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   CRONACA GIUGNO 2013
   
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02 giugno 2013: Festa dei Ceri Piccoli
03 giugno 2013: La Giornata dell’Emigrante Italiano in Argentina
06 giugno 2013: Inaugurato all'ospedale il punto di ascolto "fior di loto"
08 giugno 2013: La “Festa dei Popoli” a Semonte
09 giugno 2013: Sfida tra i tre Capodieci... con la Balestra
16 giugno 2013: 53 anni fa, a Gubbio, la visita ufficiale di un Capo di Stato...
22 giugno 2013: Celebrazioni per il 69° anniversario dell’eccidio dei 40 Martiri
27 giugno 2013: All'età di 79 anni scompare Nello Ontano
28 giugno 2013: Andiamo sulle Dolomiti: "un viaggio tra Storia, Fede e Natura"
30 giugno 2013: Festa di S.Ubaldo a Thann

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02 Giugno 2013 - Festa dei Ceri Piccoli


   In una giornata caratterizzata da un tempo incerto e a tratti piovoso, i piccoli ceraioli di Gubbio hanno alzato i Ceri e puntualmente hanno iniziato la Festa dei Ceri Piccoli 2013.
   I Capitani:
Jacopo Zebi (Primo) e Roberto Merli (secondo) e i Capodieci: Giovanni Pelicci  per Sant’Ubaldo, Matteo Vantaggi per San Giorgio e Stefano Baffoni per Sant’Antonio, hanno guidato i loro ceraioli nel rendere omaggio al nostro Patrono.

   La festa ha rappresentato anche l'occasione del battesimo ceraiolo per Alessia Aprile, sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi
, eletta lo scorso 30 mag
gio.

    Nonostante l'incertezza del tempo, è stata archiviata una bella Festa dei Ceri Piccoli. I Capodieci, i Capitani hanno guidato i loro giovani ceraioli in una bellissima corsa fino alla Basilica di S. Ubaldo e tanti sono stati i bambini, anche molto piccoli, che hanno potuto assaporare il "dolce peso della stanga".

   La Festa dei Ceri Piccoli, pur essendone storicamente accertata l'esistenza già alla fine del 1800, è stata ripresa nel 1951 dall' Associazione Maggio Eugubino.

                                                  

3 Giugno 2013 - La Giornata dell’Emigrante Italiano in Argentina


    Il 3 giugno si celebra a Buenos Aires e in tutta l’Argentina la Giornata dell’Emigrante Italiano.
   In questo giorno di festa, molto sentito nella nazione e in particolare dalla popolazione di origine italiana che è oltre il 50 per cento dei residenti, si rende omaggio a tutti gli emigranti italiani che tanto hanno dato al patrimonio spirituale e materiale dell’Argentina.
   Una precisa legge dello stato istituisce la Giornata dell’Emigrante Italiano, come riconoscimento e tributo della Repubblica Ar
gentina a tutti gli italiani che, votati ai valori del lavoro e del sacrificio, dell’onestà e della perseveranza, hanno resto grande l’Argentina.
   La data del 3 giugno è stata scelta per commemorare la nascita del generale Manuel Belgrano, eroe nazionale argentino di origini italiane. Infatti tra le tante famiglie di emigranti che lasciarono l'Italia approdando sulle coste del Sud America, ci fu la famiglia formata da Domenico Belgrano Peri, un ligure giunto a Buenos Aires da Imperia e la moglie, María Josefa González ai quali il 3 giugno 1770 nacque Manuel Belgrano, creatore della Bandiera Nazionale Argentina, considerato uno dei padri dell'indipendenza dei Paesi sudamericani dalla Spagna.
    L'Italia ha dato all'Argentina anche scrittori come Ernesto Sabato, musicisti del tango come Astor Piazzolla, calciatori come Antonio Valentin Angelillo, Omar Sivori, Lionel Messi e Gabriel Batistuta, piloti automobilistici come Juan Manuel Fangio, industriali come Agostino Rocca, e anche capi di stato come l'Eugubino Arturo Frondizi. E oggi non possiamo non citare Papa Francesco
!
    Il fenomeno migratorio è bagaglio imprescindibile della storia d'Italia di cui va recuperata la memoria a salvaguardia anche della nostra identità.
 

