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   CRONACA OTTOBRE 2013
   
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03 ottobre 2013: Il nostro ospedale è tra i primi d'Italia
04 ottobre 2013: Il Papa Francesco ad Assisi
04 ottobre 2013: Si é spento a Thionville (Francia) "Peppino Del Frate"
05 ottobre 2013: Il Cardinale Maradiaga alla Basilica di S. Ubaldo
07 ottobre 2013: Aperta la strada-variante da Madonna del Ponte a Mocaiana
10 ottobre 2013: Nuovo numero della rivista del "Santuario di S. Ubaldo" on line !
26 ottobre 2013: Il Vescovo americano di Scranton in visita a Gubbio
30 ottobre 2013: Sono 40 anni che i Ceri rappresentano l'Umbria
30 ottobre 2013: Mostra del Tartufo

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3 Ottobre 2013 - Il nostro ospedale è tra i primi d'Italia


   Oggi un articolo del giornale "La Repubblica" (vedi) colloca il nostro ospedale comprensoriale di Gubbio e Gualdo Tadino al nono tra i migliori ospedali d'Italia.
   E' quanto si desume dal rapporto dell'Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari) che classifica i 1.440 ospedali pubblici e convenzionati italiani confrontandone le prestazioni per dimensione, posizione geografica, specializzazione.
   Sono 47 i parametri valutati dall'Agenas e la classifica generale scaturisce dalla loro somma. Il prestigioso riconoscimento si riferisce all'attività sanitaria del 2012.
    Questo ospedale comprensoriale, inaugurato nel marzo 2008, che ha sostituito i due vecchi ospedali esistenti a Gubbio e a Gualdo Tadino, (la cui chiusura non è stata sempre ben accettata da una parte della popolazione) sta dimostrando il suo valore e i suo buon funzionamento.
   Tale risultato non può non costituire una buona occasione per esprimere il giusto apprezzamento a tutti gli operatori, a tutti i livelli. E' certamente merito loro se la qualità dell' assistenza, a partire ovviamente dall'aspetto medico-scientifico, é di primissimo piano.
   Ovviamente non sfugge a nessuno la necessità di continuare a lavorare per mantenere alto il livello qualitativo della sanità nel nostro territorio, per rispondere con adeguatezza ed appropriatezza alla domanda di salute dei cittadini, senza cedere alle lusinghe di soluzioni "centralizzanti" tendenti a ridurre o spostare servizi in altri centri, rispondendo a logiche non propriamente sanitarie.

                                                

4 Ottobre 2013 - Il Papa Francesco ad Assisi


   Visita di Papa Francesco ad Assisi, accolto da migliaia di persone che lo hanno salutano festanti al suo passaggio con l'auto "papamobile".

   Tanti gli argomenti toccati dal Papa nei suoi molteplici discorsi durante la giornata: "Auguri a tutti gli italiani, alla persona del capo del governo, qui presente" ha detto papa Francesco, ricordando che il 4 ottobre è la festa del patrono d'Italia, San Francesco, e riferendosi alla presenza alla messa del capo del governo italiano, On. Enrico Letta.
    "Preghiamo per la Nazione italiana, perché ciascuno lavori sempre per il bene comune, guardando a ciò che unisce più che a ciò che divide". Ha aggiunto durante l'omelia della messa celebrata sulla piazza di San Francesco.
   "Rispettiamo ogni essere umano - ha detto il Papa - cessino i conflitti armati che insanguinano la terra, tacciano le armi e dovunque l'odio ceda il posto all'amore, l'offesa al perdono e la discordia all'unione" e continuando "Sentiamo il grido di coloro che piangono, soffrono e muoiono a causa della violenza, del terrorismo o della guerra, in Terra Santa, tanto amata da san Francesco, in Siria, nell'intero Medio Oriente, nel mondo".
    La "mondanità spirituale uccide - dice Bergoglio - l'anima, le persone, la chiesa....Questa è una buona occasione per fare un invito alla Chiesa a spogliarsi", ha detto il Papa, parlando "a braccio", nella Sala della Spoliazione di San Francesco, primo Papa a visitarla in 800 anni. "La Chiesa siamo tutti, dal primo battezzato: tutti siamo Chiesa e tutti dobbiamo andare per la strada di Gesù che ha fatto una strada di spoliazione lui stesso, ma qualcuno chiede: di cosa deve spogliarsi la chiesa? - ha proseguito - deve spogliarsi di un pericolo gravissimo che minaccia ogni persona nella Chiesa: il pericolo della mondanità....chiediamo la grazia per tutti i cristiani che il Signore ci dia a tutti il coraggio di spogliarci dallo spirito del mondo, che è la lebbra, il cancro della società, è il cancro della rivelazione di Dio: lo spirito del mondo è il nemico di Gesù. Chiedo al signore che a tutti noi ci dia questa grazia di spogliarci".

