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   CRONACA FEBBRAIO 2020
   
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Febbraio 2020: Veglioni delle Famiglie Ceraiole
22 Febbraio 2020: Primi casi di infezione da Coronavirus in Italia
22 Febbraio 2020: Presentato a Gubbio il "Festival del Medioevo" (6° edizione)
23 Febbraio 2020: Il "Carnevale" a Gubbio
   

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Febbraio 2020 Veglioni delle Famiglie Ceraiole


Come consuetudine si sono svolti i Veglioni delle Famiglie Ceraiole.
     Il 1° febbraio quello dei Santubaldari, l' 8 febbraio quello dei Sangiorniari e il 22 febbraio quello dei Santantoniari.
     Nell'occasione, come da consuetudine, sono stati presentati ed applauditi il Primo e Secondo Capitano 2020 (Erik Nicchi e Paolo Procacci) insieme ai Capodieci 2020: Alessandro Nicchi (S. Ubaldo), Fabio Uccellani (S. Giorgio) e Andrea Tomassini (S. Antonio).

  


                                                 

22 Febbraio 2020- Primi casi di infezione da Coronavirus in Italia


    Due mesi dopo il primo caso registrato in Cina, l'infezione da coronavirus esplode anche in Italia.
   Oggi, 22 febbraio, è salito a 59 il numero dei contagiati dal Covid-19, residenti in Lombardia, Veneto e Piemonte.
    In pochissime ore, l’Italia è diventato uno dei paesi europei con più casi di Coronavirus ed è scattato subito l’allarme. Bisogna però ricordare che il nostro sistema sanitario è molto efficiente e siamo un’eccellenza mondiale a livello medico.
    Intanto sono state diffuse dal Ministero della Sanità importanti Consigli di comportamento per prevenire la diffusione del Virus

                                     

22 Febbraio 2020 - Presentato a Gubbio il "Festival del Medioevo" (6° edizione)



Presentato a Gubbio il Festival del Medioevo (6° Edizione) che si terrà dal 23 al 27 settembre 2020

Sarà “Mediterraneo. Il mare della Storia” il tema della prossima edizione

 

    Un appassionante viaggio nella memoria profonda del “Mare nostrum” dell'antica Roma, che proprio nel Medioevo iniziò ad essere chiamato “Mare in mezzo alle terre”. Vasto “lago chiuso” tra una sponda d'Europa, una d'Africa e l'altra dell'Asia minore: il “Mare superiore” così temuto dagli Egiziani e dai Sumeri, il “Mare Bianco” degli Arabi, il “Grande mare” citato nelle preghiere della tradizione ebraica.

    Un crocevia di popoli, lingue, culture e religioni. Di incontri e di scontri. Incrocio di merci e saperi. Specchio dei fanatismi e della tolleranza. Per più di duemila anni, vero cuore pulsante del mondo.

   Molto più di un mare: il Mediterraneo è stato il teatro della millenaria storia comune di Europa, Asia e Africa e delle tre grandi religioni monoteiste.

   Porti e santuari. Commerci e battaglie. Sogni e avventure. Migrazioni continue, sia di genti che di idee. Un incessante andirivieni, dall'Età del Bronzo alla modernità. Mediterraneo dai confini mobili, con frontiere ridefinite di continuo dalle diverse aree di influenza delle tre grandi potenze che nei secoli del Medioevo segnarono la sua storia: la Cristianità d'Occidente, l'Impero bizantino e gli Stati musulmani.

    Un grande racconto che il Festival del Medioevo affronterà da mercoledì 23 a domenica 27 settembre grazie ad una formula consolidata: lezioni gratuite e aperte a tutti, colte e insieme popolari. Un percorso lungo dieci secoli tra la storia, l’arte, la letteratura, la politica e la filosofia.

    Protagonisti dell'evento che si ripete a Gubbio ogni anno nell'ultima settimana di settembre, sono più di cento storici, saggisti, scrittori, scienziati, filosofi, architetti e giornalisti, impegnati in una sfida di corretta divulgazione delle vicende intrecciate in dieci e più secoli.

