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   Venerdì Santo 2014: "Processione del Cristo Morto"
   
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18 Aprile 2014 -  Venerdì santo: "Processione del Cristo Morto"


  18 Aprile, Venerdì Santo, in una tiepida serata, a Gubbio si è svolta la tradizionale  Processione del Cristo Morto.
 
Le statue del Cristo morto e della Madonna addolorata, portate a spalla e precedute dai
“Sacconi” (dal nome dell’antica divisa della Confraternita della Chiesa di Santa Croce della Foce) che mostrano i simboli della Passione, hanno percorso il tradizionale itinerario cittadino (con partenza e ritorno alla chiesa di S. Croce tra i canti del Miserere, le preghiere dei fedeli, il calore e le luci dei “focaroni” accesi in vari punti del percorso. In verità quest'anno la Chiesa di Santa Croce è stato possibile utilizzarla solo parzialmente in quanto presenta dei danni strutturali derivanti dagli ultimi eventi sismici.
  
   Presente il vescovo di Gubbio Ceccobelli e tutto il clero cittadino.
  Quest’anno, per la sesta volta, la processione venendo dal quartiere di S. Martino ha fatto
sosta presso la casa di riposo "Astenotrofio Mosca" per portare il Cristo morto di fronte agli ammalati, non essendo più effettuabile la tradizionale sosta presso il vecchio ospedale in quanto trasferito nel 2008 nella nuova struttura realizzata nella frazione di Branca.

   Quest'anno è stata introdotta anche una variazione del percorso, infatti la processione giunta all'altezza del Monastero delle Cappuccine, anzichè fare dietro front, ha proseguito verso via Don Minzoni e via Del Mausoleo facendo, in pratica, il giro dell’Edificio Scolastico, passando accanto al Mausoleo dei 40 Martiri  e vicino alla chiesa della Madonna del Prato. Ricordiamo che quest' anno ricorre il 70° anno della strage dei 40 Martiri (22/6/1944).

    Poi la Processione ha proseguito, preceduta come sempre dal suono sinistro delle “battistrangole” (le campane delle chiese come è tradizione, nei tre giorni che precedono la Pasqua sono ancora “legate” e quindi non vengono suonate) lungo il consueto itinerario (ma con la variante sopra descritta) fino alla chiesa di S. Domenico, da qui per le ragioni di inagibilità della chiesa di S. Croce, le statue della Madonna e del Cristo sono state ricondotte a S. Croce in forma privata e non in processione.

                                                

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