Alberico Morena, autore di
numerose opere d’arte e celebre per le originali xilografie è venuto a mancare
all’età di 88 anni. Era nato a Gubbio nel 1926,
ma si era trasferito
a Spoleto nel 1956 per insegnare presso il locale Istituto Statale d'Arte che
poi ha diretto sino al 1977. La sua ampia attività di incisore e pittorica è
stata particolarmente apprezzata e gli è valsa numerosi riconoscimenti. Durante
la lunga permanenza a Spoleto, unitamente alla indimenticabile consorte Susi, ha
partecipato attivamente alla vita delle Città immedesimandosi nelle varie
problematiche e mostrando grande interesse anche per le manifestazioni artistico
culturali spoletine; Giancarlo Menotti lo chiamò ad esporre le sue opere
nell'ambito del Festival dei Due Mondi. Alberico Morena ha contribuito, in
questo modo, efficacemente alla conoscenza del patrimonio storico artistico e
culturale di Spoleto e a Spoleto l'artista eugubino ha ricevuto il
premio "Lex Spoletina",
promosso dalla associazione Amici di Spoleto insieme al Comune.
Il
prestigioso riconoscimento, riproduzione del cippo di pietra del II secolo a.C.
su cui è incisa una legge di protezione per i boschi sacri, viene ogni anno assegnato a persone che
abbiano contribuito alla concreta difesa del patrimonio, culturale e ambientale, alla
conoscenza di Spoleto.
Non possiamo non ricordare la famosa xilografia “La Corsa dei
Ceri a Gubbio” realizzata giovanissimo nel 1946. Il suo legame con la città
natale non si è mai affievolito, come mai è venuto meno il suo spirito
santantoniaro ma soprattutto ceraiolo, come dimostra un episodio che forse molti
neanche conoscono, quando il 15 maggio 1968, in seguito alla caduta
del Cero di S.Ubaldo sulla calata dei Neri, fu proprio il professore ad
adoperarsi per rialzare il cero e ripartire a punta avanti.
Inoltre il suo amore per la festa dei Ceri è documentata dalle
tante sue opere che hanno
la nostra "festa" per oggetto, opere di cui ha fatto anche dono alla
Famiglia dei Santantoniari nel 2010 allorquando una delegazione della
Famiglia
dei Santantoniari guidata dal
Presidente
Alfredo Minelli e composta dal consigliere Raffaele
Pellegrini, dal capodieci del
2011 Roberto
Fofi e dal ceramista e santantoniaro Giampietro Rampini si recò a Spoleto per
incontrarlo, in quella occasione l'artista fece dono alla Famiglia dei
Santantoniari di due xilografie di cui la prima denominata
“l’alzata” (1979) mentre la seconda del 2002 ritrae il Cero di S.Antonio
all’uscita dalla Basilica di S.Ubaldo nella prima domenica di maggio.
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Importante
e largamente riconosciuta è la produzione pittorica di Alberigo Morena
pluripremiato e apprezzatissimo. Ha presentato le sue opere in numerose
esposizioni in Italia e all’estero, ottenendo premi e riconoscimenti. Tra le
mostre personali menzioniamo quelle di Gubbio (1982, 2001), di Spoleto la sua
città adottiva (1989, 2001) e di Pienza (1998). La sua opera grafica e pittorica
è stata oggetto di importanti pubblicazioni: il volume curato da Dino Carlesi,
Guido e Giorgio Guastalla (1977); il catalogo con scritti di Dino Carlesi e
Valerio Volpini edito in occasione dell’antologica presentata al XXIII Festival
dei Due Mondi di Spoleto (1989); il catalogo della mostra di Pienza, con
presentazione di Enzo Carli e testo di Dino Carlesi (1998); il catalogo delle
mostre di Gubbio e Spoleto, a cura di Nicola Micieli, con testi di Paolo Bellini
e lo stesso Micieli (2001); il volume Alberico Morena pittore con testi di
Nicola Micieli (2001).
"Con Alberico Morena – si legge nella nota del
sindaco Filippo Stirati - se ne va un
grande artista, un uomo di qualità umane profonde, un concittadino illustre.
