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   CRONACA OTTOBRE 2010
   
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01 ottobre 2010: Presentato il libro sulla storia della diocesi di Gubbio
02 ottobre 2010: Inaugurata piazza Don Giovanni Dani
02 ottobre 2010: Solidarietà per un piccolo cuore di una bimba eugubina
06 ottobre 2010: La città ha dato l'ultimo saluto a Saverio Spigarelli
10 ottobre 2010: Visita al Parco Ranghiasci
17 ottobre 2010: CorriGubbio...... 14° edizione!
22 ottobre 2010: "Dalla maiolica arcaica ad Aldo Ajò"
22 ottobre 2010: Chiarimenti e sviluppi sulla questione "Ceri & Unesco"
22 ottobre 2010: Maurizio Biancarelli è stato premiato a Londra con il Wild Wonders
26 ottobre 2010: L'Italia in Argentina con Paula Frondizi
29 ottobre 2010: Riapre la Chiesa dei Bianchi
29 ottobre 2010: A Gubbio Mostra del tartufo...... 29° edizione!
30 ottobre 2010: Il Campanone festeggia il "suo" Compleanno

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01 ottobre 2010 - Presentato il libro sulla storia della diocesi di Gubbio

   Presentato il 1° ottobre alle ore 18.00 presso il Salone della chiesa di S. Francesco "La Diocesi di Gubbio" libro di S.E. mons. Pietro Bottaccioli, Vescovo Emerito di Gubbio. «una storia ultramillenaria, un patrimonio culturale, morale, religioso, ineludibile..... una storia secolare che ci appartiene: noi siamo in essa ed essa è dentro di noi, soprattutto nel nostro cuore» ha precisato il Vescovo Bottaccioli nella lettera di invito alla presentazione della sua opera sulla storia della Diocesi di Gubbio; lettera nella quale ricorda che domani, 2 ottobre, sempre alle ore 18.00 in S. Francesco, insieme a mons. Ubaldo Braccini e don Romano Bambini concelebrerà nel 60° anniversario della loro ordinazione sacerdotale.
  
"La diocesi di Gubbio" è il risultato e la sintesi di cinque anni di intenso lavoro, edito da TMM e da Città ideale, con il patrocinio della Colacem.
  Una pubblicazione attesa con legittimo interesse considerato il valore dell’autore, il suo rigore di studioso attento e preparato, abituato ad affidare al riscontro di rigorose documentazioni la ricostruzione delle varie vicende, descrivendole poi con lo stile asciutto e piano del giornalista capace di farsi comprendere con immediatezza.
   Una vera e propria folla ha voluto essere presente nella sala S. Francesco alla presentazione di quest'opera monumentale che in undici capitoli, 622 pagine, moltissime fotografie, una lunga elencazione delle fonti bibliografiche, ricostruisce la ultramillenaria storia diocesana. Si incomincia con “Il profilo storico della diocesi di Gubbio dalle origini alla fine del ’700”, partendo dalla celebre lettera di Innocenzo I al vescovo Decenzio (19 marzo 416), testimonianza di una Chiesa che da tempo si era costituita in Gubbio. Si prosegue poi con gli altri capitoli che sviluppano un cammino che conduce ai giorni nostri attraverso un percorso dove inevitabilmente la vicenda religiosa si incrocia con quella sociale e storica, dando al volume il valore di una indagine a tutto tondo relativa al territorio diocesano e non solo.
   “Il vescovo Pietro – ha affermato l'attuale vescovo Mario Ceccobelliè stato protagonista degli eventi civili e religiosi svoltisi in quel periodo straordinariamente ricco di cambiamenti che ha segnato la storia dell’Europa, dell’Italia e di Gubbio. Anche in diocesi don Pietrino, come gli eugubini ancora oggi lo chiamano, era un prete che si notava per l’attività pastorale innovativa. Da queste considerazioni è nato in me il desiderio di proporre al vescovo emerito di scrivere la storia della Chiesa diocesana. In questo volume egli ci presenta la storia della Chiesa di Gubbio negli ultimi due secoli del secondo millennio ed ha voluto inserire all’inizio un excursus breve, ma completo, che va dalle origini della diocesi fino all’epoca napoleonica. Un lavoro come questo mancava al patrimonio della Chiesa eugubina”.




