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3 Aprile, Venerdì Santo, in una
fresca serata, a Gubbio
si è svolta
la tradizionale
Processione del Cristo
Morto.
Le statue del Cristo morto e della Madonna
addolorata, portate a spalla e precedute dai
“Sacconi” (dal nome dell’antica divisa della
Confraternita della Chiesa di Santa Croce
della Foce) che mostrano i simboli della Passione,
hanno percorso il tradizionale itinerario cittadino tra i
canti del
“Miserere”,
le preghiere dei fedeli, il calore e le luci dei “focaroni”
accesi in vari
punti del percorso. Quest'anno la
chiesa di S. Croce non è
stata possibile utilizzarla in quanto presenta dei danni strutturali
derivanti dagli ultimi eventi sismici ed è in procinto l'inizio dei
lavori di restauro, pertanto la processione ha preso il via dalla
chiesa di S. Domenico.
Presente il
vescovo di Gubbio
Ceccobelli
e tutto il clero cittadino.
Quest’anno, com'è ormai tradizione, la processione venendo
dal quartiere di S. Martino ha fatto
sosta presso la
casa di riposo "Astenotrofio Mosca"
per portare il
Cristo morto di fronte agli ammalati, non essendo più effettuabile
la tradizionale sosta presso
il vecchio ospedale in
quanto trasferito nel 2008 nella nuova struttura realizzata nella
frazione di Branca.
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