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   CRONACA APRILE 2020
   
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01 aprile 2020: Pubblicato il nuovo numero del "Santuario di S. Ubaldo"
02 aprile 2020: La prematura scomparsa di Riccardo Farneti
03 aprile 2020: Il Periodico "Cronaca Eugubina" è consultabile on line
08 aprile 2020: On line il periodico Eugubino "Gubbio 15giorni"
10 aprile 2020: Venerdì Santo a Gubbio: Annullata la Processione del Cristo Morto
12 aprile 2020: Buona Pasqua a TUTTI
13 aprile 2020: Non sono più tra noi...
15 aprile 2020: Annullata la Festa dei Ceri del prossimo 15 maggio
23 aprile 2020: Rinviata la Festa dei Ceri anche a Jessup
24 aprile 2020: Nota congiunta del Sindaco, del Vescovo e del "Tavolo" dei Ceri
   
25 aprile 2020: Ricordo di Eleonora Benveduti Turziani, partigiana.
29 aprile 2020: 130 anni fa nasceva il "Capitano Rinaldo Chelli"
29 aprile 2020: Il Periodico "Cronaca Eugubina" è consultabile on line
30 aprile 2020: On line il periodico Eugubino "Gubbio 15giorni"
30 aprile 2020: Il Coronavirus blocca anche il "Cantamaggio"
30 aprile 2020: E' venuto a mancare Giovanni Colaiacovo

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1 Aprile 2020 Pubblicato il nuovo numero del "Santuario di S. Ubaldo"


    39 anni fa, nel marzo 1981, usciva il primo numero de il "Santuario di Sant'Ubaldo" che negli anni ha fatto conoscere agli Eugubini le immagini, le notizie, le iniziative e la vita che si svolge intorno al Corpo incorrotto del Nostro Patrono e della sua Basilica.
    Il 6 gennaio 2020 sono tornati a custodire la Basilica di S. Ubaldo, dopo 233 anni, i Canonici Regolari Lateranensi. I nuovi rettori (Don Giuseppe Ganassin e Don Pietro Benozzi) hanno mostrato da subito l'intenzione di continuare la pubblicazione del "Santuario di S. Ubaldo", ed oggi, 1 giorno di aprile, è uscito il nuovo numero che puo essere scaricato on line.

2 Aprile 2020 Riccardo Farneti non è più tra noi


    E' scomaparso Riccardo Farneti.
  Lo ricordiamo come un Eugubino di grande spessore, sempre fortemente impegnato nel sociale, nelle istituzioni e nelle tante tradizioni della nostra città.
  Alla sua famiglia e ai tanti che lo hanno conosciuto, stimato e apprezzato porgiamo le nostre più sentite condoglianze.
   Riportiamo le note pubblicate dall'attuale Sindaco Filippo Stirati e dal ex Sindaco Orfeo Goracci.


    Esprimo la mia vicinanza e la più viva partecipazione al dolore che ha colpito la famiglia Farneti per la perdita del carissimo Riccardo.
    Come Sindaco della città e quindi a nome dell’intera Amministrazione Comunale voglio ricordare l’impegno civile e politico che ha sempre animato Riccardo sia come Consigliere e Assessore Comunale sia come dirigente e militante di partito.
    Ne ho apprezzato in tante occasioni l’amore per la città, la schiettezza e l’attaccamento agli interessi generali della nostra comunità.
    Uomo caratterizzato da tante passioni e interessi diversi tra i quali c’è da sottolineare quello che lo ha visto intenso animatore della bella esperienza dei camperisti eugubini.
    Una volta usciti dall’attuale emergenza del Coronavirus avremo senz’altro l’opportunità di commemorarlo nell’ambito istituzionale del nostro Consiglio Comunale. (Filippo Mario Stirati)

