Si
è svolto nella vicina
Gualdo Tadino su iniziativa promossa dal
Museo regionale
dell’Emigrazione “Pietro Conti” e dal Polo museale
della città di Gualdo Tadino, con il patrocinio di Rai
Internazional, della Provincia di Perugia e dell’amministrazione
comunale della città il
"Gran Gala dell'Imprenditoria
Umbra": a 26 aziende
protagoniste del tessuto
imprenditoriale regionale, tra cui le due grandi industrie eugubine
del cemento (Colacem,
Cementerie Aldo Barbetti) è
stato conferito il “Premio all’eccellenza”.
Nella seconda parte della serata, invece, sono stati assegnati i
prestigiosi “Premio Globo
Tricolore”, dedicati
all’eccellenza italiana nel mondo e agli studiosi che si sono
distinti per le ricerche sui connazionali all’estero.
Hanno ricevuto il Premio: Danilo Rea, pianista jazz di fama
mondiale, per essersi affermato sulla scena musicale internazionale,
rappresentando l’Italia nel mondo e il mondo in Italia; Gianni
Torres, regista per aver raccontato l'epopea dei nostri
connazionali in Brasile; Flavia Cristaldi, dell'Università La
Sapienza di Roma, per la ricerca e lo studio dei fenomeni migratori;
Matteo Minelli che con la sua azienda Ecosuntek spa si é
distinto nel mondo dell’imprenditoria giovane e nelle fonti rinnovabili; Alberto
Sorbini, Direttore dell’istituto di Storia dell'Umbria
Contemporanea, per la ricerca sull’emigrazione italiana nel mondo;
Vitaliano Vita, in Venezuela, per aver contribuito a
diffondere l’insegnamento della lingua italiana e la comunicazione
italiana all'estero; Libero Panesi, in Spagna, per il
designer italiano. L'editrice Lori Abittan per avere
contribuito a diffondere la cultura delle popolazioni immigrate in
Canada, con particolare riguardo ai connazionali italiani, che nel
"Corriere Canadese" hanno da sempre un’autorevole voce di
rappresentanza.
Infine per la cucina italiana nel mondo è stato premiato lo
chef eugubino Sauro
Scarabotta,
per aver
contribuito a diffondere nel mercato brasiliano la cultura e la
tradizione enogastronomica italiana ed umbra attraverso la
ristorazione, lo spettacolo e l’insegnamento.
Cogliamo l'occasione per inserire alcune notizie biografiche.
Sauro Scarabotta
è nato a Gubbio il 16 ottobre 1965. La sua famiglia é molto
conosciuta in città per la loro attività condotta da più di 40 anni
nel campo della tappezzeria, iniziata e gestita dal babbo Nazzareno,
meglio noto come “Nino” e dalla mamma Giuseppa, con cui da diversi
anni collaborano Laura e Paolo, sorella e fratello di Sauro.
A questa attività sono legati anche tanti bei momenti della giovinezza di
Sauro quando aiutava nell'azienda di famiglia, nel poco tempo
libero, perchè per molti anni è stato impegnato come lavoratore
stagionale nei ristoranti al mare ed in montagna.
Alla fine degli anni settanta/primi ottanta, ha frequentato la
scuola alberghiera di Assisi, poi agli inizi degli anni 90, ha
iniziato a lavorare all’estero organizzando manifestazioni di cucina
italiana in Giappone, Germania, Cile ed Argentina.
Poi il 28 ottobre 1994 Sauro è approdato in Brasile
impegnato in un festival di cucina su invito di Giancarlo Bolla che
é un italiano nato a San Remo, ma residente da più di 50 anni in
Brasile. E in questo grande paese del Sud America, dove la cultura
italiana é molto forte e ben vista, Sauro ha riscosso con la sua
cucina un grande successo e questo lo ha indotto, in un primo
momento, a fermarsi un pò di più del previsto e piano piano a
metterci le radici. Infatti in principio, l’idea era quella di
trattenersi fino al 2000 e poi rientrare a Gubbio invece… non é
andata proprio così! Anche perché in Brasile ha incontrato Rita,
che è divenuta presto sua moglie e socia nel lavoro (già nel
1997, un anno prima del matrimonio, hanno fatto la società per
gestire insieme un ristorante). Rita é brasiliana con origini
italiane sia per parte di madre che di padre. Lei ha lavorato
diversi anni in banca, ma Sauro l’ha convinta a cambiare vita, visto
che anche lei aveva pensato seriamente di andare a studiare in
Svizzera in una scuola alberghiera prima di studiare all’università.
