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   CRONACA SETTEMBRE 2014
   
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1-3 Settembre 2014: Il Sentiero di Francesco da Assisi a Gubbio (6° edizione)
10 Settembre 2014: 532 anni fa moriva il "Duca Federico"
11 Settembre 2014: Festa della Traslazione di S.Ubaldo
20 Settembre 2014: Gubbio con il Campanone festeggia  il 1870 e "Roma italiana"

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1-2-3 Settembre  2014: Il Sentiero di Francesco da Assisi a Gubbio (6° edizione)


     Grande partecipazione, nonostante i giorni di pioggia, per la sesta edizione del pellegrinaggio a piedi "Il Sentiero di Francesco".
   
Ogni anno, ciclicamente, durante il cammino viene proposto ai pellegrini un aspetto particolare del tema conduttore generale della "Riconciliazione" che quest'anno è declinato in funzione della "natura", dopo i temi "con se stessi", con "Dio", con i "fratelli" degli anni passati.

   

   Il cammino tra Assisi e Gubbio sui passi del Poverello in ricordo della sua fuga da Assisi in direzione di Gubbio ha visto la partecipazione di un gran numero di pellegrini, provenienti da tutta l'Italia, che nonostante l'inclemenza del tempo,  in tre giorni, dal 1° al 3 settembre, sono giunti in marcia a Gubbio, presso il Parco della Chiesa della Vittorina, ora chiamato "Parco della Riconciliazione", a Gubbio dove San Francesco vestì il suo primo saio e dove incontrò e ammansì il Lupo.

 

 

    Francesco, dopo il clamoroso gesto della sua spoliazione e del rifiuto dell’autorità paterna, da Assisi arrivò infatti a piedi fino a Gubbio, forse attratto dalla fama di santità del grande vescovo Ubaldo morto nel 1160. Qui, alla scuola dei lebbrosi e del vescovo Villano, ebbe la possibilità di approfondire la sua vocazione e le modalità per viverla integralmente.
    In questa sequenza di eventi, Francesco percorse in effetti due sentieri paralleli: quello terrestre, geograficamente contrassegnato, che va da Assisi a Gubbio, e quello spirituale e di riconciliazione.
    Centinaia sono stati i partecipanti totali, che hanno soggiornato lungo il Sentiero, tra accoglienza povera (impianti sportivi, eremo, parrocchie) e agrituristico – alberghiera;  la loro provenienza è stata molto varia: da Lazio, Lombardia, Trentino, Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Marche e - naturalmente - dall’Umbria.

   Anche quest'anno, in cammino con i pellegrini, i lupi italiani della Associazione degli affidatari allevatori del lupo italiano, in ricordo del famoso episodio dell'ammansimento del Lupo di Gubbio da parte di Francesco.

    In questa edizione il "Sentiero" si è aperto per accogliere l’intenso programma di “Gubbio Ben .. essere”, per aprire una riflessione sul tema e la lotta alla fame nel mondo, che il primo degli obiettivi: “Millennium Development Goal O.N.U.”. Infatti nell'Abbazia di Vallingegno dopo un momento di raccoglimento in Chiesa con il vescovo Ceccobelli e il parroco Don Revelant, è stata presentata la “fiamma del Ben…essere”, una creazione di Giampietro Rampini, che racchiude 3 significati: riscalda il cuore e ci apre alla solidarietà planetaria per affrontare la fame nel mondo, illumina la mente e facilita quindi la ricerca scientifica sulla malattie della nutrizione, aggrega gli uomini, crea una occasione di incontro, quindi avvia sinergie.
   I
Custodi del “Fuoco francescano della pace” hanno assistito il prof. Paolo Brunetti nella accensione della fiamma, nel suo ruolo di presidente Unicef Umbria. Prima di avviare il cammino nell'ultima tappa che va da Vallingegno al Parco della Vittorina, è stato tagliato “il nastro verde della fame” da parte del Sindaco di Gubbio, Filippo Stirati.

   Dopo la Messa celebrata dal Vescovo Ceccobelli nella Chiesa di S. Francesco e la cena servita nel chiostro della stessa, con i prodotti a km zero di Coldiretti Campagna Amica, in collaborazione con Rosati Ospitalità, sono stato consegnati alcuni attestati:

    Premio «Lupo di Gubbio per la Riconciliazione»  a Francesco Canale,  giovane di origini campane che nonostante una grave forma di disabilità, ha basato la sua esistenza sull’idea di non essere vittima e prigioniero di se stesso e della sua condizione fisica. Tutto questo lo ha portato a vivere in maniera serena, realizzandosi nel campo dell’arte e della scrittura. Infatti la motivazione del premio recita: «Per aver trovato dentro di sé tutte le energie e la forza per non essere vittima della sua condizione fisica, da una parte, e – dall’altra – di una società che è abituata a inserire le persone in categorie a seconda delle diversità. Per aver trasformato quella che poteva essere considerata una "vita persa in partenza" in un’esistenza unica e meravigliosa. Per tutto il coraggio che, con la sua arte e la sua stessa vita, trasmette alle persone che lo incontrano sul loro cammino».