    Riccardo Farneti non è più tra noi.
    Se ne è andato in poco tempo, tra l’altro nel periodo più buio e difficile della nostra storia recente tanto da privarci della possibilità di dargli l’ultimo saluto.
Innanzi tutto formulo le condoglianze più sentite alla moglie, alle figlie, a nipoti, generi e a tutti i suoi familiari.
    Voglio spendere qualche riga per ricordare l’amico, il compagno che conoscevo da oltre quaranta anni.
Era del 1946, figlio del popolo, orgoglioso di essere nato a S. Giovanni, sotto il Campanone.
    La vita non è mai stata tenera con lui, ma ha sempre saputo rimboccarsi le maniche, reagire, combattere, andare avanti.
   Fin da giovane ha lavorato con la telefonia, allora c’era solo la SIP. Qualche anno passato a Spoleto, rientrato poi a Gubbio è sempre rimasto in quel settore e con quella compagnia.
   Una moglie amatissima, tre figlie, una casa costruita con impegno e sacrificio (in Via Marx, che coincidenza?) e quando le cose sembravano andare per il verso giusto, arriva l’ottobre 1983 e una pesante ischemia lascia un profondo segno nel suo corpo. Anche in questo caso è da prendere a modello la sua forza, la sua tigna, il suo spirito eugubino/ceraiolesco che lo hanno portato ad andare avanti dopo cure, riabilitazione e tornare ad una apprezzabile “normalità”. Credo che la rivincita più grande con le cose brutte della vita, Riccardo, Santubaldaro (delle mute delle “Case Popolari”) fiero ed orgoglioso, l’abbia avuta quel 15 maggio quando scese dalla scalea del Palazzo dei Consoli con la brocca del suo Cero per consegnarla al Capodieci.
    In famiglia è sempre stato un faro per tutti, un nonno pronto e premuroso.
    Ha sempre coltivato le sue passioni a partire da quelle sportive: “ferrarista” convinto, camperista da qualche anno, amava molto la compagnia, la socialità; quante volte mi è capitato di sfotterlo dicendogli che la sua seconda residenza era tra l’edicola di Piazza 40 Martiri e il bar Jolly, dove parlava, scherzava, polemizzava, sempre con il sorriso e con ironia, con tanti eugubini che in quel tratto di città transitavano o si fermavano.
    L’ambito in cui l’ho conosciuto di più e meglio è quello dell’altra sua grande passione: la politica.
    E’ stato comunista da sempre, militante del Partito Comunista Italiano e della CGIL fin dai tempi di Spoleto.
    Tornato a Gubbio è stato il segretario della sezione Togliatti (PCI) di Madonna del Ponte.
    Fu un tenace oppositore dello “scioglimento” del grande Partito Comunista (inizio anni 90) ed è stato tra i principali protagonisti della straordinaria storia della Rifondazione Comunista Eugubina. Ne è stato per molti anni Segretario e quello eugubino è stato il circolo più forte e prestigioso d’Italia. Ha sempre avuto lo spirito del “combattente” sia con gli avversari, sia quando c’era da contrastare il “fuoco amico” come spesso è avvenuto con i vertici del partito perugino.
   E’ stato eletto Consigliere Comunale nel 2001 e nel 2006, ha svolto il ruolo di capogruppo consiliare del PRC, dal 2010 al 2011 ha ricoperto il ruolo di Assessore nella Giunta guidata dalla Ercoli.
   Noi tutti non possiamo che esserti grati per quello che sei stato e quello che ci hai dato.
   Ci mancherai. E tanto!
   CIAO COMPAGNO RICCARDO, TI SIA LIEVE LA TERRA.

   Orfeo Goracci

 

3 Aprile 2020 Il Periodico "Cronaca Eugubina" è consultabile on line


     E' stato pubblicato il n° 200 del periodico "Cronaca Eugubina", disponibile on line

8 Aprile 2020 On line il periodico Eugubino "Gubbio 15giorni"


     E' stato pubblicato on line "Gubbio 15giorni" ed è scaricabile

10 Aprile 2020 Venerdì Santo a Gubbio: Annullata la Processione del Cristo Morto


   Venerdì sera, 10 aprile 2020, purtroppo la Tradizionale Celebrazione della Processione del Cristo Morto non potrà esserci!

   Ma, pur in mancanza della tradizionale Processione del Cristo Morto, l'emittente TRG trasmetterà dalle 21.15 uno speciale con le immagini più suggestive degli ultimi anni proponendo la sequenza integrale del Miserere, introdotto dal suono delle battistrangole, con la conclusione affidata al classico battifondo da S.Croce.