    Dalla caduta dell'impero romano d'Occidente alle esplorazioni verso i nuovi mondi. Invasioni, fusioni e convivenze: dalla disgregazione della civiltà romana alle lunghe, epocali marce dei “barbari”. Fino al sogno svanito di Giustiniano di ricostituire nella sua totalità un impero mediterraneo. E alla stupefacente espansione dell'Islam: genti nomadi delle carovane capaci di fondare una civiltà urbana. E poi la rinascita spirituale dell'Europa. La Chiesa e l'Impero. Nuove eresie e lotte per la supremazia. Normanni e Svevi. Il regno di Sicilia. I pellegrini crucesignati diretti in Terrasanta. La febbre delle Crociate. I Templari e gli altri ordini religioso-militari e i “regni d’outremer” le cui alterne vicende segnarono e segnano ancora l'immaginario collettivo dell'Occidente. Scoperte straordinarie unite a rivoluzioni marittime e commerciali. Una storia tessuta dalle rotte di navi latine, islamiche e bizantine. Il grano, l'olio e il vino. Le spezie e l'oro.

    Un mosaico di stati cristiani e islamici. L'ascesa impetuosa delle repubbliche marinare. La guerra di due secoli tra angioini e aragonesi per il controllo del bacino occidentale. L'apertura verso mondi nuovi e lontani, con l'Oriente dai mille tesori, infinito e misterioso, con cui però tessere rapporti nel segno di una prima, vera e propria globalizzazione economica ante litteram. Poi la “peste nera”, la crisi demografica. Mutamenti epocali, che da ovest ad est soffieranno dalla Spagna della “Reconquista” all'ascesa turca che culminerà, alla fine del maggio 1453 con la caduta di Costantinopoli.

    Un Medioevo mediterraneo per molti versi sorprendente, tra gli splendori dell'arte, le università, la poesia, le lingue nuove e le letterature. Una storia uomini e donne sconosciuti mescolati ai grandi protagonisti di vicende secolari. Da Gibilterra alla Siria, passando per l'Italia del sud e l'Egitto: pellegrini e pirati, mercanti e navigatori, missionari e avventurieri. Popoli del mare che hanno segnato in modo indelebile la storia del Mediterraneo, “forse il più dinamico luogo di interazione tra società diverse sulla faccia del pianeta” secondo il grande storico britannico David Abulafia.

    Così la memoria profonda del “Mare della Storia” riappare da secoli, in modo periodico, come le maree, anche nelle cronache quotidiane della società contemporanea.

     Il Festival del Medioevo 2020 la evoca attraverso l'immagine scelta per il manifesto che presenta la sesta edizione: un volto senza tempo, fascinoso ed enigmatico. È quello del “Satiro Danzante”, una statua greca del IV secolo avanti Cristo, della scuola di Prassitele, riemersa alla fine degli Anni Novanta del Novecento nelle acque della Sicilia occidentale, tirata su, insieme ai pesci, dalle reti gettate dai pescatori di Mazara del Vallo: i capelli scolpiti nel bronzo mossi dai conosciuti ma mutevoli venti del Mediterraneo. E uno sguardo che sfida i secoli.

E-mail: ufficiostampa@festivaldelmedioevo.it
Web: www.festivaldelmedioevo.it
Facebook: @FestivalDelMedioevo
Instagram: festival_medioevo
YouTube: Festival del Medioevo

                                    

23 Febbraio 2020 - il "Carnevale" a Gubbio


   In una splendida, anche se fredda, giornata di febbraio si è tenuto a Gubbio il "59esimo Carnevale dei Ragazzi" con la partecipazione di Maschere e Carri allegorici.
   Per qualnto riguarda i carri, la classifica ha visto vincitore: "A San Martino in Colle ce n’en tante … anche l’elefante volante” (San Martino in Colle), seguito da "Il Piccolo Principe” (Maestre Pie Filippine), quindi da "Bambini … Fiori di Pace” (Scuola dell’Infanzia Torre Calzolari) e da “Super Scritto Bros” (Scritto).
 

                                     

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