I capodieci “americani”:
Matt WashKuck
(S.Ubaldo),
Curt Camoni (S.Giorgio),
Nick Rodio (S.Antonio),
David Withlock (1° Capitano),
e
Pietro
Anelli
(2° Capitano)
hanno
guidato i loro ceraioli in una grande corsa che ha ben onorato S. Ubaldo
anche al di là dell’oceano.
Per la cronaca:
la giornata, buona dal punto di vista meteo, ha permesso lo svolgimento di una travolgente corsa, terminata come consuetudine
sul terreno erboso dello stadio.
Al mattino, al cimitero di St John, una corona in ricordo di tutti
i Ceraioli defunti.
La Festa dei Ceri a Jessup, lentamente ma in maniera assolutamente
progressiva, si sta sempre più avvicinando ai valori che sostengono e
caratterizzano la “Festa madre”.
Sempre più grandi sono le manifestazioni di devozione al comune Patrono,
S.Ubaldo, da parte del popolo e dei ceraioli americani che durante il
percorso della processione che precede la Corsa si sono avvicinati numerosi alla
reliquia, manifestando anche in questa maniera la propria devozione.
Infatti
dal 2013, anno in cui Gubbio donò la
grande Statua di S.Ubaldo a cui si è
aggiunta nel 2014 una
preziosa reliquia di S. Ubaldo che il vescovo di
Gubbio, Mons Mario Ceccobelli, ha inserito all'interno di una "croce" che
l'associazione Eugubini nel Mondo ha provveduto a donare al Comune americano
e all'ente organizzatore la Festa (St Ubaldo Society), lungo il percorso
della Processione tanti ceraioli hanno ripetutamente messo le loro spalle
sotto le stanghe della statua, spesso lasciando questo onore anche ai vecchi
ceraioli e alle persone anziane che si trovavano lungo le vie.
Quindi l'inchino della Statua ai Ceri e la benedizione con la
reliquia ha dato il via alla corsa che ha mostrato le
solite caratteristiche proprie dei Ceri. Attimi di tensione per la caduta del Santo del Cero di S.
Antonio a causa della rottura spontanea del "timicchione"
del Cero a cui la statua era
incaviata, per cui è stato necessario fissarla al Cero con delle viti.
|
|
Al termine della corsa, la statua, insieme ai Ceri e alle statuine
dei Santi è stata ricollocata all'interno della Cappella di S.
Ubaldo, dove resterà in attesa della festa del prossimo anno.
L'esistenza di questa Cappella è un altro elemento importante e
piuttosto recente, infatti fino ad una decina di anni fa non
esisteva a Jessup nessun luogo di culto dedicato a S. Ubaldo e grande è stato
anche l'impegno economico sostenuto dall'ente organizzatore della Festa (Saint Ubaldo Society) per dotare la città di questo luogo di
culto che nel suoi locali sotterranei ospita durante l'anno anche le
riunioni e i convivi ceraioli.
Anche
quest'anno alla festa era presente anche una piccola delegazione di Eugubini
che ha ricevuto, come al solito, una grandissima accoglienza, caratterizzata
da tante premurose attenzioni.
Tutta la giornata si è
svolta con la solita allegria ceraiola e, come succede anche a Gubbio, tanti
sono stati anche gli americani "originari di Jessup" ed emigrati in altre
città e Stati che sono ritornati alla loro patria di origine favoriti anche
dal fatto che la festa si svolge tradizionalmente in un week-end lungo,
giacché anche il lunedì successivo (ultimo lunedì di Maggio) negli States è
festa nazionale per il "Memorial Day", il giorno dedicato al ricordo dei
soldati caduti di tutte le guerre.
E' stato calcolato che
circa 15.000 persone quest'anno siano state presenti alla festa la quale ha
ricalcato le grandi linee del programma della "Festa madre".
|
Il Giorno successivo (domenica):
festa dei Ceri Piccoli con
i "vecchi" Ceri Piccoli donati dall'Ass. Maggio Eugubino ai
bambini di Jessup nel 1978.
Capodieci: Adigail Marino (S. Ubaldo), Luke
Stevens (S. Giorgio), Angelo Paciotti (S.
Antonio)
Si è potuto
notare con soddisfazione il progressivo e vistoso aumento di
partecipazione dei giovanissimi ceraioli che lascia
chiaramente intravedere come nel proseguo degli anni la
festa avrà un incremento del numero dei ceraioli che in
questo momento, in verità, è un po' scarso.
|
|