   La trasmissione potrà essere seguita anche su www.trgmedia.it

12 Aprile 2020 Buona Pasqua a TUTTI


12 Aprile 2020 Non sono più tra noi....


    Anche a causa del “Io resto a casa”, in tanti ci hanno chiesto di contribuire all'informazione ed è con questo spirito e con questo scopo che pubblichiamo le notizie che non si vorrebbe mai dare né ricevere e certamente la perdita di una persona cara è tra queste!



    Abbiamo predisposto nel nostro web-site una pagina ove si dà notizia della scomparsa di Eugubini così come ci vengono trasmessi sia da Gubbio che dal Mondo.

15 Aprile 2020 - Annullata la Festa dei Ceri del prossimo 15 maggio


    Già si era tenuta una riunione il 2 aprile scorso che aveva affrontato l'argomento, oggi un ulteriore riunione in videoconferenza del Sindaco Stirati con i Capitani della Festa, i Capodeci dei Tre Ceri, i rappresentanti dell' Università dei Muratori, delle Famiglie Ceraiole, del Maggio Eugubino e il Vescovo ha prodotto la decisione definitiva riguardo allo svolgimento della prossima Festa dei Ceri.
Ed ora è ufficiale: la Festa dei Ceri il prossimo 15 maggio non si svolgerà.

    Riportiamo integralmente il comunicato a firma del Sindaco di Gubbio:

  
"Alla luce del DPCM del 10 Aprile 2020 (GU n.97 del 11.04.2020) in cui vengono prorogate le misure di distanziamento sociale sino al 3 Maggio con lo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, è necessario farsi carico, come comunità, di una decisione dolorosa e struggente in merito al prossimo 15 Maggio in cui non sarà possibile fare festa in onore di S. Ubaldo nelle forme che secoli di storia ci hanno consegnato.
   La sofferenza ed amarezza sono calmierate dal forte senso di responsabilità che nutro nei confronti di ciascun cittadino e verso il rito festivo in sè che in queste condizioni storiche verrebbe meno delle sue caratteristiche principali ed uniche ispirate al senso di “allegrezza” e di libertà secondo le parole che Papa Celestino III scrisse alla città di Gubbio nella bolla del 5 Marzo 1192.
   Il quadro normativo vigente e la prospettiva di un periodo lungo di provvedimenti atti a distanziare le persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, impongono un atto responsabile che con grande orgoglio e commozione registro essere pienamente condiviso da tutte le componenti della Festa dei Ceri che, in rappresentanza della comunità eugubina, partecipano responsabili ad un percorso difficile e di grande maturità.
   Nell’incontro di oggi in videoconferenza, per cui ringrazio per la dedizione e partecipazione il Vescovo, il cappellano dei Ceri e tutti i presidenti delle varie associazioni, abbiamo voluto la presenza dei due capitani e dei tre capodieci dell’anno 2020 per affrontare, come popolo cosciente, una questione storica e surreale.
E’ evidente infatti che, come nel secolo scorso, le istituzioni e la comunità eugubina decisero di sospendere la Festa dei Ceri durante i due conflitti mondiali, altre sì oggi non possiamo che adottare la medesima scelta di fronte all'epidemia da COVID-19 valutata come un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale divenuta «pandemia» in considerazione dei livelli di diffusività e gravità raggiunti a livello globale.
    Aldilà del dirimente aspetto normativo, dobbiamo tener conto infatti di chi è deceduto, di chi sta soffrendo per la malattia, di chi è lontano dai propri cari e non può portargli l’ultimo saluto; di tutto questo infatti la Festa dei Ceri 2020 si deve far carico inchinandosi come durante la “mostra” in cui ogni 15 Maggio salutiamo con inchini e “giratelle” la memoria e la tradizione rappresentata dai nonni e dai sofferenti quali ceraioli forieri di valori tramandati da secoli.
    Non è la festa di alcuni perché verrebbe meno lo spirito che la rende unica: è del bambino che guarda con trepidazione e timore le maestose macchine di legno, del vigoroso ceraiolo, della donna che incita la festa e dell’anziano che ricorda alimentando il futuro.
    Non è la nostra Festa senza un abbraccio, senza un sorriso, senza una spinta, senza una carezza, senza la “pacca” nella muta.
    Con questa coscienza e nel rispetto di ogni singolo cittadino, assumo insieme alle componenti della Festa la decisione di annullare i festeggiamenti previsti per il prossimo 15 Maggio e come rappresentante di Gubbio comunicherò alle Istituzioni governative la nostra scelta maturata dopo aver atteso sino all’ultimo le possibilità e condizioni per svolgere il rito festivo in maniera canonica.
    Identico orientamento va riferito anche per la Festa dei Ceri mezzani e Ceri piccoli.
    Ringrazio per il sostegno e la piena condivisione S.E. Il Vescovo e Don Mirko Orsini per la Diocesi, Fabio Mariani Presidente dell’Università dei Muratori, Lucio Lupini Presidente del Maggio Eugubino, Ubaldo Minelli Presidente della Famiglia dei Santubaldari, Patrick Salciarini Presidente della Famiglia dei ceraioli di San Giorgio, Alfredo Minelli Presidente della famiglia dei Santantoniari nonché i capitani (Eric Nicchi e Paolo Procacci) ed i capodieci (Alessandro Nicchi, Fabio Uccellani, Andrea Tomassini) della Festa".