                                                 

6 Giugno 2013 - Inaugurato all'ospedale il punto di ascolto "fior di loto"


    Al nuovo ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino è stato inaugurato un punto di ascolto denominato “Fiore di loto” dedicato alle donne con tumore al seno.

   Il progetto nasce dalla collaborazione tra la direzione medica, gli operatori del presidio ospedaliero eugubino-gualdese e l’AELC (Associazione Eugubina per la Lotta contro il Cancro).
    il punto di ascolto, situato nell’agorà dell’ospedale,
sarà aperto ogni mercoledì dalle ore 9 alle 12 (075-9270535).
    Le volontarie dell’AELC offriranno attività di ascolto, informazione ed aiuto alle donne e ai loro familiari, promuovendo il lavoro di rete e la cultura multidisciplinare del prendersi cura. “In occasione di questa pregevole iniziativa – ha detto il direttore generale Giuseppe Legato - torno ringraziare l’AELC e tutte le associazioni del territorio che danno un contributo costruttivo e integrativo e con cui stiamo lavorando in piena sintonia con un metodo incentrato sulla condivisione e sul confronto. Questo nuovo punto di ascolto si aggiunge alle altre iniziative promosse dal presidio ospedaliero di Gubbio Gualdo Tadino nell’ambito di quel più ampio progetto di accoglienza finalizzato ad umanizzare, migliorare e semplificare il percorso assistenziale nell’ambito della rete ospedale-territorio”.
    La mammella non è soltanto una ghiandola, ma una parte essenziale per la costruzione dell’identità della donna e della sua femminilità, che è rivestita anche di profondi significati affettivi. E’ comprensibile che la scoperta della malattia possa rappresentare un vero e proprio shock emotivo con frequenti reazioni psicologiche di paura, ansia, angoscia, abbattimento, disperazione e importanti esperienze di adattamento legate all’impatto con le terapie, ai loro effetti collaterali e in generale all’evoluzione della malattia.
   La finalità principale del punto di ascolto è quella di umanizzare il percorso della donna che deve affrontare una diagnosi di tumore della mammella, promuovendo un atteggiamento attivo nei confronti del percorso di cura e creando rete tra i professionisti coinvolti.

La Presidente dell'AELC (Ass. Eugubina x la lotta contro il cancro), Orietta Migliarini Colaiacovo e il direttore dell'Asl (Azienda Sanitaria Locale), Giuseppe Legato, inaugurano il "Punto di ascolto".

                                                 

8 Giugno 2013 - La “Festa dei Popoli” a Semonte


    Anche quest’anno si è svolta la consueta “Festa dei Popoli”, ideata e
promossa dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Semonte Sabina Venturi, Anna Rita Belardi, Anna Maria Stacciari e Paola Mercorella, giunta ormai alla IV edizione.
    La festa rappresenta uno scambio di culture e di conoscenze culinarie per un’occasione di integrazione tra bambini e genitori di popoli diversi;
    Quest’anno il filo conduttore dell' attività didattica è stata l’amicizia che inizia in classe, con i nostri vicini e le persone più prossime, per allargarsi a tutto il mondo.
   Prezioso è stato in questa direzione il contributo dell’associazione “L’Impegno” presieduta dal Dr. Luigi Panata; attraverso loro abbiamo iniziato una relazione con i bambini frequentanti alcune scuole della capitale del Burkina Faso.
     Durante l’anno scolastico il rapporto si è articolato in alcuni appuntamenti
nei quali vari membri dell’associazione hanno incontrato bambini e famiglie,
mostrato video e diapositive, raccontato le giornate dei coetanei e gli ambiti
d’intervento degli operatori.
     Agli stand di Marocco, Equador, Macedonia e Albania si è quindi aggiunto
quello coordinato dalla dott.ssa Patrizia Scavizzi, che ha messo in mostra i
prodotti tipici dell’artigianato Burkinabè: stoffe colorate, borse di paglia,
braccialetti, collane, bambole di pezza, piccoli oggetti ed animali intagliati
in legno.
    La sezione Soci Coop Centro Italia di Gubbio presieduta da Elena Rosati ha
esposto la linea di prodotti equosolidali della cooperativa.


                                                 

9 Giugno  2013 - Sfida tra i tre Capodieci... con la Balestra


     Tanti i soci della Società Balestieri che oggi si sono ritrovati presso il "Balipedio" per passare una giornata di festa insieme alle proprie famiglie.

