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Il
Festival del Medioevo di Gubbio, svoltosi dal 25 al 29
settembre, è stato un successo. Il tema di cui si discuteva in questa
edizione 2019 era "Donne.
L’altro volto della storia".
Donne, quindi: questo il filo rosso che ha unito gli
interventi e le tavole rotonde. Per Incontri con gli Autori, si è
parlato di Santa Rosa e del suo culto in quel di Viterbo, delle
visioni di Santa Brigida e l’iconografia cristiana. Di Margherita
La Bella e Fra Dolcino, di Santa Caterina da Siena, della
Trasformazione della donna: da Fredegonda a Meridiana. Della vita
sessuale nel Medioevo. Del Genio di Ildegarda, de "La Madonna del
Parto", anatomia di un capolavoro.
E ancora: Le donne sconosciute dell’Arazzo di Bayeux, di
Petrarca, Laura e la ‘dettatura’ del segno. Di Christine de Pizan e ‘la
città delle donne’. Spazio anche a Giovanna La Pazza e Margherita
d’Austria; Thadea, la figlia dell’imperatore; delle Donne in clausura e
della fake news sulla donna medievale. Oltre che di storie di vita
quotidiana e di madri e figlie. Appuntamenti imperdibili quelli sulla
scrittura delle donne, in collaborazione con l’Università SS. Maria
Assunta e Fondazione Giuseppe Mazzatinti: il Menagier de Paris,
Santuccia dei Terrabotti da Gubbio: imprenditrice della fede, Duoda,
un’addolorata stanca di guerra! Donne con la penna in mano e Paleografia
al femminile.
Per il tema ‘Le feste, le donne, la comunità’, questi gli argomenti
che sono stati scelti. L’erotico Roman de la Rose di Jeanne Montbaston,
Teodolinda, Costanza d’Altavilla, la monaca imperatrice tra storia e
mito, La straordinaria vita di Eleonora d’Aquitania, Il lato oscuro di
Giovanna d’Arco, Vendute o padrone? Tre donne decapitate: Agnese
Visconti, Beatrice di Tenda e Parisina Malatesta, Eleonora d’Arborea,
Madre Terra tra Ildegarda e Greta Thunberg, La dottoressa Trotula, Le
due vite di Lucrezia Borgia, Il Medioevo delle donne al cinema.
È stata poi la volta de Le donne del Signore degli Anelli,
pericolose e belle, in collaborazione con l’Associazione italiana studi
tolkeniani. Ritratto di Arwen, specchio di Lùthien; Galadriel, la Dama
del Bosco d’Oro; Eowyn, dalla gabbia alla cura. E ancora: Tolkien tra
Medioevo e Modernità, con una conversazione a tre voci intorno all’opera
del grande scrittore britannico. In collaborazione con Fondazione
Guglielo Giordano e Gubbio cultura multiservizi – settore musei, Giulia
Farnesi, la ‘posa del papa’, ‘Bambin Gesù delle mani’: un capolavoro
ritrovato, Berardino di Betto detto il Pintoricchio e il suo rapporto
con Raffaello Sanzio, l’inaugurazione dell’esposizione dell’opera
‘Bambin Gesù delle mani’.
Un programma come sempre ricchissimo, che ha raccolto il gradimento
del pubblico. Che ha toccato anche altri punti e altre figure femminili
del Medioevo. Introdotte dall’Enciclopedia delle donne, La povertà
femminile nel Medioevo, A proposito di streghe, La Vergine e
l’onnipotenza di Dio, Madonna Filosofia, Le donne scrivono: Eloisa e
altre, Sultane e regine del Medioevo arabo, La leggenda della papessa
Giovanna, l’Età di Melisenda, Il De mulieribus claris di Giovanni
Boccaccio, Ragionar d’amore e Il saluto di Beatrice.
Nell’ultimo giorno del Festival, si è tenuta la cerimonia del
Premio Italia Medievale 2019. Poi ecco Irene, che volle farsi
imperatore; Teodora e la Fortuna; La diabolica forchetta
dell’imperatrice bizantina; Eros veneziano; Una donna nella Cina
medievale; Professione mercantessa; I mestieri delle donne; Margherita
Datini: affari di famiglia; Sichelgaita, una donna di potere nel
Mezzogiorno medievale; Fatima, che fondò l’Università; Chiara d’Assisi,
la fabbrica di una santa. Gran finale con ‘Matilde, una donna del
Mille’, in collaborazione con Associazione Matildica Internazionale e
con la partecipazione di Città di Lucca e Visit-Emilia. Matilde, la
donna: punti di vista. I castelli della Grancontessa; Itinerari
matildici in Lucchesia; Donne straniere sulle strade di Matilde; Matilde
di Canossa: un mito per tutte le stagioni
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