 

Vedi storia e documenti di "Due anni senza i Ceri"

23 Aprile 2020 - Rinviata anche la Festa dei Ceri a Jessup


    Rinviata anche la Festa dei Ceri a Jessup.
    La riunione svoltasi in videoconferenza a Jessup a cui hanno partecipato il presidente e vicepresidente della St Ubaldo Society (Hall Scott e Michael Cappellini) i Capitani dei Ceri (Albert Alunni e Kenny Marchegiani), i Capodieci (Anthony Roberts, Justin Scagliotti, Scott Zedar) e i Presidenti delle Famiglie Ceraiole (Mario Hanyon, Mark Mariani, Daved Valvano) ha deciso di rinviare la festa dei Ceri che si sarebbe dovuta svolgere il prossimo 23 maggio, a causa della situazione venutasi a creare anche negli USA per la diffusione della pandemia da Coronavirus.

  
 "From our Board of Directors and all leaders of the 2020 Festa dei Ceri in Jessup:

On behalf of the S. Ubaldo Society Board of directors, the families of S. Ubaldo, S. Giorgio, S. Antonio, the 2020 Primo and Secondo Capitani and the three Capodieci - we regret to inform our community that due to circumstances surrounding the covid-19 pandemic, the recent cancellation of the Festa dei Ceri in Gubbio (our sister city) and large gatherings throughout the entire country this year there will be no S. Ubaldo day in Jessup, Pennsylvania.
It was a difficult decision to reach but our goal has always been the absolute safety of our ceraioli (runners), all participants, the entire community of Jessup and the surrounding area.
Although this decision did not come lightly, it affords us the opportunity to reflect on the power behind this festival, it’s true meaning and our continued devotion to our saints and each other.
Be well assured that La Festa dei Ceri in Jessup will be back stronger than ever in 2021! In a symbol of solidarity for the 2020 Festa dei ceri, we ask everyone to please put your flags out on your homes for the entire a month of May - starting THIS MAY 1st! As we all deal with the uncertainty, be sure and continue to support the local community and our festival! Until next year, EVVIVA S. UBALDO, EVVIVA S. GIORGIO, EVVIVA S. ANTONIO! EVVIVA JESSUP, EVVIVA GUBBIO, EVVIVA I CERI! "

24 Aprile 2020 Nota congiunta del Sindaco, del Vescovo e del "Tavolo" dei Ceri


 

Vedi storia e documenti di "Due anni senza i Ceri"

25 Aprile 2020 - Ricordo di Eleonora Benveduti Turziani, partigiana.


    Nel giorno del 75° della Liberazione, vogliamo ricordare una donna eugubina (Eleonora Benveduti Turziani) che fu "Capitano" nella Brigata partigiana "Giustizia e Libertà" e partecipò alla liberazione di Firenze nell'agosto del 1944.
    Ai primi di novembre 1943 fu arrestata dalla "Banda Carità" di Firenze e per molti giorni venne sottoposta a stressanti interrogatori e a gravi minacce nell’ormai famosa «Villa Triste» di via Bolognese.
   Fu però al suo posto di grande responsabilità il giorno 11 agosto 1944, giorno dell'insurrezione e della liberazione di Firenze, dalle truppe naziste.