Siamo addolorati, e ci uniamo al cordoglio della famiglia, per la perdita di un
Maestro nel campo dell’arte, riconosciuto da decenni tra i più grandi incisori
del tempo, apprezzato dalla critica e amato dai suoi estimatori.
Nato a Gubbio nel 1926 e da anni residente a Spoleto, aveva mantenuto con le sue
radici profondi legami di affetto e di amicizia, immortalando la Città dei Ceri
nelle mirabili incisioni, in quei ‘fermo immagine’ della Festa, nelle atmosfere,
nelle raffigurazioni di palazzi, chiese, ma anche nei momenti di vita quotidiana
popolati di figure familiari e di autoritratti. Alternando il bulino al
pennello, Morena si è distinto anche come pittore, con risultati di pari
intensità e bellezza. Nel corso degli anni sono arrivati i tanti riconoscimenti
nei maggiori premi, attestati, mostre personali, acquisizioni nei musei più
rappresentavi in Italia e all’estero.
Ma lui ha sempre mantenuto un profilo schivo e riservato, in una vita lontana
dall’esibizione e dal protagonismo, in piena armonia con quel mondo poetico e
misurato che si ritrova pienamente nel segno delle sue opere. Gubbio ha più di
un motivo per essergli grata. Il ‘corpus’ di 40 xilografie donato nel 2009 alla
città con grande slancio di generosità ha trovato collocazione nella Biblioteca
Sperelliana, con una sala a lui intitolata.
Voglio ricordare dell’intera produzione incisoria, un’opera realizzata
dall’artista a 24 anni, l’Alzata dei Ceri, che racconta la fatica degli uomini
sotto le pesanti macchine di legno, mentre una folla frenetica si agita intorno.
In ognuno di quei volti, vive la stessa espressione a testimoniare la simbiosi
totale del momento più esaltante. Dobbiamo dire ‘grazie’ ad Alberico Morena,
poiché noi eugubini capiamo meglio la nostra Festa, anche grazie a quello che è
stato capace di raccontare".
Anche l'ex
sindaco Orfeo Goracci, che nel 2009 era stato chiamato a Spoleto
per consegnargli il Premio "Lex spoletina" lo ha ricordato con queste parole:
‹‹Dipingeva piccoli uomini, intenti nelle fatiche e nelle gioie della vita come
in un gioco infinito di bambini, ma era un grande, un artista geniale e
originalissimo, Alberico Morena. Un eugubino a tutto tondo, non solo per
nascita, ma per la passione che metteva in quei suoi lavori dedicati a Gubbio e
alla Festa dei Ceri, con il suo volto sempre presente, per l’osservatore
attento, come firma originale, tra la folla o ”sotto le stanghe". Da Sindaco ho
avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo personalmente, e, nel 2009, salutai con
gioia, nel corso di una solenne cerimonia, un suo nobile gesto che rimarrà per
sempre negli annali della storia artistica e culturale cittadina : la donazione
alla comunità eugubina di sue 40 xilografie.
In quell’occasione promisi di dedicare all’artista Alberico Morena una sala
della nuova sede della Biblioteca Sperelliana, come gesto minimo di riconoscenza
per l’inestimabile dono fatto alla città. La promessa fu onorata al meglio:
oggi, chi si trovi a frequentare la splendida sede della Biblioteca Sperelliana
nel Quartiere di San Pietro, può leggere, in una delle sale più pregevoli e
funzionali, il nome di Alberico Morena, eccellenza della nostra città, associato
al “corpus” delle opere donate a Gubbio.
Una città con la quale non aveva mai rotto il cordone ombelicale, nonostante il
suo dividersi tra i Cinque Colli e Spoleto, una città di cui aveva saputo
ritrarre, da sempre, lo spirito, l’amore per una tradizione e una storia
collettiva a cui partecipava in prima persona. Alla famiglia dell’artista
Alberico Morena, nel ricordo della sua vita e della sua opera, le mie più
sentite condoglianze. Mancherà a tutti noi, quel suo meraviglioso e unico
dipingere, semplice della semplicità dei grandi.>>
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