   Il Pranzo è stato preceduto da una
"sfida" inedita a colpi di tiri con la Balestra tra
i tre Capodieci: (Tiziano Palicca di Sant'Ubaldo, Andrea Martiri di San Giorgio e Ubaldo Gini di Sant'Antonio)

  
La sfida, a cui è stata invitata tutta la cittadinanza, è stata condotta con tre verette appositamente realizzate dal maestro d'armi Giampiero Bicchielli.

Albo d'oro delle sfide:
-Anno 2009 (Ceccobelli - Affinito)
-Anno 2010 (Goracci - Girlanda)
-Anno 2011(Don Armando-Padre Pietro)
-Anno 2012 (Lupini - Mariani)


 

   A ricordo della sfida, il "tasso" con le relative verette sarà conservato ed esposto presso il Museo della Balestra, che quattro anni fa si è arricchito di sei "pezzi" di grande valore donati alla Società dei Balestrieri dalla dottoressa Luisa Simoncini Rosset.

La sfida è stata vinta dal capodieci di S. Ubaldo, Tiziano Palicca.
 2° classificato Andrea Martiri di S. Giorgio e 3° Ubaldo Gini di S. Antonio.

16 Giugno  2013 - 53 anni fa, a Gubbio, la visita ufficiale di un Capo di Stato...particolare!


   Era un giovedì caldo ed era festa... festa del Corpus Domini, ad un certo tratto... a metà pomeriggio nel cielo di Gubbio si sente passare un elicottero... sempre più vicino finché è atterrato nel vecchio campo sportivo di S. Benedetto.
   Era il 16 giugno 1960... 53 anni fa!
    Tanta gente era accorsa al "S.Benedetto", dall'elicottero scese un alto ed elegante signore in giacca e cravatta accompagnato da una signora con un vistoso cappello.... erano Arturo Frondizi e sua moglie Elena.
    Arturo era Presidente della Repubblica Argentina, figlio di Giulio e di Isabella Ercoli che 70 anni prima, giovani sposi, per migliorare le condizioni e le aspettative della propria famiglia... con i figli che arrivavano numerosi, avevano deciso di partire da Gubbio ed emigrare in Argentina!
   E le cose andarono proprio come quei giovani sposi desideravano, il lavoro non mancò e con il lavoro il benessere e la possibilità di far studiare tutti i propri figli: Américo (1896) si laureò in Farmacia, Ricardo (1900) diventa un famoso insegnante d'inglese, Silvio (1907) fu avvocato e politico, Risieri (1910) fu filosofo e rettore dell'Università di Buenos Aires, Virginia (1899) insegnante elementare, dal conto manca Maria (1897) che morì molto giovane, Isabella (1903) che sposò Juan Tomas, Ersilia (Tersilia) sposò Virgilio Prosperetti, dal cui matrimonio nascerà in Argentina, nel 1914, Ubaldo che diventerà un famoso professore dell'Università di Perugia e Roma.
    I fratelli mancanti Giulio (1901) e Oreste (1905) divennero dei funzionari.
Arturo (1908) si laurea presso la facoltà di Diritto e Scienze Sociali dell'Università di Buenos Aires, ben presto si dedica alla politica e a 50 anni diventa Presidente della Repubblica Argentina.
    Per Arturo Frondizi Gubbio rappresenta un ritorno alle origini, mai dimenticate! La città vive in un grande clima di festa questo evento: Frondizi rappresentava il concretizzarsi di quel "sogno americano" che aveva pervaso e agitato tante nostre giovani generazioni.
    Il presidente rivede la casa dove era nato suo padre in via Gabrielli 21, riabbraccia amici e parenti.
   A Gubbio incontra anche Enrico Mattei, presidente dell'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) e con lui parla ovviamente di petrolio e di possibili investimenti dell'ente petrolifero italiano in Argentina.
    Si reca in preghiera alla Basilica di S. Ubaldo dove viene fatto salire vicino l'urna del Santo.
    Il giorno successivo assiste alla Festa dei Ceri Piccoli, rinviata proprio per l'occasione.
    Poi, prima di ritornare a Roma, passa per Perugia dove gli viene conferita la "laurea ad honorem" in Scienze Politiche per la sua pubblicazione "Petrolio e Politica" del 1954.