   Il "Sentiero di Francesco" ha salutato i pellegrini con uno spettacolo di musica, intrattenimento e testimonianze, alla presenza della corale Cantores Beati Ubaldi, e dei musicisti dell’accademia Resonars di Assisi.
   Molto emozionante anche la testimonianza dell’attore, regista e scrittore Fabio Salvatore che da anni sta lottando contro il cancro e che ha appena scritto il libro
“Il tuo nome è Francesco - A piedi nudi lungo la via del perdono”, dopo aver sperimentato il dolore per l’uccisione del padre in un incidente, causato da un pirata della strada.

Vedi l'album delle foto
(foto: agenzia Press News e Simone Minelli)

                                              

10 Settembre 2014 - 532 anni fa moriva il "Duca Federico"


   La notizia della ricorrenza e' sfuggita a molti, ma noi non vogliamo farla passare sotto silenzio.... in fondo il nostro personaggio e' pur sempre  un "Eugubino nel mondo"!
  Stiamo parlando di Federico da Montefeltro.... Oggi sono 532 anni dalla sua morte. Infatti
morì il 10 settembre 1482 (10 anni prima che Colombo scoprisse l'America!). Era nato a Gubbio il 7 giugno 1422, figlio naturale del Conte Guidantonio da Montefeltro, che governava il piccolo stato di Urbino, di cui Gubbio faceva parte dal 1384, anno in cui gli amministratori del comune di Gubbio, con una lungimiranza politica che ha del miracoloso, chiesero di farne parte, dopo i vari tentativi, disastrosi, ad opera dei Gabrielli di istituire a Gubbio una loro "Signoria".
   Federico, il Duca, seppure tra luci ed ombre, fu sicuramente un personaggio, tra i più illustri e famosi di quel
l'eccezionale periodo storico che va sotto il nome di Rinascimento.
   Trasformò il Ducato di Urbino nella maggiore potenza militare della penisola, ma non trascurò l'aspetto più importante del Rinascimento, infatti grazie al suo mecenatismo molti artisti ebbero modo di sviluppare le loro doti. Famosa fu la biblioteca di Federico, unica in quell'epoca per vastità e pregio, l'intera biblioteca (oltre 1760 codici manoscritti) venne acquistata dal Papa Alessandro VII nel 1657. Da allora costituisce il nucleo più importante della Biblioteca Apostolica Vaticana.
    Gubbio, la sua città natale, fu sempre tenuta in grande considerazione da Federico, che vi soggiornava volentieri e dove fece costruire anche un Palazzo ducale, con il suo celebre studiolo. A Gubbio la sua famiglia trascorreva lunghi periodi lontano dall'impegnativa corte Urbinate, a Gubbio nacquero alcuni delle sue figlie e il suo erede Guidobaldo I°.
   Federico incise in maniera decisiva anche su problematiche, questioni ed intrighi politici del tempo, tant'è che recentemente è stato dimostrato dallo storico Marcello Simonetta un suo coinvolgimento nella congiura dei Pazzi che il 26 aprile 1478 tentò di annientare il potere della famiglia Medici a Firenze.

Urbino: Chiesa di San Bernardino (Mausoleo dei Duchi)
I sarcofaghi di Federico (a Sn) e di Guidobaldo I° (a Dx)


                                              

11 Settembre 2014 - Festa della Traslazione di S.Ubaldo


   Come ogni anno, si è rinnovato il tributo di affetto e di devozione verso il nostro patrono, S. Ubaldo, nel giorno che ricorda "La Traslazione", cioè il trasferimento (820 anni fa) in cima al monte del Suo Corpo, 34 anni dopo la morte, l' 11 settembre 1194, due anni dopo la sua Canonizzazione.
   Gli eugubini, con ogni mezzo, hanno raggiunto la
Basilica; nel pomeriggio anche una processione è salita dal Duomo.
   Alcuni eugubini sono "andati a S. Ubaldo" di buon mattino, portandosi il pranzo al sacco, e come usava un tempo, hanno atteso la sera vicino al Patrono, ma questa tradizione si sta affievolendo. Moltissimi invece sono saliti nel pomeriggio per assistere alla Santa Messa, concelebrata dal vescovo Mario Ceccobelli
, dal Rettore della Basilica Don Fausto Lupini e Don Ubaldo Braccini, nonché il Vescovo emerito Pietro Bottaccioli.

   Tra gli altri erano presenti il presidente dell’Università dei Muratori Fabio Mariani, i Presidenti delle Famiglie Ceraiole e i Capitani e Capodieci dell’edizione 2014 della Festa dei Ceri.

   Al termine della messa, tutti poi si sono trasferiti nel chiostro per un piccolo rinfresco offerto dall’Università dei Muratori in collaborazione con le Famiglie Ceraiole.

 

    Per l'occasione è iniziata anche la raccolta delle offerte per l'acquisto di un grande organo per S.Ubaldo da collocarsi nell' abside della Basilica di S.Ubaldo al posto di quello attuale, piccolo e vecchio.
 

