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   CRONACA GENNAIO 2011
   
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01 gennaio 2011: "Buon Anno" a tutti!!!!
04 gennaio 2011: Un "Eclisse parziale di sole" visibile anche da Gubbio
05 gennaio 2011: A teatro "il malato immaginario"
06 gennaio 2011: La "Befana" a Piazza Grande
07 gennaio 2011: Festeggiamenti x i 150 anni della "Unità d'Italia"
09 gennaio 2011: Eletti i Capodieci del Cero di S. Giorgio e di S. Ubaldo per il 2011
13 gennaio 2011: Lucio Lisarelli scelto come "Eugubino dell'anno 2010"
15 gennaio 2011: Riaperta la Chiesa di S.Lucia
17 gennaio 2011: Festa di S. Antonio abate e ufficiale investitura del Capodieci 2011
17 gennaio 2011: Ritorna "Don Matteo" per l'ottava volta
18 gennaio 2011: Memoria di tutti i civili che morirono nel comune di Gubbio nel 1944
25 gennaio 2011: 'l "Pacio" ci ha lasciato
29 gennaio 2011: Presentato il libro "Volevo fare l'architetto"

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01 Gennaio 2011 -  "Buon Anno" a tutti!!!!


                                                  

04 Gennaio 2011 -  Un "Eclisse parziale di sole" visibile anche da Gubbio


   Nella mattina di martedì 4 gennaio 2011, alcune parti del mondo, tra cui l'Italia, hanno assistito ad un'eclissi parziale di sole. Le zone interessate sono state l'Europa, il Medio Oriente e alcune zone dell'Estremo Oriente, come l'India. L'eclisse non è stata invece visibile nel Nord e Sud America.
    L'eclissi solare in Europa è durata circa 80 minuti. La Luna ha coperto gradualmente il sole per un periodo di circa 3 ore. Nel suo momento di massima copertura, l'eclissi in Gran Bretagna ha coperto circa il 75% del diametro solare, a Parigi e Berlino l'80% e andando verso Sud-Est la percentuale di diametro solare coperta è stata sempre più ridotta: 67% ad Atene e 55% in Israele e Egitto.

  


    
                                              

05 Gennaio 2011 -  A teatro "il malato immaginario"


   Mercoledì 5 gennaio, al teatro Comunale di Gubbio,  è andato in scena “Il malato immaginario” prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria insieme a uno dei più grandi maestri italiani del palcoscenico, Gabriele Lavia.
   Lo spettacolo proviene da una serie di grandi successi nei maggiori teatri italiani e vede in scena insieme a Lavia, Pietro Biondi, Gianni De Lellis, Giorgio Crisafi, Barbara Begala, Mauro Mandolini, Vittorio Vannutelli, Giulia Galiani, Andrea Macaluso, Michele Demaria e Lucia Lavia.
    "Il malato immaginario", commedia scritta da Molière nel 1673, narra le disavventure dell’ipocondriaco Argante, padre di una bella figlia e marito di una donna opportunista e fedifraga. Il poveretto è vittima di uno sciame di dottori salassatori e ciarlatani. Quando Argante promette la figlia in moglie a un giovane dottorino, in modo da potersi garantire un sereno e… gratuito futuro di consulti e ricette, l’ostilità della ragazza, segretamente innamorata di Cléante, finisce per spingerlo in una fitta trama di inganni, equivoci, burle e finzioni, giocate sulla sua stessa burbera e inguaribile ingenuità.
   “Il malato immaginario” è ritenuto il capolavoro assoluto del teatro di Molière. Va ricordato inoltre che il 17 febbraio 1673 Molière, che interpretava Argante, portò a termine la rappresentazione di questa commedia nonostante il suo grave stato di salute, morendo dopo poche ore.

