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   CRONACA GENNAIO 2016
   
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01 gennaio 2016: Buon Anno !!!!
06 gennaio 2016: La "Befana del Pompiere" a Gubbio
07 gennaio 2016: Festa della Bandiera italiana
09 gennaio 2016: "Premio Bandiera Città di Gubbio 2015" - 30° edizione
10 gennaio 2016: Scelti i Capodieci dei Ceri 2016
17 gennaio 2016: Una antica Statua di S.Antonio donata ai Santantoniari
27 gennaio 2016: Il "Giorno della memoria" e il "Giorno del Ricordo"
21 gennaio 2016: Eugubini impegnati nella realizzazione di un tunnel ferroviario  in Svizzera

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1 Gennaio 2016 Buon Anno !!!!


 

 
Tanti
 Auguri
a
TUTTI

                                          

6 Gennaio 2016- La "Befana del Pompiere" a Gubbio


   In piazza Grande, organizzato dai Vigili del Fuoco - Distaccamento di Gubbio, si è svolto il tradizionale appuntamento con la “Befana del Pompiere”

 
   La manifestazione è giunta alla sua 21° edizione.

   Alle ore 11,30 gli Sbandieratori di Gubbio hanno aperto la manifestazione in una piazza meno gremita del solito a causa del cattivo tempo.


 

   Quindi alle 12.00 la Befana ha fatto capolino dalla torretta del Palazzo dei Consoli.

  
Poco dopo si è poi rapidamente calata in piazza con un volo acrobatico e l'aiuto di idonee funi gestite dai Vigili del fuoco.

   Già durante la discesa ha distribuito, lasciando cadere, ai bambini che stavano estasiati a guardarla con il naso in su, caramelle in abbondanza.


  Poi una volta giunta a terra prima di raggiungere la scalinata del palazzo, ha salutato i presenti con una evoluzione con i pattini sul ghiaccio, quindi si è messa a distribuire ai tutti i Bambini sacchetti di caramelle e dolcetti.

    Infatti secondo la tradizione, la Befana è una donna molto anziana che vola su una vecchia scopa e fa visita ai bambini, nella notte dell'Epifania (tra il 5 e il 6 gennaio), e riempie le calze che loro hanno appositamente appeso sul camino o vicino a una finestra o ai piedi del letto. Però... generalmente, i bambini che durante l'anno si sono comportati bene riceveranno dolci, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli. Al contrario, coloro che si sono comportati male troveranno le calze ripiene di carbone.


                                        

07 gennaio - Festa della Bandiera italiana


   il 7 gennaio di ogni anno si celebra la Festa del Tricolore, istituita per celebrare la Giornata Nazionale della Bandiera dell'Italia.
 
    La giornata venne istituita dalla legge n. 671 del 31 dicembre 1996, intendendo celebrare il bicentenario della nascita a Reggio Emilia del tricolore italiano, che avvenne ufficialmente il 7 gennaio 1797.
   Infatti la storia del nostro "tricolore" ha il suo inizio con le repubbliche giacobine in Italia e si ricollega a quella data del 7 gennaio 1797 quando diviene la bandiera della Repubblica Cispadana (1797 - 1802), restando tale anche quando questa repubblica si trasforma in
Repubblica Italica (1802-1805) prima e in Regno Italico (1805-1814) dopo.

 


 

 

   Nel 1831 Giuseppe Mazzini, fondatore della "Giovane Italia"  stabilisce che la Bandiera della futura Italia Unita deve essere il Tricolore.

 

 

 

   Nel 1848, anno della prima guerra di indipendenza, il tricolore sostituisce lo stendardo azzurro del Regno di Sardegna, aggiungendo al centro lo scudo sabaudo, infatti Re Carlo Alberto, dichiarando guerra all'Austria, ordina alle truppe di inalberare il tricolore con lo scudo di Casa Savoia.


 

 

   Con la nascita del Regno di Italia, il 17 marzo 1961, il tricolore, viene adottato come bandiera nazionale, ma si aggiunge la corona e ai tre colori si mantiene l'azzurro, colore distintivo della famiglia Savoia, inserito nella bandiera del Regno d'Italia sul contorno dello stemma per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo; da allora è uno dei colori di riferimento e riconoscimento dell'Italia, ad esempio per le maglie sportive nazionali.