22 Giugno  2013 - Celebrazioni per il 69° anniversario dell’eccidio dei Quaranta Martiri


   Commemorazione del 69° anniversario dell’eccidio dei 40 martiri, fucilati per rappresaglia dalle truppe tedesche all'alba del 22 giugno 1944.
   Cerimonie
religiose e civili si sono svolte durante tutto l'arco della giornata a cominciare dalle ore 6.00 (ora dell'eccidio) presso il Mausoleo
ad opera del    Comune di Gubbio in collaborazione con l’Associazione Famiglie Quaranta Martiri Onlus.

Il Mausoleo e il muro di fronte al quale fu effettuata la strage

    il Mausoleo costruito dal comitato "pro Quaranta Martiri", su progetto dell'architetto Pietro Frenguelli di Perugia, sul luogo dove il 22 giugno 1944 vennero fucilati 40 ostaggi innocenti dalle truppe naziste in ritirata, per rappresaglia, a seguito di una operazione effettuata dalle formazioni partigiane, che aveva comportato la morte di un ufficiale tedesco e il ferimento di un secondo.
  Vogliamo ricordare i nomi dei 40, la loro età:

Allegrucci Giuseppe, anni 34
Baldelli Carlo, anni 34
Baldoni Virgilio, anni 38
Bartolini Sante, anni 55
Battaglini Enea, anni 20
Bedini Ferdinando, anni 39
Bedini Francesco, anni 50
Bellucci Ubaldo, anni 34
Cacciamani Cesare, anni 52
Cacciamani Enrico, anni 50
Cacciamani Giuseppe, anni 19
Farabi Gino, anni 39
Felizianetti Alberto, anni 23
Gaggioli Francesco, anni 17
Ghigi Miranda, anni 30
Ghigi Zelinda, anni 61
Lisarelli Alessandro, anni 23
Marchegiani Raffaele, anni 57
Mariotti Ubaldo, anni 18
Migliarini Innocenzo, anni 40
Minelli Guerrino, anni 27
Minelli Luigi, anni 42
Moretti Franco, anni 21
Moretti Luigi, anni 22
Pannacci Gustavo, anni 36
Paoletti Marino, anni 30
Piccotti Antilio, anni 41
Pierotti Francesco, anni 40
Profili Guido, anni 54
Rampini Raffaele, anni 43
Rogari Nazzareno, anni 50
Romanelli Gastone, anni 17
Roncigli Vittorio, anni 38
Roselli Luciano, anni 23
Rossi Domenico, anni 41
Rossi Francesco, anni 49
Scarabotta Enrico, anni 36
Sollevanti Giacomo,anni 18
Tomarelli Luigi, anni 61
Zizolfi Giovanni, anni 23

  Ci permettiamo di richiamare alla memoria i fatti di quel 1944.

   Il 1944 fu l'anno della "guerra a Gubbio".
Infatti la nostra città finì per trovarsi al "fronte" in mezzo gli opposti schieramenti. Gli Alleati, dopo lo sbarco in Sicilia (10 luglio 1943) avevano iniziato la loro risalita lungo la penisola italiana e avevano condotto una lunga e accanita battaglia per occupare il settore di Cassino la cui conquista (18 maggio 1944) permise alle divisioni britanniche e statunitensi di continuare l'avanzata verso il nord unendosi, il 25 maggio, presso Littoria con le truppe sbarcate ad Anzio il 22 gennaio 1944. Insieme continuarono l'avanzata verso Roma, che cadde nelle loro mani il 4 giugno 1944, due giorni prima del grande sbarco nel nord dell'Europa, in Normandia (6 giugno). La loro avanzata proseguì poi in direzione di Livorno e Firenze, ma i Tedeschi costituirono una prima linea di sbarramento (Linea del Trasimeno) e contestualmente una nuova e robusta linea di difesa più a nord, la cosiddetta linea gotica, posta attraverso l'Appennino tosco-emiliano. 

