Dal 13 al 19
ottobre 2014 si è svolto in tutta Italia, con oltre 150 eventi, la
Settimana del
Pianeta Terra.
Manifestazioni che hanno inteso richiamare l’attenzioni dei
cittadini sulla cultura geologica, il rispetto per l’ambiente, la
cura per il territorio. Gli eventi hanno anche avuto l’intento di
divulgare l’inestimabile patrimonio che l’Italia possiede, non solo
dal punto di vista artistico e monumentale, ma anche ambientale,
geologico in particolare, facendone strumento di promozione
turistico-culturale.
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E' stata anche un’occasione per far conoscere il ruolo che le
Geoscienze italiane svolgono quotidianamente per servire i bisogni
della società civile: ambiente, energia, clima, salute, risorse
naturali, rischi naturali, erosione delle coste, geomateriali,
salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e
monumentale. Non ultimo c’è l’obiettivo di trasmettere l'entusiasmo
per la ricerca e la scoperta scientifica ed incrementare il dialogo
tra scienziati e tecnici da una parte, politici e decisori
dall’altra.
È indubbio che investendo su ambiente, energia, clima,
alimentazione, salute, risorse e riduzione dei rischi naturali, si
possa migliorare qualità della vita e sicurezza del nostro
territorio.
A Gubbio si sono tenute due manifestazioni con il coordinamento del
Prof. Marco Menichetti (marco.menichetti@uniurb.it).
Giovedì 16 Ottobre – conferenza divulgativa sul tema:
Terremoti a Gubbio tra
attualità e memoria storica
Gli archivi storici della città di Gubbio conservano molte
informazioni riguardanti eventi sismici dei secoli passati. Uno
studio dettagliato ha permesso di reperire importanti documenti che
testimoniano come il territorio eugubino e le regioni circostanti
siano stati frequentemente interessati da eventi sismici più o meno
intensi. Eventi dei quali si hanno testimonianze continue nei riti
religiosi, nella devozione al Patrono Sant'Ubaldo, fino
all'iscrizione sulla campana principale della città (Il "Campanone"
del Palazzo dei Consoli).
Domenica 19 Ottobre –
Escursione geologica lungo la Gola del Bottaccione.
Lungo la
Gola del Bottaccione, partendo
dalle mura della città di Gubbio è possibile leggere la storia
geologica della Terra degli ultimi 150 milioni di anni.
La successione stratigrafica esposta conserva nella porzione
superiore, anche il limite Cretaceo/Terziario (Era secondaria/Era
Terziaria), il cui studio ha permesso di elaborare la teoria sulla
scomparsa dei dinosauri legata all’impatto di un meteorite sulla
superficie terrestre. Una facile passeggiata ha permesso di
conoscere le rocce che attraverso il loro studio è stato possibile
ricostruire la storia della terra, le variazioni climatiche del
passato, l’ambiente di formazione e l’evoluzione della vita.
E' stato anche possibile osservare come la Gola del Bottaccione sia
stata da sempre parte integrante della vita della città di Gubbio
sia con la captazione delle sorgenti, con l’acquedotto
medioevale che con l’uso dell’energia fornita
dall’acqua ed utilizzata dai mulini disseminati lungo il corso del
Torrente Camignano.
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