Il Campanone di Gubbio compie 247
anni e lo ha festeggiato alla sua maniera e come al siolito... con
una
“sonata” eccezionale.
247 candeline sono tante, se poi pensiamo che il nostro
Campanone fu fuso nello stesso anno (1769) in cui nacque
Napoleone Bonaparte, riusciremo sicuramente meglio a percepirne la longevità.
Il 30 ottobre 1769, Giovanni Battista Donati di Aquila eseguì la
fusione sotto gli Arconi di Piazza Grande.
Di tale fatto gli interessati possono prendere visione dell'ampia
documentazione,
fornitaci dal storico eugubino Fabrizio Cece
Sei, sono stati i Campanoni che, in circa sette secoli, hanno dato voce al
Palazzo dei Consoli
e hanno fatto sussultare noi Eugubini.
Il primo di cui si ha notizia è del 1380, ma non durò molto,
infatti nel 1446 ne fu fatto un altro. Anche questo rapidamente cedette il posto
al successivo, nel 1503, che durò un po' più dei due precedenti, ma si ruppe nel
1677.
Difficoltà economiche fecero attendere il 1716 per sentire il nuovo Campanone,
sostituito da quello del 1766 che durò solo due anni e lasciò il posto
all'attuale nel 1769.
Proprio Oggi, in modo particolare, in concomitanza con la
gravissima emergenza provocata dal terremoro, il suo suono, assume il
significato di una preghiera al nostro Santo Patrono, Ubaldo, che protegga la
sua citta, i suoi abitanti... non a caso proprio sul Campanone vi è scritto:
"Il Signore nostro Gesù Cristo per intercessione della Santissima Concezione
della Beata Maria Vergine e dei Santi Giovanni e Ubaldo liberi questa città dal
flagello del terremoto, dal fulmine e dalla tempesta e da ogni male, Amen".
Ma il suo suono vuole certamente rappresentare anche un forte e
"sonoro" sentimento di solidarietà e vicinanza a tutte le popolazioni
del vicinissima catena degli Appennini,
pesantemente colpite dal terremoto di questi giorni.
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