Così dal 1998 lavorano assieme per far funzionare il “Friccó”!
Già il
“Friccò” è il nome che hanno
dato al loro ristorante di San Paolo che oggi ha poco meno di
100 posti e 19 dipendenti. Intanto anche la famiglia è aumentata con
l’arrivo nel maggio 2005 del figlio Enrico Russo.
Il Friccò nasce dal desiderio di creare qualcosa di nuovo senza
dimenticare la tradizione eugubina. A San Paolo 15 anni fa c’erano
soltanto ristoranti di altissimo livello e quindi carissimi oppure
altri molto grandi e popolari. Gli Scarabotta hanno rinnovato
creando un qualcosa che fosse a metà strada tra le 2 cose. «il
mercato di questa città é molto competitivo - ricorda sauro -
le politiche sono aggressive e sono pochi quelli che riescono ad
avere successo. Grazie a Dio, Sant Ubaldo e il nostro impegno e
sforzo, siamo riusciti a fare un gran bel lavoro e continuiamo a
crescere»
Il ristorante si trova in via Cubatão al numero 837, nel
quartiere di Vila Mariana che é vicino all’Avenida Paolista, strada
principale e molto conosciuta di San Paolo.
Nei nostri contatti spesso Sauro ricorda con grande gioia la
soddisfazione di vedere, di tanto in tanto, qualche Eugubino nel suo
locale: «Si, anche se molto pochi, innanzi tutto i miei parenti,
mia madre, mio padre, mia sorella e mio fratello con il cognato Luca
Mosca e le loro figlie Letizia e Lucrezia. Mio Zio Enio Marionni,
mio cugino Fausto Marionni di Mocaiana con la moglie Bruna e i figli
Camilla e Eugenio. Claudio Pierucci con sua moglie Michela Pascolini
e la loro figlia Giulia, Enrico Mischianti e Marco Taccetti che
lavorano all’Alitalia. Poi gli amici Sangiorgiari Nicola Frondizi
con la signora e i figli e Goffredo Pauselli. Qualche anno fa mi é
venuto a trovare, ma non mi ha trovato perche eravamo in ferie,
anche Massimo Faramelli, figlio dello scomparso e indimenticato
Peppebello, che ha un cugino che vive quí».
«Certo
- continua Sauro - Vorrei avere il piacere di ospitare degli
Eugubini nel mio locale un pò più spesso! Prima di tutto perchè noi
Eugubini abbiamo un fortissimo filo conduttore che ci unisce e che
si chiama Sant´Ubaldo e Ceri e poi perchè vorrebbe dire che se gli
eugubini viaggiano di piú la situazione economica é migliore.»
Non
è facile fermare Sauro quando cavalca l'onda dei ricordi: «Qualche
tempo fa - racconta - mi è entrato nel ristorante, pieno di
gente,
il mio amico Enrico Mischianti cantando "tazzillari" e tenendo in
alto sulle mani una brocca di San Giorgio uguale a quella dei Ceri
grandi, e per fortuna che le mie coronarie sono buone perchè
altrimenti un infarto sarebbe stato garantito! Enrico ad altri
2 amici d'infanzia (Paolo Bettelli e Goffredo Pauselli), mi avevano
fatto questo graditissimo omaggio!»
Inutile ricordare i tanti successi e riconoscimenti ottenuti
nella sua carriera, ma uno lo vogliamo ricordare ed è la chiamata
ricevuta dal Alessandro Texeira, alto funzionario del governo
brasiliano, che dopo averlo conosciuto alla festa di fine anno lo ha
invitato, nel gennaio del 2010, ad organizzare un pranzo per il
Presidente del Brasile,
Lula.
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