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CENTENARIO
DEI CERI SUL COL DI LANA: 1917-2007 |
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5 agosto 2017: E' stata
una giornata commovente quella vissuta alle pendici del Col di Lana, presso il
Sacrario di Pian di Salisei (comune di
Livinallongo del Col di Lana),
per ricordare i soldati eugubini che cento
anni fa, in
piena guerra mondiale, fecero lassù la
Festa dei Ceri, il 15 maggio 1917. (Vedi).
Circa 2.000 Eugubini arrivati con ogni mezzo, e giunti anche da fuori Italia (alcuni hanno anche persorso i circa 600 km - tanto dista Livinallongo da Gubbio - in bicicletta, impiegando tre giorni) hanno voluto essere presenti, tutti con un fazzoletto rosso al collo, in ricordo di 100 anni fa. "...un Cappellano benedisse Ceri e Ceraioli: i quali in grigio-verde, con un fazzoletto rosso al collo e al canto della famosa marcia dei ceraioli, issarono le tre grandi "macchine" e si slanciarono su per l'erta mulattiera del Col di Lana...".
La cerimonia, svoltasi alla presenza anche di una rappresentamza militare austriaca, è stata intensa e commovente, e si è aperta con la deposizione di quattro corone di fiori sulla Croce posta al centro del Sacrario proprio sopra la fossa comune ove sono sepolti, senza un nome, oltre 4.700 giovani soldati.
"Gli Eugubini di oggi ai Ceraioli del 1917, nei canti e nella preghiera sia eterna la vostra memoria".
Quindi è stata la volta del Presidente della nostra
Associazione Eugubini nel Mondo, Mauro Pierotti: “... Sul
palcoscenico della grande guerra, l'inutile strage, come fu definita da
Papa Benedetto XV, oltre alle migliaia di tragedie familiari e personali
che hanno riguardato tanti giovani strappati alla loro realtà e portati
a combattere per motivi che talvolta sfuggivano ai più, c’è un fatto
eccezionale di cui oggi celebriamo il Centenario, vale dire: Una Festa
in guerra, i nostri Ceri al fronte". Sono seguiti i saluti da parte della senatrice Raffaela Bellot e del Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti. Per la Regione Umbria, presente con il proprio gonfalone, al pari della Regione Veneto, ha parlato il Consigliere regionale Andrea Smacchi, facendo notare come i Ceri siano raffigurati nel gonfalone della Regione Umbra, ricorda tra l'altro come in quel fatto straordinario di cento anni fa i soldati eugubini fossero stati affiancati ed aiutati da tanti altri soldati umbri, anch'essi arruolati nella Brigata Alpi che aveva, appunto, la sua sede a Perugia.... quindi anche Festa degli Umbri e non solo degli Eugubini; Gli ha fatto eco il Sindaco di Livinallongo Leandro
Grones: "Per quanto ciascun paese abbia le proprie
tradizioni, le proprie usanze, le proprie credenze ed il proprio
folklore, credo che, nei nostri territori, non vi sia un luogo ove
intervengano celebrazioni così tanto sentite e partecipate come accade a
Gubbio per la Festa dei Ceri. il sindaco di Gubbio Filippo Stirati: "permettetemi di estrimere un ringraziamento particolarissiomo al sindaco di Livinallongo Leandro grones, alla Regione dell'Umbria e alla regione Veneto per la presenza dei loro gonfaloni, al nostro vescovo mons Mario ceccobelli, un saluto particolare agli Alpini, nostri grandi amici, un saluto alle rappresentaze militari del nostro esercito, ma anche a quello dei nostri fratelli austriaci, concittadini europei come tutti Noi.... voglio ringraziare la Diocesi, l'Università dei Muratori, le Università dei Mestieri, l'Associazione Maggio Eugubino, le Famiglie dei Ceri, di S. Ubaldo, di S. Giorgio e di S. Antonio, l'Associazione Eugubini nel Mondo, grazie dott. Mauro Pierotti, Ringrazio il Prof. Paolo Belardi che ci ha aiutato con la sua scienza e competenza a ridisegnare queste macchine portentose, ma grazie anche alle maestranze artigiane che con le loro mani intelligenti sanno fare ancor oggi grandi miracoli..... Sono commosso della partecipazione di popolo...che questo episodio sia di insegnamento perché l'umanità tragga insegnamento dalla lezione della storia, per non commettere