"prima domenica di Maggio":
I Ceri sono stati riportati in
città dalla
Basilica di Sant'Ubaldo
dove erano stati deposti, come sempre,
a conclusione della festa dello scorso anno e dopo aver
"rifinito" la
grande
opera di restauro di cui erano stati oggetto nei mesi
precedenti la Festa del 2011.
In una giornata pioviggionosa, si è comunque svolto il primo vero atto che prelude la grande festa del
15 maggio 2012.
Celebrata in
Basilica la Santa Messa alle ore 8.00 i
Ceri sono stati portati in città e collocati nella Sala dell'arengo
dentro il
Palazzo dei Consoli.
Poi, tutto come sempre: la colazione con la
"coradella" per tutti, seguita dal pranzo grandioso, a base
d'agnello, per oltre 650 persone, preparato dall'Università
dei Muratori nelle sale degli
Arconi, sotto Piazza Grande.
Per l'occasione, come è tradizione, è uscito
il periodico
"Via ch'eccoli"
che,
giunto alla 37° edizione,
quest’anno è accompagnato dal consueto inserto storico, a cura di Adolfo Barbi,
relativo alla Festa dei Ceri che in questo caso riguarda
"Quel «pazzo»
spirito ceraiolo"
Il "Via
Ch'eccoli" ci dà anche l'occasione, molto dolorosa, di ricordare un
ceraiolo, un amico. che non c'è più. Ci riferiamo a
Giambattista "Tito" Mazzacrelli,
scomparso il 18 marzo 2012, all'età di 61 anni. “Tito” è stato un
personaggio molto conosciuto in città.
Santubaldaro di indubbia fede, apparteneva alla Manicchia delle
“Case popolari”. Fu lui che nel 1983, consigliere della Famiglia
insieme a Giancarlo “Carlinga” Bellucci, propose di far entrare
all’interno della redazione di “Via ch’eccoli” anche i ceraioli di
Sant’Ubaldo e San Giorgio. La stessa rivista infatti, in precedenza
era essenzialmente di “stampo santantoniaro”.
La proposta di “Tito” ebbe uno straordinario riscontro, tanto che
in pochi anni “Via ch’eccoli” raggiunse una distribuzione di
2.500 copie, diventando così il “periodico di tutti i ceraioli”
che in questo numero
gli dedica una pagina intera (vedi).
Vedi la discesa dei Ceri su
|