                                                            

02 ottobre 2010 - Inaugurata piazza Don Giovanni Dani

   Tanta gente presente alla cerimonia di intitolazione di una piazza di Madonna del Ponte ad un sacerdote, don Giovanni Dani, Canonico Regolare Lateranense, che era nato a Montegrosso Pian Latte in Provincia di Imperia nel 1912.
   A San Secondo di Gubbio Don Giovanni vi giunse per la prima volta nel 1929-30 da novizio, poi vi fece ritorno da sacerdote nel 1946 e a Gubbio restò fino alla morte.
   Nella canonica di San Secondo fu Maestro dei Novizi, fondò anche il gruppo degli Scout coinvolgendo i giovani dell'intera città e partecipando attivamente a molte attività socio-assistenziali.
   Tenendo in grandissima considerazione l'educazione dei bambini, accolse l’asilo e coinvolse volontarie e maestre, aiutando le famiglie povere, i più bisognosi e gli ammalati. Dal 1958 al 1961 è stato parroco di San Secondo.
   Morì di cancro il 10 luglio 1964 a soli 52 anni e nonostante di anni ne fossero trascorsi quasi altrettanti, il suo ricordo tra gli eugubini è rimasto ben vivo e presente.
  La comunità della Parrocchia di Madonna del Ponte (attualmente è parrocchia autonoma, ma ai tempi di Don Giovanni apparteneva alla vasta Parrocchia di S. Secondo), grazie all’impegno del circolo Anspi, dei volontari della zona e il contributo del Comune ha voluto dedicargli la piazza adiacente a Via Veronese. Ad intervenire per ricordare la figura dell’amato sacerdote il parroco di Madonna del Ponte, Don Pietro Benozzi; il sindaco Maria Cristina Ercoli, il presidente del circolo Anspi Fabio Ercoli, il sindaco di Montegrosso Pian Latte, Giuliano Maglio, accompagnato da alcuni concittadini e parenti del sacerdote.


 
                                                           

02 ottobre 2010 - Solidarietà per un piccolo cuore di una bimba eugubina

   Tante piccole gocce, formano un mare... e allora, tutti insieme, come piccole gocce, cerchiamo di formare un grande mare di solidarietà!

 Non ha importanza ciò che possiamo offrire... quello che conta è essere tutti insieme.. e allora, può nascere qualcosa di grande!
 


   L'invito a partecipare alla
Festa di solidarietà che si è tenuta sabato 2 ottobre alle ore 21.00 presso i locali offerti da Fantasylandia di Gubbio è stato accolto da tantissima gente che ha voluto offrire un aiuto ad una dolcissima bambina di Gubbio, di 7 anni, che deve sottoporsi urgentemente ad un delicato e molto costoso intervento chirurgico al cuore presso il Children's Hospital di Boston, negli Stati Uniti d'America.


   Alle 2,30 di notte sono stati versati sul conto corrente della piccola la somma di  31.525 €.

   Come era scritto sui manifesti affissi all'interno del locale:
"NON ABBIAMO PAROLE... MA SOLO LACRIME DI COMMOZIONE NEL RINGRAZIARVI, E UNA SCINTILLA RIACCESA DI SPERANZA GRAZIE ALLA VOSTRA GENEROSITA".
 