   L' 11 giugno 1944, superati il lago di Bolsena ed i monti Sabini, il fronte sul territorio italiano correva approssimativamente lungo la zona Talamone, Orbetello, Mandano, Sorano ed Orvieto, per poi scendere, nella valle del Tevere e del Nera, tra Narni e Terni, fino a sud di Rieti e di Cittaducale.
   Il 20 giugno 1944 il X Corpo d'armata britannico occupava Perugia senza difficoltà; incontrava invece alcuni ostacoli già sulle colline che si trovano a nord del nostro capoluogo di Regione. Quei primi ostacoli dimostravano che "La fase di inseguimento delle truppe di Kesselring in ritirata era terminata. La linea tedesca era stata adesso ristabilita. Kesselring aveva ripreso il controllo delle sue formazioni ed era più che mai deciso a ripetere i successi difensivi dell'anno precedente. Gli Alleati avrebbero dovuto pagare in uomini e soprattutto, in tempo, per ogni chilometro della loro avanzata dal Trasimeno alla linea Gotica" ( W. Jackson).
   Il 30 giugno 1944 si era conclusa la “Battaglia del Trasimeno”, che aveva visto scontrarsi lungo la “Trasimene Line” la X Armata Tedesca e l’VIII Armata Inglese. La “Trasimene line”, o “Albert line” come la indicavano i tedeschi, era una linea difensiva realizzata dai tedeschi che partiva da Castiglion della Pescaia sul Tirreno per raggiungere l’Adriatico poco a sud di Ancona.
   Dopo giorni di combattimenti con alterne vicende, le forze alleate riuscivano finalmente ad entrare in possesso di Arezzo (16 luglio 1944) e dintorni. Siena era già conquistata (3 luglio 1944). Sul fronte adriatico Partigiani e militari italiani avevano liberato Macerata il 30 giugno, e successivamente le truppe alleate raggiungevano la zona di Ancona ed iniziava la battaglia per la città, terminata il 18 luglio con la sua conquista. Lo stesso giorno  sulla costa tirrenica, si verificava un cedimento del fronte tedesco e gli alleati raggiungevano l'Arno ad est di Pisa, mentre il giorno successivo (19 luglio) entravano in Livorno. Pisa per la liberazione dovrà attendere il 2 settembre, mentre Firenze sarà liberata l'11 agosto.
   Gubbio fu liberata il 25 luglio 1944
e fino quel giorno fu duramente bombardata dalle artiglierie tedesche che, dai monti circostanti, battevano la vallata per contrastare e rallentare l'avanzata delle truppe di liberazione.
   Da questo quadro storico, seppure scarno e necessariamente schematico, si può capire come il territorio del nostro Comune insieme a quello dei comuni limitrofi (Umbertide, Pietralunga, Cantiano, Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico e Gualdo Tadino) venne a trovarsi in una fascia geografica che vide, soprattutto nel periodo marzo-luglio 1944, un progressivo intensificarsi di operazioni e scontri bellici tra gli opposti schieramenti, con l'aggiunta delle forze partigiane.
   Purtroppo in mezzo a tante armi c'erano anche tanti civili inermi che spesso sono stati oggetto e vittime di ingiustificate violenze e di crudeli esecuzioni.
   Per quanto riguarda il Comune di Gubbio, oltre alla crudelissima e tristemente famosa esecuzione dei "40 Martiri" del 22 giugno 1944, occorre ascrivere alla storia anche la morte di tanti altri civili innocenti, come le nove vittime  del bombardamento del 13 giugno a Branca, le due di S.Angelo dopo Serra, le tre di Villamagna, le tre di Padule e di S. Martino che recentemente sono state riportate alla memoria da Gianluca Sannipoli, e poi molti altri casi singoli.
   Oggi purtroppo dobbiamo affermare che non esiste un elenco preciso e definitivo, riteniamo infatti che l'elenco contenuto nella delibera n° 312 adottata dalla Giunta Municipale di Gubbio in data 13 aprile 1954 ( ricordata in un recente lavoro di Don Ubaldo Braccini & Fabrizio Cece) sia poco attendibile in quanto accomuna civili non armati "morti in seguito a rastrellamento" e "morti in combattimento". L'elenco inoltre è anche alquanto incompleto giacché alcuni morti non vi figurano affatto. Per esempio non vi figura Ubaldo Palazzari, figlio di "Rigo de Ragnetto", 18 anni, morto a Fontanelle il 4 luglio 1944, colpito da una scheggia di bomba mentre si trovava davanti la sua casa colonica.
   Vorremmo sollecitare nuovamente la stesura di un elenco definitivo, per poter restituire alla memoria i nomi dei "morti civili non combattenti" che trovarono la morte nel Comune di Gubbio a seguito dei fatti storici sopra ricordati, nel 1944.
    Il Consiglio Comunale di Gubbio ha pienamente recepito tale richiesta tant'è che, nel gennaio 2011, ha approvato all'unanimità' un ordine del giorno (a firma dell'allora Presidente del Consiglio, Antonella Stocchi) tendente ad
«incaricare studiosi/ricercatori per la stesura di un elenco definitivo, per restituire alla memoria i nomi dei civili che trovarono la morte nel nostro comune; individuare, in collaborazione con gli enti e le associazioni interessate, un luogo ove sistemare una lapide o altro elemento commemorativo riportante i nomi di tutte queste vittime innocenti della guerra».
   Vogliamo sperare che il tutto non cada nel dimenticatoio, anzi auspichiamo che che presto si possa realizzare una degna sistemazione di una lapide o cippo che riconsegni alla storia e alla memoria i nomi di tutte quelle vittime della guerra, innocenti e dimenticate.
                    