    Le fu rilasciato l'attestato di Partigiana Combattente dalla Commissione Regionale Toscana ed il "Certificato al Patriota" noto anche come "Brevetto Alexander", in quanto firmato direttamente dal Comandante in Capo delle forze alleate in Italia, Generale Harold Alexander.
 

29 Aprile 2020 130 anni fa nasceva il "Capitano Rinaldo Chelli"


       130 anni fa, il 29 aprile 1890, nasceva ad Assisi Rinaldo Chelli “Dino” per i familiari.

   Lo ricordiamo perché il “Capitano Chelli” ebbe un ruolo importante e decisivo nel famoso episodio della Festa dei Ceri sul Col di Lana il 15 maggio 1917 e per questo è rimasto nel ricordo e nel cuore degli Eugubini e di tutti gli amici di Gubbio.

Il figlio Claudio lo ha ricordato così: “da giovane amava la musica e l'archeologia ed era molto attratto dalle scienze umanistiche e dagli studi letterari - discipline nelle quali a vent'anni si era già distinto – e non aveva nessuna intenzione di intraprendere la carriera militare. Quando nel 1911 fu chiamato alle armi per compiere il servizio di complemento, pensava che si trattasse soltanto di una inevitabile parentesi. Ma in quel momento sopravvenne l'impresa giolittiana della guerra italo-turca e il suo reparto fu inviato in Libia.
Nelle operazioni belliche il sottotenente Rinaldo Chelli si distinse per capacità e atti di valore, e quindi per i suoi meriti fu nominato «ufficiale in servizio permanente effettivo». Dopo qualche tempo, mentre ancora rifletteva se restare nell'esercito o tornare ai suoi studi prediletti, scoppiò la prima guerra mondiale. La fece sui fronti più rischiosi dal primo all'ultimo giorno, fu ferito due volte e tra le molte decorazioni ne ricevette cinque al valor militare. Ormai era diventato capitano e la sua strada era segnata e così rimase nell'esercito, fino al grado di generale di divisione, convinto di svolgervi una funzione educativa fondata soprattutto sull'esempio. Mio padre, dunque, era un intellettuale, per gli scherzi del destino prestato alla carriera delle armi.”

   Ma per un altro scherzo del destino anche Gubbio entra nella vita di Rinaldo, infatti nei primi mesi del 1915 viene inviato a Gubbio, come sottotenente, al comando di un plotone e in quel breve periodo conosce una giovanissima ragazza, Emilia Brizzi con cui si fidanza.

  Poco dopo, a maggio, l’Italia entra nella prima guerra mondiale e Rinaldo partì per il fronte come tenente nel 51° Reggimento fanteria della Brigata Alpi.

    Chelli già nell’ottobre 1915 nell'attacco al Pizzac verrà decorato con la medaglia d'argento al valor militare: "Durante l'assalto alle trincee nemiche, per agevolare il compito al suo plotone, sotto il fuoco violento di mitragliatrici avversarie, sconvolgeva, col calcio del proprio moschetto, i cavalli di frisia, e giungendo per primo sulle trincee medesime, al grido di "Savoia" incitava i dipendenti a seguirlo. Pescai, 21 ottobre 1915 ".
    Dopo questa azione verrà promosso capitano e gli sarà assegnato il comando della 12° compagnia del 51° fanteria.
    Alla testa della sua compagnia, negli attacchi contro il Sasso Undici in Marmolada, si meriterà la seconda medaglia d'argento al valor militare: "Comandante di una compagnia, in alta montagna, con fede, sagacia ed ardimento singolari, preparò e condusse un attacco contro forte posizione nemica, persistendovi, sebbene ferito, fino a quando, date le condizioni del terreno e della difesa avversaria, non si persuase dell'impossibilità dell'impresa. Punta di Mezzo (Marmolada), 30 giugno - l luglio 1916".