   In occasione dello spettacolo, nello stesso giorno, mercoledì 5 gennaio, alle 17.00, presso la nuova Biblioteca Comunale, la Sindaco Cristina Ercoli ha consegnato a Gabriele Lavia il “Premio Onor d’Agobbio”, promosso dal Comune di Gubbio, dalla Regione Umbria, dal Teatro Stabile dell’Umbria e dall’Istituto Superiore Mazzatinti. Il riconoscimento ha la finalità di promuovere le eccellenze artigianali della città di Gubbio e viene di volta in volta assegnato a personalità della cultura, della ricerca, della scienza che si sono distinte in modo particolare, contribuendo alla crescita intellettuale del Paese. Al termine della cerimonia verrà offerto un cocktail da parte della presidenza del Consiglio regionale dell’Umbria.
   Il Premio “Onor d’Agobbio”, che si ispira ai versi danteschi della Divina Commedia relativi al miniaturista Oderisi, in questa prima edizione consiste in una opera unica interamente fatta a mano, composta da uno scrigno in legno a tarsia rinascimentale realizzato dagli ebanisti Minelli che riporta lo stemma di Federico da Montefeltro mentre all’interno compare una "formella" in ceramica con riproduzione di un frammento delle Tavole Eugubine opera di Giampietro Rampini;
    « Abbiamo voluto istituire questo premio – ha precisato la sindaco Ercoli - con delibera di Giunta Comunale nel mese di settembre, per rendere ‘onore’ a una modalità di fare e di essere, incentrata sull’eccellenza e sul richiamo alla storia della città di Gubbio. »
   L’assessore Cappannelli ha parlato di emozione vera trasmessa da un’opera di grande pregio, capace di valorizzare l’esecuzione a più mani: « Il nostro intento è quello di rendere attuale la tradizione, l’arte, il sapere delle antiche conoscenze, accendendo un riflettore su chi è ancora capace di trasmetterle. Questa città ha ancora valide Università di antiche corporazioni e la nostra scommessa è proprio quella di preservarle e valorizzarle nel modo migliore possibile. Perciò nelle prossime edizioni del Premio, che è nato grazie anche a un’idea di Alessandro Sartori, ci auguriamo che altri artigiani collaborino a questa iniziativa. »
    Questa la motivazione del PREMIO “ONOR D’AGOBBIO” a GABRIELE LAVIA: “La Città di Gubbio in segno di apprezzamento e riconoscenza per l’instancabile apporto nel promuovere, con rispetto e rigore intellettuale, un teatro alla continua ricerca del suo senso nella contemporaneità. A un Maestro che ha trasformato l’inquietudine del pensiero e l’attenzione all’animo dell’uomo – guardato spesso attraverso i grandi autori classici – facendone il proprio segno artistico. Punto di riferimento costante per giovani generazioni, il suo lavoro, imperniato sul rapporto tra letteratura, filosofia, teatro e arte, coniuga comunicazione del sapere, piacere dell'ascolto e riflessione, testimoniando una assoluta prova d'amore per la scena.”
                         

    
                                              

06 Gennaio 2011 -  La "Befana" a Piazza Grande


   Giovedì 6 gennaio in Piazza Grande si è svolto il tradizionale appuntamento con la “Befana del Pompiere”, arrivata  quest’anno alla 16° edizione.
   L’iniziativa è stata organizzata dai Vigili del Fuoco - distaccamento di Gubbio, con il patrocinio del Comune, in collaborazione con le Cementerie Barbetti e Colacem.
   Un agile Befana, si è calata dai merli del Palazzo dei Consoli fino alla scalinata per poi immergersi tra la folla dei bambini presenti distribuendo caramelle a tutti. Poi alle ore 12.00 la "sonata" del Campanone ha allietato il pubblico presente e la città tutta.

                                          Vedi il Videoclip su   
  


    
                                              

07 Gennaio 2011 -  Festeggiamenti x i 150 anni della "Unità d'Italia"


   Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, si è recato a Reggio Emilia in occasione dell'anniversario della nascita della Bandiera Italiana (avvenuta in quella città il 7 gennaio 1797).
  Il Presidente con un importante discorso ha dato inizio all'ultima fase dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia (1861-2011).
 
    Tale processo storico dell'unificazione dell'Italia in un unico stato ha coinvolto anche il destino della nostra città che aveva visto il passaggio delle truppe di Vittorio Emanuele II di Savoia il 14 settembre 1860 e quindi
dal 17 marzo 1861 anche Gubbio entra a far parte del Regno d'Italia.

   Abbiamo preparato una pagina di storia che può essere gradita a chi volesse approfondire la tematica dell'Unità d'Italia e con la gentile collaborazione dello storico eugubino Fabrizio Cece abbiamo riservato particolare attenzione anche ai fatti risorgimentali eugubini.

Vedi.....


