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   CRONACA SETTEMBRE 2010
   
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01 settembre 2010: “Da ASSISI a GUBBIO sul CAMMINO di FRANCESCO"
11 settembre 2010: Festa della Traslazione del Corpo di S. Ubaldo
12 settembre 2010: "Palio della Balestra" a Sansepolcro... vince Sansepolcro!
14 settembre 2010: Sonata straordinaria del Campanone x  "Gubbio Italiana"
20 settembre 2010: Gubbio con il Campanone festeggia  il 1870 e "Roma italiana"
24 settembre 2010: Un Eugubino al comando del Distretto Militare di Como
25 settembre 2010: Restaurata "l'Edicola dell'Abbondanza"
25 settembre 2010: Gubbio presente all'International Day della NATO in Turchia

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1-2-3 settembre 2010 - “DA ASSISI A GUBBIO SUL CAMMINO DI FRANCESCO"


Si è svolta la seconda edizione dell’iniziativa “Da Assisi a Gubbio sul cammino di Francesco, riconciliato con Dio, con gli uomini, con il creato”.
   Le date sono state le stesse dello scorso anno: 1, 2 e 3 settembre 2010.
  Il Sentiero francescano è tornato ad essere popolato dai pellegrini, grazie all’evento promosso dalle diocesi di Gubbio e di Assisi, dalle Famiglie francescane, dalle amministrazioni comunali dei territori attraversati dall’itinerario, dalle relative comunità montane, Regione dell’Umbria e Provincia di Perugia e da tante associazioni che anche lo scorso anno avevano fornito il loro apporto e la partecipazione.
   Il programma è stato molto simile a quello del 2009, con partenza da Assisi la mattina del primo giorno e l’arrivo nel tardo pomeriggio a Valfabbrica; Caprignone, San Pietro in Vigneto
le tappe del secondo giorno; mentre Vallingegno e l’arrivo a Gubbio, presso la Chiesa della Vittorina hanno rappresentato il percorso del terzo giorno.
 

11 Settembre 2010 - Festa della Traslazione del Corpo di S. Ubaldo


   Quest'anno la festa della Traslazione ha avuto un sapore e una risonanza ancora maggiore rispetto agli anni passati. In quest'anno ricorre infatti l'850° anno della morte del Santo Vescovo Ubaldo Baldassini.
   Sono stati centinaia gli Eugubini che nella sera del 10 settembre,  partiti dal Duomo, sono saliti in processione sul “Colle eletto” per raggiungere la Basilica e rendere il loro omaggio al Santo Patrono. Le spoglie di sant’Ubaldo sono state ricollocate al loro posto nell’urna posta sopra l'altare. Infatti il 31 agosto il corpo del santo patrono era stato sposato davanti all’altare. Siamo nell’anno in cui ricorre l’850° anniversario della ascesa del santo patrono in cielo, la volontà, spostando il corpo incorrotto del santo patrono era quella di renderlo ancora più vicino ai fedeli. Contemplare quel volto è una esigenza del cuore, aveva detto il vescovo Mario Ceccobelli interpretando i sentimenti del popolo eugubino. Così è stato con un pellegrinaggio continuo in basilica, giorno e sera. In molti hanno voluto portare la propria testimonianza di fede e di affetto durante i dieci giorni di ostensione. Ieri sera diversamente dal 30 agosto quando il corpo di sant’Ubaldo è stato spostato davanti all’altare "a porte chiuse", tutti i fedeli hanno potuto assistere alla cerimonia per la ricollocazione. Dopo di che l'urna è stata di nuovo chiusa col le due chiavi di cui una resta in possesso della Curia vescovile e l'altra dell' amministrazione comunale. 
“Abbiamo vissuto un momento di grande commozione – ha sottolineato il Vescovo mons. Ceccobelli - in questi dieci giorni di ostensione del suo corpo incorrotto, Ubaldo ha parlato ancora agli eugubini di oggi. Ubaldo ha parlato al cuore di chi è salito sul monte e, forse per la prima volta, ha potuto guardare il suo volto sereno. Abbiamo vissuto giorni belli in compagnia di Ubaldo, non disturbati dal clamore delle feste, giorni d’intimi colloqui”.
   Il Vescovo è andato al di là del puro compiacimento per la straordinaria mobilitazione; ha colto infatti l’occasione per richiamare - ed invitare a metterli in pratica nella vita di tutti i giorni - i valori più significativi ed attuali dell’insegnamento ubaldiano: l’amore fraterno, il rispetto reciproco, la pace, la riconciliazione, la solidarietà. Lo ha fatto in maniera così intensa e quasi sofferta da dare alla parte conclusiva della omelia pronunciata nella festa della Traslazione i contorni dell’appello appassionato, sottolineando con coraggio una situazione difficile e delicata che attraversa la realtà eugubina e diocesana.
   “Questa sera io chiedo al Signore, per tutti e per ciascuno di voi, per la mediazione potente di Ubaldo, la sete della verità e l’autentico amore fraterno. Mai come in questo periodo l’uomo ha bisogno di verità e di amore. Le moderne correnti di pensiero e la conflittualità permanente nei rapporti sociali rendono la vita tragicamente segnata dalla violenza e dall’egoismo, che chiude il cuore degli uomini in una incomunicabilità foriera di morte”.