 

                                              

20 Settembre 2014 - Gubbio con il Campanone festeggia  il 1870 e "Roma italiana"


   Il «Campanone» di Gubbio, anche quest’anno ha suonato per celebrare la "breccia di Porta Pia": la presa di Roma e la fine dello Stato della Chiesa, governato dal Papa, completando così l’unità d’Italia il 20 settembre 1870, anche se, a quel punto, restavano ancora fuori  il Trentino Alto Adige e il Friuli.
   A quanto ci è dato sapere, Gubbio è l’unica città d'Italia che ancora oggi ricorda ufficialmente l’evento a distanza di 84 anni dalla "soppressione" della celebrazione che venne sancita dalla legge n. 1726 del 27 dicembre 1930.
In effetti, questa Festa (20 settembre) era stata istituita, nel 1895, in occasione del 25° della presa di Roma, con la Legge n. 401 promulgata il 19 luglio 1895 dal Re Umberto I, per affermare il carattere laico dello Stato Italiano, dopo il riconoscimento del principio della “separazione dei poteri“ tra lo Stato e la Chiesa previsto dalla Legge sulle Guarentigie approvata nel 1871 dal Parlamento.
  La Legge n. 401 del 1895 fu abrogata in seguito alla firma dei Patti Lateranensi dell'11 febbraio 1929. Infatti,la Festa Nazionale del 20 settembre fu sostituita, con la Legge n. 1726, promulgata il 27 dicembre 1930 dal Re Vittorio Emanuele III, dalla festività dell’11 febbraio, appunto per celebrare la firma dei Patti Lateranensi.

 

 

   Alla battaglia finale per la presa di Roma parteciparono anche circa 15 soldati eugubini, del resto la presenza di volontari eugubini si era fatta sentire già nella sfortunata difesa della Repubblica Romana del 1849 e nella battaglia di Mentana del 1867, dove aveva partecipato Cesare Migliarini.



   Anche quest’anno i Campanari effettuano le solite tre suonate, alle 8.00, alle 12.00 e alle 19,00.
    La ricorrenza non è mai mancata nel calendario delle suonate ufficiali del Campanone.


 

  in passato il 20 settembre era una giornata di festa, da celebrare con ancor maggiore solennità.

   Nel 1928, per esempio, così scriveva il periodico locale “Il Risveglio Eugubino”: “Per la celebrazione del XX settembre in ogni finestra venne esposto il tricolore e alla sera i pubblici edifici furono sfarzosamente illuminati.
Applauditissimi furono gl’inni della Patria suonati in Piazza Oderisi dal Concerto Comunale che svolse poi uno scelto programma musicale”
.

    Il 20 settembre 1929, nonostante i "Patti Lateranensi" fossero stati promulgati pochi mesi prima (11 febbraio 1929),  sui muri di Gubbio era possibile leggere il seguente manifesto:
  
“Cittadini, la data gloriosa che oggi celebriamo, riassume il periodo più glorioso nella storia della Patria nostra, che fu urto di armi e di forza di pensiero, nell’ulteriore vicenda di dolori e di gioie, di gesta epiche che sembrano ancora leggenda, sino all’avveramento del sogno di tutti i martiri e di tutti i pensatori: Roma capitale d’Italia.
    Da Roma mossero i nuovi legionari per la conquista dei giusti confini e le aquile, spiccando il volo dal Campidoglio, ne guidarono il cammino.
   Sono gli spiriti delle Camicie Rosse di Garibaldi, dei fanti del re di Sardegna, quelli dei grigio-verdi di Vittorio Veneto che, uniti, formano corona in un cielo di gloria, mentre dai cuori s’innalza ancora l’invocazione del
Poeta: O sole, che tu mai nulla possa vedere di più grande di Roma!”
  
Durante quella giornata (20 settembre 1929) il tricolore aveva sventolato dai pubblici edifici e da numerose abitazioni.

   Ma già l'anno dopo (1930) l’intesa “fra lo Stato Italiano e il Vaticano” aveva fatto perdere alla data del 20 settembre “il carattere di un tempo”. Nonostante tutto la città rimase imbandierata per tutto il giorno.

 
 Da qualche finestra di Gubbio è spuntata fuori, anche ai giorni nostri, la bandiera tricolore e anche in luoghi ricchi di storia e di significati.

   Molto interessante al riguardo l'attività storic
a svolta dai promotori ed aderenti al gruppo Facebook "Gli Amici di Angelico Fabbri".


   Angelico Fabbri
(Gubbio 1822-1882) è stato il principale personaggio del Risorgimento eugubino. Studente di farmacia a Bologna iniziò negli anni quaranta del'Ottocento la sua carriera di cospiratore, patriota, politico e militare. Ricoprì tutte le principali cariche pubbliche eugubine, compresa quella di sindaco. Fu consigliere provinciale e, per due volte, deputato alla Camera nazionale.

                                                  

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