   

27 Giugno  2013 - All'età di 79 anni scompare Nello Ontano


   Questa mattina si è spento all'età di 79 anni Nello Ontano a causa delle conseguenze di un incidente domestico avvenuto nel mese di gennaio.
   Nello è stato una figura importante nella vita politica e civile di Gubbio, appassionato ceraiolo di S.Antonio di cui è stato anche Capodieci nel 1970 ed anche Presidente della famiglia nel 1988.
  Certamente è stato un punto di riferimento importante per santantoniari ma anche "alto personaggio"  (e non solo per la sua mole) per tutti i tre Ceri. La Famiglia dei Santantoniari ha deciso di allestire dal pomeriggio la camera ardente alla chiesa dei Neri.
   Nel 1981, Nello fu anche tra gli ideatori dell'albero di Natale che ancora oggi, ogni anno, illumina il Natale eugubino. Il comitato degli alberaioli ha emanato una nota:
    "Oggi per gli Alberaioli è un giorno di dolore: si è spento Nello Ontano, tra i brillanti ideatori dell’Albero di Gubbio e memoria storica di oltre un trentennio di vita dell’associazione. Lo ricorderemo sempre per il suo impegno totale, la passione, la forza delle scelte e l’amore incondizionato per la città e le sue tradizioni. Lo ricorderemo, con tanto affetto, salire su verso il Monte con il sorriso e la battuta sagace. Sempre".
    E' doveroso ricordare l'impegno sociale nell'Avis e in diverse altre associazioni nonché il grande impegno politico durato tutta la vita.
    L'ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci, oggi consigliere regionale, lo ha ricordato così: "Oggi ci ha lasciato una delle figure più belle e straordinarie di Gubbio. Se ne è andato il Gigante buono. Amato e ben voluto da tutti. Era un pò testardo quando prendeva una cantonata, ma era dotato di una umanità senza limiti, incapace di fare del male anche ad una mosca che gli ronzava sul naso.
   Ha dedicato la sua vita agli altri con grande spirito di servizio. E' immensamente più quello che ha dato rispetto a quello che ha ricevuto.
   Per oltre 60 anni è stato un riferimento a una bandiera della Festa dei Ceri e del suo S. Antonio in particolare.
   Altri hanno certamente più titoli di me in questo campo per parlarne, mi limito quindi a dire che è stato un modello per la sua generazione e per i giovani ma anche i giovanissimi di oggi.
    Il suo fisico imponente gli facilitava 'l'incavià' il Cero durante l'alzata, cosa che ha fatto fino in età avanzata. Per decenni ha organizzato e seguito il posizionamento dei pennoni nei vari punti della città annunciando così il maggio di festa. E' stato uno dei fondatori del gruppo degli alberaioli, donatore di sangue all'Avis da sempre, protagonista del gruppo del 'ruzzolone', vicino alla Gubbio calcio e per tanto tempo controllore dei biglietti prima dell'avvento dei moderni Stwart. E chissà (e me ne scuso) quanti soggetti e quanti ruoli tralascio; una persona carismatica e sempre attiva: un uomo che amava la vita.
   La politica e il partito hanno accupato tanta parte della vita di Nello. Da sempre comunista e nelle fila di quel Partito ha svolto il ruolo di Consigliere Comunale. Nel 1991 con la fine del grande PCI è stato tra i fondatori di Rifondazione Comunista e se RC di Gubbio è stata un fenomeno nazionale ciò è dovuto anche a figure come 'Nellone': belle, pulite, oneste, credibili, capaci di rapportarsi con i cittadini. In quante case entrava con 'facilità' (e spesso ci ha portato me e altri "dirigenti") per il tesseramento, una campagna elettorale, una raccolta di firme,.. e giù caffè, pane e salame e bicchieri di vino!
    E' stato il principale organizzatore delle feste dell'Unità al Teatro Romano negli anni 70 e 80 e delle "cene rosse" al Faro Rosso e al Picchio Verde da quando è nata Rifondazione Comunista. Ho avuto con lui un bel rapporto umano e politico, non era ipocrita e non aveva difficoltà a criticare (me compreso) per quello che secondo lui non era fatto bene. Gli devo moltissimo sul piano politico, ma ancor più sul piano umano, soprattutto per la vicinanza nei momenti più duri e difficili.
    Caro Nello l'affetto che in queste ore gli Eugubini ti stanno manifestando a centinaia, sicuramente a migliaia, sono la prova di quanto grande, profondo, indelebile sia il segno che la tua straordinaria vita ha lasciato in questa comunità. Con le lacrime agli occhi non posso che dirti GRAZIE! Compagno Nello ti sia lieve il peso della terra"
.

