Audizione in Regione presso la Seconda Commissione con il Comitato “L'Ultimo treno" e con il Comune di Gubbio: “Il progetto di variante ferroviaria da Fossato di Vico all'aeroporto di Sant'Egidio, relativo alla linea nazionale Alta velocità Ancona-Roma, va inserito nel prossimo Piano regionale dei trasporti. Chiediamo ai consiglieri regionali un impegno chiaro e concreto e un confronto democratico sul progetto”.
   Il Comitato e il Comune di Gubbio hanno ribadito con forza l'estrema utilità di collegare con la rete ferroviaria i territori di Gubbio, Perugia e Assisi, oltre l'aeroporto di Sant'Egidio.
   Sul progetto di variante si sono espressi tutti i consiglieri regionali presenti alla riunione, evidenziando come questa opera infrastrutturale porterebbe benefici per l'intero territorio regionale.
   “Non è possibile permettere che il "Cuore" dell'Umbria venga bypassato dall'alta velocità - ha affermato Alessio Trecchiodi (Presidente Comitato "L'ultimo Treno) - Il nostro progetto di variante va preso in seria considerazione per lo sviluppo economico dell'Umbria. Si tratta di un'opera fondamentale per la stessa vita futura dell'aeroporto”.
    In sostanza, il progetto della linea Fabriano-Foligno proposto dal Comitato “Ultimo treno”, prevede l'inserimento dei territori di Gubbio, Perugia e Assisi sulla rete dell'Alta velocità attraverso la variante di Fossato di Vico.
  Il Comitato suggerisce di bloccare il progetto del raddoppio della linea ferroviaria da Fossato di Vico a Foligno, spostando il tragitto dell'infrastruttura, sempre da Fossato di Vico verso, però, il territorio eugubino (Branca) fino all'aeroporto regionale di S.Egidio, toccando quindi i territori di Assisi e Bastia Umbra.
   Ad ogni buon conto nel documento presentato oggi alla Commissione, il Comitato "L'ultimo treno" spiega che la variante non nega l'attuale tratta Fabriano-Foligno, ma ne realizza un'altra, permettendo un collegamento più veloce tra i due mari (Ancona, Perugia, Firenze, Pisa e Genova) e favorendo l'utilizzazione dell'aeroporto umbro da parte del bacino romano, considerando che l'aeroporto di Viterbo, vista la situazione di crisi finanziaria che il Paese sta attraversando, per il momento nè realizzabile nè pensabile.
    Per Gubbio il treno rappresenterebbe un ritorno dopo la distruzione nel 1944 del famoso vecchio trenino realizzato nella seconda metà del 1800.
    In più di una occasione la nostra Associazione, dalle pagine di questo sito web, ha trattato questo argomento "ferroviario", invitiamo il nostri lettori a ripercorrere la vicenda attraverso i vari link:
2007 - Tanti i treni a Gubbio , ma sono solo... modellini!
2010 - Una Ferrovia che passa per Gubbio?
2011 - Un treno anche per Gubbio!
2012 - Un treno x Gubbio: Raccolta Firme
 

    E' stata inaugurata venerdì 5 ottobre alle ore 17,30 presso la Biblioteca Sperelliana la mostra bibliografica “I Fioretti di San Francesco nelle Biblioteche di Gubbio, Mostra delle più belle edizioni moderne”.
   La mostra rimarrà aperta fino a sabato 3 novembre 2012 e sarà visitabile negli orari di apertura della Biblioteca: martedì – sabato ore 9-13 e 15-19, lunedì chiuso.
   La rassegna rappresenta il primo atto concreto del comitato San Francesco e il Lupo di Gubbio. Centro di documentazione sulla simbologia e mitografia del lupo, sodalizio fortemente voluto dall’Associazione Maggio Eugubino con l’intenzione di approfondire, in modo sempre più articolato, maturo e complesso, questo episodio universalmente conosciuto e “fra i miracoli di San Francesco d’Assisi uno dei più profondamente recepiti ed ancora vivi” (G. Ortalli). L’esposizione prevede una rassegna delle più belle edizioni moderne dei Fioretti, da cui come è noto è tratto l’episodio del «santissimo miracolo che fece santo Francesco quando convertì il ferocissimo lupo d’Agobbio» (cap. XXI, e corona una prima perlustrazione effettuata non solo nei fondi della Biblioteca Comunale Sperelliana, ma anche nella Biblioteca San Francesco, nella Biblioteca Diocesana e nella Biblioteca Agostino Steuchi di San Secondo, enti che gentilmente hanno messo a disposizione il loro prezioso materiale per dare corpo e sostanza all’iniziativa in oggetto.