    Tale scelta, verrà confermata anche nel 1946, con l'eliminazione dello stemma sabaudo, a seguito del risultato del Referendum istituzionale che sancisce la nascita della Repubblica Italiana.
  La descrizione della bandiera nazionale è stata riportata nell' articolo 12 della nostra Costituzione
"La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni" per evitare che una qualsiasi maggioranza politica abbia la possibilità, attraverso una legge ordinaria, di alterare la bandiera, inserendo simboli che si richiamano ad una qualsiasi ideologia.

   Come la somiglianza lascia intendere, il tricolore italiano deriva da quello francese, il quale nasce durante la Rivoluzione Francese dall'unione del bianco - colore della monarchia - con il rosso e il blu - colori di Parigi.
   Per quanto riguarda la nostra, il bianco e il rosso venivano dallo stemma comunale di Milano (come il blu e il rosso della bandiera francese erano i colori simbolo di Parigi), mentre il verde era il colore della guardia civica milanese.

                                                  

9 gennaio 2016 - "Premio Bandiera Città di Gubbio 2015" - 30° edizione


    Sabato 9 Gennaio 2016 ore 18.00 presso la "Sala Trecentesca" del  Comune di di Gubbio si è svolta La cerimonia di consegna del "Premio Bandiera Città di Gubbio" 2015, istituito dal "Gruppo Sbandieratori" e dall’Amministrazione Comunale.
 

   Fin dall’anno del 1986, anno della sua fondazione, il premio ha riscosso grandi consensi e partecipazione.
   Quest’anno il tradizionale “Premio Bandiera Città di Gubbio” è andato all'
ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Daniele Mancini,  che ha manifestato interesse per la nostra città alla quale ha fatto visita anche di recente.

   L’altra assegnazione del Premio è stata destinata all’Arma dei Carabinieri, premiata per la sua storia e per il contributo dato a livello locale e nazionale. Il Premio è stato ritirato dal Comandante della Legione Umbria, Generale di Brigata Francesco Benedetto.
 


    A fare gli onori di casa ai premiati sono stati il sindaco Filippo Mario Stirati e il presidente del "Gruppo Sbandieratori" Giuseppe Sebastiani, mentre i rispettivi relatori sono stati Mons. Luigi Francesco Casolini per l'ambasciatore Mancini e il Generale di Corpo d'Armata Tullio Del Sette per l’Arma del Carabinieri.
 

 
   Alle ore 20,30 presso la chiesa di S. Domenico concerto della Banda dell'Arma dei Carabinieri, ingresso gratuito.

                                             

10 Gennaio 2016 - Scelti i Capodieci dei Ceri 2016

    L'Assemblea dei Ceraioli di S. Ubaldo ha eletto il Capodieci per l'anno 2016.
  
Tre i candidati che  sono stati votati, a scrutinio segreto da 605 ceraioli, sui 680 aventi diritto, convocati presso la taverna della Famiglia dei Santubaldari.

   E' stato eletto Stefano Rossi che ha prevalso con 249 voti su Fabrizio Martini (219 voti), e su Matteo Minelli ("Billo") (125 voti). Schede nulle 12.

 

 

 

 

Video

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    L'Assemblea dei Ceraioli di S. Giorgio ha eletto il rispettivo Capodieci per l'anno 2016.
   Tre i candidati della "manicchia di S. Pietro" che  sono stati votati, a scrutinio segreto, da 861 ceraioli, convocati presso la Taverna dalla Famiglia dei Sangiorgiari.

  E' stato eletto Matteo Battistelli "Boccio" che ha prevalso con 608 voti su Giorgio Anastasi (114 voti),  e su Giorgio Morelli (77 Voti). Schede nulle 44, schede bianche 18.

 

 

Video

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      Nella stessa giornata si è svolta anche la votazione per l'elezione del Capodieci del Cero di S. Antonio che sarà il primo a ricevere l'investitura ufficiale, tra appena una settimana, il 17 gennaio, festa di S. Antonio Abate.
   Quattro i candidati della "manicchia......." che  sono stati votati, a scrutinio segreto, da 752 ceraioli, convocati presso la Taverna della Famiglia dei Santantoniari.
 

   E' stato eletto
Michele Gaggiotti  che ha prevalso con 301 voti su
Domenico Bagagli ("Brotanello") (284 voti),  Massimo Passeri (97 voti) e Eros Mencarelli (56 voti). Schede nulle 10, schede bianche 4.
 