Chi non ha potuto partecipare,  può effettuare un versamento su
    
Conto Corrente Bancario

IBAN (per Agnese) 
IT67 F010 0538 4800 0000 0001 253

Dall'Estero aggiungere: BNLIITRR

Per maggiori informazioni:
    Lidia +39 329.1129168
    


 
                                                           

06 ottobre 2010 - La città ha dato l'ultimo saluto a Saverio Spigarelli

   Ci sono notizie che non si vorrebbe mai dare e certamente questa è una di quelle!
   Tanta gente comune, tanti amici e conoscenti hanno voluto essere presenti nella chiesa di Sant’Agostino per l’
ultimo saluto a Saverio Spigarelli, il 39enne eugubino deceduto a seguito dell’incidente avvenuto il 30 settembre  mentre si stava recando al lavoro presso una ditta di Fossato di Vico. Saverio stava percorrendo la nuova strada statale 318, quando, poco prima dell'uscita per Osteria del Gatto un violento impatto della sua automobile contro il guard rail gli è stato fatale e nulla hanno potuto fare i medici dell'Ospedale Torrette di Ancona dove era stato prontamente trasferito in elicottero.
   Saverio era molto conosciuto e stimato in città, per le tante iniziative di cui è stato protagonista ma soprattutto per le qualità umane che lo hanno sempre contraddistinto. Con grande commozione è stato ricordato in particolare dal gruppo Sbandieratori  e dalla Famiglia dei Santantoniari, essendo per entrambi elemento di spicco e di giusto orgoglio.
   La sua famiglia ha autorizzato la donazione degli organi che sono stati trapiantati a 5 persone le quali potranno continuare a vivere grazie a Saverio.
   Inoltre le offerte raccolte durante l'esequie saranno devolute alla raccolta di beneficienza a favore della piccola Agnese di 7 anni affetta da una grave patologia cardiaca, per la quale è in corso in questi giorni un’ampia mobilitazione di solidarietà.
 Alla moglie Marta, ai genitori, ai fratelli Stefano e Sergio vanno anche le più sentite condoglianze della nostra Associazione Eugubini nel Mondo.

 
                                                           

10 ottobre 2010 - Visita al Parco Ranghiasci

   Il PARCO RANGHIASCI di Gubbio: il verde racconta…

 
Visita Guidata agli aspetti naturalistici ed antropici della vegetazione del Parco.

   Euro Puletti, studioso di natura e cultura dell’Alto Chiascio, insieme ad Anna Maria Scavizzi, docente di Scienze Naturali, ha guidato l’incontro, organizzato da Biblioteca Sperelliana Servizio Civile Nazionale Ass. Maggio Eugubino in collaborazione con Lions Club Gubbio Piazza Grande
   
   Il Parco Ranghiasci è stato realizzato per volontà del marchese Francesco Ranghiasci Brancaleoni, gonfaloniere della Città di Gubbio, tra il 1831 e il 1849, sicuramente su impulso della sua consorte Matilde Hobhouse. Il parco fu concepito esattamente come un giardino all'inglese, alla maniera di Goethe, con visuali e cannocchiali ottici. Francesco trasformò degli appezzamenti di terreno, con vigne ed uliveti, in una stupenda passeggiata in perfetto stile ottocentesco. Nel verde furono costruiti edifici neoclassici e risistemate le rovine medievali. La torre di San Luca oggi testimonia che per realizzare il parco fu demolita l'omonima Chiesa.
   Dopo anni di decadenza da un decennio è stato riportato agli antichi splendori e percorrendolo dall'ingresso principale di Via Gabriellí, apre al visitatore una visuale di un fascino unico che rende possibile una passeggiata suggestiva e pittoresca tra castagni, tigli, aceri, lecci e ippocastani.


 
                                                           

17 ottobre 2010 - CorriGubbio...... 14° edizione!

  In una giornata dal meteo incerto,  domenica 17 ottobre si è svolta la 14° edizione della CorriGubbio.
  La manifestazione podistica su strada organizzata dalla società eugubina Gubbio Runners che ha previsto due gare competitive sulle distanze dei 21 e 10 chilometri,
ma anche due non competitive rispettivamente di 5 chilometri (Family Run) e di un chilometro, quest’ultima riservata ai diversamente abili.
   Oltre 500 i partecipanti che si sono ritrovati alle 8,00 allo stadio “Beniamino Ubaldi” da dove è avvenuta la partenza alle ore 9,30.
    Il sindaco Maria Cristina Ercoli al termine della gara ha tenuto a precisare: «La manifestazione podistica su strada ha riscosso un grande successo, i partecipanti, arrivati sia dall’Umbria che da fuori regione, ci complimentiamo con gli organizzatori della manifestazione per la buona riuscita dell’iniziativa in particolare ringraziamo Maurizio Ruspi e Roberto Minelli della Gubbio Runners». E sono scaricabili dal sito www.gubbiorunners.com le classifiche delle gare.
    
