L'Albero di Natale di Gubbio
festeggia la 34°
accensione (fu realizzato per la prima volta nel
1981) e per l'occasione di questo compleanno è stato acceso da un personaggio davvero
eccezionale:
Papa
Francesco.
Ancora è ben presente nella memoria di tutti l'accensione
dell'Albero di Natale di Gubbio avvenuta nel 2011 ad opera del Papa Benedetto XVI
e quella del
2012 ad opera del Presidente
della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano
ed ecco che un altro illustre
personaggio entra nell'albo d'oro della incredibile opera del "Comitato degli Alberaioli"
il gruppo di magnifici volontari eugubini che tutti gli anni si
impegnano con tenacia e grande professionalità alla realizzazione
dell'opera.
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Il
Papa non era di persona a Gubbio,
ma era collegato in
videoconferenza con Gubbio dall'appartamento pontificio grazie al
Centro televisivo vaticano (Ctv) e come mostra la foto, ha acceso le luci dell'albero con
un tablet mediante un'applicazione con la quale ha potuto azionare via
rete-web un pulsante virtuale che ha stabilito il contatto.
Il
Vescovo di Gubbio Ceccobelli
nel suo intervento introduttivo ha
rivolto un breve saluto al Santo Padre rinnovandogli l'invito a
venire a Gubbio, essendo la nostra città permeata di francescanesimo
oltre ad essere la patria di S. Ubaldo, il Santo della
Riconciliazione.
Subito prima di
accendere l'albero,
il Papa ha pronunciato il seguente discorso:
Buona sera!
Vi auguro un santo e felice Natale!
"Vogliamo che la luce di Cristo sia in noi, un Natale senza
luce non è Natale: che ci sia la luce nell'anima nel cuore che ci
sia il perdono agli altri che non ci siano inimicizie... che ci sia
la luce di Gesù, tanto bella!
Questo lo desidero augurare per tutti voi nel momento di accendere le
luci dell'albero.
Tante grazie del vostro dono, è bello! Anche io dono a Voi i miei
più calorosi Auguri di Pace e Felicità. Se voi avete qualcosa oscura
nell'anima, chiedete perdono al Signore, è una bella opportunità
questa del Natale per fare pulita l'anima, non abbiate paura, il
prete è misericordioso, perdona tutto in nome di Dio perchè Dio
perdona tutto.
Che la luce sia nei vostri cuori, nelle vostre famiglie,
nelle vostre città.
E adesso, con questo augurio, accendiamo la luce"
L'evento ha avuto un eco vastissimo sulla stampa cittadina,
nazionale ed estera:
(Corriere dell'Umbria;
Giornale dell'Umbria)
Vedi
su
La
trasmissione televisiva di Tele Radio
Gubbio diffusa anche attraverso internet,
ha permesso a tanti Eugubini che vivono lontano da Gubbio di
seguire in diretta l'avvenimento.
Per tutto il 2014 saranno visibili le immagini
registrate.
(in allestimento)
Con la
collaborazione della nostra Associazione "Eugubini nel Mondo",
sono stati trasmessi
messaggi
d'auguri
provenienti da varie parti del Mondo:
da
Thionville
in Francia
( Aleandro
Laurini
)
da
Buenos Aries in Usa (Ariel
e Marcelo Lucarini
)
da
Londra
(Valerio
Uccellani e Marco Paffi
)
da
Livinallongo del
Col di Lana
(Il
Sindaco Leandro Grones
)
da Sidny
(Michele
Fiorucci
)
dalla Pennsylvania (famiglia
Sollevanti
)
Per l'occasione Gubbio
è stata raggiunta da una folla davvero enorme di turisti, richiamati dall'evento che assume sempre più
le caratteristiche di un fatto internazionale.
Contribuisce al richiamo turistico anche il consueto raduno di
Camperisti organizzato dal
Camper Club Gubbio , giunto alla 13° edizione,
che quest'anno ha occupato tutti i parcheggi disponibili (nella
foto di Giampaolo Pauselli si vede il "parcheggio della Coop").
Così seppure in una serata fredda e pienamente invernale, con una nebbia
che ha, in parte, coperto e "tagliato" la sommità del monte Ingino,
Gubbio, l'Italia e il Mondo è tornata a salutare l'arrivo del
periodo Natalizio.