                                                 

28 Giugno  2013 - Andiamo sulle Dolomiti: "un viaggio tra Storia, Fede e Natura"


   Come tutti gli anni, la prima domenica di Agosto sulla vetta del Col di Lana il "Gruppo Alpini del Col di lana" organizza una giornata di commemorazione di tutti i caduti della 1° Guerra Mondiale.

   Il
Col di Lana comporta, per noi Eugubini, inevitabilmente, il ricordo fantastico dell'edizione di una Corsa dei Ceri 1917, di cui sei anni fa è stato celebrato il "novantesimo".

   Inoltre dallo scorso anno una statuina di S. Ubaldo è stata collocata nella cappellina sulla vetta. Fu una giornata altrettanto memorabile, quanto quella del 2007: al termine della Messa concelebrata dal nostro vescovo Mons. Mario Ceccobelli e dal vescovo emerito Mons. Pietro Bottaccioli (che avevano raggiunto la vetta di buon mattino in elicottero) una statuina di S.Ubaldo (opera di Enrico Nicchi), al canto de "O Lume della Fede" ha percorso in processione il breve tratto che va dal cratere della grande mina alla cappellina.
   
A trasportarla due militari: uno italiano ed uno austriaco.
   Evidente il significato della cerimonia nel senso di "riconciliazione" e di condanna della guerra. La motivazione è basata sul fatto che S. Ubaldo, nel 1985, Papa Giovanni Paolo II lo ha definito
"Santo della Riconciliazione" (leggi).

 

         S. Ubaldo "Santo della Riconciliazione" in vetta al Col di Lana

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Anche quest'anno, domenica 4 agosto, in occasione dell'annuale giornata in ricordo dei caduti della Grande Guerra di entrambi gli schieramenti, sicuramente diversi eugubini saliranno di nuovo in Vetta al Col di Lana.
E' un occasione
di storia, di ricordo, di fede e di affetto verso S.Ubaldo.


   E' in atto l'organizzazione di
viaggio con un autobus per una "tre giorni sulle Dolomiti": un viaggio tra Storia, Fede e Natura, che prevede, oltre la visita del Col di Lana (domenica 4 agosto), anche l'ascesa in funivia in vetta alla Marmolada con visita guidata dei luoghi ove combatterono i fanti eugubini del 51° fanteria (Sabato 3 agosto) ed infine visita al lago di Misurina e tre cime di Lavaredo (Lunedì 5 agosto).

programma del viaggio

Si invitano gli interessati a rivolgersi all'agenzia che cura l'organizzazione:

SCRIGNO VIAGGI E TURISMO
Via B. Ubaldi (Centro direzionale Prato)
Tel. 075-9221771

scrigno@scrignoviaggi.it

La vetta del Col di Lana (m. 2462) e sullo sfondo La Marmolada (m. 3342)

Le tre cime di Lavaredo e il Lago di Misurina


                                              

30 Giugno 2013 - Festa di S.Ubaldo a Thann


 
Appuntamento a
   
Thann, in Francia, Alsazia, per la:

 

"Cremation
  des
  trois Sapins"

  (l'accensione dei tre Abeti).