Video

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Capitani dei Ceri

                                                           

16-17 Gennaio 2016 - Una antica Statua di S.Antonio donata ai Santantoniari

   Il 16 gennaio 2016, alla vigilia della Festa di S. Antonio Abate, nella Chiesa dei Neri alla presenza del Sindaco Stirati, del Cappellano Don Marco Cardoni, dei Presidenti delle Famiglie Ceraiole, dell'Università dei Muratori, del Maggio Eugubino e di un folto pubblico è avvenuta la consegna alla Famiglia dei Santantoniari da parte di Giovanni Colaicovo, in ricordo di sua moglie, Sig.ra Franca Stefania, di una antica statua raffigurante S.Antonio Abate.
  
  L'esperto e storico d'Arte eugubino, Ettore Sannipoli, ha presentato l'opera: "
una scultura a tutto tondo, alta 52 cm, in legno intagliato, dorato e dipinto, rappresenta il busto di sant'Antonio abate, con il volto caratterizzato dalla lunga barba fluente e il corpo ricoperto dall'abito monastico. Il santo tiene in mano un libro di orazioni e un campanello, suoi consueti attributi iconografici".
Vedi relazione

Vedi la biografia di S. Antonio Abate

    Il Presidente della Famiglia dei Santantoniari, Alfredo Minelli, ha ringraziato Giovanni Colaiacovo con un artistico piatto in ceramica, opera di Giampietro Rampini.

foto ricordo con il sindaco Stirati

                                           

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    Nel giorno della festa di S. Antonio Abate, è stato ufficialmente presentato, presso la Chiesa dei Neri, il Capodieci 2016 del Cero di S. Antonio:  Michele Gaggiotti, eletto appena una settimana fa.
   Com'è tradizione, si è proceduto anche alla benedizione
dei piccoli santantoniari nati nel 2015, così un bel numero di bambini hanno ricevuto la benedizione da parte del vescovo Mario Ceccobelli e il loro primo fazzolettone ceraiolo.

 


 

Il capodieci saluta l'anziano ceraiolo Guido Francioni (classe 1924)
Michele con i Capodieci e Capitani 2016

  Dopo la presentazione i santantoniari si sono ritrovati tutti alla cena preparata e servita presso gli Arconi sotto Piazza Grande alla presenza dei Capitani dei Ceri di quest'anno: Luca Pecci (Primo) e Vincenzo Lauri (Secondo) e dei Capodieci 2016 del Cero di S. Giorgio e di S.Ubaldo (Matteo Battistelli e Stefano Rossi).



   Per l'occasione è stato pubblicato, come da consuetudine, il giornale "il Ceraiolo Santantoniaro" che oltre al ricordo dei ceraioli recentemente scomparsi, riassume tutte le iniziative realizzate dalla Famiglia nel corso del 2015 e tante altre importanti informazioni ceraiole su fatti e personaggi.

 

 

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   Ormai il calendario ceraiolo avanza senza indugio verso il mese di maggio ed anche a Jessup, nella Cappella di S. Ubaldo, si è svolta un'analoga festa con l'investitura del Capocieci di S. Antonio: Brook Brunozzi, alla presenza del Capitano Mario Mariani e del Capocetta Michele Cappellini.

                                    

27 Gennaio - 10 febbraio 2016 - Il "Giorno della memoria" e il "Giorno del Ricordo"


   Gubbio celebra il 27 gennaio la Giornata della Memoria con una serie di iniziative in ricordo dello Olocausto: lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti.
   Il “Giorno della Memoria” è stato istituito dal Parlamento Italiano, con Legge n.211 approvata il 20 luglio 2000. Il testo dell'articolo 1 della legge definisce così le finalità del Giorno della Memoria:
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.»
   Pertanto lo scopo della legge è quello di ricordare lo sterminio del popolo ebraico nei campi nazisti, le leggi razziali ed in generale si commemorano tutte le vittime del nazismo, comprese le migliaia di vittime civili, tra queste molte donne e bambini che furono barbaramente uccise in Italia nel periodo 1943-45.
  Crediamo anche che il
"Giorno della Memoria" non possa non essere associato al "Giorno del Ricordo" riguardante il dramma delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, quantunque il giorno del loro ricordo sia stato fissato al 10 febbraio dalla legge 30 marzo 2004, n. 92
  
   Molteplici iniziative a Gubbio sono in programmazione x ricordare gli orrori della seconda guerra mondiale. 
  Nella nostra città oltre alla tragica vicenda dei nostri 40 Martiri,

