Mostra aperta dal 1
dicembre 2017 |
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La mostra
"EXTINCTION"
«Prima
e Dopo la Scomparsa dei Dinosauri» prende spunto
dalla drammatica estinzione di massa dei dinosauri
– dovuta alle modificazioni ambientali causate dalla caduta sulla Terra
di un meteorite, come testimoniano i particolari strati geologici della
Gola del Bottaccione
di Gubbio. |
La mostra è allestita
a Gubbio, all’interno dell’ex Convento di S. Benedetto, a
due passi dalla
Gola del Bottaccione, |
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La
Gola del Bottaccione è famosa in tutto il mondo per le
tracce di iridio stratificate nelle rocce, collegate alla teoria della scomparsa
dei dinosauri. Non a caso in questo ex convento,
nel 2009, è stato inaugurato il laboratorio multimediale "Archivio della Terra", che documenta lo stretto legame
tra Gubbio, la scomparsa dei dinosauri e la Gola del Bottaccione, evidenziato
dagli studi di
Luis Alvarez (Premio Nobel per la Fisica
nel 1968) e di suo figlio
Walter, archeologo e
geologo, che dagli anni settanta del secolo scorso studiarono le rocce della
Gola del Bottaccione che rivelano un'alta concentrazione di
Iridio,
elemento molto raro nella crosta terrestre ma abbondante nei meteoriti, perciò
di origine extra-terrestre.
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Questa
esagerata presenza di iridio nelle rocce del Bottaccione indusse gli
Alvarez
a formulare diverse ipotesi, finché, nel 1979, proposero la soluzione: un
grosso meteorite di 12 km. di diametro doveva aver colpito la terra immettendo
nell'atmosfera un'enorme quantità di iridio.
L'impatto, avvenuto alla velocità di 40 km al secondo,
avrebbe provocato un'esplosione equivalente a 100 milioni di megatoni. Poiché un
megatone corrisponde ad un milione di tonnellate di tritolo, l'esplosione fu di
proporzioni tali da sprigionare un'energia 10.000 volte superiore a tutto il
materiale nucleare oggi accumulato nel mondo.
L'impatto dovette produrre un
cratere di 150-200 km. di diametro: una
catastrofe di dimensioni immani che causò la distruzione di interi ecosistemi e
di tutti gli animali, terrestri e marini, superiori ai 25 kg di peso e, tra
questi, i grandi dinosauri che avevano dominato la terra per 160 milioni di
anni.
A Gubbio non ci sono
resti di dinosauri, ma a Gubbio c'è, dunque, l'identikit (l'iridio) del "
killer" (il meteorite) che li uccise, cioè a Gubbio si trova la spiegazione del
mistero della loro scomparsa.
«Crediamo molto in questa operazione di valorizzazione di aspetti fondamentali
che rendono Gubbio famosa nel mondo, come quello della teoria che la lega alla
scomparsa dei Dinosauri – ha sottolineato il
sindaco Stirati
– perché sono al contempo divulgazione scientifico-culturale e forte attrattiva
per il pubblico più vasto. Da tempo siamo impegnati in un percorso che unisce la
mostra alla vicina Gola del Bottaccione, di cui cogliamo aspetti di notevole
promozione anche spettacolare su scala nazionale e per un target molto ampio,
capace di fare da traino per l’immagine complessiva della città. Questa proposta
è un segmento di un’ampia visione del lavoro su larga scala territoriale, con
patti territoriali di area vasta, in un’Italia mediana di enorme portata in
termini di cultura, arte, scienza».
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Questo dinosauro, descritto nel 2016 e
soprannominato "Tito", è stato ritrovato sui monti Prenestini, a
meno di 50 Km da Roma. Rappresenta il primo sauropode italiano
conosciuto attraverso resti scheletrici. "Tito" conferma che
l'Italia fu una terra abitata dai dinosauri per lungo tempo, forse
crocevia di rotte migratorie da sud a nord e viceversa. |
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“Attraverso spettacolari modelli a grandezza naturale,
fossili, calchi, pannelli e contenuti multimediali, – ha aggiunto il
Paleontologo Simone Macanugo – la mostra racconta la Storia della Vita sulla
Terra focalizzandosi sul tema delle grandi estinzioni. Ampio spazio è dato alle
specie scoperte in Italia e al lavoro del paleontologo e del paleoartista per
riportare in vita i dominatori di un mondo perduto, tra vecchie ossa e nuove
tecnologie. Conclude il percorso una sezione sull’intramontabile fascino dei
dinosauri come icone dell’immaginario collettivo e protagonisti assoluti della
Pop Culture”.
Giorni e orari di apertura:
Nelle
mattine di Lunedì
e venerdì sempre aperto per gruppi e scuole, su
prenotazione.
Ridotto convenzionato (partecipanti ai gruppi
escursionistici TraMontana, camperisti, insegnanti): € 5,00
Sconto
di 1 € sul biglietto di ingresso per chi si presenta in cassa con la Gubbio
Welcome Card.
www.comune.gubbio.pg.it/servizio/gubbio-welcome-card/
Info
gubbio@dinosauricarneossa.it
Facebook
www.dinosauricarneossa.it
Per Prenotazioni attività didattiche
gubbio@dinosauricarneossa.it
Biglietti
Intero € 10,00
Ridotto € 6,00
Biglietto famiglia € 6,00 per ciascun componente
Gratuito bambini 0 – 4 anni e disabili con accompagnatore |
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