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   Alberico Morena  
   
25 Novembre 2014 - Scompare Alberico Morena

    Alberico Morena, autore di numerose opere d’arte e celebre per le originali xilografie è venuto a mancare all’età di 88 anni. Era nato a Gubbio nel 1926, ma  si era trasferito a Spoleto nel 1956 per insegnare presso il locale Istituto Statale d'Arte che poi ha diretto sino al 1977. La sua ampia attività di incisore e pittorica è stata particolarmente apprezzata e gli è valsa numerosi riconoscimenti. Durante la lunga permanenza a Spoleto, unitamente alla indimenticabile consorte Susi, ha partecipato attivamente alla vita delle Città immedesimandosi nelle varie problematiche e mostrando grande interesse anche per le manifestazioni artistico culturali spoletine; Giancarlo Menotti lo chiamò ad esporre le sue opere nell'ambito del Festival dei Due Mondi. Alberico Morena ha contribuito, in questo modo, efficacemente alla conoscenza del patrimonio storico artistico e culturale di Spoleto e a Spoleto l'artista eugubino ha ricevuto il premio "Lex Spoletina", promosso dalla associazione Amici di Spoleto insieme al Comune.
   Il prestigioso riconoscimento, riproduzione del cippo di pietra del II secolo a.C. su cui è incisa una legge di protezione per i boschi sacri, viene ogni anno assegnato a persone che abbiano contribuito alla concreta difesa del patrimonio, culturale e ambientale, alla conoscenza di Spoleto.

   Non possiamo non ricordare la famosa xilografia “La Corsa dei Ceri a Gubbio” realizzata giovanissimo nel 1946. Il suo legame con la città natale non si è mai affievolito, come mai è venuto meno il suo spirito santantoniaro ma soprattutto ceraiolo, come dimostra un episodio che forse molti neanche conoscono, quando il 15 maggio 1968, in seguito alla caduta del Cero di S.Ubaldo sulla calata dei Neri, fu proprio il professore ad adoperarsi per rialzare il cero e ripartire a punta avanti.


   Inoltre il suo amore per la festa dei Ceri è documentata dalle tante sue opere che hanno la nostra "festa" per oggetto, opere di cui ha fatto anche dono alla Famiglia dei Santantoniari nel 2010 allorquando una delegazione della
Famiglia dei Santantoniari guidata dal Presidente Alfredo Minelli e composta dal consigliere Raffaele Pellegrini, dal capodieci del 2011 Roberto Fofi e dal ceramista e santantoniaro Giampietro Rampini si recò a Spoleto per incontrarlo, in quella occasione l'artista fece dono alla Famiglia dei Santantoniari di due xilografie di cui la prima denominata “l’alzata” (1979) mentre la seconda del 2002 ritrae il Cero di S.Antonio all’uscita dalla Basilica di S.Ubaldo nella prima domenica di maggio.

   Importante e largamente riconosciuta è la produzione pittorica di Alberigo Morena pluripremiato e apprezzatissimo. Ha presentato le sue opere in numerose esposizioni in Italia e all’estero, ottenendo premi e riconoscimenti. Tra le mostre personali menzioniamo quelle di Gubbio (1982, 2001), di Spoleto la sua città adottiva (1989, 2001) e di Pienza (1998). La sua opera grafica e pittorica è stata oggetto di importanti pubblicazioni: il volume curato da Dino Carlesi, Guido e Giorgio Guastalla (1977); il catalogo con scritti di Dino Carlesi e Valerio Volpini edito in occasione dell’antologica presentata al XXIII Festival dei Due Mondi di Spoleto (1989); il catalogo della mostra di Pienza, con presentazione di Enzo Carli e testo di Dino Carlesi (1998); il catalogo delle mostre di Gubbio e Spoleto, a cura di Nicola Micieli, con testi di Paolo Bellini e lo stesso Micieli (2001); il volume Alberico Morena pittore con testi di Nicola Micieli (2001).

