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Mostra di Dinosauri a Gubbio | ||
I Dinosauri in mostra a Gubbio: prima e dopo la loro scomparsa |
La Gola del Bottaccione è famosa in tutto il mondo per le tracce di iridio stratificate nelle rocce, collegate alla teoria della scomparsa dei dinosauri. Non a caso in questo ex convento, nel 2009, è stato inaugurato il laboratorio multimediale "Archivio della Terra", che documenta lo stretto legame tra Gubbio, la scomparsa dei dinosauri e la Gola del Bottaccione, evidenziato dagli studi di Luis Alvarez (Premio Nobel per la Fisica nel 1968) e di suo figlio Walter, archeologo e geologo, che dagli anni settanta del secolo scorso studiarono le rocce della Gola del Bottaccione che rivelano un'alta concentrazione di Iridio, elemento molto raro nella crosta terrestre ma abbondante nei meteoriti, perciò di origine extra-terrestre.
Questa
esagerata presenza di iridio nelle rocce del Bottaccione indusse gli
Alvarez
a formulare diverse ipotesi, finché, nel 1979, proposero la soluzione: un
grosso meteorite di 12 km. di diametro doveva aver colpito la terra immettendo
nell'atmosfera un'enorme quantità di iridio. «Crediamo molto in questa operazione di valorizzazione di aspetti fondamentali che rendono Gubbio famosa nel mondo, come quello della teoria che la lega alla scomparsa dei Dinosauri – ha sottolineato il sindaco Stirati – perché sono al contempo divulgazione scientifico-culturale e forte attrattiva per il pubblico più vasto. Da tempo siamo impegnati in un percorso che unisce la mostra alla vicina Gola del Bottaccione, di cui cogliamo aspetti di notevole promozione anche spettacolare su scala nazionale e per un target molto ampio, capace di fare da traino per l’immagine complessiva della città. Questa proposta è un segmento di un’ampia visione del lavoro su larga scala territoriale, con patti territoriali di area vasta, in un’Italia mediana di enorme portata in termini di cultura, arte, scienza».
“Attraverso spettacolari modelli a grandezza naturale, fossili, calchi, pannelli e contenuti multimediali, – ha aggiunto il Paleontologo Simone Macanugo – la mostra racconta la Storia della Vita sulla Terra focalizzandosi sul tema delle grandi estinzioni. Ampio spazio è dato alle specie scoperte in Italia e al lavoro del paleontologo e del paleoartista per riportare in vita i dominatori di un mondo perduto, tra vecchie ossa e nuove tecnologie. Conclude il percorso una sezione sull’intramontabile fascino dei dinosauri come icone dell’immaginario collettivo e protagonisti assoluti della Pop Culture”. Giorni e orari di apertura:
Nelle
mattine di Lunedì
e venerdì sempre aperto per gruppi e scuole, su
prenotazione.
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