    E' stata indubbiamente una gran bella giornata!
Come Eugubini ci auguriamo che il Papa possa decidere, in un prossimo futuro, di far visita anche a Gubbio... in fondo, lo ricordiamo (non certo a Lui !) che Gubbio rappresenta la città dove è avvenuta la "vestizione" di Francesco, la città dove si è concretizzata la sua definitiva conversione. Quindi se proprio non vogliamo dire che a Gubbio ha preso vita il "francescanesimo", sicuramente possiamo affermare che la nostra città è la seconda patria di Francesco, la città che lo ha accolto e nutrito proprio all'inizio del suo percorso verso Dio.
   E poi Gubbio... è la patria di
S. Ubaldo, un Santo rivoluzionario e riformatore che sicuramente ha rappresentato un esempio e un modello anche per Francesco d'Assisi. Non dimentichiamo che quando Francesco arrivò a Gubbio, nell'inverno tra il 1206 e 1207, la "canonizzazione" di S. Ubaldo era avvenuta soltanto 15 anni prima!

   Oggi tanti sono stati gli eugubini presenti in Assisi per l'occasione, in molti vi sono addirittura giunti percorrendo a piedi il Sentiero di Francesco, quel sentiero che il Poverello percorse, in direzione Gubbio, in quel lontano inverno di oltre 800 anni fa.

                                                

4 Ottobre 2013 - Si é spento a Thionville (Francia) "Peppino Del Frate"


   Si é spento nella città di Thionville, in terra francese, il 4 ottobre 2013, PEPPINO DEL FRATE, nato a Gubbio il 18 agosto 1948.
  V
isse quindi i primi anni della sua vita tra le mura di Gubbio, ma nel 1960 raggiunse in Francia il padre Ottavio Del Frate e la madre Linda Fiorucci emigrati già da qualche anno.
  Ogni volta che tornava nella sua terra natale riallacciava i fili di un amore mai sopito con tutti gli amici ed i parenti (Traversini, Manuali, Vagnarelli, Fiorucci, Martini).
   Ricordava spesso che da bambino aveva girato la ruota per fare le corda con il padre Ottavio che aveva eriditato il mestiere di "cordaro" dal nonno Giuseppe.
   Il suo cuore ceraiolo batteva per San Giorgio ed aveva un rispetto affettuoso per il Santo protettore Ubaldo trasmesso ai figli Rachel, Cathy e Nicolas.
   Era così forte la passione per la sua Gubbio che tornava ogni anno dividendosi tra il borgo di San Agostino e San Martino in Colle. Aveva coinvolto anche la sua adorata moglie Jacqueline che lo seguiva ed aveva imparato a preparare le delizie della cucina eugubina. Quando parlava delle tradizioni eugubine, ricordano i fratelli Giorgio, Fabrizio e le sorelle Paola e Wilma, gli brillavano i profondi occhi neri, perché era un conoscitore attento di quella "vecchia" Gubbio ormai quasi scomparsa.
   A tutta la famiglia Del Frate, da sempre preziosa collaboratrice delle nostre attività, vanno le più sentite condoglianze dell'Ass. Eugubini nel Mondo.

                                              

5 Ottobre 2013 - Il Cardinale Maradiaga alla Basilica di S. Ubaldo


   Sabato 5 ottobre il cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), Presidente di Caritas Internationalis e uno degli otto membri del gruppo di cardinali chiamati da Papa Francesco a consigliarlo nel governo della Chiesa universale e a studiare un progetto di revisione della Curia romana, ha concelebrato la Santa Messa nella Basilica di Sant’Ubaldo.