Allegrucci Giuseppe, anni 34
Baldelli Carlo, anni 34
Baldoni Virgilio, anni 38
Bartolini Sante, anni 55
Battaglini Enea, anni 20
Bedini Ferdinando, anni 39
Bedini Francesco, anni 50
Bellucci Ubaldo, anni 34
Cacciamani Cesare, anni 52
Cacciamani Enrico, anni 50
Cacciamani Giuseppe, anni 19
Farabi Gino, anni 39
Felizianetti Alberto, anni 23
Gaggioli Francesco, anni 17
Ghigi Miranda, anni 30
Ghigi Zelinda, anni 61
Lisarelli Alessandro, anni 23
Marchegiani Raffaele, anni 57
Mariotti Ubaldo, anni 18
Migliarini Innocenzo, anni 40
Minelli Guerrino, anni 27
Minelli Luigi, anni 42
Moretti Franco, anni 21
Moretti Luigi, anni 22
Pannacci Gustavo, anni 36
Paoletti Marino, anni 30
Piccotti Antilio, anni 41
Pierotti Francesco, anni 40
Profili Guido, anni 54
Rampini Raffaele, anni 43
Rogari Nazzareno, anni 50
Romanelli Gastone, anni 17
Roncigli Vittorio, anni 38
Roselli Luciano, anni 23
Rossi Domenico, anni 41
Rossi Francesco, anni 49
Scarabotta Enrico, anni 36
Sollevanti Giacomo,anni 18
Tomarelli Luigi, anni 61
Zizolfi Giovanni, anni 23

molti altri sono stati i civili che hanno trovato la morte nel 1944. Tra questi le vittime del bombardamento del 13 giugno a Branca, le due di Sant'Angelo dopo Serra, le tre di Villamagna, le tre a Padule, e tante altre secondo quanto testimoniato da alcuni studiosi e ricercatori.
   Non esiste un elenco completo di queste altre vittime, elenco che necessita pertanto di essere sistemato, come recita  L'ordine del giorno del 18 gennaio 2011 approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale della nostra città: «
Riconoscimento della memoria di tutti i civili che morirono nel comune di Gubbio nel 1944 durante la seconda guerra mondiale».
   Dell'argomento ci siamo già ampiamente interessati nel luglio 2010, sollecitando le istituzioni e la società civile proprio nella direzione della delibera del Consiglio. Allora sollecitammo la stesura di un elenco definitivo, per poter restituire alla memoria i nomi dei "civili" che trovarono la morte nel Comune di Gubbio a seguito dei fatti storici del 1944, ma proponemmo alle istituzioni e agli enti interessati di dare "anche"  una degna sistemazione ad una lapide o cippo riportante i nomi di tutte queste vittime della guerra, innocenti e dimenticate, come fossero figli di un Dio minore.
  Purtroppo non abbiamo registrato alcun riscontro alla nostra proposta, che allora fu riportata anche dalla stampa cittadina.(1) - (2)
   Con soddisfazione ricordiamo invece che un giovane eugubino (Filippo Fumaria) si è laureato nel novembre 2011 in Scienza Politiche presso l'Università di Perugia (relatore il Prof. Giancarlo Pellegrini) discutendo un'interessantissima tesi dal titolo:
  
“Cittadini uccisi per azioni militari durante il passaggio del fronte nel Comune di Gubbio e nei comuni vicini”
che invitiamo a scaricare e  leggere

  Da parte nostra, non potendo fare di più, pubblichiamo da qualche anno a questa parte, un elenco dei "dimenticati" che persero la vita a Gubbio in quel tragico 1944. Quest'elenco probabilmente non è completo, altrettanto probabilmente è possibile che contenga anche delle inesattezze su cui, speriamo, la storia faccia chiarezza, ma ci è sembrato comunque giusto che il giorno della memoria sia "memoria per tutti".