più gli stessi errori...." Il Vescovo di Gubbio Mario Ceccobelli ha concelebrato alla presenza del parroco di Livinallongo Don Dario Fontana e del cappellano militare Don Lorenzo Cottali e Don Armando Minelli, Don Fabricio Cellucci e Don Menotti Staffici, ha detto: "Carissimi, è questa la terza volta che visito questo luogo sacro e la seconda che vi celebro la Santa Messa. La prima fu il 4 agosto 2007 quando era presente anche il vescovo emerito Pietro Bottaccioli, che ora partecipa a questa celebrazione dal cielo, e che ci regalò, quasi come testamento, la descrizione più bella della nostra secolare Corsa dei Ceri, con queste parole: "Nello scenario di distruzione e di morte dell 'inutile strage" (così come Benedetto XV definiva la guerra del1915-18), i nostri soldati eugubini, nel 1917, sulla linea di un fronte difficilissimo quale era il Col di Lana, incuranti del pericolo, vollero fare la corsa dei Ceri, non come semplice rito esorcizzatore della guerra ma come simbolico disegno alternativo alla guerra: disegno di festa, disegno di vita, disegno di mutua concordia e di pace. I Ceri, pur riallacciandosi in qualche modo a storie lontane e oscure, hanno accolto di fatto il messaggio ubaldiano di pace e di fraternità della tradizione cristiana e lo esprimono in grande allegrezza: hilariter, secondo la bolla di canonizzazione del santo patrono. Così, se ogni eugubino sente i Ceri nella sua più profonda sensibilità personale, nel suo DNA, pure non può viverli individualmente. I Ceri sono una grande sinfonia sociale. Non è lo sforzo isolato di qualcuno che li fa volare verso la meta, ma la sinergia di tutti"...Quest'anno, dopo cento anni dalla corsa che i nostri soldati vollero fare proprio qui, in una pericolosissima linea del fronte della Grande Guerra, siamo tornati a considerare i disastri dell'immane tragedia, raccontata dai nomi scolpiti sulle lapidi... Voglio sperare che contemplando le tombe dei nostri fratelli uccisi e dopo aver accolto la Parola di Dio possa nascere in noi il sentimento della pace, della riconciliazione, della solidarietà per tentare di creare una società più giusta e più solidale. Del resto la Festa dei Ceri, nella sua generosa coralità, è un'espressione di questa benefica intenzione, nata dall'esempio di Sant'Ubaldo, cui la corsa è dedicata, che fu ed è un modello intramontabile per il suo operato tutto vòlto alla comprensione e all'accoglienza verso ogni fratello, tanto da essere stato proclamato da Giovanni Paolo II il Santo della Riconciliazione."
Al termine della Messa, il Coro parrocchiale San Giacomo Maggiore di Pieve di Livinallongo ha intonato l'inno a S. Ubaldo. Quindi, subito dopo, i Ceri che di buon mattino i soci dell'Associazione Eugubini nel Mondo avevano provveduto ad incaviare alle barelle dei Ceri Mezzani (messe a disposizione dall'Università dei Muratori) sono stati sollevati dai Ceppi, (realizzati dal Gruppo Alpini del Col di Lana a forma di proiettile bellico), e lentamente, a passo, in mezzo ad un silenzio pieno di significati, sono stati portati al centro del Sacrario ed hanno compiuto le classiche tre girate di omaggio intorno la croce che sovrasta la fossa comune ove riposano oltre 4.700 soldati senza nome.
I ceri sono proseguiti verso l'inizio della stradone che collega il Sacrario alla strada principale, portati a spalla dai tanti che hanno voluto per un attimo godere del loro peso, senza fare distinsione per il proprio, giunti all'estremità dello stradone sono sati posizionati nello stesso luogo in cui erano stati ritratti 100 anni fa, come documentano le tante foto realizzate.
Il
ritorno verso il Sacrario tra due ali di folla ha permesso ai Ceri anche
di vivere, per un brevissimo tratto,
un accenno di corsa per
rappresentare la loro natuarale essenza.
Poi, dopo le immancabili foto ricordo, tutti ad Arabba per il Pranzo magnificamente preparato all'interno di due grandi tensostrutture, dove sono stati serviti circa 2.000 pasti e dove si sono esibite le bande musicali (di Livinallongo - Fodom e di Gubbio).