  In una affollata basilica, il cardinale, dopo aver ricevuto il saluto del nostro vescovo Mons. Mario Ceccobelli, ha esaltato la santità  del nostro patrono e l'affetto e la devozione che il popolo di Gubbio ha verso S.Ubaldo.
  Di certo, la visita del cardinale nella nostra città, rafforzerà la possibilità di avere in un prossimo futuro Papa Francesco a Gubbio.

    Il cardinale ha anche ricordato gli stretti rapporti del suo paese con un gruppo imprenditoriale della Famiglia Colaiacovo "grazie ad una società eugubina che opera nel campo delle estrazioni minerarie, in Honduras è stato possibile creare ricchezza e lavoro. L'impresa deve avere un ruolo sociale, accanto alla necessità del profitto. Altrimenti diventa speculazione".
    Al termine della Messa il cardinale si è a lungo soffermato a colloquio con i presenti, ha assistito ad una esibizione degli sbandieratori di Gubbio nel chiostro della Basilica. Quindi poi ha proseguito la sua visita andando alla chiesa dei Muratori (S. Francesco della Pace) e alla chiesa della Vittorina, mentre nel pomeriggio ha fatto visita all'Eremo di Fonte Avellana.
Il Cardinale a colloquio con Don Fausto Panfili, Rettore della Basilica di S. Ubaldo e il maestro Renzo Menichetti del Coro "Cantores beati Ubaldi" (a Sn); A Dx, il cardinale saluta Madre Dorotea, rettore della Casa Famiglia S. Lucia


La Sig.ra Marcella Marcelli, ricorda al Cardinale la lettera (a lato) scritta a Papa Francesco chiedendogli di venire in visita a Gubbio.

                                             

7 Ottobre 2013 - Aperta la strada-variante da Madonna del Ponte a Mocaiana


   L’Anas ha aperto oggi al traffico il tratto Madonna del Ponte-Mocaiana della variante alla strada statale 219.
   Il nuovo tratto, lungo 6 chilometri, in pratica costituisce il prolungamento
verso Umbertide dell'attuale strada-variante. Dall'altra parte, l'ultimo tratto (Montefiore - Branca) era stato inaugurato nel maggio 2005.

   «La giusta domanda di una migliore mobilità, di maggiore sicurezza e di una più elevata qualità della vita dei residenti – ha sottolineato il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, – trova finalmente un’importante risposta nella variante che oggi viene inaugurata. Il vecchio tracciato della strada statale attraversa i centri urbani di Semonte, Casamorcia, Raggio e Mocaiana ed é contraddistinto da numerosi accessi e punti di confluenza con strade locali che costituiscono un ulteriore elemento di difficoltà nella fluidità del traffico».

    La nuova opera costituisce il primo lotto del più ampio progetto di realizzazione della variante che va da Gubbio ad Umbertide e che consentirà un più agevole collegamento con la strada Europea E45.
  « L'inaugurazione di questa opera rappresenta un risultato di particolare rilevanza per tutto questo territorio, ma anche per il sistema viario regionale e nazionale - ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini - abbiamo voluto inserire nel programma delle nostre opere la realizzazione di questo stralcio della nuova strada perché qui eravamo in presenza di una situazione particolarmente critica, sia dal punto di vista della sicurezza, sia per una adeguata mobilità del pesante flusso di traffico che interessa questa arteria. Come Giunta regionale, rimaniamo impegnati su quanto abbiamo sempre sostenuto e cioè che, quando lo Stato restituirà alla Regione le somme che abbiamo anticipato per la realizzazione di quest'opera, queste saranno utilizzate per la realizzazione di nuovi stralci di questa strada'»
   Alla cerimonia di inaugurazione della variante hanno partecipato, oltre
alla Presidente della Regione Umbria e il Presidente dell' Anas, l’Assessore ai Trasporti della Regione Umbria, Silvano Rometti; l’Assessore alla Viabilità della Provincia di Perugia, Domenico Caprini; il Commissario Straordinario del Comune di Gubbio, Maria Luisa D’Alessandro, e il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Rocco Girlanda; il Vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli, il consigliere regionale Andrea Smacchi.