   Quindi l’affondo del Vescovo: “Sono certo, per quello che ho visto in questi giorni di ostensione del suo corpo, Ubaldo non ci farà mancare la sua mediazione potente, e voglio sperare che nella nostra comunità diocesana cresca sempre di più l’amore fraterno. Un amore che diventi visibile in tutti gli ambiti della vita, da quella familiare a quella lavorativa, politica, religiosa. Sì, anche in quella religiosa: quante divisioni si creano nella comunità dei discepoli di Gesù e dei devoti di sant’Ubaldo! Quante divisioni all’interno delle comunità cristiane, dello stesso presbiterio e delle famiglie dei ceraioli. Sono certo che Ubaldo farà la sua parte, ma anche noi dobbiamo fare la nostra, e voglio proprio sperare che da questo anno giubilare nascano rapporti nuovi di amicizia, di solidarietà e di pace”.

12 settembre 2010 - "Palio della Balestra" a Sansepolcro... vince Sansepolcro!


   Quest'anno il Palio della Balestra sembra voler sorridere solo a Sansepolcro che aveva vinto a Gubbio nel maggio scorso ed anche oggi Balestrieri di Sansepolcro hanno trionfato in casa con Dario Casini, al secondo posto Gianni Bergamaschi e terzo Massimo Santi. Il migliore della Società dei Balestrieri di Gubbio è stato il presidente Ubaldo Orlandi come nel Palio dello scorso anno e rispetto al 2009 ancora più elevato è risultato il numero (98) dei balestrieri partecipanti, tant'è che il Presidente dei Balestrieri eugubini ha tenuto a precisare: “Noi eravamo in 41 da Gubbio, abbiamo dovuto scontrarci con 57 balestrieri di Sansepolcro, tanto è che questo è stato il Palio con il numero più alto di balestrieri partecipanti. Il numero è superiore rispetto al Palio che si svolge a maggio a Gubbio, dove noi eugubini rimaniamo costanti, mentre i biturgensi non arrivano alle 40 unità. Sfidarsi quindi ogni qualvolta che andiamo a Sansepolcro con un numero così sproporzionato non permette di partecipare ad armi pari alla tenzone”.
   Ma poi il Prof. Orlandi lo riconosce: il Palio è il Palio e lo ha vinto Sansepolcro! ed è rimasto dunque nella Città di Piero della Francesca il drappo del Palio 2010 realizzato da Giancarlo Montuschi, che poi è stato mostrato al pubblico posto ai lati delle strade durante il consueto corteo storico finale.
 

14 settembre 2010 - Sonata straordinaria del Campanone x  "Gubbio Italiana"

  Alle ore 12.00 sonata straordinaria del Campanone in ricordo dell'ingresso dell'Armata Sarda in Gubbio, avvenuto 150 anni fa, attorno alle 23.00 del 14 settembre 1860.


   Chi volesse meglio informarsi sui fatti di quel giorno, può leggere l'interessante articolo-intervista allo storico eugubino Fabrizio Cece pubblicata dal
Giornale dell'Umbria e l'articolo dello stesso pubblicato dalla rivista L'Eugubino
.