Info:
388.1732358 (Ruspi)
335.7197855 (Martiri)
349.5611185 (Rosati)
e-mail: info@gubbiorunners.com


                                                            

22 ottobre 2010: "Dalla maiolica arcaica ad Aldo Ajò"

   Venerdì 22 ottobre presso la sala consiliare di Palazzo Comunale è stato presentato il catalogo della mostra "Dalla maiolica arcaica ad Aldo Ajò, ceramiche eugubine a Palazzo dei Consoli".
   Ed è stata anche l'occasione per inaugurare lo spazio espositivo presso il Museo Civico del palazzo dei Consoli, ove sono state collocate 11 delle 21 opere di Aldo Aiò che la vedova, Ines Spogli, aveva donato al Comune di Gubbio nel 2008.
   Sono intervenuti tra gli altri: il sindaco Maria Cristina Ercoli, l’assessore allo sviluppo economico Graziano Cappannelli, il vice Presidente del Consiglio Regionale Orfeo Goracci, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Carlo Colaiacovo, l’amministratore di Gubbio Cultura e Multiservizi Enrico Viola, l’esperto Gian Carlo Boiani, Paolo Ghirelli curatore dell’allestimento – Cooprogetti e lo storico ed esperto d'arte eugubino Ettore Sannipoli, curatore del catalogo.


                                                            

22 ottobre 2010: Chiarimenti e sviluppi sulla questione "Ceri & Unesco"

  Recentemente la stampa cittadina [1, 2, 3] ha registrato ulteriori sviluppi relativi al riconoscimento della Festa dei Ceri quale patrimonio immateriale dell'Umanità da parte dell'Unesco.
  Sono diversi anni che le istituzioni si adoperano per raggiungere questo obbiettivo. Potrebbe essere utile un brevissimo riassunto della vicenda: il tutto inizia nell'
ottobre 2004 con un incontro a Roma di una delegazione eugubina con il sottosegretario ai Beni ed Attività Culturali On. Nicola Bono che, presente alla Festa del 15 maggio 2005, rilasciò ampie assicurazioni. L'Anno seguente, nel febbraio 2006, la rivista “Siti” della Associazione “Città italiane Patrimonio Mondiale – UNESCO”, pubblica un ampio servizio sulla nostra festa.
  Nel
dicembre 2006 altre buone notizie giungevano dal sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali, On. Danielle Mazzonis. A questo punto occorre ricordare che nel giugno 2006 è stato firmato a Nola un protocollo di intesa tra la città di Gubbio e le città di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo, tale protocollo di intesa ha lo scopo di rinsaldare i  legami tra queste città, ove si svolgono Festa con macchine a spalla, al fine di promuovere progetti di sviluppo e di interscambio. A tale progetto nel luglio 2008 si sono aggiunte le città di Campobasso e quella di Napoli; una riunione si tiene a Roma presso il Ministero Beni e Attività Culturali, per dare avvio alla fase operativa del Protocollo “Città delle Feste con macchina a spalla” e si comincia anche a pensare che queste feste possano essere riconosciute tutte insieme dall'Unesco.
   Nel
Febbraio 2010 si è svolto a Nola l'incontro dal tema "Verso l'Unesco" al quale hanno partecipato le delegazioni di tutte le città interessate all'importante riconoscimento, ma già in tale sede fu preannunciato il seminario per l'inserimento nelle lista dell'UNESCO della Festa dei Ceri come patrimonio immateriale dell'Umanità, seminario che si è tenuto nel luglio 2010 a Gubbio e che ha rappresentato la volontà di presentare la candidatura della Festa dei Ceri sganciata dalle altre città caratterizzate da feste con macchine a spalla.
   Il protocollo tra le città di Gubbio, Nola, Palmi, Viterbo e Sassari era stato firmato nel 2006 e soltanto successivamente a questa data era nata la volontà di presentare una candidatura unica.
   A seguito di una recente riunione delle città del protocollo, nella quale Gubbio era assente, si sono sollevate alcune critiche.
   « La decisione - ha spiegato l'
assessore Lucio Panfili - segue a una valutazione comune fatta da tutte le componenti che si stanno occupando del percorso Unesco, oltre all'Amministrazione Comunale quindi, l'Università dei Muratori, il Maggio eugubino, le Famiglie ceraiole e la
Curia vescovile. Rispetto alla candidatura congiunta sono stati valutati elementi di incertezza e ritardi nelle strategie. Avevamo già messo al corrente la coordinatrice Patrizia Nardi, sino da aprile scorso, che il Comune non avrebbe atteso il 2011. Tenendo poi conto della specificità della Festa, si è scelto di proseguire l'iter in modo autonomo. L'amministrazione ne ha dato quindi comunicazione in una nota, inviata in occasione dell'incontro tenutosi il 15 ottobre.... noi abbiamo comunicato che candideremo singolarmente la Festa dei Ceri, ma rimaniamo nella rete che era stata concepita, non in vista dell'Unesco, ma per finalità di interscambio culturale...... La scadenza per la presentazione, fissata a luglio scorso, era stata poi prorogata dal Ministero a gennaio 2011. Questo ha comportato la richiesta di ulteriore documentazione alla quale stiamo lavorando. L'intero percorso lo stiamo facendo gomito a gomito con tutte le componenti della Festa, tanto per la scelta dei contenuti che per le strategie da mettere in atto. Il ruolo dell'amministrazione è stato quello di coordinare, ma le decisioni vengono prese insieme. Così come avverrà per la richiesta della candidatura, che sarà presentata da tutte le componenti. Questo garantisce, così come richiesto, che la domanda non sia solo un atto burocratico o amministrativo, ma vera e propria espressione di una comunità intera, quale è la Festa dei Ceri. »