   Il nuovo tratto è lungo esattamente 5,9 km, dei quali circa 5,5 sono in rilevato. Lungo il nuovo tracciato sono presenti soltanto 2 svincoli: lo svincolo di Gubbio per l’allacciamento al vecchio tracciato della strada statale 219 e alla strada “della Contessa” e lo svincolo di Mocaiana per il collegamento al tracciato attuale della strada statale che va ad Umbertide. Sono stati realizzati anche un ponte e 8 tra sovrappassi e sottopassi. L’opera nel suo complesso ha richiesto un investimento di 22,7 milioni di euro.
   Per completare l’itinerario della strada fino all’intersezione con la E45 (Monte Corona) è necessario ultimare il 2° lotto, dallo svincolo di Mocaiana a quello di Umbertide. La lunghezza di questo intervento sarà di 19 km e l’investimento necessario è di circa 245 milioni di euro.
  L’Anas sta valutando la possibilità di eseguire il lavoro suddividendolo in stralci funzionali che consentano, una volta acquisiti i finanziamenti necessari, di "completare l’opera", ma speriamo vivamente che questo "concetto" non si debba tradurre con aforismi del tipo: "a pezzi e bocconi" o "campa cavallo...".
   Crediamo che tutti abbiano la consapevolezza che le strade servono per attraversare i territori e Gubbio, pur non essendo il più popoloso, è il comune con il territorio più esteso dell'Umbria con i suoi 525 km²... pur tuttavia è l'unico grande Comune della Regione che non è attraversato nè da una superstrada (4 corsie) nè da una ferrovia (sic!).

Percorri la strada su

                                               

Ottobre 2013 - Nuovo numero della rivista del "Santuario di S. Ubaldo" on line !

    32 anni fa, nel marzo 1981, usciva il primo numero de il "Santuario di Sant'Ubaldo" che negli anni ha fatto conoscere agli eugubini le immagini, le notizie, le iniziative e la vita che si svolge intorno al Corpo incorrotto del Nostro Patrono e della sua Basilica.
   In questi trentadue anni li "Santuario di Sant' Ubaldo" è entrato nelle case di tanti Eugubini sia a Gubbio che nel Mondo portando ovunque la gioia dell'appartenenza al popolo di S.Ubaldo.

    Dal 7 gennaio di quest'anno, i frati francescani hanno lasciato la Basilica che è ritornata sotto la diretta giurisdizione del Vescovo Mario Ceccobelli che ha affidato
l'incarico al suo vicario Mons. Fausto Panfili e ad un giovane sacerdote Don Stefano Bocciolesi.
    Il bollettino, che negli ultimi anni non era uscito con grande regolarità, ricompare immediatamente e vuole essere ancora la voce del Santuario anche per i tanti Eugubini sparsi nel mondo, come ha scritto il Vescovo Ceccobelli:
    «Il Bollettino, che ha avuto la sua massima diffusione durante il rettorato di Padre Igino Gagliardoni, tornerà non solo nelle case di Gubbio, ma anche in quelle degli eugubini sparsi nel mondo. E sono moltissimi, disseminati in tutti i continenti. Attraverso questo prezioso strumento potranno conservare il contatto con sant’Ubaldo e con Gubbio, addolcendo così la nostalgia per loro città, con le sue case assiepate sotto lo sguardo protettore del Santo, che veglia dall’alto del suo monte».

Puoi scaricare e leggere
 il nuovo numero
del

Santuario di Sant'Ubaldo


libero-free
(occorre qualche minuto di pazienza)
 


 


                                                            

26 ottobre 2013 - Il Vescovo americano di Scranton in visita a Gubbio


   Sabato 26 ottobre ha fatto visita a Gubbio, proveniente da Assisi, un gruppo di 130 americani con in testa il Vescovo della Diocesi di Scranton, Joseph Bambera.
  Di questa Diocesi
fa parte anche Jessup, tant'è che il Vescovo Bambera, negli ultimi due anni, a Jessup ha celebrato al mattino della festa la Messa per i ceraioli ed ha presenziato all'alzata dei Ceri.
  Inoltre quest'anno ha benedetto la grande statua di S. Ubaldo donata dagli eugubini ai "cugini" americani, per essere utilizzata nella processione che a partire da quest'anno precede la corsa, analogamente a come viene fatto a Gubbio.
 

    La comitiva è giunta a Gubbio verso le 9.30 di Sabato, proveniente da Assisi. Quindi è proseguita per la Basilica di S. Ubaldo, dove è avvenuto l'incontro con il Vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli, seguito dalla concelebrazione della S. Messa.