    
                                              

09 Gennaio 2011 -  Eletti i Capodieci del Cero di S. Giorgio e di S. Ubaldo per il 2011


   L'Assemblea dei Ceraioli di S. Giorgio ha eletto il rispettivo Capodieci per l'anno 2011.

  Quattro i candidati della manicchia di "Semonte" che  sono stati votati, a scrutinio segreto, da 717 ceraioli, convocati nella Taverna .
   E' stato eletto
Vittorio Fiorucci "tenente"  che ha prevalso con 372 voti su Pietro Tognoloni "pretone" (184 voti), Patrizio Urbani "fruttarolo" (111 voti), Luca Pascolini "manicone" (35 voti) e Mauro Marinetti "ciabatta" (2 voti). 13 le schede nulle. 
Video della proclamazione su


  

   Anche i Santubaldari  hanno scelto il Capodieci per l'anno 2011 nella persona di Massimo Morelli.
   La scelta è stata fatta nell'Assemblea tenutasi sotto gli Arconi il 27 febbraio 2010 e confermata nell'Assemblea tenutasi il 18 dicembre 2010 che ha dichiarato decaduto il sistema di elezione in vigore dal 2004 al 2010, ed ha provveduto a riconfermare la nomina dei Capodieci per i prossimi quattro anni, secondo il seguente ordine: Massimo Morelli (2011), Giovanni Barbetti (2012) Tiziano Palicca (2013) e Luigi Pierucci (2014).
  
 
  

                                                                                                  

13 Gennaio 2011 - Lucio Lisarelli scelto come "Eugubino dell'anno 2010"


  Lucio Lisarelli è stato nominato "Eugubino dell'anno 2010 al termine di un sondaggio promosso dal settimanale locale "Qui Gubbio" e dal giornale "Corriere dell'Umbria".
  Cinque i personaggi che, dopo la prima fase del sondaggio, si sono contesi il titolo.
  L'ha spuntata il Lucio Lisarelli dopo un iniziale testa a testa con Marco Bellucci; al terzo posto Stefano Giammarioli, davanti a Giovanni Vantaggi che, a sua volta ha preceduto Comitato Albero di Natale.
  L'iniziativa giornalistica è giunta alla
quinta edizione. Lo scorso anno come "Eugubino dell'anno 2009" è stato scelto Ubaldo Braccini, parroco di Torre dei Calzolari, mentre "Eugubino dell'anno 2008" è stato Mauro Pierotti, Presidente della nostra Associazione. Continuando nell'elenco, ricordiamo che "Eugubino dell'anno 2007" è stata Marcella Marcelli, invece come "Eugubino dell'anno 2006" fu scelto Orfeo Goracci.

   Lucio è personaggio che da anni, dopo aver subito il trapianto del fegato, svolge un'importante campagna di sensibilizzazione a livello nazionale in favore della donazione degli organi.

Leggi quanto pubblicato su Qui Gubbio e sul Corriere dell'Umbria.
 

                                                   

15 Gennaio 2011 -  Riaperta la Chiesa di S.Lucia


   Terminati i lavori nella chiesa di S. Lucia e nei locali attigui, il Comune ufficialmente li ha riconsegnati alla Casa Famiglia Santa Lucia. “Un importante traguardo - ha commentato la sindaco Maria Cristina Ercoli - si concretizza la convenzione siglata nel 2008, siglata tra il sindaco Orfeo Goracci e la Congregazione delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto, con la quale si garantisce la loro permanenza nella sede ristrutturata di Santa Lucia, per ulteriori 30 anni, per continuare a svolgere la loro attività punto di riferimento per persone in difficoltà”.