                                                  

01. Anemone Lamberto, di anni 61
02. Anemone Tolmino, di anni 20
03. Angeletti Ubaldo, di anni 66
04. Angeloni Sergio, di anni 19
05. Bellucci Dante, di anni 22
06. Bicchielli Adolfo, di anni 24
07. Boriosi Roberto
08. Boriosi Ruggero
09. Calzuola Orlando, di anni 12
10. Camelia Nello
11. Carfora Giovanni, di anni 22
12. Cicci Maria
13. Di Palma Cosimo Antonio
14. Ercoli Lucia, di anni 9
15. Ercoli Maria Orlanda, di anni 8
16. Fioroni Erminia, di anni 43
17. Fioroni Giuseppe, di anni 60
18. Fiorucci Latina, di anni 27
19. Fiorucci Maria, di anni 65
20. Forgione Diego
21. Girelli Floriano, di anni 19
22. Guetta Alberto, di anni 22
23. Guetta Pierluigi, di anni 19
24. Ingrosso Gustavo, di anni 27
25. Lorenzi Amato, di anni 18
26. Luigi Violini,
 
27. Manuali Giovanni, di anni 51
28. Marchegiani Antonia,di anni 82
29. Mazzacrelli Giambattista  anni 21
29. Menichetti Alfredo, di anni 30
31. Menichetti Fernando, di anni 26
32. Menichetti Mario, di anni 17
33. Paciotti Gaudenzio, di anni 35
34. Palazzari Ubaldo, di anni 18
35. Pascolini Fernanda, di anni 19
36. Pascolini Salvatore, di anni 46
37. Passeri Enrico, di anni 69
38. Perugini Ubaldo, di anni 54
39. Petrini Gina
40. Petrini Rossi Nazzareno,anni 39
41. Pierucci Luigi, di anni 45
42. Radicchi Adelmo
43. Romitelli Luigi
44. Sannipoli Maria, di anni 42
45. Smacchi Maria Palma, anni 51
46. Stirati Filippo Antonio, anni 27
47. Stirati Maria, di anni 68
48. Tarini Ciro, di anni 21
49. Turrisi Rodolfo, di anni 23
50. Turziani Domenico
51. Viterbo Piero, di anni 22
 

21 Gennaio 2016 - Eugubini impegnati nella realizzazione di un tunnel ferroviario  in Svizzera


   Giovedì, 21 gennaio 2016, poco prima di mezzogiorno sono stati fatti saltare gli ultimi due metri di roccia nel tunnel del Monte Ceneri.

    La galleria del monte Ceneri è un traforo ferroviario a due canne, della lunghezza di 15,4 km, in costruzione sotto il monte Ceneri, nel Canton Ticino, in Svizzera.
   Il traforo viene costruito nell'ambito del progetto AlpTransit e rappresenta la continuazione verso sud della galleria di base del San Gottardo. I lavori di costruzione sono iniziati il 2 giugno 2006. Alla sua completa messa in opera è previsto un notevole risparmio di tempo nei vari collegamenti; ad esempio tra Lugano e Locarno è prevista una riduzione del tempo di percorrenza da 50 a 22 minuti, tra Bellinzona e Lugano la riduzione prevista è da 21 a 12 minuti. Viene previsto anche un miglioramento delle interconnessioni con l’Italia.

   L’evento è stato festeggiato alla presenza delle autorità svizzere, del mondo economico e dei rappresentanti delle imprese che hanno lavorato al progetto.
  Alla cerimonia sono state invitate 1.500 persone, 500 delle quali hanno partecipato direttamente ai lavori e tra questi due eugubini, l’Ingegnere Andrea Bellucci (responsabile generale impianti e macchine) e il Geometra Danilo Biagioli (responsabile getti calcestruzzo) i quali nel bel mezzo dei festeggiamenti e tra lo sventolio delle bandiere di tante nazioni («buona parte delle maestranze, minatori e operai, che hanno contribuito allo scavo sono infatti stranieri), hanno pensato bene di esporre tre stendardi con chiaro riferimento a Gubbio e alla Festa dei Ceri.

da sn a dx: Danilo Biagioli, il Direttore di Cantiere Ing. Massimo Ossola, di Varese e Andrea Bellucci

   Andrea che da tre anni lavora nella realizzazione del traforo ha tenuto a dedicare la giornata di festa “…a tutte le mie zie ed agli zii che hanno affrontato i duri anni dell' emigrazione, lontani dalle loro case. Anni in cui con orgoglio e fatica hanno costruito il futuro loro e di noi figli. Grazie per il Vostro sommo esempio. Il mio pensiero va in particolare allo zio Memmo, che proprio in terra svizzera ha iniziato la sua avventura, con l'entusiasmo, la volontà e la sana incoscienza di chi, allora diciassettenne, ha grandi sogni e speranze. Grazie a tutti voi. E grazie ai miei concittadini eugubini, che sono sempre nei miei pensieri !!! ”.

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