   La visita e la Messa celebrata in Basilica, ai piedi dell'urna contenente le sacre spoglie di S.Ubaldo, alla presenza silenziosa e discreta dei Ceri, hanno contribuito sicuramente a far meglio comprendere al Vescovo e al gruppo di americani presenti l'intimo ma indissolubile legame che esiste tra la festa, la corsa e la devozione al Santo.
   Il vescovo Ceccobelli, durante il pranzo che è seguito alla visita della città, ha invitato il Vescovo Bambera x la festa dei Ceri di questo prossimo anno, invito che è stato accolto con gioia.

                                               

30 ottobre 2013 - Sono 40 anni che i Ceri, con la loro immagine, rappresentano l'Umbria


   Quaranta anni fa, il 30 ottobre 1973 il Consiglio regionale approvava la legge n° 37 che assegnava alla Regione Umbria il proprio stemma: “...costituito da elementi geometrici raffiguranti in sintesi grafica i tre Ceri di Gubbio, di colore rosso, delimitati da strisce bianche, in campo argento di forma rettangolare, ...”.
   Fu premiata l'idea grafica di due giovani architetti napoletani che venne scelta tra 77 progetti partecipanti al concorso nazionale bandito per l'occasione.
   Con la scelta dello stemma si procedeva così, con un atto di alto valore istituzionale, in quel processo di costruzione della giovane Regione guidata da: Pietro Conti (Presidente della Giunta) e Fabio Fiorelli (Presidente del Consiglio regionale).
   A quaranta anni di distanza il Consiglio regionale dell'Umbria ha voluto ricordare quell'evento con una celebrazione pubblica cui hanno partecipato i Presidenti del Consiglio Eros Brega, e della Giunta regionale Catiuscia Marini, il Commissario del Comune di Gubbio Maria Luisa D'Alessandro, gli architetti napoletani Gino e Alberto Anselmi ideatori del bozzetto con i Ceri di Gubbio e Mario Tosti, presidente dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea.


   E per l'occasione è stata
allestita anche una mostra negli spazi sottostanti lo Scalone d'Onore di Palazzo Cesaroni, dove è possibile vedere alcuni di quegli elementi che sono parte sostanziale della Festa dei Ceri: i Ceri Mezzani, le piccole statue dei Santi; le tre brocche; le divise delle tre famiglie dei Ceraioli e quelle dei due Capitani. La mostra resterà aperta fino la 11 gennaio (dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00; sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00; esclusi i festivi).

Le Foto della cerimonia sono opera di Giancarlo Belfiore e tratte dal CORRIERE DELL'UMBRIA (Vedi altre foto)

   Presenti gli Sbandieratori di Gubbio, i Presidenti delle Famiglie Ceraiole (Ubaldo Minelli per i Santubaldari, Vittorio Fiorucci per i Sangiorgiari e Alfredo Minelli per i Santantoniari), nonché il Presidente e vicepresidente della “Università dei muratori” (Fabio Mariani, Giuseppe Allegrucci), il presidente del “Maggio eugubino” (Lucio Lupini) e il vescovo di Gubbio (Mario Ceccobelli). Presente anche dal vescovo emerito Pietro Bottaccioli.

   Gli Architetti Gino e Alberto Anselmi, ai quali era già stato consegnato il "Premio Bandiera" nel 2008, hanno ricordato che l’idea fu suggerita dall’immagine dei tre Ceri in una cartolina degli anni Venti, inviata dal nonno materno e conservata tra i ricordi di famiglia. E i Ceri ai due architetti richiamavano l'idea di un passato ancora vivo e sentito di valori civili e religiosi, ancora fortemente vivi. Oltre a ciò la forma stessa dei Ceri, con la loro geometria essenziale permetteva soluzioni molteplici e moderne interpretazioni grafiche.

   E' stato il presidente dell'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea, prof. Mario Tosti, a riferire la storia dei fatti che hanno portato all'individuazione dei Ceri come simbolo più adeguato per l'Umbria:
«Alla Commissione per lo stemma arrivarono 77 bozzetti, presentati da 52 concorrenti: 29 bozzetti vennero subito eliminati per insufficienza progettuale ed esecutiva; ad essi se ne aggiunsero altri 21 per inefficacia nella visualizzazione dei simboli e altri 9 per ingenuità nei riferimenti storico-culturali ed ovvietà simbolica. La Commissione esaminò allora i 18 bozzetti rimasti scegliendone 7, dotati di un notevole timbro grafico e che si prestavano a un’immediata memorizzazione visiva. La Commissione degli esperti scelse all’unanimità il bozzetto numero 25, contrassegnato dal motto "I Ceri di Gubbio" ».

