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   Accensione dell'Albero di Gubbio 2014
   

 

7 Dicembre 2014 Papa Francesco ha acceso l'Albero di Natale di Gubbio


  L'Albero di Natale di Gubbio festeggia la 34° accensione (fu realizzato per la prima volta nel 1981) e per l'occasione di questo compleanno è stato acceso da un personaggio davvero eccezionale: Papa Francesco.
   Ancora è ben presente nella memoria di tutti l'accensione dell'Albero di Natale di Gubbio avvenuta nel 2011 ad opera del Papa Benedetto XVI  e quella del 2012 ad opera del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano ed ecco che un altro illustre personaggio entra nell'albo d'oro della incredibile opera del "Comitato degli Alberaioli" il gruppo di magnifici volontari eugubini che tutti gli anni si impegnano con tenacia e grande professionalità alla realizzazione dell'opera.

    Il Papa non era di persona a Gubbio, ma era collegato in videoconferenza con Gubbio dall'appartamento pontificio grazie al Centro televisivo vaticano (Ctv) e come mostra la foto, ha acceso le luci dell'albero con un tablet mediante un'applicazione con la quale ha potuto azionare via rete-web un pulsante virtuale che ha stabilito il contatto.

   Il Vescovo di Gubbio Ceccobelli nel suo intervento introduttivo ha rivolto un breve saluto al Santo Padre rinnovandogli l'invito a venire a Gubbio, essendo la nostra città permeata di francescanesimo oltre ad essere la patria di S. Ubaldo, il Santo della Riconciliazione.

  Subito prima di accendere l'albero,
il Papa ha pronunciato il seguente discorso:

Buona sera!
Vi auguro un santo e felice Natale!

 "Vogliamo che la luce di Cristo sia in noi, un Natale senza luce non è Natale: che ci sia la luce nell'anima nel cuore che ci sia il perdono agli altri che non ci siano inimicizie... che ci sia la luce di Gesù, tanto bella!
  Questo lo desidero augurare per tutti voi nel momento di accendere le luci dell'albero.
   Tante grazie del vostro dono, è bello! Anche io dono a Voi i miei più calorosi Auguri di Pace e Felicità. Se voi avete qualcosa oscura nell'anima, chiedete perdono al Signore, è una bella opportunità questa del Natale per fare pulita l'anima, non abbiate paura, il prete è misericordioso, perdona tutto in nome di Dio perchè Dio perdona tutto.
    Che la luce sia nei vostri cuori, nelle vostre famiglie, nelle vostre città.
 
    E adesso, con questo augurio, accendiamo la luce"
 

 

L'evento ha avuto un eco vastissimo sulla stampa cittadina, nazionale ed estera: (Corriere dell'Umbria; Giornale dell'Umbria)

              Vedi su

   La trasmissione televisiva di Tele Radio Gubbio diffusa anche attraverso internet, ha permesso a tanti Eugubini che vivono lontano da Gubbio di seguire in diretta l'avvenimento.
         Per tutto il 2014 saranno visibili le immagini registrate. (in allestimento)

  Con la collaborazione della nostra Associazione "Eugubini nel Mondo", sono stati trasmessi messaggi d'auguri provenienti da varie parti del Mondo: da
Thionville in Francia (
Aleandro Laurini )
da Buenos Aries in Usa (Ariel e Marcelo Lucarini )
da Londra
(Valerio Uccellani e Marco Paffi )
da Livinallongo del Col di Lana (Il Sindaco Leandro Grones )
da Sidny (Michele Fiorucci )
dalla Pennsylvania (famiglia Sollevanti )

   Per l'occasione Gubbio è stata raggiunta da una folla davvero enorme di turisti, richiamati dall'evento che assume sempre più le caratteristiche di un fatto internazionale.

   Contribuisce al richiamo turistico anche il consueto raduno di Camperisti organizzato dal Camper Club Gubbio, giunto alla 13° edizione, che quest'anno ha occupato tutti i parcheggi disponibili (nella foto di Giampaolo Pauselli si vede il "parcheggio della Coop").
  Così seppure in una serata fredda e pienamente invernale, con una nebbia che ha, in parte, coperto e "tagliato" la sommità del monte Ingino, Gubbio, l'Italia e il Mondo è tornata a salutare l'arrivo del periodo Natalizio.
  L'accensione è stata seguita anche Televisione italiana  nella trasmissione  "Domenica In" - con Lorena Bianchetti a condurre.