   Con Gaetano Bettelli, 85 anni, scompare un eugubino di grande spessore umano, molto conosciuto negli ambienti di tutte le tradizioni cittadine.
   La sua disponibilità e il suo impegno verso la propria città gli avevano fatto ottenere l'onorificenza di "Benemerito nel servire" ricevuta dal Rotary Club Gubbio nel 2009.
   Noi lo vogliamo ricordare citando proprio una parte della motivazione con la quale gli fu consegnato quel premio:
    «...Gaetano è il "decano" della famiglia dei Bettelli di S. Martino, eugubino e ceraiolo di grande passione, è stato Capodieci di S. Giorgio nel 1974 e Presidente della Famiglia dei Sangiorgiari negli anni 1980-1982 ed attualmente ne è archivista nonché importante memoria storica. Da molti anni ha in gestione le statue dei Santi dei Ceri, curandone con affetto e devozione le eventuali ferite conseguenti alla Corsa. Ma il suo spirito di servizio va al di là dei Ceri per toccare tante altre tradizioni cittadine come la processione del venerdì Santo facendo parte della Confraternita di S.Croce dove si occupa della custodia della chiesa e dei costumi e simboli della Passione utilizzati per la processione. Gaetano è sempre pronto a collaborare con la Curia vescovile e con tante altre istituzioni manifestando slancio, disponibilità, umiltà e grande capacità anche nel fare manuale ».
   Ed è proprio per queste sue capacità da "appassionato artigiano tuttofare" che divenne custode della chiesetta dei Muratori dedicandosi per tanti anni alla cura e al restauro delle statuine dei Santi dopo ogni 15 maggio, succedendo in tale ruolo ad Argeo Nuti, tant'è che un anonimo santantoniaro già 20 anni fa, sul "Via ch'eccoli" del 1992, ne esaltava le rispettive figure in un bel articolo, in dialetto eugubino.
 

   "Tutto Gubbio" e' stata la prima testata giornalistica che dal 2000, settimanalmente, gli Eugubini ricevevano gratuitamente a casa propria; poi dal 2005 era consultabile anche su internet.
    Per circa dieci anni ha rappresentato una voce importante nel panorama giornalistico ed editoriale di Gubbio.

   Aveva cessato le pubblicazioni nel 2009, sostituito da altre iniziative editoriali.
   Un mese fa è ricomparso nel panorama giornalistico della nostra città, con una nuova veste tipografica e con la possibilità di essere consultato via internet e sfogliato anche in formato digitale su tablet e smartphone 

   E' morto a Peckville (vicino a Jessup), dopo una breve malattia e all'età di 86 anni, Lino Anelli.
  Lino era nato a Mocaiana il 5 maggio 1926, figlio di Enrico e Assunta Brestolli.
   Aveva lasciato l'Italia nel 1963 insieme alla moglie Ida Vispi e al piccolissimo figlio "Gianni" (Capodieci di S. Ubaldo a Jessup nel 2006). In America raggiunse due fratelli (Anacleto, deceduto a Jessup nel 2010 ed Alfio, padre di Albert, attuale presidente della Famiglia dei Santantoniari di Jessup) emigrati qualche anno prima. Un altro fratello, Aurelio, è l'unico ad essere rimasto in Italia.
   Dal suo arrivo in America aveva fissato la sua residenza a Peckville (4 Km da Jessup) dove ha abitato per tutta la vita.
   Ha lavorato all'inizio come minatore e poi nell'edilizia per molti anni e con diverse ditte tra cui la "Gasparini Construction".
    Il suo amore per Gubbio e l'Italia non è venuto mai meno e tanti sono stati i viaggi verso la terra natia. Di questa nostalgia ne è testimonianza il piccolo giardino della sua casa diviso equamente tra un campo di gioco per le bocce e un orto molto curato ove erano coltivate anche qualche decina di viti portate direttamente dall'Italia, di cui andava particolarmente fiero.
   Ai figli Frank e John, alle loro famiglie e a tutta la  famiglia Anelli giungano le più sentite condoglianze della nostra Associazione Eugubini nel Mondo.
   Dopo i funerali che si terranno martedì, 23 ottobre, sarà sepolto a Jessup, nel St. John's Cemetery, il camposanto dove si si svolge la visita dei ceraioli al mattino della Festa dei Ceri di Jessup.