      Certamente quelle due medaglie hanno avuto il loro peso nell’ottenere dall’alto comando militare il permesso a far svolgere la Festa dei Ceri alle pendici del Col di Lana, il 15 maggio 1917.
 

     Dopo la ritirata in seguito ai fatti di Caporetto, Rinaldo seguì le sorti del 51° fanteria quindi lo ritroviamo sul Piave, al Ponte di Vidor, ed successivamente, a partire dall'aprile 1918, sul fronte francese, dove il 23 giugno 1918 si meriterà una croce al merito di guerra poi commutata in croce al valor militare: "Comandante di una compagnia di rincalzo lanciata nottetempo al contrattacco di una posizione perduta che comprometteva il fianco destro di un battaglione, eseguiva con prontezza ed energia l'azione, riuscendo a rioccuparla ed a mantenerla. Montagna di Bligny (Francia), 23 giugno 1918".

    Il 15 luglio 1918, durante la tremenda seconda battaglia della Marna, il tenente colonnello Vincenzo Colagè venne ferito e Chelli prese il suo posto al comando del 2° battaglione del 51° fanteria che mantenne fino al termine del conflitto.
     Finita la guerra gli sarà concessa la seconda croce al valor militare: "Comandante di battaglione durante le giornate della vittoriosa avanzata in Francia, seppe infondere nell'animo dei suoi dipendenti elevato sentimento del dovere, riuscendo così a superare serenamente accanite resistenze nemiche ed avversità di clima e di terreno. Impegnato contro soverchianti forze nemiche, per la conquista del villaggio di Disy Le Gros, seppe, con abili mosse e con slancio ammirevole, attaccare decisamente l'avversario a più riprese, riuscendo a scacciarlo dalle posizioni disputate. Fronte Francese, 10 ottobre - 11 novembre 1918".

    Nel novembre 1919, a Gubbio, nella chiesa di S. Pietro, sposò Enrica Brizzi quella ragazza di Gubbio con cui si era fidanzato prima di partire per la guerra.
    Dal matrimonio nascerà Claudio che gli darà due nipoti: Maria Rita e Raniero Chelli
 
    Ormai sarebbe stato difficile non proseguire nella carriera militare e pertanto ritornò a più riprese in Africa ed in Cirenaica con incarichi importanti. Il 10 giugno 1940 verrà nominato comandante del Distretto Militare di Rodi, nel Dodecaneso, dove assumerà poi il comando del 10° fanteria.
     Dislocato nel 1941 a Creta assumerà il comando, quale tenente colonnello, del 265° fanteria brigata "Lecce': Svolse nell'isola anche la funzione di Presidente del Tribunale Militare di Guerra.
Terminerà la carriera con il grado di generale di divisione.

    Si spense a Urbino il 16 dicembre 1981 dove è sepolto nel cimitero cittadino di S. Bernardino.
 

29 Aprile 2020 Il Periodico "Cronaca Eugubina" è consultabile on line


     E' stato pubblicato il n° 200 del periodico "Cronaca Eugubina", disponibile on line

30 Aprile 2020 On line il periodico Eugubino "Gubbio 15giorni"


     E' stato pubblicato on line "Gubbio 15giorni" ed è totalmente scaricabile

30 Aprile 2020 Il Coronavirus blocca anche il "Cantamaggio"


    Nel giorno Putroppo quest'anno a causa della pandemia da Covid-19 "salta" anche il tradizionale Canto del Maggio.
   
Il Cantamaggio è una simpatica manifestazione folcloristica eugubina, anche se diffusa in quasi tutta l'Italia Centrale.
    E' una festa popolare che si tiene ogni anno nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio.
   Le radici di questa tradizione si perdono nella notte dei tempi, perché si intrecciano con le feste pagane in onore della primavera e, prima ancora, con i riti tribali osannanti al ritorno della buona stagione e al risveglio della natura.

30 Aprile 2020 E' venuto a mancare Giovanni Colaiacovo


    Ieri, 29 aprile 2020, a Gubbio - all’età di 85 anni è venuto a mancare Giovanni Colaiacovo, Presidente di Colacem S.p.A.