   I lavori di restauro hanno interessato 800 metri quadrati, compresa la chiesa, ristrutturati con i fondi del terremoto del ’97 per un totale di circa 3 milioni di euro. Nei finanziamenti sono compresi anche altri 600 metri quadrati riguardanti l’ala destinata alla Guardia di finanza il cui trasferimento è atteso a breve. Sempre nel complesso ha sede già la Polizia Municipale.
   Madre Dorotea Mangiapane, direttrice della Casa Famiglia, ha precisato: “Ritorniamo a godere di spazi molto importanti per la nostra opera sociale a sostegno ed in aiuto dei più bisognosi. Per questo devo un sentito ringraziamento a chi ha sostenuto e seguito tutte le fasi della ristrutturazione del complesso: la Regione dell’Umbria, che ha finanziato negli anni i diversi lavori di ristrutturazione, l’ex presidente Maria Rita Lorenzetti e l’attuale presidente Catiuscia Marini, il Comune, l’attuale sindaco Ercoli e l’ex sindaco onorevole Orfeo Goracci”.
  La casa famiglia ospita attualmente 16 bambini (dai 5 mesi ai 4 anni) e 4 ragazze madri. Quattro le suore che si occupano dei bambini da mattina a sera, 12 educatori. Sono invece 50 i bambini iscritti alla scuola paritaria e 12 gli insegnanti.
  La riapertura della chiesa con la messa celebrata dal vescovo Mario Ceccobelli è stata preceduta dalla inaugurazione del
monumento a Madre Antonia Lalìa, fondatrice della congregazione delle suore domenicane di San Sisto, realizzata da Francesco Scalici e Marco Tacchi, opera in bronzo che la raffigura insieme a due bambini. Poi l’inaugurazione della sala convegni intitolata a “Piero Cenci giudice del tribunale dei minori, scomparso nel 2009, del quale sono state ricordate la sensibilità e l'alta professionalità.
   Presente alla cerimonia anche la Presidente della Regione Catiuscia Marini che ha tenuto a precisare che: “Madre Dorotea è una donna che non molla mai, tutti coloro che hanno a che fare con i diritti dei bambini nella nostra Regione sanno che la casa famiglia da lei diretta è un punto di riferimento imprescindibile”.

                                                  

17 Gennaio 2011 - Festa di S. Antonio abate e ufficiale investitura del Capodieci 2011


   Com'è tradizione nel sabato immediatamente precedente alla Festa di S. Antonio Abate, la Famiglia dei Santantoniari ha organizzato presso il Teatro Comunale un concerto di musica (giunto alla 7° edizione) che negli anni scorsi ha sempre avuto la Lirica come protagonista ma che quest'anno ha cambiato genere essendo un Concerto interamente dedicato all’esecuzione di alcune tra le più famose colonne sonore di film.
    La manifestazione è stata ideata come un viaggio nella produzione musicale cinematografica: ogni colonna sonora è stata preceduta da una breve introduzione riguardante non solo il film per il quale è stata ideata ma anche alcuni aneddoti sui compositori.
Il concerto si è distinto per la raffinatezza dell’allestimento scenico, curato da Daniele Mischianti che attraverso alcune videoscenografie ha accompagnato le musiche.
    "La Famiglia dei Santantoniari si e’ sempre distinta per la sensibilità verso la cultura e soprattutto verso il mondo della musica - ha detto nel suo saluto il presidente della Famiglia, Alfredo Minelli - siamo alla settima edizione ,che ha sempre riscosso notevoli consensi in fatto di critica così come di partecipazione, con i palchi e la platea del Teatro Comunale costantemente gremite.
Come è nello spirito della nostra Famiglia, ci siamo messi a disposizione della comunità e della cittadinanza, consapevoli di poter offrire un momento di svago e al tempo stesso di recupero di valori culturali che appartengono alla storia della nostra città. Anzi in questi ultimi tre anni abbiamo anche distribuito in maniera gratuita i biglietti del Concerto nelle scuole superiori e medie proprio per cercare di sensibilizzare i più giovani ad avvicinarsi alla musica. Lo abbiamo fatto pur dovendo fronteggiare notevoli impegni economici e tenendo fede alla vocazione propria della nostra Famiglia, l’adoperarsi a fini di solidarietà: ogni edizione del concerto ha visto l’intero incasso devoluto in beneficienza (in passato per la Casa di Riposo ”Mosca” e quest’anno per l’Associazione Spirit ONLUS e per le Associazioni Eugubine di volontariato) rispondendo a quella spinta nel sociale che deve essere propria di un ente morale come il nostro. Pensiamo che questo evento nel futuro possa avere sempre più rilevanza nel panorama culturale della città, visto anche il tutto esaurito registrato”
.

   Molto apprezzati tutti gli interpreti protagonisti della serata:
Gianluca Campi uno dei migliori fisarmonicisti italiani (il suo straripante virtuosismo è testimoniato dalla vittoria del Trofeo Mondiale di Fisarmonica nel 2000), il violinista Andrea Cardinale, Francesco Gardella, clarinettista, compositore, direttore d’orchestra e responsabile degli arrangiamenti di tutti i brani eseguiti dal Magnasco Movie Quartet e infine Alessandro Magnasco al pianoforte.