L'accensione è stata seguita anche Televisione italiana nella
trasmissione "Domenica In" - con Lorena Bianchetti a condurre.
La
cerimonia dell'accensione si è tenuta, per la prima volta, in
piazza 40 Martiri, dove
il
Comitato degli Alberaioli con
il Presidente Lucio Costantini insieme al vescovo
Ceccobelli e al sindaco Filippo Stirati hanno dato il
benvenuto ad una folla record a e quanti seguivano l'avvenimento in
televisione e via internet.
Molto applauditi il Corte storico, l'esibizione degli
Sbandieratori e del coro
"Cantores Beati Ubaldi" e il coro delle
scuole medie della città.
L’Albero di Natale,
come tradizione, rimarrà acceso fino al 10 Gennaio 2015.
Per quanto riguarda il
dono ricevuto dal Santo
Padre e di cui lo stesso fa riferimento nel corso del suo
discorso "...Tante grazie del vostro dono, è bello!",
vogliamo documentarlo con le parole dell'Autore
Giampietro Rampini:
"L’opera si compone di quattro elementi che, nella loro coralità,
esprimono storie e contenuti particolari.
Partendo dallo sfondo, l’elemento in maiolica riporta l’icona
dell’albero che il gruppo degli Alberaioli dona alla città ed al
nostro patrono con autentico spirito di gioia e servizio. L’albero
vuole ricordare col suo eliotropismo la ricerca della luce e del
sole senza i quali non potrebbe vivere nelle tenebre. Questo è il
motivo che innesca anche nella spiritualità pre-cristiana e pagana
la ricerca a risposte del tipo: “Cosa ero prima?”, “Perché sono
qui?”, “Qual è il mio destino?”.
La cometa rappresenta la luce che ha rotto le tenebre e pervaso il
mondo dopo la nascita del Gesù di Nazareth. Per noi credenti è
Figlio di Dio che - ultimo Agnello sacrificale - ha dato compimento
al Vecchio Testamento annunciando la Buona Novella e che ci mostra
un Dio Padre che non sa far altro che amare l’Uomo e che chiede a
tutti di fare altrettanto nei confronti del prossimo e del Creato.
Questo il motivo centrale del secondo elemento: l’Agnus Dei si trova
al centro del rosone laterale della Chiesa di S. Francesco in Gubbio
e lascia passare, attraverso le dodici colonne, il raggio di luce
che si dirige verso San Francesco nel momento in cui abbraccia quel
Lupo citato ne “ I Fioretti” e che, forse solo nella mia fantasia,
non è altro che necessario elemento di contrasto che esiste per far
esaltare ed apprezzare il Bene, il Giusto, il Vero, il Buono, il
Bello. Forse quel lupo che prima dominava il giovane Francesco era
solo una metafora e che lui, grazie alla Luce del Vangelo, ha saputo
convertire e convincere alla Vera Vita.
Secondo il mio modesto parere, infatti, proprio a Gubbio e prima di
rifiutare quello che doveva essere il suo destino in Assisi, il
Figlio di Pietro di Bernardone, trovandosi ad accompagnare
frequentemente suo padre presso la famiglia amica dell’eugubino
Giacomello Spadalonga, aveva sperimentato già in giovane età il
messaggio evangelico negli anni immediatamente seguenti la morte di
S. Ubaldo. Voglio qui ricordare che il nostro Protettore, prima di
accettare l’incarico di vescovo, aveva vissuto la Regola Benedettina
nel Monastero di Fonte Avellana e, sicuramente, ha dato vita ad anni
di significativa crescita sociale, civile e religiosa.
Il quarto elemento di questa piccola scultura è rappresentato dalla
pietra che collega gli altri e che non sta solo a rappresentare il
materiale da costruzione preponderante nella nostra Città: è anche
riferimento a quella pietra sulla quale Cristo ha fondato la sua
Chiesa nella persona di S. Pietro, il più “umano” degli apostoli."
L'opera è stata sistemata all'interno di un'artistica teca in legno
realizzata dalla famosa
bottega d'arte Minelli e al suo
interno è stata posta anche una pergamena con una scritta in
miniatura realizzata da
Unaluna.
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