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   CRONACA APRILE 2015
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03 aprile 2015: Venerdì santo: "Processione del Cristo Morto"
05 aprile 2015: Auguri di BUONA PASQUA  a TUTTI
 aprile 2015: “Trasparenza e Durezza” mostra bi-personale di Caterina Satta e Paolo Camiz

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3 Aprile 2015 -  Venerdì santo: "Processione del Cristo Morto"


  3 Aprile, Venerdì Santo, in una fresca serata, a Gubbio si è svolta la tradizionale  Processione del Cristo Morto.
 
Le statue del Cristo morto e della Madonna addolorata, portate a spalla e precedute dai
“Sacconi” (dal nome dell’antica divisa della Confraternita della Chiesa di Santa Croce della Foce) che mostrano i simboli della Passione, hanno percorso il tradizionale itinerario cittadino tra i canti del Miserere, le preghiere dei fedeli, il calore e le luci dei “focaroni” accesi in vari punti del percorso. Quest'anno la chiesa di S. Croce non è stata possibile utilizzarla in quanto presenta dei danni strutturali derivanti dagli ultimi eventi sismici ed è in procinto l'inizio dei lavori di restauro, pertanto la processione ha preso il via dalla chiesa di S. Domenico.
  
   Presente il vescovo di Gubbio Ceccobelli e tutto il clero cittadino.
  Quest’anno, com'è ormai tradizionela processione venendo dal quartiere di S. Martino ha fatto
sosta presso la casa di riposo "Astenotrofio Mosca" per portare il Cristo morto di fronte agli ammalati, non essendo più effettuabile la tradizionale sosta presso il vecchio ospedale in quanto trasferito nel 2008 nella nuova struttura realizzata nella frazione di Branca.

   A seguito della variazione del percorso, operata lo scorso anno, la processione giunta all'altezza del Monastero delle Cappuccine, anzichè fare dietro front, ha proseguito verso via Don Minzoni e via Del Mausoleo facendo, in pratica, il giro dell’Edificio Scolastico, passando accanto al Mausoleo dei 40 Martiri  e vicino alla chiesa della Madonna del Prato. Ricordiamo che quest' anno ricorre il 71° anno della strage dei 40 Martiri (22/6/1944).

    Poi la Processione ha proseguito, preceduta come sempre dal suono sinistro delle “battistrangole” (le campane delle chiese come è tradizione, nei tre giorni che precedono la Pasqua sono ancora “legate” e quindi non vengono suonate) lungo il consueto itinerario (ma con la variante sopra descritta) fino alla chiesa di S. Domenico.

                                                

5 aprile 2015:  -  Auguri di BUONA PASQUA  a TUTTI


                                            

Aprile 2015 -  “Trasparenza e Durezza” mostra bi-personale di Caterina Satta e Paolo Camiz

TRASPARENZA
 E
 DUREZZA
 

La pittura su vetro di CATERINA SATTA dialoga con le sculture in ferro di PAOLO CAMIZ

 Dal 2 – 31 Aprile 2015

Palazzo del Bargello

  

   Inaugurata giovedì 2 aprile presso la Galleria d’arte contemporanea del Palazzo del Bargello di Gubbio, la mostra bi-personale dal titolo “Trasparenza e Durezza” che ha visto dialogare le opere pittoriche su vetro di Caterina Satta con le sculture in ferro di Paolo Camiz.

  
  Caterina Satta è un'artista le cui radici sono saldamente ancorate alla sua terra di Sardegna, terra antica e per certi versi misteriosa, ricca di tradizioni e di simbolismi.
   Rielaborando la tecnica della pittura "sottovetro", un'antica forma di artigianato ormai in disuso, quasi dimenticata, e coniugandola ad un linguaggio attuale, l'artista racconta le leggende legate al mare, l'aspra bellezza della sua terra, la fatica delle donne intente al proprio lavoro e la stupefacente vivacità di accostamenti di colore e la ricchezza dei gioielli nei costumi di un popolo che proprio attraverso il colore distingueva i giorni di festa da quelli di lavoro. I colori che asciugano all'aria, senza bisogno di cottura, questa tecnica, nata con l'arte stessa del vetro, in seguito è stata trascurata dai grandi maestri vetrai, rimanendo una delle più accessibili in campo artigianale perchè permette di imitare, in maniera piuttosto fedele, l'effetto su oggetti di uso più quotidiano. La pittura di Caterina Satta affronta un aspetto delle arti visive che riguarda la storia delle civiltà.
    Paolo Camiz nato a Roma nel 1938, in una famiglia borghese di ebrei non osservanti. Gli eventi della storia, le leggi razziali, hanno influito in modo fortunatamente non tragico sulla sua infanzia, costringendo però la sua famiglia a riparare in Svizzera. L’amicizia della sua famiglia con due importanti artisti, Mirko Basaldella e Corrado Cagli, dei quali visitò numerose mostre, gli permisero di conoscere l’arte contemporanea, in particolare la scultura. Caratteristica distintiva della scultura originalissima di Camiz è la destrutturazione e ricomposizione allo stesso tempo di oggetti che si ripetono. Per questo motivo le sue composizioni vengono definite “Monomanie”. Ogni soggetto riprodotto contiene infatti l’unione, la disgregazione di singoli e riconoscibili elementi. Un dialogo dunque tra pittura che accarezza un materiale fragile ed etereo come il vetro e la scultura che della forza e della durezza del ferro ne fa il suo veicolo estetico.

    INFORMAZIONI ED ORARI DI APERTURA

Dal 2 – 31 Aprile 2015 – nei giorni di apertura del Palazzo del Bargello
(dal giovedì alla domenica e festivi, negli orari di apertura del Palazzo).

www.museogubbio.it - info@museogubbio.it - Tel. 0759220339

                                                              

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