri", per cui la proposta
del "Gruppo Ceri 2020" non viene presa in considerazione. Salta
così l'ultima possibilità di celebrare, seppure con importanti limitazioni, il
"Rito in onore del Patrono" nell'anno in corso 2021.
|
|
|