    "Con Alberico Morena – si legge nella nota del sindaco Filippo Stirati - se ne va un grande artista, un uomo di qualità umane profonde, un concittadino illustre. Siamo addolorati, e ci uniamo al cordoglio della famiglia, per la perdita di un Maestro nel campo dell’arte, riconosciuto da decenni tra i più grandi incisori del tempo, apprezzato dalla critica e amato dai suoi estimatori.
Nato a Gubbio nel 1926 e da anni residente a Spoleto, aveva mantenuto con le sue radici profondi legami di affetto e di amicizia, immortalando la Città dei Ceri nelle mirabili incisioni, in quei ‘fermo immagine’ della Festa, nelle atmosfere, nelle raffigurazioni di palazzi, chiese, ma anche nei momenti di vita quotidiana popolati di figure familiari e di autoritratti. Alternando il bulino al pennello, Morena si è distinto anche come pittore, con risultati di pari intensità e bellezza. Nel corso degli anni sono arrivati i tanti riconoscimenti nei maggiori premi, attestati, mostre personali, acquisizioni nei musei più rappresentavi in Italia e all’estero.
Ma lui ha sempre mantenuto un profilo schivo e riservato, in una vita lontana dall’esibizione e dal protagonismo, in piena armonia con quel mondo poetico e misurato che si ritrova pienamente nel segno delle sue opere. Gubbio ha più di un motivo per essergli grata. Il ‘corpus’ di 40 xilografie donato nel 2009 alla città con grande slancio di generosità ha trovato collocazione nella Biblioteca Sperelliana, con una sala a lui intitolata.
Voglio ricordare dell’intera produzione incisoria, un’opera realizzata dall’artista a 24 anni, l’Alzata dei Ceri, che racconta la fatica degli uomini sotto le pesanti macchine di legno, mentre una folla frenetica si agita intorno. In ognuno di quei volti, vive la stessa espressione a testimoniare la simbiosi totale del momento più esaltante. Dobbiamo dire ‘grazie’ ad Alberico Morena, poiché noi eugubini capiamo meglio la nostra Festa, anche grazie a quello che è stato capace di raccontare".
  
Anche l'ex sindaco Orfeo Goracci, che nel 2009 era stato chiamato a Spoleto per consegnargli il Premio "Lex spoletina" lo ha ricordato con queste parole: ‹‹Dipingeva piccoli uomini, intenti nelle fatiche e nelle gioie della vita come in un gioco infinito di bambini, ma era un grande, un artista geniale e originalissimo, Alberico Morena. Un eugubino a tutto tondo, non solo per nascita, ma per la passione che metteva in quei suoi lavori dedicati a Gubbio e alla Festa dei Ceri, con il suo volto sempre presente, per l’osservatore attento, come firma originale, tra la folla o ”sotto le stanghe". Da Sindaco ho avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo personalmente, e, nel 2009, salutai con gioia, nel corso di una solenne cerimonia, un suo nobile gesto che rimarrà per sempre negli annali della storia artistica e culturale cittadina : la donazione alla comunità eugubina di sue 40 xilografie.
In quell’occasione promisi di dedicare all’artista Alberico Morena una sala della nuova sede della Biblioteca Sperelliana, come gesto minimo di riconoscenza per l’inestimabile dono fatto alla città. La promessa fu onorata al meglio: oggi, chi si trovi a frequentare la splendida sede della Biblioteca Sperelliana nel Quartiere di San Pietro, può leggere, in una delle sale più pregevoli e funzionali, il nome di Alberico Morena, eccellenza della nostra città, associato al “corpus” delle opere donate a Gubbio.
Una città con la quale non aveva mai rotto il cordone ombelicale, nonostante il suo dividersi tra i Cinque Colli e Spoleto, una città di cui aveva saputo ritrarre, da sempre, lo spirito, l’amore per una tradizione e una storia collettiva a cui partecipava in prima persona. Alla famiglia dell’artista Alberico Morena, nel ricordo della sua vita e della sua opera, le mie più sentite condoglianze. Mancherà a tutti noi, quel suo meraviglioso e unico dipingere, semplice della semplicità dei grandi.>>
 

                                                            

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