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Oggi è stato
inaugurato e aperto al traffico
un tratto di supestrada lungo la direttrice Perugia-Ancona
complessivamente lungo 15 km (strada statale 318 “di
Valfabbrica”) che va dalla località Pianello alla località Sospertole,
connettendo i tratti già esistenti e completando la realizzazione del tracciato
della variante alla strada statale 318 “di Valfabbrica” nonché il tratto umbro
della direttrice Perugia-Ancona per cui da oggi si va
da Branca a Perugia (ponte s.
Giovanni) in 20 minuti.
La sezione stradale è a due carreggiate
separate, con due corsie per ogni senso di marcia di larghezza compresa tra 3,50
e 3,75 metri ciascuna, oltre a banchine laterali da 1,75 metri e spartitraffico
centrale, per una larghezza della piattaforma compresa tra 19 e 22 metri. Per un
breve tratto di 2,3 km complessivi, in corrispondenza di due gallerie e due
viadotti, la carreggiata è unica, a una corsia per ogni senso di marcia. Il
raddoppio è già progettato e sarà realizzato con successivo appalto per un
valore di circa 116 milioni di euro.
Lungo il tratto aperto sono presenti 5 gallerie, per uno
sviluppo complessivo di 4,6 km, e 17 viadotti lunghi complessivamente 2,3 km. Le
connessioni con la viabilità secondaria sono garantite da 3 svincoli:
Pianello, Valfabbrica e Casacastalda.
Il completamento dei lavori attualmente in corso sul
tratto marchigiano della stessa direttrice verso Ancona è previsto per la fine
del 2017.
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Il
Nella stessa giornata è stato
inaugurato anche un tratto della Foligno-Civitanova che
quindi risulta ultimata.
Certamente anche Gubbio beneficerà della nuova strada, ma
come si vede la nostra città continua a "brillare" nel suo
isolamento, rispetto alle grandi vie di comunicazioni.
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Non ci resta che continuare ad alimentare la speranza che i
lavori di prosegiomento della "strada variante di Gubbio" (SS
219 “di Gubbio e Pian d’Assino”) in direzione di Umbertide
siano presto iniziati. Del resto già nel dicembre 2014 era
stato presentato il progetto del tratto Mocaiana-Stazione
di Pietralunga (3,7 chilometri di strada, 3 gallerie, 4
viadotti e 3 sottopassi) che finanziato per 76 milioni di
euro, i lavori, si disse in quell'occasione, sarebbero
partiti a settembre 2015 e l’impresa avrebbe avuto a
disposizione 40 mesi, compresi i 120 giorni per la redazione
del progetto esecutivo, supervisionato dall’Anas.
In quell'occasione erano presenti all’appuntamento il sindaco di Gubbio
Filippo Mario Stirati, il presidente della Regione Catiuscia
Marini, il consigliere del Ministro Infrastrutture e
Trasporti Rocco Girlanda, l’assessore regionale alle
Infrastrutture Silvano Rometti e il presidente dell’Anas
Pietro Ciucci.
Ricordiamo che tale tratto di 3,7 km è il primo stralcio dei tre
complessivi dell’intero itinerario Mocaiana-Umbertide. Per i
restanti due (Pietralunga-Camporeggiano e
Camporeggiano-Umbertide), sempre in quell'occasione di disse
che si sarebbero dovute reperite altre risorse entro il
2016. Non ci
sembra che alle dichiarazioni e ai buoni propositi di allora
siano, a tutt'oggi, seguiti i fatti. Tant'è che recentemente
il consigliere regionale eugubino Andrea Smacchi ha
presentato in Consiglio
un’interrogazione per "Conoscere lo stato attuale della
gara dello stralcio Mocaiana - Pietralunga e le azioni che
la Giunta regionale intende mettere in campo per accelerare
il percorso della Pian d’Assino” L’assessore
all'infrastutture e Lavori Pubblici della Regione
dell'Umbria, Giuseppe Chianella, nella sua
risposta, ha ricordato che la “Pian d’Assino è un
collegamento importante tra Gubbio e Umbertide, soprattutto
per il traffico pesante verso l’E45. La Giunta ha
sollecitato più volte l’Anas sullo stato dell’arte
dell’appalto. L’Anas ora ci informa che per la gara è in
corso la valutazione delle offerte tecniche che si dovrebbe
concludere al massimo entro settembre. Quindi
l’aggiudicazione dei lavori verrà fatta entro l’estate,
salvo offerte anomale. Comunque continuiamo a monitorare
costantemente la situazione”.
Noi dal canto nostro, come Eugubini, speriamo che avvenga tutto
quanto affermato dall'Assessore nei tempi dichiarati ma
auspichiamo anche che da parte degli organi regionali ci sia
qualcosa di più rispetto alla semplice monitorizzazione. |
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