   Poi il giorno della festa di S. Antonio Abate, è stato ufficialmente presentato, presso la Chiesa dei Neri, il Capodieci 2011 del Cero di S. Antonio:  Roberto Fofi, eletto dal Senato del Cero di S.Antonio nel 2009.
   Com'è consuetudine, si è proceduto anche al
"battesimo ceraiolo" dei piccoli santantoniari nati nel 2010, così un bel numero di bambini hanno ricevuto la benedizione da parte del vescovo Mario Ceccobelli.
  Dopo la presentazione i santantoniari si sono ritrovati tutti alla cena preparata e servita presso gli Arconi sotto Piazza Grande alla presenza dei
Capitani dei Ceri di quest'anno: Stefano Pierotti (Primo) e Massimo Minelli
(Secondo) e dei Capodieci 2010 del Cero di S. Giorgio e di S.Ubaldo, recentemente eletti.

...a cena sotto gli Arconi

Il Capodieci 2011: Roberto Fofi


   Per l'occasione è stato pubblicato, come da consuetudine, il giornale "il Ceraiolo Santantoniaro" che riassume tutte le iniziative realizzate dalla Famiglia nel corso del 2010
: dal recupero dell'Orto di Palazzo Fonti e della Chiesa di S. Francesco di Paola (nuova sede della famiglia) al bilancio economico annuale della famiglia, agli auguri per il 90° compleanno di un grande ceraiolo come "Ermete Bedini" e tante altre importanti informazioni ceraiole su fatti e personaggi.




                                                                     

17 Gennaio 2011 -  Ritorna "Don Matteo" per l'ottava volta


   Don Matteo, il famoso prete-detective che ha contribuito non poco a diffondere e far conoscere ed apprezzare le bellezze architettoniche della nostra città, sta per ritornare!
  Infatti è di oggi la notizia che
"Don Matteo 8" si farà.
  Le 24 puntate della nuova serie della fortunata fiction verranno registrare a partire dalla prossima primavera. La notizia è stata confermata dal produttore Daniele Passani e da Fabio Laureti responsabile organizzatore della Lux Vide al sindaco Ercoli che ha commentato: “E’ un traguardo insperato anche se era quello che ci auguravamo e per questo abbiamo confermato la nostra disponibilità piena ed entusiasta; é questa un'opportunità e un'occasione preziosa per Gubbio e per il suo territorio - ha continuato il sindaco - come dimostrano il numero crescente di visitatori che vengono qui per vedere i luoghi dove si girano le scene delle storie che appassionano tante famiglie italiane. Sono convinta che anche la nuova serie saprà come sempre riservarci tante coinvolgenti emozioni e tante belle e inusitate immagini della città''
. Dal canto suo, Passani oltre a ringraziare l’amministrazione e la città per l’accoglienza e la collaborazione, ha sottolineato che Gubbio è “Don Matteo” e senza le immagini della città la fiction non sarebbe la stessa cosa.
   Il cast sarà rappresentato come al solito da Terence Hill nel ruolo di prete - detective ed ancora, tra gli altri, Nino Frassica, Simone Montedoro, Natalie Guetta'.


    
                                              