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Ceri del Col di Lana - note organizzative del Centenario Il ruolo della nostra Associazione che è stato quello di
contribuire ad alimentare il ricordo di quel fatto eccezionale ed irripetibile
quale fu la corsa dei Ceri del 1917 alle pendici del Col di Lana, voluta e
realizzata dai soldati eugubini, arruolati nella brigata Alpi e schierati su
quel tratto di fronte. Dal oltre 20 anni l'Associazione ha organizzate tante escursioni
su quei luoghi e realizzato diverse iniziative (Celebrazione
del 90° dei Ceri,
Statua di S. Ubaldo in vetta al Col di Lana,
Fiaccola della Riconciliazione) cosicchè lentamente, anno dopo anno, il ricordo dei
fatti della Guerra Guerra e di quell'evento
incredibile che fu la Festa dei Ceri al fronte è definitivamente ritornato a far
parte della memoria collettiva del nostro popolo. Ceri del Col di Lana - Loro realizzazione I Ceri collocati nel Sacrario di Pian di Salesei sono alti 3,70 metri (un'altezza intermedia tra i Ceri grandi e mezzani) e sono tutti e tre uguali. La forma e la dimensione dei Ceri sono state rilevate grazie allo studio fatto dal Professor Paolo Belardi dell'Università di Perugia, coadiuvato dal Dott. Luca Martini e dall’Ing. Giovanna Ramaccini, sulla base delle quattro foto storiche, giunte a noi.Il legno d'abete, proveniente dal Col di Lana, è stato donato dal Comune di Livinallongo e dal Gruppo Alpini del Col di Lana, mentre Ceri e Santi sono stati realizzati a Gubbio, nell’ambito del citato comitato cittadino, dall’Associazione Eugubini nel Mondo mediante l’impegno dei suoi soci e il lavoro volontario di molti artigiani eugubini che per quanto riguarda la realizzazione dei Ceri sono stati i falegnami: Ivo Spigarelli, Nello Ramacci, Gino Tosti, Oliviero Biccheri e gli artisti del ferro: Lorenzo e Roberto Rampini e Stefano Traversini. Mentre i Santi sono stati gentilmente realizzati da: Demetrio Bellucci, coadiuvato dalle decoratrici Marzia Fumanti e Susanna Ceccarini e dalla sarta Manuela Marchi. Hanno inoltre collaborato a vario titolo: Iacopo Spigarelli (falegname), Merli Mario Trento (falegname), Roberto Minelli (gioielliere), Lucio Grassini (fotografo), Paolo Barbetti, Giuseppe Barbetti, la Falegnameria "La Saonda", Giuseppe Nuti, Enrico Palazzari, Fratelli Lupini (Fabbri), Marco Martinelli, Fausto Marionni, Sauro Silvioli e tutto il resto del Consiglio Direttivo dell’Associazione, con il Presidente Mauro Pierotti, Mauro Alunno, Paolo Berettini, Guglielmo Cencetti, Domenico Pierotti, Giziano Fiorucci, Mauro Tognoloni e Alessandro Pierotti. L’Università dei Muratori ha gentilmente realizzato i tre basamenti in cemento necessari per la sistemazione dei Ceri all’interno della chiesa del Sacrario di Pian di Salesei. Inoltre, su iniziativa del presidente Fabio Mariani e del Consiglio dell’Università, la stessa ha messo a disposizione le barelle dei Ceri Mezzani per essere utilizzate per esporre e muovere i Ceri durante la celebrazione del Centenario. Va precisato comunque che l’opera è stata realizzata a nome di tutto il popolo eugubino come cita la targa posta all’interno di ogni Cero. I Ceri sono stati presentati agli eugubini e sono rimasti esposti presso la Basilica di S. Ubaldo nell'ultima settimana di Luglio 2017. (sulla preparazione dei Ceri)
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Col
di Lana - Marmolada con i Fanti della Brigata Alpi Presentazione dei Ceri del Col di Lana Presentazione dei Ceri del Col di Lana (2) Fine dei Lavori di realizzazione dei Ceri Bollettino di S. Ubaldo - I Ceri del Col di Lana Via Ch'eccoli - Era il 15 maggio 1917 Ciclisti sul Col di Lana per i Ceri Cronaca Eugubina-Celebrato il Centenario Corriere delle Alpi - Centenario dei ceri sul Col di Lana Bollettino di S. Ubaldo - Centenario al Col di Lana Calendario 2018 (Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio) Calendario 2018 (Associazione "L'Impegno") |