TRASPARENZA
E
DUREZZA
La pittura su
vetro di
CATERINA SATTA
dialoga con le
sculture in ferro di
PAOLO CAMIZ
Dal 2 – 31 Aprile 2015
Palazzo del Bargello
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Inaugurata giovedì 2 aprile presso la
Galleria d’arte contemporanea del
Palazzo del Bargello di Gubbio, la
mostra
bi-personale dal titolo “Trasparenza e Durezza”
che ha visto dialogare le opere pittoriche su vetro di Caterina Satta
con le sculture in ferro di Paolo Camiz.
Caterina Satta è un'artista le
cui radici sono saldamente ancorate alla sua terra di Sardegna,
terra antica e per certi versi misteriosa, ricca di tradizioni e di
simbolismi.
Rielaborando la tecnica della pittura "sottovetro", un'antica forma
di artigianato ormai in disuso, quasi dimenticata, e coniugandola ad
un linguaggio attuale, l'artista racconta le leggende legate al
mare, l'aspra bellezza della sua terra, la fatica delle donne
intente al proprio lavoro e la stupefacente vivacità di accostamenti
di colore e la ricchezza dei gioielli nei costumi di un popolo che
proprio attraverso il colore distingueva i giorni di festa da quelli
di lavoro. I colori che asciugano all'aria, senza bisogno di
cottura, questa tecnica, nata con l'arte stessa del
vetro,
in seguito è stata trascurata dai grandi maestri vetrai, rimanendo
una delle più accessibili in campo artigianale perchè permette di
imitare, in maniera piuttosto fedele, l'effetto su oggetti di uso
più quotidiano. La pittura di Caterina Satta affronta un aspetto
delle arti visive che riguarda la storia delle civiltà.
Paolo Camiz nato a Roma nel
1938, in una famiglia borghese di ebrei non osservanti. Gli eventi
della storia, le leggi razziali, hanno influito in modo
fortunatamente non tragico sulla sua infanzia, costringendo però la
sua famiglia a riparare in Svizzera. L’amicizia della sua famiglia
con due importanti artisti, Mirko Basaldella e Corrado Cagli, dei
quali visitò numerose mostre, gli permisero di conoscere l’arte
contemporanea, in particolare la scultura. Caratteristica distintiva
della scultura originalissima di Camiz è la destrutturazione e
ricomposizione allo stesso tempo di oggetti che si ripetono. Per
questo motivo le sue composizioni vengono definite “Monomanie”. Ogni
soggetto riprodotto contiene infatti l’unione, la disgregazione di
singoli e riconoscibili elementi. Un dialogo dunque tra pittura che
accarezza un materiale fragile ed etereo come il vetro e la scultura
che della forza e della durezza del ferro ne fa il suo veicolo
estetico.
INFORMAZIONI ED ORARI DI APERTURA
Dal 2 – 31 Aprile 2015
– nei giorni di apertura del
Palazzo del Bargello
(dal giovedì alla domenica e festivi, negli orari di apertura del
Palazzo).
www.museogubbio.it -
info@museogubbio.it - Tel. 0759220339
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