18 Gennaio 2011 -  Memoria di tutti i civili che morirono nel comune di Gubbio nel 1944


    Riconoscimento della memoria di tutti i civili che morirono nel comune di Gubbio nel 1944 durante la seconda guerra mondiale. Lo ha chiesto la Presidente del Consiglio Comunale Antonella Stocchi, in un preciso e circostanziato ordine del giorno presentato al Consiglio Comunale. «Il 1944, con il barbaro eccidio dei 40 Martiri il 22 giugno - ha spiegato - rappresenta nella memoria di ognuno di noi l'anno della guerra che più ci ha toccato da vicino ed è rimasto nella storia cittadina e non solo.»
   Oltre alla tragica vicenda dei nostri 40 Martiri, molti sono stati i civili che hanno trovato la morte nel nostro territorio, ha ricordato la Presidente. Tra questi le nove vittime del bombardamento del 13 giugno a Branca, le due di Sant'Angelo dopo Serra, le tre di Villamagna, le tre a Padule, secondo quanto testimoniato da alcuni studiosi e ricercatori e da una delibera di giunta comunale del 13 aprile 1954. Un elenco incompleto però alla luce anche di testimonianze dirette. Quindi la necessità di incaricare studiosi per la stesura di un elenco definitivo e di individuare un luogo dove sistemare una lapide con i nomi anche di quelle vittime dimenticate.
   L'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale.
   Dell'argomento ci siamo ampiamente interessati nel luglio dello scorso anno, sollecitando le istituzioni e la società civile proprio nella direzione che la Presidente ha inteso proporre e il Consiglio accettare.
  Ci complimentiamo con la Presidente ed il Consiglio per l'iniziativa e non nascondiamo la nostra soddisfazione per aver probabilmente contribuito a far riemergere tale argomento dalla nebbia della storia, ma ovviamente ci dichiareremo veramente soddisfatti soltanto quando i buoni propositi, o meglio, i deliberati del Consiglio Comunale si saranno materializzati.


    
                                              

25 Gennaio 2011 -  'l "Pacio" ci ha lasciato.


   E’ scomparso Pietrangelo Farneti, il “Pacio”. Era nato nel 1927 e per tutta la vita ha dimostrato una personalità, uno spessore culturale e umano davvero poco comune. Legato da un amore viscerale alla sua città, Farneti, conosciuto da tutti come insegnante elementare ("Maestro di campagna"  come amava definirsi), aveva svolto il suo lavoro con grande passione e professionalità dal 1960 al 1992, mentre precedentemente aveva svolto il lavoro di rilevatore topografico, in giro in tanti luoghi d'Italia.
   Ceraiolo di indubbia fede e grande passionalità, ha alzato il Cero di S. Antonio nel 1960, e da ragazzo, durante gli anni tristi della seconda guerra mondiale, quando i Ceri Grandi rimasero fermi, aveva alzato anche il Cero mezzano, nel 1942 e 1943. La sua passione santantoniara lo ha portato ad essere tra i fondatori della Famiglia dei Santantoniari e poi presidente in due periodi distinti.
   Grande innamorato di Gubbio è stato a lungo consigliere del "Maggio Eugubino" di cui ricopriva attualmente anche la carica di Presidente onorario. E' stato anche uno degli ideatori dell’Albero di Natale più grande del mondo (che in suo onore è stato acceso nella sera dei suoi funerali).  Creò dal nulla anche la “banda santantoniara”, ed ha incentivato la presenza della musica Lirica a Gubbio.
Politicamente impegnato, è stato consigliere comunale nei primi anni '90.
Di lui certamente possono essere orgogliosi i tre figli (Maddalena, Riccardo e Sofia) avuti dalla moglie Albina Belardi e a loro vanno le nostre più sentite condoglianze.
 


    La nostra Associazione ricorda con grande commozione lo slancio con cui ha appoggiato e sostenuto l'iniziativa della commemorazione del 90° dei Ceri sul Col di Lana; in tale occasione aveva anche preparato una "tesina" sulla Grande Guerra e la distribuì a tutti i partecipanti a quella cerimonia. La riproponiamo in suo ricordo (vedi!).
   Unanime è stato il cordoglio per la sua scomparsa e da tanti angoli del mondo abbiamo ricevuto email attestanti grande affetto verso "il maestro": ne riportiamo una per tutte, proviene da Beatrice Urbani, che vive e lavora nella lontanissima Siberia:
«ho saputo oggi della morte del caro maestro Farneti. Purtroppo non potrò essere al suo funerale. Per me è stato come un padre, un maestro che mi ha insegnato ben di più che a leggere e scrivere: mi ha insegnato che cosa è la passione, il lottare per quello che ami, la creatività, l'amare le proprie radici, la commozione. Ha messo in me un seme che poi altri incontri, molti anni dopo hanno fatto crescere.
Sono grata al Destino di averlo incontrato e di aver gratuitamente goduto del suo grande affetto e della sua stima, sempre grandemente contraccambiati da me, da quando avevo otto anni.
Un tributo di memoria è il minimo che possa fare per lui.
Continuerò a portarlo in cuore, come ho fatto in tutti questi anni, e lo affido alle braccia buone del Mistero, a cui, sono certa, un personaggio come lui è sempre stato molto simpatico»
.
    Grande commozione anche a Jessup, da dove i Santantoniari hanno inviato un commosso messaggio di cordoglio:
«La famiglia dei Santantoniari di Jessup era rattristato dalla notizia della scomparsa di Pietrangelo Farneti ("Il Pacio"). Pacio è un testamento di vita al vero spirito di ogni bene riguardanti l'esempio di Sant' Antonio e la tradizione della Festa dei Ceri. Sarà più recentemente ricordato per la sua storica visita a Jessup durante il nostro anniversario dei cent' anni della Festa dei Ceri a Jessup, quando ha consegnato personalmente una immagine di ceramica del fuoco di Sant' Antonio a tutti i nostri ceraioli a Jessup. Quel fuoco, come il suo cuore, era un dono di amore. Si prega di passare lungo questo dono e il nostro amore da tutti Santantoniari di Jessup, alla famiglia Farneti; Ricardo, Madelena, Sofia e nipoti.Egli ha infine possibile trascorrere l'eternità vedendo la sua amata Sant' Antonio, faccia a faccia. Con abbracci e ricordi d'amore, La Famiglia dei Santantoniari ».
  Ovunque la sua scomparsa ha suscitato sentimenti forti, puntualmente evidenziati anche nel saluto del Presidente della Famiglia, Alfredo Minelli, durante l'esequie.