   La Presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini ha voluto sottolineare quello “spirito unitario” dei primi tempi dell'istituzione Regione emerso dalle testimonianze raccolte e la necessità che “anche oggi si recuperi quella consapevolezza da parte delle forze politiche nel ribadire la validità delle motivazioni che spinsero allora chi scelse il simbolo della Regione ad adottarlo come senso di identità e di appartenenza a questa collettività”.

   Anche il Presidente del Consiglio regionale Eros Brega ha affermato come “oggi ci sia bisogno di esaltare questo spirito di unità, il senso di appartenenza alla comunità regionale e i valori che sono stati assunti nel Dna della nostra regione: la cultura della coesione sociale, delle differenze, del pluralismo, della cooperazione che i nostri padri costituenti seppero così ben interpretare e valorizzare e che sono racchiusi e tramandati dietro quel simbolo, i tre ceri, che celebriamo oggi e che fa riconoscere l'Umbria in tutto il mondo”.

   Il Commissario del Comune di Gubbio, Maria Luisa D'Alessandro, ha pronunciato parole appassionate sull'importanza della festa dei Ceri:
« ...ciò che la rende eterna e incorruttibile – ha detto – non è se un Cero è caduto o se uno ha distanziato di molto l'altro, cose in verità anch'esse importanti, ma è il sentirsi popolo e il rinvigorire la propria identità grazie ai Ceri. Finché ci sarà un "IO" che si trasforma in "NOI", la Festa dei Ceri continuerà ad essere unica, coinvolgente, affascinante e difficilmente catturabile in schemi e regole, degna di essere riconosciuta patrimonio immateriale dell'umanità...»
Riportiamo integralmente il testo del discorso del Commissario Dott. Maria Luisa D'Alessandro

   Durante la cerimonia sono stati anche
proiettati i video di tre protagonisti della Commissione che nel 1973 scelse lo stemma: Francesco Mandarini, componente della commissione giudicatrice (assessore regionale nel 1973 e poi presidente della Regione); Bruno Toscano, storico dell'arte, uno dei tre esperti-consulenti della commissione (gli altri erano lo storico Roberto Abbondanza e il grafico Umberto Raponi); Lucio Manna, segretario della Commissione.

Per l'occasione la Regione ha prodotto anche un video commemorativo dei 40 anni dello Stemma (Vedi)
 
Dichiarazione dell'ex Sindaco Orfeo Goracci
Discorso del Presidente Eros Brega
Corriere dell'Umbria
Il Messaggero
La Nazione
Giornale dell'Umbria

                                                  

30 Ottobre - 3 Novembre 2013 - Mostra del Tartufo


   Si è aperta il 30 ottobre la XXXII edizione della Mostra del tartufo di Gubbio, la fiera del fungo ipogeo più famoso al mondo che ha riempito le vie della città di profumi, sapori e colori dell'autunno.
  Cinque i giorni dell'esposizione, che ha chiuso i battenti domenica 3 novembre e ha portato in città laboratori di cucina, banchi d'assaggio al sapore di tartufo bianco e nero, showcooking, momenti di spettacolo e di alta gastronomia.
   Da 32 anni ormai il ponte di Ognissanti a Gubbio è sinonimo di
Mostra del Tartufo: tante le novità in questa edizione 2013, che è stata caratterizzata anche quest'anno dalla tradizionale fiera, dalla qualità degli ospiti, dei prodotti in esposizione e degli eventi, pensati per sposare al meglio il binomio territorio-gastronomia. Come accaduto lo scorso anno, anche nel 2013 il tartufo ha invasoi social network: sono cresciuti di giorno in giorno i clic sulla pagina Facebook dedicata alla mostra (Tartufo di Gubbio), sull'account Twitter (Tartufo in tavola) e sul blog Tartufo in tavola, il primo in Italia interamente dedicato agli amanti, agli chef e agli...assaggiatori del prezioso fungo ipogeo.
 per saperne di più: www.tartufodigubbio.it
 

                                              

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