 Dal diario Lucarelli:
" Ieri sera [14 settembre] a circa le 3 ore di notte [ore 23.00] giunsero qui 7.000 soldati Piemontesi comandati dal generale Cadorna, quali circa 1.000 di cavalleria, un numeroso treno di artiglieria. Ad eccezione di pochi offiziali maggiori che alloggiarono per le case, il resto restò al Mercato sotto le tende ed il maggior numero a bivacco in alcuni campi del monastero di S. Pietro prossimi a Gubbio fuori porta S. Pietro cioè nei campi del predio Peschiera o Codirossi, ove vendemmiarono avanti tempo. Sembrava che la loro direzione dovess'essere a Perugia, ma avendo inteso che quella città e fortezza si era già arresa ad altra divisione di truppe Piemontesi provenienti dalla Toscana, questa mattina verso le 10 sono ripartiti per porta S. Agostino, dirigendosi, a quanto si crede, a Fuligno. Qui non sono rimasti che pochi militari malati allo Spedale 140 circa, ed alcuni altri per averne custodia.
  La Giunta provvisoria di Governo era formata de' SSig.i Mazzolini Pio, Agostinucci Nazzareno, Rosi Ubaldo e dott.e Alessandro Domeniconi come segretario.
  La Commissione Municipale provvisoria era composta de' SSig.i avv.° Giuseppe Boni, march. Alessandro Benveduti, conte Emilio Benamati, sig. Niccola Balducci, sig. Luigi Bonfatti, sig. Giuseppe Elisei, sig. Clemente Elisei, sig. Ubaldo Andreoli, sig. Raffaele Morelli, sig. Giuseppe Leonardi, sig. Ubaldo Peciolini. Continuarà segretario il sig. Perroni”
.

                                                         

20 Settembre 2010 - Gubbio con il Campanone festeggia  il 1870 e "Roma italiana"


   Il «Campanone» di Gubbio, anche quest’anno ha suonato per celebrare la "breccia di Porta Pia": la presa di Roma e la fine dello Stato della Chiesa, governato dal Papato, completando così l’unità d’Italia il 20 settembre 1870, pur restando fuori a quel punto il Trentino Alto Adige e il Friuli.
   A quanto ci è dato sapere, Gubbio è l’unica città d'Italia che ancora oggi ricorda ufficialmente l’evento a distanza di ottanta anni dalla "soppressione" della celebrazione che venne sancita dalla legge n. 1726 del 27 dicembre 1930.
 

 

 

   Alla battaglia finale per la presa di Roma parteciparono anche circa 15 soldati eugubini, del resto la presenza di volontari eugubini si era fatta sentire già nella sfortunata difesa della Repubblica Romana del 1849 e nella battaglia di Mentana del 1867, dove aveva partecipato Cesare Migliarini.



   Quest’anno i campanari hanno eseguito tre suonate, alle 7.00, alle 12.00 e alle 19,00. La ricorrenza non è mai mancata nel calendario delle suonate ufficiali del Campanone.


 

  in passato il 20 settembre era una giornata di festa, da celebrare con ancor maggiore solennità.

 
Nel 1928, per esempio, così scriveva il periodico locale “Il Risveglio Eugubino”:
“Per la celebrazione del XX settembre in ogni finestra venne esposto il tricolore e alla sera i pubblici edifici furono sfarzosamente illuminati.
Applauditissimi furono gl’inni della Patria suonati in Piazza Oderisi dal Concerto Comunale che svolse poi uno scelto programma musicale”
.

   Il 20 settembre 1929, nonostante i "Patti Lateranensi" fossero stati promulgati pochi mesi prima (11 febbraio 1929),  sui muri di Gubbio era possibile leggere il seguente manifesto:
  
“Cittadini, la data gloriosa che oggi celebriamo, riassume il periodo più glorioso nella storia della Patria nostra, che fu urto di armi e di forza di pensiero, nell’ulteriore vicenda di dolori e di gioie, di gesta epiche che sembrano ancora leggenda, sino all’avveramento del sogno di tutti i martiri e di tutti i pensatori: Roma capitale d’Italia.
    Da Roma mossero i nuovi legionari per la conquista dei giusti confini e le aquile, spiccando il volo dal Campidoglio, ne guidarono il cammino.
   Sono gli spiriti delle Camicie Rosse di Garibaldi, dei fanti del re di Sardegna, quelli dei grigio-verdi di Vittorio Veneto che, uniti, formano corona in un cielo di gloria, mentre dai cuori s’innalza ancora l’invocazione del
Poeta: O sole, che tu mai nulla possa vedere di più grande di Roma!”
  