   Thann, questa graziosa cittadina francese, è la "figlia primogenita di Gubbio". Essa ci ricorda la famosa storia del  dito di S. Ubaldo e con Gubbio rappresenta: "il più antico gemellaggio d'Europa" e a riprova del fatto che il gemellaggio ha radici molto profonde, non è mancata la presenza di Eugubini nonostante l'assenza della delegazione ufficiale del Comune di Gubbio.
Presente infatti la delegazione della nostra Associazione Eugubini nel Mondo e quella della Famiglia dei Santubaldari, guidata dal Presidente Avv. Ubaldo Minelli. Una trentina di Eugubini in tutto, alcuni dei quali provenienti anche da Francia e Lussemburgo.

   Dopo il ricevimento ufficiale in Comune, i Vespri solenni, in onore di S.Ubaldo nella magnifica Collegiale a Lui dedicata e gremita di folla fino all’inverosimile, dove hanno riecheggiato le note dell’Inno O lume della fede cantato in italiano dal Coro dei Piccoli Cantori di Thann, magistralmente diretto da Jean-Pierre Janton.

    La processione con la statua del Santo per le vie della città fino alla piazza dove gli “abeti” sono stati accesi secondo il consueto cerimoniale. La manifestazione è continuata con lo stupendo spettacolo di fuochi d’artificio.
   Quindi in Comune il tradizionale scambio di doni tra le delegazioni ufficiali a cui ha fatto seguito la “firma del libro d’oro” da parte dei “crematores” del 2013

   Quest’anno i “Sapins” sono stati accesi rispettivamente: dal sindaco della città tedesca di Sigmaringen (anch'essa gemellata con Thann), Thomas Schärer; da Francoise Gehenn, pastore a Thann e da Jean-Paul Dumel, presidente dell'ufficio del Turismo di Thann e grande amico di Gubbio.

    L’ospitalità riservata agli Eugubini da parte del Comune di Thann, dal Sindaco Jean-Pierre Baeumler e dell’Ufficio del Turismo  è stata eccezionale e, come sempre, la famiglia di Tino Calligaro, con la moglie "Nini" e la figlia Valérie, si é enormemente adoperata per rendere piacevole il soggiorno di tutti gli Eugubini presenti, realizzando anche l'ormai tradizionale "Pasta Party" all'aperto lungo una via della città.

  
  
 Purtroppo, dopo tanti anni e  per la prima volta, nessun rappresentante ufficiale del comune di Gubbio é stato presente a Thann. Non amiamo la polemica, e ciò che diciamo non deve essere assollutamente interpretato come tale, ma riteniamo che anche in "clima commissariale" la presenza ufficiale di un rappresentante del nostro Comune non sarebbe stato certamente fuori luogo, in fondo il gemellaggio tra Gubbio e Thann e' il più antico d'Europa e il legame che lega le due città è estremamente forte perché rappresentato da S. Ubaldo.




    Infatti il presidente della famiglia dei Santubaldari, Avv
. Ubaldo Minelli, presente alla cerimonia, ha fatto dono al sindaco di Thann di un bel pannello in ceramica, prodotto dell'artigianato eugubino, rappresentante un' immagine classica del nostro Santo.

   Comunque i rapporti tra Thann e Gubbio sono sempre più stretti: il prossimo 24 agosto (sabato) il coro da camera maschile "9 de choeur" di Thann sarà presente a Gubbio ed eseguirà un concerto presso la Basilica di Sant'Ubaldo, insieme con i Cantores Beati Ubaldi, in una serata organizzata insieme al Rettore don Fausto Panfili;

  
   Il coro "9 de choeur" è costituito da nove cantori che hanno coltivato l'arte vocale fin dalla loro più giovane età nell'ambito di corali di ragazzi come i "I Piccoli Cantori di Thann".
  Entrambi i Cori sono diretti da Jean-Pierre Janton, che tra l'altro, ringraziamo, insieme alla moglie Sig.ra Francesca, per la loro squisita ospitalità.
  I "Petits Chanteurs de Thann" molto probabilmente saranno a Gubbio anche nel marzo prossimo in occasione delle festività in ricordo della canonizzazione di S. Ubaldo.



   
                                             

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