                                                            

22 ottobre 2010: Maurizio Biancarelli è stato premiato a Londra con il Wild Wonders

   Il più prestigioso premio internazionale di fotografia naturalistica, il “Wild Wonders” ha visto vincitore della sezione paesaggi il fotografo eugubino Maurizio Biancarelli.
   Biancarelli è da lungo tempo annoverato tra i migliori fotografi al mondo, autore di 4 libri, le sue foto sono regolarmente pubblicate nelle riviste internazionali di fotografia, e in numerosi volumi antologici di fotografia, nella nostra regione ha organizzato molte mostre sia a Perugia che a Gubbio, di cui l'ultima un anno fa.
   «E’ con soddisfazione – ha commentato il sindaco Maria Cristina Ercoli - che apprendiamo la notizia che un nostro concittadino, Maurizio Biancarelli, ha vinto questo concorso internazionale. Siamo orgogliosi dei meriti ricevuti da Biancarelli dal momento che in maniera indiretta si promuove la nostra città con forti ripercussioni mediatiche . Congratulazioni a Maurizio Biancarelli per il lavoro realizzato e per i progetti futuri».
   La foto vincente è stata realizzata a Plitvice in Croazia.

                                                            

26 ottobre 2010:   L'Italia in Argentina con Paula Frondizi

   A Buenos Aires, Argentina, il 26 ottobre nel Salón Manuel Belgrano, che si trova al 4 ° piano del Palazzo di Alfredo Palacios della Camera alta, c'é stata (in occasione del Bicentenario dell'indipendenza Argentina) la consegna di riconoscimenti alle istituzioni italiane di Buenos Aires che negli ultimi 200 anni si sono contraddistinte per la conservazione delle tradizioni, per il loro ruolo sociale, educativo e culturale e anche per il lavoro che tutt'oggi svolgono nella società argentina: Asociación Italiana Vigili del fuoco Volontari de La Boca, la Asociación Italiana Unione e Benevolenza, la Federación de Asociaciones Calabresas de Argentina (FACA), la asociación Nazionale Italiana, la Società Italiana di Beneficenza Ospedale Italiano (Hospital Italiano), la Sociedad Dante Alighieri de Buenos Aires, la Federación de Entidades Sicilianas de Buenos Aires y Sur de la República Argentina, ecc.
   La cantante Paula Frondizi (erede della grande famiglia eugubina a cui è appartenuto il Presidente Arturo Frondizi) accompagnata al pianoforte dal maestro Marcelo Rodriguez è stata invitata a chiudere l'evento con l'interpretazione di canzoni italiane.