Durante quella giornata (20 settembre 1929) il tricolore aveva sventolato dai pubblici edifici e da numerose abitazioni.

   Ma già l'anno dopo (1930) l’intesa “fra lo Stato Italiano e il Vaticano” aveva fatto perdere alla data del 20 settembre “il carattere di un tempo”. Nonostante tutto la città rimase imbandierata per tutto il giorno.

 
 Da qualche finestra di Gubbio è spuntata fuori, anche ai giorni nostri, la bandiera tricolore e anche in luoghi ricchi di storia e di significati.

   Importante al riguardo l'attività storica svolta dai promotori ed aderenti al gruppo Facebook "Gli Amici di Angelico Fabbri".

   Angelico Fabbri
(Gubbio 1822-1882) è stato il principale personaggio del Risorgimento eugubino. Studente di farmacia a Bologna iniziò negli anni quaranta del'Ottocento la sua carriera di cospiratore, patriota, politico e militare. Ricoprì tutte le principali cariche pubbliche eugubine, compresa quella di sindaco. Fu consigliere provinciale e, per due volte, deputato alla Camera nazionale.

                                                  

24 settembre 2010 - un Eugubino al comando del Distretto Militare di Como


   Con soddisfazione registriamo la notizia che un Eugubino, il Colonnello Mario Pietrangeli, è da oggi il nuovo comandante del Centro Documentale di Como il quale è l'erede diretto del Distretto Militare di Como, istituito nel dicembre 1870 e attualmente situato in Piazzale Monte Santo n° 2.
  Sospesa la Leva, il Centro svolge prevalentemente attività documentale, rivolta al personale che ha terminato il servizio militare, informativa, per chi cerca informazioni sull'arruolamento e la riserva e di servizio per altre istituzioni come i Comuni o l'INPS.
   Il Centro, competente per le provincie di Como, Lecco, Varese e Sondrio, dipende dal Comando Militare Esercito "Lombardia" che è il comando territoriale della Regione Militare Nord, che conduce le attività legate al Reclutamento, alle Forze di Completamento e alla Promozione e Pubblica Informazione sul territorio della Regione Lombardia.
   Alla assunzione del comando del distretto militare da parte del Colonnello Mario Pietrangeli erano presenti il Prefetto di Como Dott. Michele Tortora, il sindaco di Como Dott. Stefano Bruni, il Questore di Como dott. Massimo Maria Marra, il comandante provinciale Carabinieri, il comandante provinciale guardia di finanza, il comandante vigili del fuoco, il comandante del corpo forestale dello stato, il generale Camillo de Milato comandante militare Esercito della Lombardia, nonché le rappresentanze dei reparti presenti in Lombardia, le rappresentanze delle associazioni di arma e il rappresentante del vescovo di Como, Mons. Diego Coletti.
   Il Colonnello Mario Dott. PIETRANGELI è nato a Gubbio il 07 dicembre 1959 da Giorgio e Marisa Nuti; ha un fratello Adalberto sposato con Patrizia Mancini che vive a Gubbio nella zona do Porta Romana ed ha due figli (Maria Chiara e Giovanni). Mario è di fede sangiorgiara, ma a differenza del fratello non ha mai avuto l'onore di portare il Cero.
   Mario è sposato con la sig.ra Sabrina ed ha una figlia, Giorgia.
   Il suo curriculum è di assoluto rispetto: dopo la maturità classica è entrato nell’Accademia Militare di Modena nell’ottobre 1978, ha poi frequentato la Scuola di Applicazione di Torino e conseguito successivamente la Laurea in Scienze Strategiche e il relativo Master presso l’Università di Torino nonché la Laurea in Scienze Diplomatiche e Internazionali presso l’Università di Trieste nel 2005.
