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La presenza di un Istituto
Alberghiero a Gubbio sta diventando una reale possibilità, dopo il
voto favorevole dell'apposita Commissione Regionale che nei giorni scorsi ha
infatti approvato un emendamento
presentato dal Consigliere Andrea Smacchi, condiviso e firmato
anche dal Consigliere Orfeo Goracci, che prevede l'istituzione
dell'indirizzo alberghiero
presso l'Istituto
di Istruzione Superiore "Matteo Gattapone" di Gubbio”.
“Dopo un'ampia ed approfondita discussione, sia in sede di audizione che nella
seduta deputata all'analisi del piano complessivo presentato dalla Giunta, si è
arrivati ad una prima espressione positiva su una questione molto sentita non
solo dalla città di Gubbio ma dall'intero territorio - ha spiegato
Andrea Smacchi -
auspico ora che il Consiglio Regionale nel suo complesso possa fare propria
la posizione della Commissione, garantendo in tal modo l'avvio già dal prossimo
anno scolastico dell'indirizzo alberghiero, posizionato in una zona di confine,
che sarà in grado di rispondere puntualmente alla crescente richiesta che viene
anche da fuori regione”.
Sull'argomento
è intervenuto anche il Commissario facente funzione di Sindaco di Gubbio,
Dott.ssa Maria Luisa D'Alessandro:
«Voglio sottolineare che abbiamo espresso la nostra posizione nell'incontro
svoltosi presso la sede del Consiglio Regionale il 10 dicembre u.s., rimarcando
l'assoluta necessitá per il comprensorio eugubino dell'attivazione
dell’indirizzo legato ai "servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità
alberghiera", all’interno dell’Istituto I.I.S. ‘M. Gattapone’ di Gubbio. Tale
scelta è fortemente motivata e suffragata da una serie di fattori, a partire
dalla conformazione territoriale di quello che è il settimo Comune d’Italia per
estensione e dunque con problematiche di isolamento viario e difficoltà di
comunicazioni, che da anni attendono una risoluzione definitiva, e che rendono
difficoltoso agli studenti lo spostamento verso altri centri, sia per le
distanze, che implicano dalle 3 alle 4 ore al giorno di viaggio, che per i costi
diventati per molte famiglie insostenibili. La proposta di istituzione
dell’alberghiero è in linea con la forte vocazione ricettiva, che punta sulla
valorizzazione del turismo, dell’accoglienza, della tradizione eno-gastronomica
e conta su una solida e capillare rete di strutture differenziate a seconda del
target e del profilo economico dell’utenza. Forte è anche la condivisione da
parte della totalità dei soggetti economici, dell’imprenditoria ricettiva, degli
artigiani e degli agricoltori e, dunque, si profila come una insopprimibile
esigenza rappresentativa dell’intera collettività comprensoriale. Gubbio è un
territorio che vede nel turismo una delle risorse principali
–
prosegue il Commissario D’Alessandro
- anche in risposta allo stato di
sofferenza e forte crisi di altri comparti imprenditoriali, come quello
dell’edilizia. Dal punto di vista organizzativo e logistico, l’amministrazione
può contare, oltre che sul sostegno dell’intero tessuto sociale, anche
sull’autonoma gestione dell’indirizzo alberghiero, mettendo a disposizione spazi
adeguati all’interno del contenitore di proprietà comunale in piazza Frondizi
nonché di attrezzature idonee, quali cucine per confezionare pasti e servizi di
accoglienza. Auspichiamo, dunque, che si trovi convergenza tra le posizioni
differenti espresse in questi giorni, dopo il parere favorevole formulato dalla
Terza Commissione di Palazzo Cesaroni il 10 dicembre scorso, e che trovi
accoglienza presso le istituzioni competenti, la richiesta motivata di un intero
territorio che punta sulla vocazione d’area e sull’investimento per future
professionalità ».
Anche l'ex sindaco Orfeo Goracci e attualmente Consigliere Regionale,
interviene con una nota che lascia intravedere qualche difficoltà per il
proseguo dell'iniziativa: «...Una delle poche volte che in Regione (in III
Commissione Consiliare) si è fatta una scelta seria ed equilibrata, approvando
l'attivazione del corso "alberghiero" al Gattapone di Gubbio, si è scatenata una
reazione politica che ho difficoltà a giudicare con serenità. Le ragioni
dell'attivazione del corso di "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità
alberghiera" sono più che logiche ed evidenti, cosa emersa anche nel dibattito
in Commissione.
Gubbio ha tutti i requisiti oltre a essere la realtà più in sofferenza da tutti
i punti di vista.
Gubbio è una delle realtà dell'Umbria a più forte vocazione
turistica.
L'Amministrazione Comunale di quella città ha messo a disposizione, per
l'attivazione di questo corso, il Centro Servizi S. Spirito che ha tutte le
funzioni e i requisiti anche "esagerati" per il corso in oggetto.
Se malauguratamente quanto la Commissione ha determinato dovesse essere
ribaltato, non si potrebbe che avere una lettura di volontà "punitiva" nei
confronti di una città, di un comprensorio, di un'area vasta che non hanno certo
avuto dalla Regione nel corso del tempo chissà quali risposte.
La politica rischia di incanalarsi nell'alveo delle scelte fatte non per
QUALCOSA, ma CONTRO qualcuno.
Voglio essere ancora ottimista auspicando che i Consiglieri non
presentino (o ritirino) l'emendamento di soppressione dell'alberghiero a Gubbio,
sarebbe semplicemente cosa politicamente saggia e figlia del buon senso.
La Presidente Marini non potrà non usare il suo ruolo e la sua
autorevolezza per evitare che Gubbio riceva un altro schiaffo che farebbe
percepire la Regione sempre più distante e "matrigna".
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