 
                                                           

29 ottobre 2010: Riapre la Chiesa dei Bianchi

   Il 29 ottobre alla presenza di un numeroso pubblico ha riaperto al pubblico la chiesa di Santa Maria dei laici, detta dei “Bianchi”, posta  all’inizio di via Piccardi e attigua alle Logge.

  Rappresenterà presto il terzo polo dell’offerta artistica e culturale del Museo diocesano di Gubbio. Infatti dopo il Palazzo dei Canonici e gli annessi alla Cattedrale, la chiesa di Santa Maria Nuova con l’affresco della Madonna del Belvedere e i dipinti dei fratelli Salimbeni, la chiesa dei “Bianchi” diventa quindi il terzo polo di eccezionale interesse che il museo intende mettere a disposizione della cittadinanza e dei turisti.  “La Chiesa di Santa Maria dei Laici - spiega don Pietro Vispi - si propone come un autentico “pantheon” d’arte: al suo interno, infatti, sarà possibile riammirare il grandioso ciclo pittorico di Felice Damiani, detto il Veronese dell’Umbria, la stupefacente tela del Barocci con l’Annunciazione della Vergine, l’Annunciazione di Gian Battista Michelini, gli affreschi dell’Allegrini, i grandiosi capolavori del Gherardi con la Natività e l’Adorazione dei Pastori, oltre alle numerose ulteriori opere che adornano l’antico e venerato luogo di culto, tra cui lacerti di affreschi gotici e tardogotici tutt’ora nel sito”.

   Il recente recupero e' stato illustrato dal vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, dalla storica dell'arte Giordana Benazzi, gia' ispettrice della Soprintendenza per i beni storici e artistici dell'Umbria, da Carlo Colaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia (istituzione che ha contribuito ai lavori di restauro) da don Pietro Vispi, direttore del Museo diocesano di Gubbio, e da Paolo Salciarini, direttore dell'Ufficio beni culturali ecclesiastici di Gubbio.
   E’ stata un bella occasione per molti eugubini apprezzare una della tante meraviglie della nostra città, per molti sconosciute. Molte le maestranze che con appassionata dedizione hanno operato nel restauro, sono da ricordare: la Ditta Cortoni per la particolare illuminazione e le due ditte di restauro: l’Ikuvium RC e la CORE.BA due aziende dotate di un’esperienza pluriennale, con una consolidata professionalità che le distingue per la qualificata attività di cantiere e per le attività di laboratorio rinnovando le più genuine tradizioni dell’artigianato eugubino e l’impresa Monacelli Franco per i lavori di consolidamento generale di tutta la struttura eseguiti sotto la competente direzione dell’arch. Augusto Solano.
   Il complesso monumentale che comprende la Chiesa di S. Maria dei Laici, affonda le sue origini intorno alla prima metà del XIV secolo, infatti nell'agosto 1313 nobili, giudici, notai, mercanti e altri benestanti eugubini crearono una Confraternita dei Laici sotto l'invocazione della Beata Vergine Maria.
   Nel 1315 essi ottennero dal Comune una casa e della terra (la casa è l'attuale parte del complesso che guarda verso via della Repubblica (oltre il porticato); la terra era lo spazio, allora non edificato, compreso fra detta casa e il "ponte nuovo" posto all'inizio di via Piccardi. Su questa terra costruirono nel 1325 la chiesa ed alcuni anni dopo eressero l'ospedale per il quale la comunità di Gubbio donò la pietra. Nel 1377 le autorità della Confraternita dei Laici chiesero ed ottennero dalla città di Gubbio la licenza per allungare il colonnato esistente di altre due o tre colonne, verso la chiesa.
   Nel 1467 venne costruito il campanile della Chiesa, che era decorata con numerosi affreschi. Nella cripta le pareti erano tutte affrescate con episodi della Passione attribuiti a Giacomo di Benedetto. Alcuni di questi affreschi nel 1966 furono «strappati», restaurati e trasferiti nel Museo Diocesano.
   Nel 1400/1500 la Chiesa era parte integrante dell'ospedale, il più grande della città, al quale, con Bolla di Papa Giulio II il 9 agosto 1505, vennero uniti anche gli altri ospedali della città creando un'unica e nuova entità: lo Spedal Grande. Ai primi anni del 1600
tale struttura risultava però insufficiente per cui la sua funzione fu ampliata utilizzando lo "Hospitale di S.Croce degli Esposti" (questo complesso andava dall'attuale farmacia comunale alla vecchia farmacia ed ancora mostra la "buca" che dava l'accesso alla "ruota degli Esposti", ove venivano collocati ed affidati i neonati abbandonati).

