In una chiesa gremita di fedeli sono presenti il
Sindaco Filippo Stirati,
i sindaci delle altre città componenti la
Diocesi di Gubbio, i
rappresentanti dell’autorità militari nonché il sindaco della
città gemellata di
Thann.
da sn a dx:
Fabio
Vergari (Sindaco di Scheggia e Pascelupo),
Andrea Capponi ( Sindaco di Costacciaro),
Piergiuseppe Zago (capitano
dei Carabinieri
di Gubbio), Andrea
Smacchi (consigliere della Regione Umbria), Romain Luttringer
(Sindaco di Thann) e Filippo Mario Stirati (Sindaco
di Gubbio).
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Presenti
alla funzione religiosa anche i protagonisti della Festa dei
Ceri: i
Capodieci
(Fabrizio
Martini
di
Sant'Ubaldo,
Giorgio Angeloni
di
San Giorgio e
Giovanni Vantaggi di
Sant'Antonio)
e i
Capitani
(Francesco
Rossi e
Mauro Guardabassi)
assieme ai Presidenti della
Famiglie Ceraiole,
del
Maggio Eugubino,
dell’Università
dei Muratori,
della
Società dei Balestrieri, dei
Sbandieratori, delle altre
corporazioni di arti e mestieri e della nostra
Associazione Eugubini nel Mondo. |
Il vescovo di Gubbio
Mons. Luciano Paolucci Bedini ha celebrato il
solenne
pontificale, in onore di
Sant’Ubaldo
nel giorno della sua Festa e pronunciato l'omelia che riportiamo:
"È motivo di profonda letizia spirituale
carissimi, sorelle e fratelli tutti, ritrovarci oggi nella
cornice di questa stupenda chiesa cattedrale, a rendere
pieno l'omaggio al nostro Santo Patrono Ubaldo, dopo
l'inizio devoto e coinvolgente dell'emozionante Festa dei
Ceri che abbiamo vissuta ieri. Colgo l'occasione per
esprimere da parte mia un sentito saluto a tutte le autorità
civili, militari e ceraiole qui convenute, grato a tutti per
la piena riuscita della manifestazione vigilare, come anche
alle delegazioni fraterne delle città gemellate di Thann e
di Jessup.
Giorni fa ho ricevuto un santino con l'effige del nostro
Santo Patrono che nella didascalia lo definiva così:
Sant'Ubaldo: Concittadino, Vescovo e Patrono. Mi è parsa
molto ben rappresentata la sua figura umana e spirituale e
per noi profondo motivo di riflessione.
Ogni città è un santuario, che custodisce i figli di Dio, che
accoglie e difende la vita di tutti gli abitanti. E
ricordiamo come Ubaldo, figlio di questa terra, sia stato
servitore innamorato non solo dei suoi figli devoti, ma di
tutti gli eugubini. Non ha curato il solo bene della Chiesa,
ma ha avuto a cuore le sorti e la pacifica convivenza di
questa città. La premura di un cittadino per impedire la
caduta del popolo. Quanto è moderna la sua testimonianza!
Davvero un primo cittadino. Senza togliere nulla alla figura
istituzionale del Sindaco, che tutti ci rappresenta nel bene
della comunità. Ma ognuno di noi è chiamato ad essere primo
nella responsabilità di cittadinanza, attenti a che tutti
vivano bene. Che a nessuno manchi il necessario materiale e
spirituale per rispondere al dono della vita. Pronti a
soccorrere chi non ce la fa, e a condividere nella gratuità
ciò che abbiamo grazie a Dio.
Ubaldo fratello di tutti e familiare in ogni casa. Mi commuove
tanto vedere che non c'è casa di questo territorio in cui
non campeggi, adornata e ben collocata, una sacra immagine
del Patrono. Che sia davvero di casa, in ogni casa, la bontà
e la mitezza di Ubaldo. Nutra l'amore tra gli sposi, la cura
dei genitori verso i figli, la tenerezza verso gli anziani e
i malati. Rafforzi e riempia di speranza i desideri dei
giovani e li renda protagonisti coraggiosi del loro
presente. Sostenga la fatica delle varie povertà e dissipi
il timore per il lavoro che non c'è.
“Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito di Dio, con il quale
foste segnati...” ci ricorda l'apostolo Paolo nella seconda
lettura.
Ecco il cuore dell'insegnamento del Vescovo Ubaldo alla sua Chiesa,
e il suo esempio personale di pastore e di padre. Via dalle
nostre relazioni l'asprezza, lo sdegno, l'ira, la maldicenza
e ogni malignità. Tutto ciò che avvelena il cuore e dona
tristezza ai fratelli. Con quanta forza, e pagando di
persona, il nostro santo ha dato testimonianza di questo.
Quel suo schierarsi sempre dalla parte dell'uomo e mai
contro. Anche verso chi commetteva il male, persino contro
di lui. L'unico suo nemico è sempre stato l'autore del male
e ogni forma di male, ma mai l'uomo, nessun uomo. Quell'uomo
che ha sempre visto e considerato solo come figlio e
fratello, da amare e difendere, ancor più quando debole ed
esposto alla seduzione del maligno.
Ma oggi, con il Vangelo, possiamo tutti dire con gioia:
“...rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti
nei cieli”.
Anche del nostro patrono ricordiamo e decantiamo le gesta, le
opere e i segni prodigiosi, tutti volti a combattere il male
e dare forza al bene. È la potenza di Dio che traspare da
questi episodi e la docilità di Ubaldo all'azione dello
Spirito di santità. Di questo possiamo e dobbiamo gloriarci
e rallegrarci. Il nostro grande vescovo è santo! Santo della
santità di Dio. Riflesso umano della sua luce divina. Rivolo
minuscolo del grande fiume della grazia santificatrice che
anche noi riceviamo nella fede. Anche i nostri nomi sono
scritti nei cieli, custoditi nelle mani di Dio, benedetti
dal Signore della vita. Questa è la nostra vera gioia! La
nostra autentica ilarità.
Grande sia allora la nostra lode, la nostra gratitudine e la
nostra rispettosa devozione al Padre celeste che ci ha
donato un così grande protettore! A lui, con sincera fede ci
rivolgiamo:
Ubaldo santo,
fratello e concittadino nostro,
come immagine luminosa del Padre di tutti,
sostieni chi guida e governa la nostra comunità cittadina,
sorveglia le nostre case e consola le nostre famiglie.
Pastore e padre della nostra fede
e della nostra Chiesa diocesana,
l'umile grandezza della tua fede
riscaldi il nostro essere discepoli di Gesù
e ci rinnovi profondamente
nel nostro essere mandati come missionari del Vangelo.
Capolavoro della santità di Dio,
docile strumento dello Spirito Santo,
custodisci, proteggi e benedici i tuoi figli
e la tua amata Gubbio".
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Nel pomeriggio solenne celebrazione anche in
Basilica, infine alle ore 18 il
tradizionale
Concerto di S. Ubaldo,
tenuto dalla
Banda comunale di
Gubbio.
Nella serata infine presso il Park Hotel Ai Cappuccini la
tradizionale
"Cena degli
eugubini lontani",
un momento conviviale organizzato dalla
Ass. Maggio Eugubino,
dal lontano 1958. Durante la
cena sono stati consegnati vari attestati di "attaccamento a Gubbio".
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