    Lo ricordiamo innanzitutto per il suo importante impegno industriale che insieme ai suo fratelli Pasquale, Franco e Carlo ha permesso di realizzare un grande Gruppo che partito dal settore del cemento in Italia e in altri paesi del mondo, si è poi esteso a quello dei trasporti, delle strutture alberghiere e turistiche, dell’editoria televisiva, del brokeraggio assicurativo ed anche dello sport con l’autodromo di Misano Adriatico.
    Ma lo ricordiamo anche per la sua appassionata eugubinità, per l’amore per la nostra città e le sue tradizioni, a cominciare dalla Festa dei Ceri che ha sempre vissuto con grande passione.
 
    Una nota del gruppo industriale lo ricorda come il “Presidente” gentile e disponibile con tutti, a prescindere dal ruolo ricoperto: “Eravamo la sua famiglia. Il lavoro e l’impegno erano i suoi fondamentali valori, interpretati con etica e responsabilità. Aveva così a cuore l’arte e il bello da aver saputo trasformare i vari stabilimenti per la produzione del cemento, curati fin nei minimi particolari, in grandi parchi verdi. Ricopriva con autorevolezza un ruolo di forte riferimento in azienda, ma allo stesso tempo amava stare tra la gente e ascoltarla senza dimenticare nessuno. Era presente nei territori dove l’azienda opera, incontrava persone e rappresentanti istituzionali, con la sua innata capacità di tessere buone relazioni. Lo ringraziamo per tutto quanto ha fatto per l’azienda, per quello che ha costruito e ci ha lasciato come insegnamento. Un forte abbraccio pieno d’affetto Presidente”.

    “Con tristezza e commozione – scrive il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stiratiho appreso la notizia della scomparsa del presidente di Colacem. Se ne va con lui una parte importante della storia imprenditoriale ed economica della nostra città che ha tanto contribuito allo sviluppo ed all’occupazione del nostro Comune. Oltre a questo il signor Giovanni era uomo ricco di disponibilità umana e di bonomia, sempre partecipe ai momenti civili, sociali e culturali della nostra comunità, molto legato alle nostre tradizioni, al folclore, al mondo dei Ceri, alla passione sportiva per i colori rossoblù. Voglio esprimere ai suoi figli e a tutti i suoi familiari la più viva partecipazione al loro dolore, la mia vicinanza e l’impegno di ricordarne il profilo ed il contributo, garantito al nostro tessuto socio-economico dal signor Giovanni in tanti anni di radicata presenza, quando usciti dalle restrizioni dell’attuale emergenza sanitaria avremo migliori condizioni per poterlo manifestare”.
 
2 marzo 2008 - Giovanni riceve dalla Famiglia dei Santubaldari l'attestato di benemerenza per i suoi meriti ceraioli, alla presenza del Presidente della Famiglia Ubaldo Minelli, del Sindaco Orfeo Goracci, del Vescovo Mario Ceccobelli e delle autorità ceraiole.

   “Imprenditore illuminato, verace ceraiolo santubaldaro – ha scritto Ubaldo Minelli, Presidente della Famiglia dei Santubaldari - brillante punta davanti nella muta di S. Maria di Corso Garibaldi degli anni 60, socio del nostro sodalizio, è sempre stato attivo e partecipe, sovente anche in qualità di benefattore, nei progetti e nelle iniziative curate dalla Famiglia, in adempimento delle proprie finalità statutarie, quali l’organizzazione delle Feste dei Ceri Grandi, Mezzani e Piccoli, delle manifestazioni a queste collaterali, anche nel settore della cultura e dell’arte.
Dal carattere mite ed affidabile, è espressione di quello straordinario patrimonio umano che la Festa dei Feri è in grado di generare; mi è impossibile non usare parole iperboliche per descrivere il Signor Giovanni, un grande fra i Santubaldari di tutti i tempi, un ceraiolo impareggiabile, una persona per bene.”

   Ci uniamo nel ricordo del Signor Giovanni che negli anni ha sempre mostrato grande interesse per le iniziative della nostra Associazione “Eugubini nel Mondo” e porgiamo ai figli: Gabriella, Carmela, Ubaldo, Lucia e a tutta la famiglia le nostre più sentite condoglianze.
 

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