    Da quel momento la chiesa ritornò ad essere indipendente e il resto dal vecchio complesso ospedaliero venne affittato alla Corporazione della lana e sopra di esso fu costruita nel 1603 la "Loggia coperta" per alloggiarvi 40 "tiratori per la lana" che avevano bisogno di un ambiente coperto ed arieggiato in cui mettere i panni ad asciugare dopo il lavaggio e la tintura.

   Nella chiesa è anche conservato un dipinto ad olio,
l'Annunciazione, di Federico Barocci. Questo dipinto ha una sua storia. Fu commissionato l'8 aprile 1610 dalla Confraternita dei Bianchi, e precisamente dal suo Priore, conte Muzio Beni, all'urbinate Federico Barocci (1535-1612) che lasciò l'opera incompiuta per cui fu terminata dal suo allievo Ventura Mazzi di Cantiano.
   Nel giugno 1619 il dipinto fu portato a Gubbio. Sostò qualche giorno nella chiesa di Madonna del Ponte, qualche altro in quella di S.Secondo e il 4 luglio 1619, con imponente corteo a cui presero parte il Vescovo, le autorità comunali, molti cittadini, al suono della banda musicale, attraversata la città, fu deposto nell'Altare grande della Chiesa dei Bianchi.
   Per dare maggior risalto a quest'opera, i confratelli tentarono ripetutamente (1633, 1648, 1650) di far sopraelevare la chiesa, ma non vi riuscirono.
   Il dipinto è rimasto sempre al suo posto. Durante l'occupazione francese del 1798, il 27 marzo, il prezioso dipinto fu trasferito nella chiesa di S. Maria dei Servi, chiesa ufficiale della Municipalità, per impedirne una eventuale esportazione.
Cessato il pericolo, fu riportato nella sua sede originale.


                                                            

29 ottobre - 2 novembre 2010 - A Gubbio Mostra del tartufo...... 29° edizione!