   Inoltre, ha frequentato: il Corso di Stato Maggiore e il Corso Superiore  di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia; il Corso dell’Istituto Superiore Interforze di Stato Maggiore del CASD; la Scuola Lingue Estere dell’Esercito di Perugia.
   Ha ricoperto gli incarichi di comandante di plotone e compagnia presso: il 1° battaglione genio minatori di Udine, il 1° battaglione Allievi della Scuola del Genio, il 1° battaglione genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO). Inoltre ha conseguito le abilitazioni ferroviarie FS di Capo Stazione e di Manovratore.
Ha svolto l’incarico di Ufficiale addetto alla 1° Sezione (Piani e Studi nel periodo 1996 -1997), alla 2° Sezione (Trasporti nel 1991) e alla 3° Sezione (impiego del genio ferrovieri e infrastrutture dei trasporti 1992 - 1993) allo Stato maggiore dell'Esercito Ufficio Movimenti e Trasporti.
   Ha preso parte all’Operazione IFOR in Bosnia come Ufficiale di collegamento e coordinamento nel Comando Internazionale “ARRC” in Sarajevo, per le attività del genio ferrovieri (ricostruzione linea Ferroviaria da Zvornic a Doboj - “la Porta per Sarajevo”.)
   Nel periodo 1998–1999 ha comandato il 1° battaglione genio ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna). In tale incarico ha partecipato in Bosnia (Missione SFOR) alle operazioni di ricostruzione della linea ferroviaria Knin (Croazia) – Martin Broad (Bosnia) – Otoka (Bosnia del Nord - Ovest). Inoltre, ha organizzato e partecipato alla fase iniziale della ricostruzione della rete ferroviaria Kossovara (Kosovo Polje – Pec).
   Nel novembre 1999 in occasione del centenario del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI) ha ricevuto un premio per uno studio sui “Materiali Ferroviari Metallici Scomponibili” realizzato nel 1997 con l’Ingegnere Michele Antonilli dell’ITIS di Fara in Sabina. Tale premio gli è stato conferito anche nel 2004 (sempre con l’Ing. Antonilli) per un studio-articolo sempre di carattere ingegneristico - ferroviario.
   Dall’ottobre 1999 al settembre 2003 ha ricoperto l’incarico Interforze di Capo
Sezione Infrastrutture Nazionali presso il IV Reparto “Logistica - Infrastrutture” dello Stato Maggiore della Difesa di Roma.
   Dal 31 ottobre 2003 al 30 settembre 2005 è stato il 33° Comandante del Reggimento genio ferrovieri in Castel Maggiore (Bologna). Durante il suo Comando Una componente del dipendente 1° Btg armamento e Ponti è stata impiegata in Albania per la riparazione della rete ferroviaria Albanese dal Maggio 2004 al 10 ottobre 2004. E’ stato frequentatore della 57° Sessione dello IASD (Istituto Alti Studi della Difesa, per essere abilitato alle relazioni internazionali) del Centro Alti Studi della Difesa di ROMA dal 3 ottobre 2005 al 21 giugno 2006. E’ stato in servizio presso il Ministero Affari Esteri - UAMA (Unità Autorizzazioni per i Materiali d’Armamento) In qualità di CAPO DIVISIONE ESPORTAZIONI E TRANSITI (2007 – 2010).
   E’ autore di numerosi Libri Storici (presenti anche nel suo sito www.pietrangeli.net) articoli, studi e memorie relativi al genio ferrovieri, al Generale Giuseppe Garibaldi, ai trasporti militari, alla intermodalità, alle infrastrutture demaniali e alle problematiche ambientali pubblicati su testate militari, ferroviarie, civili e internazionali.
    Nella vita privata sta seguendo gratuitamente il progetto del Comune di Fara in Sabina (ancora in fase di studio) di realizzare un piccolo museo ferroviario che descriva la vita della stazione di Passo Corese - Fara in Sabina dal 1899 in poi.
 