   La cerimonia dell'accensione si è tenuta, per la prima volta,  in piazza 40 Martiri, dove il Comitato degli Alberaioli con il Presidente Lucio Costantini insieme al vescovo Ceccobelli e al sindaco Filippo Stirati hanno dato il benvenuto ad una folla record a e quanti seguivano l'avvenimento in televisione e via internet.
   Molto applauditi il Corte storico, l'esibizione degli Sbandieratori e del coro "Cantores Beati Ubaldi"
e il coro delle scuole medie della città.

   L’Albero di Natale, come tradizione, rimarrà acceso fino al 10 Gennaio 2015.

   Per quanto riguarda il dono ricevuto dal Santo Padre e di cui lo stesso fa riferimento nel corso del suo discorso "...Tante grazie del vostro dono, è bello!", vogliamo documentarlo con le parole dell'Autore Giampietro Rampini:

"L’opera si compone di quattro elementi che, nella loro coralità, esprimono storie e contenuti particolari.
Partendo dallo sfondo, l’elemento in maiolica riporta l’icona dell’albero che il gruppo degli Alberaioli dona alla città ed al nostro patrono con autentico spirito di gioia e servizio. L’albero vuole ricordare col suo eliotropismo la ricerca della luce e del sole senza i quali non potrebbe vivere nelle tenebre. Questo è il motivo che innesca anche nella spiritualità pre-cristiana e pagana la ricerca a risposte del tipo: “Cosa ero prima?”, “Perché sono qui?”, “Qual è il mio destino?”.
La cometa rappresenta la luce che ha rotto le tenebre e pervaso il mondo dopo la nascita del Gesù di Nazareth. Per noi credenti è Figlio di Dio che - ultimo Agnello sacrificale - ha dato compimento al Vecchio Testamento annunciando la Buona Novella e che ci mostra un Dio Padre che non sa far altro che amare l’Uomo e che chiede a tutti di fare altrettanto nei confronti del prossimo e del Creato.
Questo il motivo centrale del secondo elemento: l’Agnus Dei si trova al centro del rosone laterale della Chiesa di S. Francesco in Gubbio e lascia passare, attraverso le dodici colonne, il raggio di luce che si dirige verso San Francesco nel momento in cui abbraccia quel Lupo citato ne “ I Fioretti” e che, forse solo nella mia fantasia, non è altro che necessario elemento di contrasto che esiste per far esaltare ed apprezzare il Bene, il Giusto, il Vero, il Buono, il Bello. Forse quel lupo che prima dominava il giovane Francesco era solo una metafora e che lui, grazie alla Luce del Vangelo, ha saputo convertire e convincere alla Vera Vita.
Secondo il mio modesto parere, infatti, proprio a Gubbio e prima di rifiutare quello che doveva essere il suo destino in Assisi, il Figlio di Pietro di Bernardone, trovandosi ad accompagnare frequentemente suo padre presso la famiglia amica dell’eugubino Giacomello Spadalonga, aveva sperimentato già in giovane età il messaggio evangelico negli anni immediatamente seguenti la morte di S. Ubaldo. Voglio qui ricordare che il nostro Protettore, prima di accettare l’incarico di vescovo, aveva vissuto la Regola Benedettina nel Monastero di Fonte Avellana e, sicuramente, ha dato vita ad anni di significativa crescita sociale, civile e religiosa.
Il quarto elemento di questa piccola scultura è rappresentato dalla pietra che collega gli altri e che non sta solo a rappresentare il materiale da costruzione preponderante nella nostra Città: è anche riferimento a quella pietra sulla quale Cristo ha fondato la sua Chiesa nella persona di S. Pietro, il più “umano” degli apostoli."


   L'opera è stata sistemata all'interno di un'artistica teca in legno realizzata dalla famosa bottega d'arte Minelli e al suo interno è stata posta anche una pergamena con una scritta in miniatura realizzata da Unaluna.

                                                  

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