  Gubbio ospita dal 29 ottobre al 2 novembre 2010 la “Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari”, una rassegna giunta quest’anno alla 29esima edizione, organizzata e promossa dalla Comunità montana dell’Alta Umbria, in collaborazione con il Comune di Gubbio che dal 2009 affianca la Comunità montana direttamente nell'organizzazione.
L'edizione 2010 della mostra del tartufo valorizza, ancora più del solito, lo stupendo centro storico medievale della nostra città, visto che la mostra non è ospitata in uno spazio unico, quale era, negli ultimi anni, la tensostruttura allestita in piazza Quaranta Martiri. I visitatori infatti saranno guidati attraverso un vero e proprio itinerario del gusto, lungo i padiglioni espositivi allestiti presso il Centro servizi “Santo Spirito”, sotto gli Arconi di via Baldassini e nei locali dell’ex Lanificio in via XX Settembre. Un contenitore, quest’ultimo, appena recuperato e reso fruibile per la prima volta proprio per la “Mostra del tartufo 2010”.
   Classifica del tartufo più grande: ad essere incoronato quest’anno con i suoi 613 grammi il tartufo di Martinelli Tartufi di Pietralunga, seguito da Penna Tartufi di Città di Castello con 540 grammi e dal tartufo di Emanuele Brancaleoni, esperto tartufaio eugubino di 87 anni che ha voluto partecipare alla gara con il suo tartufo di 429 grammi proveniente dalla zona di Semonte. Poi a seguire Mirko Tartufi dalla Toscana con 286 grammi, e a pari merito con 202 grammi Jimmy Tartufi da Pietralunga e Papa Tartufi dalla zona di Monteluiano.
   «Un’edizione ricca di novità – hanno commentato la sindaco Maria Cristina Ercoli e l’assessore Graziano Cappannelli – che si è aperta con l’esibizione degli Sbandieratori di Gubbio e il corteo storico dei Giochi delle Porte di Gualdo Tadino. Erano presenti tra gli altri l’assessore regionale Fernanda Cecchini, l’on. Walter Verini, il vice presidente del Consiglio regionale Orfeo Goracci, il consigliere regionale Andrea Smacchi, i consiglieri provinciali Luca Baldelli e Giampiero Fugnanesi, la presidente del Consiglio comunale Antonella Stocchi, la giunta comunale e il presidente della Comunità montana Alta Umbria Mauro Severini. Ospiti d’onore quest’anno i giornalisti Andrea Vianello e Attilio Romita. L’apertura degli stands e l’atmosfera suggestiva hanno subito evidenziato la novità di questa edizione. Infatti non abbiamo più la tensostruttura in Piazza 40 Martiri ma sarà una mostra itinerante che percorrerà le diverse vie della città, visto che l’esposizione sarà ospitata in diversi locali del centro storico. Si parte dal Centro Servizi S. Spirito per poi proseguire, alla guida del tappeto rosso, verso gli Arconi di via Baldassini per raggiungere, infine, l’ex lanificio in via XX settembre. Una soluzione che ha cercato di ottimizzare le risorse economiche ma soprattutto, da sottolineare, l’alta valenza culturale rappresentata dal fatto che numerosi eugubini e turisti percorreranno le più belle e importanti vie della città e arriveranno alla parte alta apprezzandone così le bellezze. La mostra sarà un’occasione per la promozione turistica della città che attraverso il tartufo bianco richiamerà attenzione sul nostro territorio. Il bel tempo, che già in questi due giorni ci ha accompagnato, le diverse iniziative che ruotano intorno all’evento e la qualità dei prodotti speriamo che siano di buon auspicio affinché in questi giorni di festività Gubbio possa vedere un notevole flusso di visitatori».

                                                            

30 Ottobre 2010 - Il Campanone festeggia il "suo" Compleanno


     Il Campanone compie 241 anni e lo ha festeggiato alla sua maniera... con una “sonata” eccezionale con la quale i suoi  campanari deliziano la città.
   241 candeline sono tante, se poi pensiamo che il nostro
Campanone fu fuso nello stesso anno (1769) in cui nacque Napoleone Bonaparte, riusciamo sicuramente meglio a percepirne la longevità.
   Il 30 ottobre 1769, Giovanni Battista Donati di Aquila eseguì
la fusione sotto gli Arconi di Piazza Grande. Di tale fatto gli interessati possono prendere visione dell'ampia documentazione, fornitaci dal storico eugubino Fabrizio Cece.

  
   Sei, sono stati i Campanoni che, in circa sette secoli, hanno dato voce al Palazzo dei Consoli e hanno fatto sussultare noi Eugubini.
   Il primo di cui si ha notizia è del 1380, ma non durò molto, infatti nel 1446 ne fu fatto un altro. Anche questo rapidamente cedette il posto al successivo, nel 1503, che durò un po' più dei due precedenti, ma si ruppe nel 1677.
   Difficoltà economiche fecero attendere il 1716 per sentire il nuovo Campanone, sostituito da quello del 1766 che durò solo due anni e lasciò il posto all'attuale nel 1769.


 
                                                               

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