25 settembre 2010 - Restaurata "l'Edicola dell'Abbondanza"


   Inaugurato il restauro dell'edicola dell’Abbondanza, in Via del Camignano.
  L’intervento di restauro è stato promosso dall’associazione Lions Club Gubbio Piazza Grande.
   Dopo la cerimonia, alla quale hanno partecipato anche il vescovo Mario Ceccobelli, il vescovo emerito Pietro Bottaccioli, la sindaco Maria Cristina Ercoli e l’assessore Lucio Panfili, ha avuto luogo un convegno nella Casa di Sant’Ubaldo in Via Baldassini per illustrare il valore dell’opera e del restauro realizzato.
   Ai presenti è stata consegnata una pubblicazione (download) contenente il saluto della sindaco Maria Cristina Ercoli e della presidente del “Lions Club Gubbio Piazza Grande” Giuseppina Volpi Olivieri, nonché una parte descrittiva con le foto dell'edicola, prima e dopo il restauro.
   Al convegno hanno tenuto le loro relazioni anche la restauratrice Loredana Ferranti mentre Ettore Sannipoli e Francesco Mariucci hanno riferito sulla parte storica e pittorica dell'opera.
   Il restauro dell’edicola, realizzato sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Storico Artistici e Architettonici dell’Umbria, è stato avviato nel mese di aprile e, oltre alla sistemazione della struttura muraria del tabernacolo, ha riportato all’antico splendore l’affresco in essa contenuto raffigurante la Madonna in trono con il Bambino e i Santi, della prima metà del XV secolo, della scuola di Ottaviano Nelli.
   I lavori sono stati realizzati dalla ditta Giordano Cerbella per la parte strutturale, mentre la ditta William Vispi si è occupata dell’installazione di un infisso con vetro antisfondamento. Il nuovo impianto elettrico invece è stato eseguito dalla ditta Emimpianti.
   Un intervento di notevole valore quindi, al termine del quale va sottolineato come il Lions Club Piazza Grande negli anni precedenti abbia promosso e realizzato altre iniziative a favore della propria realtà locale, impegnandosi nell’ambito cittadino anche nel restauro di importanti beni culturali, tra cui la Fontana e della facciata del Palazzo del “Bargello” e dell’ Edicola del Cristo di Santa Croce.
 

25 settembre 2010 - Gubbio presente all'International Day della NATO in Turchia


   Sabato 25 settembre scorso si è svolta la sesta edizione dell’International Day: un evento molto importante che ha avuto come scenario il Quartier Generale delle Forze Aeree NATO della regione sud, a Smirne (Izmir - Turchia).
   La presenza dell’Air Commander americano LTGen Jodice Ralph J. II, del Deputy Commander francese LTGen Desnier Vincent, del Capo di Stato Magg. Gen. Ozler Atilla e del Console Italiano Igor Di Bernardini sta a significare lo spessore della manifestazione cui la NATO affida un compito importante e preciso.
   Nell’occasione gli oltre quindici Paesi Nato presenti hanno allestito stand culturali a tema e cercato di riprodurre il fascino e le caratteristiche più importanti della propria Nazione.
   La finalità infatti è quella di favorire la conoscenza storico-culturale e gastronomica di ogni nazione appartenente all’Alleanza sia tra loro stesse sia nella popolazione ospitante, quella turca nello specifico.
   Da quest’anno, il Comando della Comunità Italiana è stato affidato all’eugubino Colonnello Walter Pauselli e quindi è spettato a lui l’onere e l’onore di organizzare lo spazio dedicato all’Italia.
   L’organizzazione pratica dell’International Day si avvale di spazi espositivi in cui ogni nazione alleata sfoggia il meglio di sé, in piena libertà creativa.
  
Italia-Umbria-Gubbio: “E’ stato un percorso mentale rapidissimo – dice il Col. Pauselli - dettato da un pizzico di sano campanilismo quello che mi ha spinto a centrare il tema dello stand sulla mia terra”.