   Del Pacio a noi piace anche ricordare quel suo pensare "oltre", quel suo ricordare il "passato" e quel suo immaginare il "futuro", che gli permetteva di partorire idee e proposte che talvolta coglievano in contropiede e lasciavano di stucco lettori ed interlocutori, ma che invece mostravano tutta la sua brillantezza e libertà di pensiero. A tale riguardo, spaziando qua e là, non possiamo tacere sulla sua proposta del cosiddetto "giro del giardino" nella Corsa dei Ceri, oppure su quella della "variante della strada di S. Lucia", ma accanto a queste non possiamo trascurare le tante belle pagine di "amarcord" che ha consegnato alla storia semplice di tutti i giorni (vedi).

                                                  

29 Gennaio 2011 -  Presentato il libro "Volevo fare l'architetto"


   Presentato presso la Biblioteca Sperellina il libro "Volevo fare l'architetto" (Il '900 vissuto in prima linea da una donna esemplare) di Tiziana Baldessari. Alla presentazione hanno partecipato: l'On. Paola Binetti deputato e medico, esperta in pedagogia infantile e l'Avv. Simonetta Cavallari presidente del Comitato Pari opportunità del Comune di Gubbio; ha moderato l'incontro Monsignor Ambrogio Malacarne già responsabile del patrimonio dell'Arcidiocesi di Trento, collaboratore di Telepace e cooprotagonista del libro in quanto figlio della protagonista: nonna Adriana.
    Il Libro è la storia vera di una donna, Adriana Angeli, vissuta nel corso del 900, nata in Trentino quando la regione faceva ancora parte dell'impero austro-ungarico, profuga durante la prima guerra mondiale in Austria, ritornata a casa alla fine conflitto e divenuta italiana. La protagonista, nonna dell'autrice, donna dalla forte personalità ha lasciato un segno indelebile in chi l'ha conosciuta per il coraggio con cui ha vissuto le difficoltà della vita: il secondo conflitto mondiale, la vedovanza, il mantenimento dei figli: Ambrogio, divenuto sacerdote e Vittoria, trasferitasi a Gubbio alla fine degli anni 60.
   L'autrice, Prof.ssa Tiziana Baldessari, nipote di nonna Adriana è nata a Milano il 15/01/1960, ma vive a Gubbio da molti anni e insegna nella scuola media "Mastro Giorgio" e a 100 anni dalla nascita della nonna ha voluto ricordarla in quanto "Nonna Adriana" ha lasciato un insegnamento particolarmente attuale in un momento in cui il ruolo della donna appare in fase involutiva e in cui i modelli di riferimento per le giovani generazioni appaiono purtroppo solo le veline e le protagoniste del grande fratello.
   Tiziana Baldessari, appassionata di storia, ha pubblicato altri volumi: "Angelico Fabbri, un eroe eugubino. Gli scritti"(1995); "Una città nello specchio delle sue epigrafi: Gubbio romana"(1998), "La mia vita a quattro zampe" (2008).

    
                                              

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