    Dubbi iniziali ce ne sono stati, era difficile sapere cosa e come sarebbe stato possibile avere dall’Italia il materiale necessario. Ma poi la collaborazione umbra, e soprattutto eugubina, è esplosa. La Regione Umbria ha messo a disposizione prodotti alimentari del territorio ed è stata rappresentata laggiù dal Funzionario al Turismo Mauro Morosetti. Comune e IAT di Gubbio si sono prodigati inviando una ricca documentazione turistica, assicurando, oltre alla presenza dell’Assessore al Turismo Graziano Cappannelli e il Responsabile della IAT Evelino Vagnarelli, anche quella del Gruppo degli Sbandieratori. Non solo, l’amichevole disponibilità è arrivata anche dalla Società dei Balestrieri e dal Maggio Eugubino con l’invio di costumi medievali; da aziende private come “Ceramiche Rampini” con i suoi splendidi manufatti e “Medio Evo” con le sue rinomate balestre. “Ho subito visto tante braccia allungarsi, sentito tanti sorrisi al telefono – confida il Col. Pauselli – mi hanno fatto provare la forte sensazione di essere ancora un eugubino partecipe della sua incredibile città, come ai tempi d’oro. Nonostante le molte difficoltà da superare, anche economiche, ho sentito una forza che mi ha reso sempre più determinato a realizzare questo sogno”.
   Organizzazione perfetta è stata dunque quella che ha visto decisamente primeggiare il grande stand italiano in cui hanno campeggiato magnifiche fotografie degli scorci e delle tradizioni di Gubbio, mentre video ben curati contestualizzavano ulteriormente il tutto. Numeroso il pubblico incantato a guardare le immagini, a sfogliare depliants e libri, ad assaggiare “tozzetti, ciambelotto e vin santo”, in attesa poi di prendere letteralmente d’assalto la parte gastronomica in cui la moglie del Col. Pauselli, Cristiana, e le signore della comunità italiana hanno offerto tre tipi di pasta, affettati e formaggi e un dolce, ovviamente, “tricolore”. Ma Gubbio ha dato molto di più: la presenza del
Gruppo degli Sbandieratori infatti ha catalizzato l’attenzione ammirata della totalità dei presenti sin dalla prima esibizione che ha accompagnato la cerimonia d’apertura e nelle due successive, tra esclamazioni di stupore e applausi a piene mani. “Sono stati la ciliegina sulla torta! Hanno fatto e ci hanno fatto fare un figurone. Credo avessero i costumi consumati a furia di farsi scattare foto in mezzo al pubblico”, ricorda il Colonnello. E gli apprezzamenti entusiastici pervenuti dalle massime autorità militari presenti, persino dai colleghi stranieri degli altri stands, sono stati motivo di orgoglio non solo per umbri ed eugubini presenti ma anche per tutti i componenti della comunità italiana, che con entusiasmo travolgente hanno affiancato il Colonnello Pauselli e sua moglie nel festeggiare l’International Day. Un giorno speciale sia per il nobile spirito che la anima sia perché, in questa specifica occasione, ha portato ancora una volta oltre i confini italiani l’eugubinità più schietta e vera.

   «Grande successo per la città di Gubbio e per gli Sbandieratori all’International Day 2010 - ha commentato l’assessore Graziano Cappannelli rientrato in questi giorni insieme alla delegazione eugubina dalla Turchia - un appuntamento di notevole rilievo per la promozione turistica della nostra città e del territorio nonché un’occasione di prestigio per Gubbio a rappresentare l’Italia insieme alla Regione Umbria. Le esibizioni dei nostri Sbandieratori hanno entusiasmato ed affascinato il pubblico presente, costituito dal personale di tutte le nazioni aderenti alla Nato e dai cittadini di Izmir. Per noi è motivo di forte orgoglio e siamo molto grati al gruppo Sbandieratori perché attraverso le loro esibizioni hanno portato ancora una volta Gubbio e la sua millenaria cultura su palcoscenici d’importanza mondiale come ambasciatori di una tradizione autentica e viva. Tra tutti gli stand presenti delle varie nazioni molto apprezzato è stato quello allestito con immagini, materiale fotografico e prodotti artigianali di Gubbio, nonché quello gastronomico, con prodotti tipici umbri offerto dalla nostra Regione, presente insieme a quelli di altre nazioni. I visitatori sono stati numerosissimi ed hanno gradito i prodotti enogastronomici distribuiti con oltre 5000 pasti consumati nel giro di poche ore, testimoniando che il nostro è stato lo stand più apprezzato. Esprimiamo riconoscenza anche al comitato organizzatore, che nella persona del colonnello eugubino Walter Pauselli, ci ha invitato ed ospitato ad una manifestazione di grande rilievo, permettendo di mettere in vetrina, ancora una volta, la città di Gubbio con le sue bellezze storico-artistiche ed enogastronomiche».

                       
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